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lunedì 6 gennaio 2020

Parafrasando, con il sacchettino per la merda



La cosa brutta dell’avere una pessima giornata Viola, è quando dura un paio di anni. Menomale che nel frattempo hanno perso Brescia e Spal. Mentre il Genoa risale. Genoa che ha già presentato i nuovi arrivati. Irrati su tutti. Nel frattempo i fuseaux sono diventati leggings. E anche i cappelli non sono più quelli di una volta. Sembrerà strano ma oggi non mi auguro di vincere per mero opportunismo, mi sono bruciato la lingua con il caffè e non vorrei perdermi un sapore così lungamente desiderato. O forse siamo davvero da Champions se è vero che siamo così forti da mostrare tutte le nostre debolezze. Ieri sera intanto ho flirtato con tutte le mie paure di perdere. Però sono così anarchico che continuo a sperare. E chissà se con i saldi possiamo permetterci una vittoria. Per innescare questa rara circostanza ho pensato a un percorso alternativo al Cammino di Santiago di Compostela, intanto alla guida e non a piedi, direzione Due Strade e da lì proseguirei verso i fatidici Tre Punti. Il Pizzichi ha addirittura fatto un voto per la vittoria; non ha assaggiato ne il panettone e neanche il pandoro. E da romantico vorrei dire a Rocco che le ruspe non sono tutto, così come il vero amore non ha bisogno di un castello. Anche io e il Bambi non ci faremo trovare impreparati, e se perdiamo l’abbinamento di sottofondo sarà un disco di Sergio Endrigo. Ora vediamo come va con Beppe, fino ad oggi, per parafrasare il romanzo della Tamaro, siamo andati dove ci ha portato il cane.

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