E’
nella diversità che sta la perfezione, la diversità per esempio che c'è tra
l’offerta di 18 + Marrone e la richiesta di 30 cash, o la biodiversità
dell’essere nella merda e quindi a km zero con il proprio puzzo o a zero come il numero degli acquisti. E la
perfezione riguarda la Fiorentina e la sua situazione ottimale che è
grande diversità dalla situazione d’imbarazzo di quasi tutte le altre.
Intanto l’ingombrante Cerci se ne va con tutto il suo bagaglio tecnico
che però non ha conquistato Montella, portando contanti che per altri
sono merce rara come un Gronchi rosa, riscattato Tomovic, mentre
quel pidocchio di Pizarro va per manfrine pur di strappare gli interessi
passivi dalla coda di una carriera agli sgoccioli. Ramadani tenta
disperatamente di trovare uno sponsor che possa salvare il suo assistito
dal suicidio di certe dichiarazioni, non ci sembra che Marotta sia la
persona più giusta visto che non ha nemmeno i soldi per il bollo da
mettere sulla cambiale. E’ nella diversità che sta la perfezione è
anche quello che ha sempre voluto pensare proprio Marotta guardando lo sguardo
diritto degli altri, mentre non c’è diversità nel trattamento che
riceve da tutti quelli a cui va a chiedere un top player visto che lo mandano
unanimemente affanculo. Galliani bussa a cassa prima di poter muovere
foglia, De Laurentis aspetta che esca il 63 sulla ruota di Napoli mentre
intanto la città ha già schifato l’uruguaiano, e in questo filone
“delle serpi in seno”si consiglia a Ramadani di portare Jovetic lontano
da Moena prima che venga imbalsamato al posto delle pernici. E’ nella
diversità che sta la perfezione e quindi speriamo di vedere i
diversamente intelligenti indossare parrucche e nasi finti, che si parli
ancora di pontellizzazione all’indomani della cessione di Cerci e di
ridimensionamento dopo il restyling della tribuna che porterà alla
perdita di 1500 posti. E’ nella diversità che sta la perfezione, di noi
toscanacci che intercaliamo moccoli mentre i fiorentini onorari
intercalano i parenti e mandano fuori i negri tra i negri mentre loro
bevono il Biancosarti nel più sicuro mondo dei bianchi. E’ nella
diversità che sta la perfezione, in quella dei Guelfi e dei Ghibellini,
Diladdarno e di qua, della maglia Viola e di quella a strisce, del
buttare sotto uno che attraversa a cazzo di cane oppure sulle strisce.
Siamo sereni e fiduciosi che sarà un grande mercato e di conseguenza una
grande stagione, è questa diversità che fa la nostra perfezione, mentre
gli altri soffrono e non sanno cosa sarà di loro, al Milan non riescono
a vendere nemmeno Boateng e intanto si ritroveranno Montolivo capitano
che non è certo una bella prospettiva. Nello scenario Viola fatto di
grande entusiasmo e perfezione c’è la diversità di un panorama di
preoccupazione generale, di desolazione economica, con conseguente
paralisi di tutte le operazioni in attesa di una qualche mossa della
provvidenza, una sorta di domino che possa sbloccare la situazione di
stallo. La Bice che si muove sinuosa infiltrandosi nelle varie tifoserie
come un forasacco tanto per fare inchieste verità sulla crisi dell grandi
squadre italiane, oggi ci manda due testimonianze, la prima riguarda
quello che è diventato il vero motto della tifoseria juventina che se è vero
che vive momenti felici sul campo non può dire altrettanto per quanto
gli succede in famiglia, e così girano magliette in curva con scritto
”Quando una coppia si lascia non è mai colpa di uno solo, ma di tutti e
3”, la seconda è una registrazione ambientale con allegato foto del
dialogo che ci racconta di come la malavita si sia infiltrata nel tifo
organizzato proprio per sfruttarne il dramma e le debolezze, e così portare avanti le proprie logiche criminose
depistando le indagini della magistratura fin dentro gli ambienti del
tifo più desolante:
Fizz: "Joe?"
Gin: "L'ho ucciso: l'ho impiccato"
Fizz: "Gin, ti avevo detto di fare in modo che sembrasse un suicidio!"
Gin: "L'ho fatto, Fizz: ho usato una sciarpa dell'Inter.
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