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giovedì 15 febbraio 2018

Avocado e malinconia


Il mio sentimento più bello per San Valentino è incorporare la maionese, poi l’amore è anche la Fiorentina perché l’amore è cieco. In compenso ieri ho visto venditori di rose quotarsi in borsa, mica come Diego che alla fine con Italo non ce l’ha fatta. La mancanza di sensibilità ha fatto litigare il Bambi con la sua nuova compagna perché lei su un bigliettino ha scritto “Mi sono innamorata di te perché non avevo niente da fare”, ma lui in quelle parole non ha riconosciuto la poesia di Tenco. Allora per rabbia le ha aperto il rubinetto del lavello in cucina mentre faceva la doccia, e poi niente rose rosse ma solo fiori di zucca pastellati. Confesso che ho scambiato un ottimo San Valentino con un ottimo San Daniele. Mi aveva preoccupato molto l’effetto che la moda del guacamole sta avendo sull’ambiente, il fatto che il boom dell’avocado mettesse a rischio l’ambiente. In Messico la monocoltura è causa di deforestazione e di perdita di biodiversità. L’acqua è un’altra delle criticità, la produzione di 500 gr di avocado richiederebbe circa 272 litri d’acqua. Poi però ho visto la coltivazione intensiva dei capelli di Trump. Prima di uscire con lei il Bambi è passato a parlare di Fiorentina e allora gli ho fatto notare che poteva vestirsi anche meglio per portarla fuori, ma lui mi ha spiegato di averlo fatto per confondersi tra la folla. E poi il suo lato romantico è quello porno. Tra i miei San Valentino più belli ci sono quelli di quando baciavo la sciarpa Viola. Mentre tra i presupposti più seri quando conobbi la Beatrice dalle poppe grosse a comprare il vino. L’appello è quello di non farvi prendere dalla malinconia per un campionato così, perché poi un malinconico non può fermarsi davanti alle finestre che danno sui cortili, o fermarsi davanti agli ultimi treni per l’Europa League che partono, fermarsi a pensare alla formazione. Fermarsi.

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