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sabato 11 gennaio 2020

Non abbrevio la data per paura di Iachini


Mi son sempre piaciute le persone trasgressive come quelle che acquistano con l’obbligo anziché con il diritto di riscatto. Ma anche quelle che si dimettono. In questo senso non volendo fare polemica con Montella sottolineo che Harry e Meghan si sono dimessi dalla famiglia reale (il primo caso in cui è lei a liberare il principe). Nella disattenzione generale per il rafforzamento del centrocampo intanto si perdono monetine e chiavi. E nel buio della manovra che ne consegue aumenta il rischio di sbattere il mignolo del piede sul comodino. Forse era meglio Gilardino visto che anche Weah è tornato al Milan. E so già che se non battiamo la Spal mi verrà la metempsicosi e la mia anima trasmigrerà nel corpo di un tifoso di Serie B prima del tempo. Ci sono personaggi famosi come certe modelle, che affermano di essere state scoperte da talent scout mentre mangiavano un panino o erano in spiaggia, e a sentire ciò che si dice dai vari trippai uno meglio di Pradè lo si trova senza andare troppo lontano. Anche in piazza de’ Nerli. Oggi che è giorno di spesa, pur di vedere Benassi andare ancora in gol dico no al cotechino in offerta. Avrei anche tanta voglia di abbreviare questo 2020 e scrivere 20, ma ho paura che poi Iachini me lo trasformi in possesso palla. Il Bambi che è uno concreto, a differenza mia che amo soprattutto la musicalità delle parole, snobba la forma e punta tutto sulla sostanza stupefacente. Malgrado i solfiti io viro invece sull’alcol, e nel caso che Semplici ci giochi un brutto scherzo, la scelta alla domanda se preferisco del prosecco, vino bianco o vino rosso, la farò diventare una sequenza. Da Simeone a Cutrone passando dall’allenatore nel pallone; basta che un rinvio dal fondo non venga scambiato da Beppe per un calcio di rigore e lo si faccia calciare a Pulgar sguarnendo il centrocampo già in sofferenza. Non so se si è capito ma il mio autore preferito in questo momento è Spera Ebbasta. E se non funziona nemmeno con Cutrone non rimane che provare a spegnere e a riaccendere. Non per aver niente contro Federico, anzi, ma chissà se alla fine ha davvero ragione la compagna del Bambi che quando si parla di chiesa preferisce sempre la cappella.

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