Godere
della Confederations tra l’entusiasmo per questa Fiorentina è un po’ come trovare bella persino Milano, anche se con un bel
taglio di luce e qualche ritocco in qua e in là ci può apparire diversa
dal suo solito grigiore, come del resto anche Montolivo quando indovina
un bel taglio di campo, anche se una rondine non fa primavera, e anche
se d’incanto il suo grigiore per un attimo risalta sullo sfondo di
Quarto Oggiaro. Come se il milanista medio e anche un po’ baùscia si
fosse dimenticato della propria situazione societaria low cost fino a
quando la realtà dura e cruda, il ridicolo spessore della sua cotoletta
non gli andasse a ricordare che nella stiva dei suoi sogni non può caricare più
niente, può solo portarsi il bagaglio a mano. E quello ha Montolivo nel
suo bagaglio, un taglio di trenta metri a stagione e rizzati, partenza
alle 6 di mattina da Bologna e Mastrota che cerca di venderti le pentole
con il fondo doppio tra il primo e il secondo tempo. E dal doppio fondo
di un ridimensionamento mascherato da ringiovanimento, Galliani intanto tira
fuori conigli a scadenza di contratto, e se uno si deve proprio fare
piacere le cose in tempi di crisi si può far piacere tutto allora, può
trovare del bello anche in un intervista di Prandelli, o in uno stop di
De Silvestri, nella classe arbitrale italiana o in Marotta Messina
Denaro, poco quello per la verità, magari più Gabbiadini e Marrone come
forma di baratto. Certo a Firenze si sguazza nel bello senza bisogno di
andare a immaginarselo o a fabbricarselo con il fotoshop, si, si è più
facile fare i ganzi e fare ironia sulle disgrazie altrui, insomma per
esempio sulla pontellizzazione il cui ceppo è diventato prandemia in
tutta Italia tranne che proprio qua da noi da dove è partita, ironia sui vari
Zamparini portati ad esempio perché attaccati alla squadra, si, proprio
come zecche, o come Preziosi in ritardo sul rilancio del Genoa perché
rimasto invischiato nel traffico caotico delle comproprietà, noi del
resto siamo in anticipo su tutti, siamo come una caparra, belli sani,
solidi, con idee e progetto, con tanto entusiasmo, un altro mondo
insomma, e poi oggi è addirittura San Giovanni. Noi che possiamo passare
sotto Porta San Frediano senza mai essere pescati in fuorigioco, noi
che al minimo languorino ci s’ha il panino con il lampredotto alla
faccia di Ambrogio e del suo Ferrero Rocher, noi che in tempi di crisi si
raddoppia con Pradè e Macia, e i giocatori si comprano “boni” e non al
mercatino delle Pulci proprio lì in Sant’Ambrogio, e anche se in città non c’è
una via, un chiasso, un canto o un borgo tanto sexi da essere
Autoreggente, ci possiamo comunque sempre consolare andando in Piazza della
Calza o in quella della Passera. Gomez e sua moglie non
vogliono sentire seghe, sono attratti da Firenze e dalla Fiorentina,
così come Ilicic e Villa, sono attratti da una bellezza che rimane tale anche
quando piove, quando fa caldo, quando c’è la coda sui Viali, quando si
va a mangiare due crostini dal vinaino o quando è una semplice
passeggiata sui Lungarni, insomma, se non è zuppa è pan bagnato, ci s’ha
tanto estro, tanto talento da farci persino un viale, e poi fantasia,
siamo campanilisti di Giotto ma allo stesso tempo votati al calcio
spagnolo e con la tribuna all’inglese, con l’uva non ci si fa solo il
vino ma anche la schiacciata. Si, è vero che ci s’ha dei begli zucconi ma anche lo
zuccotto allora, in attesa che in settimana arrivi ancora qualche altro grande
colpo per quella che sarà la più bella Fiorentina dell’era Della Valle,
una grande squadra di una bellissima città alla quale non manca proprio
niente, o meglio, quasi, qualcosa ci manca per la verità, c'è sempre
mancato anche nel Rinascimento, a meno che Pradè e Macià non ci portino a Firenze anche il
Marek, o comunque il nuovo Gianni Riviera.
E' colpa di LZ. gli ha montato i'capo ed ora è convinto di esse' davvero il Gigi Riva del 2013!
RispondiEliminaLa domanda rivolta a Gabbiadini era idiota. Cosa doveva rispondere un ragazzo di ventunanni ditemelo voi. Se l'è cavata con un vedremo che lasciava intendere secondo me che fare la riserva a Gomez non è una idea che lo attrae. Io lo vedo, lo sapete, come prima alternativa al terzetto Ljajic Rossi Cuadrado. In questo caso giocherebbe molto e in particolare: in caso di infortunio o indisponibilità di Rossi o Ljajic, per scelta tattica dall'inizio o a partita iniziata, in gare come la Coppa Italia o comunque ogni volta in cui c'è da fare rotazione. Sono sicuro che a fine stagione avrebbe accumulato presenze e goal. Se arriva Gomez, invece, temo che non giocherebbe quasi mai. E allora gli converrebbe andare piuttosto alla Samp.
RispondiEliminaSe lo scopo della tua vita e´fr giocare Gbbiadini e Ljajic é chiaro che senza Gomez giocherebbero di piú. Magari poi noi si arriverebbe ottavi, ma questo pare essere secondario nella tua psiche.
RispondiElimina