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domenica 16 marzo 2014

Codice fiscale della partita: Wolski

L’Inter ci ha sorpassato ma rimango ottimista sul controsorpasso di stasera, anche se sono già con la testa a quel giovedì che un tempo era invece solo quello di Mike Buongiorno. Si, sono ottimista. Anche se è passato tanto termpo da quel Rischiatutto, e oggi il rischio sarebbe quello di pensare troppo in bianco e nero, quando invece è una bellissima giornata a colori.  E il presente è tinto di Viola. Si, sono ottimista. Sarà perché ho appena finito un libro molto eccitante, forse solo un po’ troppo descrittivo, un libro dove non c’è solo un punto di vista ma le posizioni diverse sono tante, così ognuno può scegliere la sua. E il bello è che alla fine del Kamasutra i due rimangono amici. Dopo che Renzi è andato al Governo anche il Bambi è più fiducioso per il suo futuro, lui sostiene infatti che se Matteo, senza essere eletto e senza titolo, è diventato da un giorno all'altro presidente del consiglio, lui da domani potrebbe fare il ginecologo. “E’ solo questione di fiducia”, gli risponde la sua compagna, che poi "è come la passera e non bisognerebbe darla a tutti". E poi per non dare ragione a John Elkann bisogna darsi da fare, i giovani non possono rimanere ad aspettare, il figliolo del Salucci che sta in via Santa Maria, dopo che si è laureato in Scienza della Formazione è diventato uno dei migliori al Fantacalcio, anche Montolivo quindi potrebbe essere apprezzato a Milano non più solo per l’impegno. Stasera la vetrina toccherà a Wolski, mi auguro che il ragazzo ci faccia lustrare gli occhi, anche se il reparto grandi ustionati è pieno di quelli che "ci metterei la mano sul fuoco". Così come per certi calciatori per i quali stravediamo anche se non giocano mai, con certe persone di tutte i giorni tendiamo a giustificare i loro comportamenti sbagliati, l’esempio di Montolivo è forse il più clamoroso, "va via perché qua non c’è più un progetto", la compagna del Bambi fa uguale, non vuole vedere la realtà che si è messa in casa, ultimamente quando mi incontra, per giustificare il fatto che lui è quasi sempre ubriaco, mi dice che è malato del morbo di Zonin. Si, stasera ci riprendiamo il quarto posto, del resto come disse Noè non è che può piovere per sempre, e poi Wolski o non Wolski mi ritorna in mente il giovedì anche se è un pensiero che scaccio via subito, e spero che per una volta i Della Valle ragionino come Vitton, in modo che così saremo sicuri che venderemo cara la pelle. No, via, bisogna fare una cosa per volta, prima c’è la partita di stasera, sennò alla fine predico bene e razzolo male, e come dice Steve Jobs prima di comprare l'iPhone 5 finite di pagare le rate dell'iPhone 4. Intanto, visto che l’ultimo libro che ho letto è un libro d’amore come vi dicevo, e sono molto influenzabile, oggi voglio chiudere con una frase d’amore tipica che ci apre alla speranza. Alla bellezza della vita. Una frase di chi ha l’animo buono come me, devo dire per onestà che l’ho sentita dall’ortolano di via Sant’Agostino, da una coppia di sposini alla loro prima spesa dopo essere tornati dal viaggio di nozze e dopo aver trombato come micchi. “Te sei il sole, io la luna”. Due palle.