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venerdì 10 agosto 2018

Difficoltà nell'esercitare il controllo volontario sulla contestazione


Lo storpio che ricomincia a camminare e il cieco che ritorna a vedere del vangelo come miracolati, non sono niente in confronto a Pantaleo Corvino che malgrado i Della Valle colpevoli quando un loro dipendente commette errori, ma ignobilmente assenti quando fa bene, riesce comunque a mettere in piedi una squadra interessante. Quale sarà oggi lo stato d’animo di chi soffre di contestatio precox? Una disfunzione aggravata dalle parole di ADV a Moena. E come fare quando le cose cambiano dopo che i ponti sono già stati rivestiti e ormai non si può più tornare indietro? O si decide prudentemente di non emettere giudizi (se non si soffre della disfunzione di cui sopra), forse però una tattica troppo difensivistica per chi coltiva rancore a km zero e certe situazioni ingolosiscono troppo, oppure si fa come quella grande catena di supermercati in Corea, che vende confezioni di banane con differenti gradi di maturazione, in modo di averne una perfettamente matura ogni giorno. Io sono più per condividere i silenzi. Perché io me li vedo quelli dei giudizi perentori che stanno dritti con la schiena e mantengono un’espressione molto impegnata, per continuare a lavorare con una gamba sulla scrivania senza perdere in professionalità. Ma forse il problema è mio che soffro di attacchi di calma e non sono prevenuto nei confronti dell’arte informale. Se vediamo una persona sorridere di prima mattina non è detto che sia un’opera astratta.

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