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sabato 10 febbraio 2018

Le bustine monodose



Diciamo che quando è sceso il gelo subito dopo il raddoppio di Higuain per un attimo ho sperato che fosse la cerimonia dei giochi invernali. Non siamo bravi a centrare la porta, vedi il palo di Dias e l’incapacità di Thereau di appoggiare in rete, però consoliamoci, perché si dice che siamo i migliori della serie A a mettere il caffè nella moka senza spargerlo da tutte le parti. Francamente non so se è più fastidioso un rigore dato e poi tolto dal VAR dopo che ti è passata davanti tutta la vita, oppure quelle bustine monodose per il fegato ingrossato dal VAR, che “puoi prenderla al volo” come sostengono i produttori del medicinale, e invece per aprirla ci vogliono le forbici. Se Alex Sandro la gioca dietro o no intenzionalmente, l’arbitro dopo tre minuti e venti di interruzione deve andare a vedere. Sennò la mamma maiala non ce l’hanno solo i produttori dei medicinali che si aprono con le forbici. Bella Fiorentina diciamolo, ottima partita e sconfitta immeritata. Abbiamo concesso poco e purtroppo gli episodi non sono stati favorevoli. Serata crudele con il rigore non rigore, il palo di Gil Dias, il gol proprio di Bernardeschi, il gol fallito da Thereau e il raddoppio di Higuain che è argentino come Simeone ma in più è anche un centravanti. Siccome come dice Dostoevskij il soffrire passa ma l’aver sofferto non passa mai, mi ha chiamato il Bambi, e a quel punto la domanda è stata d’obbligo, se perdi con la Juve in casa senza meritarlo, continui lo stesso a mangiare in maniera sana e bio per allungare la vita di merda? Gli ho risposto che oggi è tutto più difficile, non c’è solo il fair play finanziario tra noi e la felicità, e malgrado abbiano venduto Italo e Diego non possa venire sempre in ritiro per farci vincere perché ha da vendere Italo, un tempo potevi dire che se dai un pesce a un uomo lo nutri per un giorno, se invece oggi provi a insegnargli a pescare ti rompono il cazzo i vegani. Ma al Bambi non bastano certo le mie risposte strampalate, gli ci vorrebbe dell’erba, una bottiglia di ottima grappa e l’estate.

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