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sabato 22 giugno 2013

Biodiversità

E’ nella diversità che sta la perfezione, la diversità per esempio che c'è tra l’offerta di 18 + Marrone e la richiesta di 30 cash, o la biodiversità dell’essere nella merda e quindi a km zero con il proprio puzzo o a zero come il numero degli acquisti. E la perfezione riguarda la Fiorentina e la sua situazione ottimale che è grande diversità dalla situazione d’imbarazzo di quasi tutte le altre. Intanto l’ingombrante Cerci se ne va con tutto il suo bagaglio tecnico che però non ha conquistato Montella, portando contanti che per altri sono merce rara come un Gronchi rosa, riscattato Tomovic, mentre quel pidocchio di Pizarro va per manfrine pur di strappare gli interessi passivi dalla coda di una carriera agli sgoccioli. Ramadani tenta disperatamente di trovare uno sponsor che possa salvare il suo assistito dal suicidio di certe dichiarazioni, non ci sembra che Marotta sia la persona più giusta visto che non ha nemmeno i soldi per il bollo da mettere sulla cambiale. E’ nella diversità che sta la perfezione è anche quello che ha sempre voluto pensare proprio Marotta guardando lo sguardo diritto degli altri, mentre non c’è diversità nel trattamento che riceve da tutti quelli a cui va a chiedere un top player visto che lo mandano unanimemente affanculo. Galliani bussa a cassa prima di poter muovere foglia, De Laurentis aspetta che esca il 63 sulla ruota di Napoli mentre intanto la città ha già schifato l’uruguaiano, e in questo filone “delle serpi in seno”si consiglia a Ramadani di portare Jovetic lontano da Moena prima che venga imbalsamato al posto delle pernici. E’ nella diversità che sta la perfezione e quindi speriamo di vedere i diversamente intelligenti indossare parrucche e nasi finti, che si parli ancora di pontellizzazione all’indomani della cessione di Cerci e di ridimensionamento dopo il restyling della tribuna che porterà alla perdita di 1500 posti. E’ nella diversità che sta la perfezione, di noi toscanacci che intercaliamo moccoli mentre i fiorentini onorari intercalano i parenti e mandano fuori i negri tra i negri mentre loro bevono il Biancosarti nel più sicuro mondo dei bianchi. E’ nella diversità che sta la perfezione, in quella dei Guelfi e dei Ghibellini, Diladdarno e di qua, della maglia Viola e di quella a strisce, del buttare sotto uno che attraversa a cazzo di cane oppure sulle strisce. Siamo sereni e fiduciosi che sarà un grande mercato e di conseguenza una grande stagione, è questa diversità che fa la nostra perfezione, mentre gli altri soffrono e non sanno cosa sarà di loro, al Milan non riescono a vendere nemmeno Boateng e intanto si ritroveranno Montolivo capitano che non è certo una bella prospettiva. Nello scenario Viola fatto di grande entusiasmo e perfezione c’è la diversità di un panorama di preoccupazione generale, di desolazione economica, con conseguente paralisi di tutte le operazioni in attesa di una qualche mossa della provvidenza, una sorta di domino che possa sbloccare la situazione di stallo. La Bice che si muove sinuosa infiltrandosi nelle varie tifoserie come un forasacco tanto per fare inchieste verità sulla crisi dell grandi squadre italiane, oggi ci manda due testimonianze, la prima riguarda quello che è diventato il vero motto della tifoseria juventina che se è vero che vive momenti felici sul campo non può dire altrettanto per quanto gli succede in famiglia, e così girano magliette in curva con scritto ”Quando una coppia si lascia non è mai colpa di uno solo, ma di tutti e 3”, la seconda è una registrazione ambientale con allegato foto del dialogo che ci racconta di come la malavita si sia infiltrata nel tifo organizzato proprio per sfruttarne il dramma e le debolezze, e così portare avanti le proprie logiche criminose depistando le indagini della magistratura fin dentro gli ambienti del tifo più desolante:
Fizz: "Joe?"
Gin: "L'ho ucciso: l'ho impiccato"
Fizz: "Gin, ti avevo detto di fare in modo che sembrasse un suicidio!"
Gin: "L'ho fatto, Fizz: ho usato una sciarpa dell'Inter.
 

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