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giovedì 22 febbraio 2018

Alla faccia dello Start/Stop



Il problema di Simeone così come quello di Hagi, a differenza delle donne che sono donne sempre, è che gli uomini diventano giocatori di calcio a volte prima, a volte dopo e a volte mai. Anche se malgrado ciò l’Italia è diventata un paese dove ci sono talmente così tanti campioni che non si trova più un giocatore normale neanche a pagarlo 18 milioni di euro. Stessa cosa con le escort, ormai è pieno da tutte le parti e non c’è più una puttana. La tendenza è quindi quella di sopravvalutare giocatori dopo qualche bella partita, o più in generale la tendenza dell’ambiente è all’enfasi, ed è maggiore quanto maggiore è il numero dei semafori trovati verdi di fila. Si calcola che quando Corvino ha comprato Simeone ne avesse infilati 17 consecutivi partendo da Pizza Man in via del Sansovino e arrivando fino al primo del viale dei Mille. Alla faccia dello Start/Stop. Ci sono troppe dinamiche all’interno della gestione del comparto sportivo che neanche ce lo possiamo immaginare, ma che sempre più spesso producono rose piene di giocatori inutili come la “R” di Marlboro. E noi fiorentini siamo già difficili di nostro per accettare operazioni di scuderia tra agenti amici, non solo quindi per quanto riguarda gli allenatori, diciamo che siamo difficili in generale, e in San Frediano ancora di più se fosse possibile. Quando scrivo un editoriale bellissimo ne scrivo anche uno bruttissimo per bilanciare, poi li stampo entrambi e li distribuisco in Santo Spirito. E indovinate quale viene apprezzato di più? Nessuno dei due.

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