C’è
chi fa boccuccia se si comprano troppo giovani perché coi giovani non
si vincerà mai niente, bisogna frugarsi, Firenze non è Lecce, poi i
giovani sono maleducati, non salutano e mangiano troppi troiai come la
Nutella, ma c’è anche chi fa boccuccia quando invece si comprano troppo
vecchi perché “un so’ boni nemmeno per farci i’ brodo”, e veniamo nello
specifico agli acquisti di Munua e a quello ventilato di Ambrosini. C’è
poi chi sembra fare boccuccia, quella parte di tifosi che sulla carta
d’identità hanno determinati segni particolari, e se vai a vedere oltre a
quel setto nasale si potrà facilmente notare che invece il mix tra
giovani e vecchi sembra essere quello giusto, a questi perdoniamo
quell’espressione a culo di gallina considerando che appunto non fanno
boccuccia volontariamente ma prendiamo atto che hanno proprio la faccia a
culo di suo. Segni particolari visi di bischero, di quelli per
intendersi che per essere ridicoli non importa nemmeno mettersi le
parrucche e i nasi finti, quelli tanto per capirsi che pendevano dalle
labbra di Pallavicino che intanto gli usava come marionette per muoverli
contro la società, oggi a questi è rimasta un’espressione indefinita
sul volto, non più la rabbia per una mortificante pontellizzazione ma
neanche quel bel viso disteso che ci si sarebbe aspettati dopo aver
scoperto che c’erano programmi seri dietro a quel riassetto, è rimasto
invece un mezzo ghigno, quasi una paresi a testimonianza indelebile
degli abbagli presi. C’è sempre stato in città chi ha deciso di rimanere
a metà del guado, là dove il guamo ristagna, alla ricerca di qualche
polemicuzza smencia come suo habitat naturale. C’è sempre stato chi la
vuole calda e chi la vuole fredda, Diego Della Valle che ormai li
conosce bene i suoi polli e che è uomo navigato, per non sapere ne leggere e ne scrivere ha
comprato la villa a Miami proprio perché invece la vuole temperata tutto
l’anno, e intanto mentre si freme per Gomez ci siamo dimenticati che è
stato già acquistato quel fenomeno di Pepito Rossi, che Vecino e Wolski
si sono già ambientati, che Alonso, Yakovenko e il portiere uruguaiano
hanno notevolmente arricchito di soluzioni il disegno tattico
montelliano, insomma, che tra il dire e il fare siamo già molto più
forti dello scorso anno. E poi c’è tanta fiducia per la risoluzione di
quelli che sono invece i casi più spinosi, per le comproprietà, per il
rinnovo di Ljajic, per le paturnie di Pizarro e la soppressione dello
zio deficiente, ma soprattutto per la cessione di Jovetic, casi spinosi
dentro però a un magnifico roseto, Macia e Pradè meglio dei giardinieri
di Boboli, Gomez se non proprio meglio del cigno di Utrecht almeno
meglio di quello scolpito da Andrea Ferrucci sormontato da un Amorino e
conservato nella Fontana del carciofo in Boboli, che sta lì proprio a
significare che il giocatore non è un carciofo ma qualcosa più di un
semplice amorino estivo. La Fiorentina è ormai un bel primo piano del
calcio italiano, un primo piano che esprime si anche qualche boccuccia,
ma che tra i rovi di una tifoseria ancora un po’ selvatica esprime anche
la bellezza di una grande rosa, in questo caso di una bella rosa
Scarletta.
LELE
RispondiEliminaUn bravo grande come una casa a Mangia. Arrivare in finale e perdere con onore contro la Spagna non e' cosa da poco.
Solo un incomptetente puo' non rilevare che e' scesa in campo una formazione
con titolari che giocano a Empoli, Grosseto etc. e gente che e' il
futuro del Barca e nazionale maggiore spagnola... ma che lo rilevo a
fare, tempo perso. Mangia accusato di gioco all'italiana, e che doveva
fare? l'olandese Michels? Potenziale in attacco Gabbiadini, Borini,
Immobile... naturalmente nella fantasia schizoisterica del solito noto ,
che corre corre come un cavallo impazzito...Niente da fare, anche su
temi calcistici elementari, una tragedia. Tutto sommato Mangia ha fatto
migliore figura, con gli elementi a dispisizione, del santino nella
finale maggiore.
DEYNA, sai quanto mi stai simpatico e ti stimi, ma, scusa, non sopporto il tuo tifo antitalico, lo trovo fuori logica e volgare.
Lele
Eh Lele, mi dispiace ma è più forte di me, la logica c'entra poco, io proprio non sopporto la nazionale italiana...Se puoi sopportami te, fai conto di essere di fronte a una donna mestruata, in fondo la cadenza è molto più rarefatta, si tratta di cadenza biennale, tra Europei e Mondiali, eheh
RispondiEliminaMah gli intenditori o presunti tali, comunque autodefinitisi tali (e chi si loda si imbroda) si scatenano e dettano come al solito la linea del Comitato Centrale del Pcus. Che noia. Mangia si era salvato con l'Olanda perchè graziato dalla poca vena realizzativa dell'Olanda. Ieri sera ha perso di goleada. Persino con Israele ha lasciato in mano agli avversari la chiave della partita. So che Sacchi lo stima quindi sarà bravo, ma in questi europei mi ha deluso perchè non ha fatto vedere un gioco. E poco conta la presenza in campo di questo o quello se poi non li sai usare.
RispondiEliminaE' verissimo che gli italiani da un giorno all'altro cambiano idea, in questo ha ragione Leo e dunque Mangia fino a due giorni fa era sugli scudi, oggi molto meno. (Ma non per me, perchè avevo notato che la squadra era assolutamente femmina in senso breriano, lasciava cioè comunque la gestione della gara agli avversari). Ho letto il post di Deyna che esulta. Non me ne importa molto delle tue preferenze Deyna. Temo però che possano influenzare la tua capacità di giudizio che potrebbe essere più lucido se questi elementi passionali non ti facessero velo. Ora si parla di passaggio di Viviano alla Roma. Un punto dunque è acquisito, Viviano non ha fatto una stagione così pessima come si è lasciato credere se lo vuole un club con quelle ambizioni. Lascio a Jordan e a te, Deyna, la possibilità che Neto si affermi. Ma intravedere le possibilità di Neto non implicava necessariamente una guerra contro Viviano che si è aperta in occasione del ritiro di Moena dello scorso anno. In particolare mi pare di poter dire che Viviano nella seconda metà della stagione si era assestato, e aveva offerto un buon rendimento.
RispondiEliminaScarlatta. Ecco, GUBERNATOR, a Montolivo e Jovetic metterei al collo la Lettera Scarlatta.
RispondiEliminaLELE, il nostro polacco é figlio della globalizzazione calcistica, magari con un tecnico straniero alla guida della nazionale, e che a lui garba (spagnolo? Argentino?), tornerebbe a tifare Italia. Mi sembra di poter affermare che Deyna sta all'Italia come Lele sta al santino....ah ah ah ah ah ah ah ah......siete terribili.
RispondiEliminaVia Sopra mi meraviglio di lei, la famosa lettera immortalata dal romanzo di Hawthorne era cucita sul vestito, non appesa al collo!
RispondiEliminaNon credo che sarà facile convincere Deyna, Sopra. Io rispetto l'idea del nostro. Mi chiedo però se lo renda sempre lucido. E lo stesso vale per molte altre idee che circolano sui siti calcistici compreso questo, pregiudizi nel senso etimologico del termine. Sillogismi come "Montolivo ha lasciato la Fiorentina ergo Montolivo è un pessimo giocatore". "Prandelli se ne voleva andare da Firenze ergo come allenatore non vale nulla" ecc. Quando invece un conto è il giudizio umano o professionale, un conto il giudizio sportivo. Fermo restando poi che nel calcio di oggi la categoria di tradimento della piazza è semplicemente assurda (voglio sapere il nome, uno solo, di uno fedele ad una piazza, ma non uno che è rimasto per tutta la vita su di una piazza perchè non trovava di meglio, uno fortissimo che è rimasto in una squadra come Riva o Antognoni pur sapendo che altrove avrebbe guadagnato il doppio, e che sia stato in attività diciamo dal 2000 in poi, o da dopo la sentenza Bosmann, che è il vero spartiacque.
RispondiEliminaNon hai tutti i torti, infatti questo (ed altri simili) é sito da sportivi-appassionati-folli-innamorati-one way fan e proprio per questo ragioniamo più di cuore che di testa. Poi ognuno ha il suo karma sportivo, il suo credo calcistico, le sue fisse. Ognuno di noi; solo che alcuni sono più pittoreschi o kitsch (tipo me), altri più sobri (Stefano? Leo ?) altri più distaccati ( Lud?), altri più "decisi" (Jordan?).
RispondiEliminaFrancesco Totti (ma in effetti è una mosca bianca).
RispondiEliminaDicono che il portiere titolare sarà Neto.
RispondiEliminaSolitamente in questo blog evito di esultare troppo per le sconfitte della nazionale italiana di calcio in quanto so che in maggioranza ne siete tifosi, ma il sentimento di Deyna è anche il mio (a parte che lui tifa per l'Argentina, io per nessuno). Le porcherie mafiose reiteratamente comminate ai danni della Fiorentina non riesco a scinderle dai vari palazzi del calcio italiano, dei quali fa parte anche la FIGC. Non riesco a digerire il fatto che certi noti sicari in nero vengano ricompensati con la nomina di internazionali. E non riesco a condividere un tifo con gobbi, milanisti, interisti, romanisti, ecc.
RispondiEliminaVita, non discuto le vostre opinioni, le rispetto, penso però che di fronte all'inno e a una maglia azzurra di debba azzerare il troiaio che succede a livello di club. La nazionale è l'espressione del calcio del nostro paese, con i suoi pregi o difetti, non va accettata o sopportata ma tifata. Se poi non frega niente della nazionale è altro discorso, tifargli contro o deriderla lo trovo sbagliato e facendolo non si risolvono le questioni interne che non funzionano.
RispondiEliminaLELE
RispondiEliminaCerto che ti sopporto, DEYNA, da te questo e altro, solo che su questo tasto
mi pari poco obiettivo. Io odio quanto te i poteri forti, da anni e non
dall'ultimo, darei foco a galliani e ai giochini sporchi della FIGC, ma
in campo la tifo e se di doping bisogna parlare, i primi sospetti vanno
agli spagnoli, sempre ai vertici in qualsiasi sport. Non son giovane ma
di alterazione della prestazione sportiva rilevabile ad occhio nudo,
ricordo l'URSS allenata dal colonnello Lebanowsky, e soprattutto la rube
di Vialli Padovano Torricelli Ravanelli, quelli che tu dai per certi
(vittoria ai mondiali tedeschi, Cannavaro che senza doping non arrivava
dove e' giunto, quando invece era difensore superlativo) mi paiono
forzature che emergono dalla tua antipatia, non da oggettivita'. Cosa
che non capita a me, SOPRA, col santino, persona che non mi sta
simpatica, ma che quando da professionista fa bene lo dico eccome, solo
ho il rigetto per le beatificazioni, lui santo non e', e neppure ci si
avvicina. ha molti pregi come difetti ( a bizzeffe) ma i danni che ci ha
arrecato sono incancellabili e non soggettivi, quindi chiunque abbia
remato e tramato contro la viola, e' mio nemico, vale per lui, per il
cappone, per Berti, e per tutti quelli che lo han fatto e lo faranno. Ti
dico una cosa per rimarcare l'oceano morale ( professionale ci corre
una galassia) tra un serissimo professionista, Sacchi, e il falso: anno
87, Pontello aveva la parola di Arrigo per 3 anni viola, il quale poco
dopo si presento'in P.za Donatello e disse che aveva ricevuto dal
Berlusca l'offerta del Milan a 500 milioni netti l'anno. La sua
espressione testuale fu: non so nemmeno come si scrivono tanti soldi ma
la parola e'parola, e se lei aveva gia' fatto i progetti di lavoro con
me, io rifiuto il Milan... in effetti forse un oceano e' poco. Mai in
nessuna occasione mi vedrai scrivere critiche su Sacchi e gente simile,
ma sempre su brandelli, il pacco diesel e simili. Gentuccia.
Lele
Lele, io e te siamo legati da filo invisibile. Non ti perdono però la tua visita a Firenze senza aver avvertito eh eh eh eh eh
RispondiEliminaHo poco tempo ora, comunque per quanto mi riguarda il marciume del Palazzo e i torti subiti dalla Fiorentina sono solo parte del "problema". Fin da piccolo ho spontaneamente tifato per l'Argentina [Mondiali '78] e simpatizzato per il Brasile, provavo a tifare italia per "pressione sociale", ma non la sentivo la mia squadra. Quando al corteo post-mondiale '82 sentii vasti gruppi di tifosi italiani insultare gratuitamente Argentina e Brasile, mi sentii liberato, da lì ho tifato totalmente Argentina. Ho sempre trovato digustosa la retorica patriottarda che si abbina alla nazionale, magari da parte di gente che disonora il paese in ogni giorno della sua vita quotidiana...Abbiniamoci il fatto che l'italia ha sempre usato mezzucci per vincere ed espresso un gioco utilitaristico che aborro [tranne che nel '78], ed ecco completato il quadro.
RispondiEliminaPS: Flebo Cannavaro è stato un buon difensore, esaltato dalla presenza del grande Thuram a Parma, e dalla compiacenza degli arbitri quando era alla juve. Ma non si è mai espresso ai livelli del 2006, né prima né dopo, nemmeno lontanamente...Per come vedo le cose, era chiaramente dopato, pareva Robocop. Del resto agli altri Mondiali non ha raccattato grandi figure, come quando fu scherzato da Salas...
RispondiEliminaDeyna, mi pare che con Fuentes non siano andati molto leggeri, e stendiamo pure un velo sulle sacche di sangue sparite che riguardavano parecchi atleti di molto discipline.
RispondiEliminaLa questione degli aiuti chimici alla Spagna si pone a livello di sospetto. Il gioco che praticano è molto dispendioso, a Firenze lo sappiamo bene. Ma loro sono sempre al top. E quando gli altri nei tornei calano di condizione la Spagna appare al top. Lo scrissi anche dopo gli Europei, salvo essere lapidato. Ma coi sospetti si fa poca strada. Vedremo se dalle indagini e dai processi esce qualcosa di concreto. Ricordo cosa sia stato Armstrong nel ciclismo,quali polemiche ci siano state. La verità però si conosce da un anno!
RispondiEliminaLud, ai tempi degli Europei 2012 esaltasti la preparazione dell'italia di Prandelli [Sr & Jr] contrapponendola a quella della Russia, perché calibrata ad arrivare al massimo alla finale. Quando poi l'italia in finale è stata miseramente schiantata, si dice con giocatori non in condizione, hai tirato fuori i sospetti sulla Spagna. Che ha semplicemente fatto quel che tu attribuivi alle grandi squadre: è partita piano, ed è arrivata al picco in finale. Non è vero che sono sempre al top, se guardi ai tornei cui hanno partecipato, e non giocano un calcio atletico basato sulla forza fisica e la bava alla bocca. Certo, corrono, ma il loro è un dominio tecnico-tattico...
RispondiEliminaViviano è stato fatto fuori da Montella non da me e Deyna, quindi vallo a dire a lui, non a noi che siamo d'accordo con l'allenatore ma certo niente influenziamo le sue decisioni. Se Neto sarà promosso titolare (e stanno di nuovo sbagliando il modo) sarà perchè l'allenatore ci crede, perchè anche in questo caso, quel che ne pensiamo a favore io e Deyna e qualcun altro, o contro la banda di trinariciuti vivianisti che ancora esiste, poco conta. Si parla del passaggio di Viviano alla Roma, in prestito, perchè poi son dietro anche a Ruffier. Viviano è un portiere di medio valore di serie A quando sta bene, ho solo detto che non era un fenomeno e che aveva difetti evidenti ed irrecuperabili, ma non che fosse una pippa assoluta, quindi non credo che fuori da Firenze smetta di giocare a calcio, bisogna vedere, se va alla Roma, se gioca, in altra realtà (Chievo, Bologna, Palermo) potrebbe anche giocare.
RispondiEliminaSe vincon 4-0 con Prandelli son dopati, se vincon 4-2 con Mangia è perchè Mangia non sa dare un gioco all'Italia.
RispondiEliminaDeyna tu vieni a far pernacchie alla squadra per cui noi si tifa in Curva Fiesole. Non ti si tira perchè ti si vuol bene, ma se ti trattenessi non sarebbe male.
RispondiEliminaLi faccio infatti, ma dovrebbero decidere alla svelta e cambiare completamente strategia promozionale. Il giovane, già sputtanato per colpa loro, deve essere imposto in partenza. Non più voci che si cerca questo o quello, ma dichiarazioni che non si è mai cercato nessuno perchè ci si crede, ne siamo sicuri ed abbiamo anche preso il secondo e preparatore dei portieri sudamericano proprio per lui. Insomma per la prima volta nella sua vita calcistica a Firenze dovrebbero fargli sentire che ha la società alle spalle, poi parare son cazzi suoi, ma l'onda esterna deve esser montante non cascargli in testa per spiaccicarlo come un intruso.
RispondiEliminaMi pareva di aver detto che senza prove non c'è nulla da dire sulle vittorie spagnole. Lo dissi allora lo ripeto adesso. Una squadra che arrivi in finale va sempre elogiata. Di Mangia però mi è piaciuto poco una certa rinuncia a giocare, non solo con la Spagna ma anche prima con l'Olanda.
RispondiEliminaDeyna anche la Fiorentina esercita un dominio tecnico tattico, ma riesce ad esercitarlo e si è visto solo se i giocatori stanno bene. Non appena c'è un calo fisico la macchina viola perde colpi.
RispondiEliminaE' un gioco che non ti piace, che non capisci, ma è un modo di impostare una partita di calcio, perchè non esiste solo il possesso palla ed il dominio territoriale in campo altrui. Se non hai capacità di accelerare nella fase offensiva e se non sei ben vispo nei ripiegamenti difensivi e non hai gambe per fare pressing giocare a baricentro alto è sinonimo di autocastrazione. Invece l'altro, quello che non ti piace, è un gioco che è anche bello quando si sa ripartire in velocità negli spazi che quelli che credono di dominare le partite ti lasciano.
RispondiEliminaMangia non ha rinunciato a giocare, o giocare bene come vorremmo. Mangia si é trovato nella situazione di 14 allenatori italiani che hanno incontrato la Fiorentina nella stagione 2012/13 : l'avversario era più forte, più dinamico, aveva più intensità e quindi va sotto. Olanda e Spagna erano tipo la viola, L'Under era lnter, Milan, Lazio, Genoa. Mangia ha sempre allenato squadre con atteggiamento "sacchiano", pressing attuato, zona. Sempre. Il suo Varese Primavera era spettacolare, la Valenzana l'ha rivoltata come un calzino, il Palermo l'aveva impostato molto aggressivo e spregiudicato (Zampa non ha notoriamente pazienza). Ma quale allenatore avversario, LUD, ha imposto mai (raramente!) il gioco alle nazionali spagnole? O all'Olanda? Ma su.....
RispondiEliminaNon ho capito la storia raccontata da Lele in quanto mi pare che quella di Sacchi sia stata la classica "mossa" che si fa al ristorante quando si tira fuori il portafoglio e poi paga quell'altro. Infatti se non erro Sacchi ha allenato proprio quel Milan che gli aveva fatto l'offerta più cospicua.
RispondiEliminaJordan non ho detto che non capisco il gioco all'italiana, mi sono un po' stufato però di vederlo e mi pare che con l'attuale evoluzione tattica praticarlo sia un rischio.
RispondiEliminaE gli sms di Montella a Gabbiadini? Li mandava Marotta dopo aver fatto clonare la scheda.
RispondiEliminaLELE
RispondiEliminaSinceramente sei imbarazzante, LUD, non capisci nemmeno le cose piu' semplici. Sacchi si era detto pronto a rifiutare l'offerta milanista nonostante
piu' allettante economicamente e professionalmente, solo per aver dato
la parola ai Pontello, che avrebbe onorato se gli stessi non lo avessero
liberarto dall'impegno che, ribadisco, era solo verbale. Io invece
leggendoti, capisco che le logiche tue combaciano perfettamente con
quelle del santino, dove la parola data ( e non solo, visto che il giuda
aveva dato la sua a Bettega con un contratto in essere di ancora un
anno) vale zero, dove il lucro e ambizione calpestano qualsiasi forma di
correttezza professionale.
Lele
Non sapevo di questo episodio di Sacchi, mi fa lievitare la stima nei suoi confronti, al di là di ciò che ne penso come allenatore. Quanto ai modi di giocare, non ce ne può essere solo uno imposto per decreto, anche perché se tutti giocano allo stesso modo, vince sempre chi ha i giocatori più forti e tecnici, non ci piove. E accade ugualmente spesso così, solo che certe strategie degli allenatori a volte pagano. Il gioco speculativo italiano non mi è mai piaciuto perché si abbina a scorrettezze, furberie, aiuti arbitrali e altro, ma a volte non è stato per niente male, come nell'82. Era un gioco molto arioso, nelle sue ripartenze collettive, con interpreti di valore. Nel '78 poi l'italia giocava proprio bene - unico caso che ho visto in 35 anni circa che seguo il calcio - al Mundial argentino impose a chiunque il suo gioco, o cercò di, tranne che con...l'Argentina, quando si chiuse in difesa a tirar calcioni, ma riuscì ugualmente a vincere [l'Argentina di Menotti, anche per il discorso della preparazione delle favorite, uscì poi fuori alla grande nella seconda fase del torneo] con una bellissima azione triangolata tra Antognoni, Rossi e Bettega..
RispondiEliminaNel 1978 l'Italia non praticava affatto il gioco all'italiana. In Spagna invece Bearzot venne a capo dei due avversari più ostici, Argentina e Brasile, per la gioia di Deyna, grazie ad una tattica aggressiva e alle marcature di Gentile. Il rovescio della medaglia erano le giocate di Bruno Conti e Paolo Rossi che nobilitavano anche il più oscuro dei contropiede. Se Prandelli è un santino, Sacchi è direttamente la Vergine Addolorata, il suo moralismo raggiunge punte indicibili. Sul piano tattico, invece, niente da dire anche se la sua visione era indubbiamente estremista.
RispondiEliminaNel '78 infatti l'italia di Bearzot praticava un gioco d'attacco, fatta eccezione per la partita contro l'Argentina, nel girone iniziale. Lì furon catenaccio, calcioni, scorrettezze [che gli argentini furon ben felici di restituire, il sangue caldo non manca]. La partita dell'italia fu però nobilitata dall'azione di cui sotto. Nell'82 arbitraggi seri non avrebbero fatto terminare a Gentile nemmeno i primi tempi delle partite con Argentina e Brasile [anzi, nella seconda non ci sarebbe stato per squalifica], ma nel complesso meritò di passare, e ancor di più, poi, di vincere il mondiale superando Polonia e Germania. Quanto a Sacchi è tantissimo tempo che non sento sue interviste, quindi non ne ho un ricordo chiaro, ma mi sembravano appartenenti alla categoria della moralità, per il moralismo, doppio ed ambiguo, c'è Prandelli.
RispondiEliminaFiltra un certo ottimismo sulla permanenza del Pek...
RispondiEliminahttp://www.firenzeviola.it/?action=read&idnotizia=136827
RispondiEliminaSpero si parli anche di Castillo, costa ancora poco ed è molto forte, sarebbe l'ideale per crescere dietro a Gomez nella nostra rosa d'attacco
http://www.alfredopedulla.com/articoli/15903-xavi-consiglia-al-bara-il-nome-di-gary-medel
RispondiEliminaVecchi amori...
Deyna, io ero piccino, quindi, ma Tarantini e Passarella erano due educande per caso ?! Si vince nell'82 e Gentile ha avuto arbitraggi compiacenti, ci si ripete nel 2006 e Cannavaro è un dopato......la Spagna invece gioca meglio e son tutti campioni, via, fai il bravo adesso!
RispondiEliminaHa ragione Lele, non capisci nemmeno le cose più elementari di calcio almeno. L'Italia nel '78 giocava all'olandese secondo te poi però marcava ad uomo con Gentile e nobilitava anche il più oscuro dei contropiede (perchè oscuro poi, è una delle fasi più entusiasmanti del gioco del calcio, l'attaccante che corre negli spazi verso il goal dove si arriva in due-tre passaggi invece che in una serie pallosa di titicche-titocche?), con Conti e Paolo Rossi. Ma allora come giocava? mettiti almeno d'accordo con te stesso. Che poi Bearzot, allenatore di Coverciano, tetragono a qualsiasi lampo di luce, fosse un innovatore di calcio lo puoi pensare solo tu.
RispondiEliminaC'è anche da aggiungere che l'Argentina del 1986 giocava con un catenaccio orrendo, avendo dei picchiatori in difesa, una serie di medianacci orrendi a centrocampo e basandosi solo sulle giocate e sulle invenzioni del trio d'attacco Maradona - Burruchaga - Valdano. Di fatto quel Mondiale lo vinse Diego Armando quasi da solo.
RispondiEliminaIn effetti, deyna, se mi parli del Brasile va bene, ma se parli di Argentina e Uruguay di difensori e mediani spaccagambe e scorretti ne sono sempre stati pieni, anche peggio dell'Italia.
Ma quali sms di Montella a Gabbiadini? Adesso Vincenzì è uno stalker?
RispondiEliminaA dire il vero mi sembra che Lud abbia differenziato tra l'italia del '78 e quella dell'82, cosa che faccio anch'io: la nazionale del '78 giocava un calcio assai più offensivo [tranne che con l'Argentina, partita in cui tornò al catenaccio], quella dell'82 era più chiusa e prudente, anche se le sue ripartenze collettive erano tutt'altro che brutte. Mi pareva di aver differenziato anche sui meriti: l'italia '82 nel complesso meritò di vincere il mondiale [ciò non toglie che Gentile avrebbe dovuto essere espulso contro Argentina e Brasile], quella del 2006 no. L'Argentina ha sempre avuto dei picchiatori [nel '78 a Passarella e Tarantini aggiungerei anche il feroce Gallego, e Galvan], ma è solo una parte del quadro, l'italia ha storicamente abbinato tutto il peggio. D'accordo però sul periodo 86/90, il più oscuro della storia moderna dell'Argentina calcistica, nobilitato però dall'immenso D10S, che la portò due volte in finale.
RispondiEliminaE intanto Higuain va all'Arsenal, anche quest'anno mi sa che Marotta il top player se lo caccia.
RispondiEliminaNon c'è ufficialità, aspettiamo l'evolversi, anche Gomez pareva già viola.......
RispondiEliminaDeyna, debbo dirti che l'Argentina non meritava di vincere il mondiale del 1978. Italia e Brasile gli erano superiori e pure l'Olanda che in finale subì l'arbitraggio ultra casalingo di Gonella. Arrivò in finale grazie alla compera del portiere peruviano (che poi era un argentino naturalizzato), beffando il Brasile per differenza reti.
RispondiEliminaCredo che l'Italia del 1982 meritò alla grande il titolo, battendo tutte le nazionali più forti, in primis un Brasile dei più forti della sua storia. Bearzot non era certo uno che inventava, ma era un allenatore solido, che sapeva rarre dalla squadra il suo meglio. Nel 1978 giocammo persino meglio, ma arrivammo spompati alla partita decisiva con l'Olanda. Nel 1982 calibrammo bene le forze e vincemmo il titolo. Il gioco, in entrambe le occasioni, era quello classico all'italiana, difesa e contropiede, giocato da grandi interpreti e rivisto un po' in salsa olandese (alcuni centrocampisti giocavano a zona). Gentile era sicuramente un picchiatore efferato, ma non è che alcuni argentini fossero da meno e di certo non vincemmo quel mondiale solo per merito suo.
L'offensivo ed il difensivo dipende anche dagli interpreti, certo se hai Antognoni, Bettega, Paolo Rossi e Bruno Conti arrangiare una fase offensiva non è difficile, ma una squadra che gioca cone due marcatori a uomo come Belluigi e Gentile ed un libero come Scirea dire che non gioca all'italiana mi sembra un po' difficile.
RispondiEliminaSì McGuire, la famosa "marmelada di Perù" che Deyna nega ma che ci fu, se non altro nell'organizzazione del calendario. Ho detto che Bearzot non era certo un innovatore, non che non abbia avuto alla fine i suoi meriti, a chi diceva che l'Italia non aveva giocato "all'italiana" in quel 1978
RispondiEliminaInteressante riflessione di violanews
RispondiEliminahttp://www.violanews.com/calciomercato/a-parti-invertite-20130619/
Negare l'acquisto (edulcoriamo...) di Argentina-Peru nel Mundial '78, con forte riferimento al portiere Quiroga, equivale a rinnegare l'operato di Moggi.....il Perù di Cubillas! Quella vittoria per l'albiceleste valeva un Perù....!!!........!!?
RispondiEliminaCon riguardo all'Argentina, mi ricordo che due volte questa Nazionale ha disputato un Mondiale con un parco attaccanti fantastico e con una formazione spregiudicata comprendente ben quattro fra punte e mezzepunte: nel 1982 (con Bertoni, Maradona, Diaz e Kempes) e nel 1994 (con Batistuta, Maradona, Balbo e Caniggia). In entrambe le occasioni però l'Albiceleste è uscita ben prima delle semifinali, mentre per ironia della sorte ha raggiunto risultati migliori (una vittoria e un secondo posto) nel 1986 e nel 1990 con formazioni assolutamente sparagnine, giocatori nella media scarsini, ma con Maradona nella sua forma migliore.
RispondiEliminaLa nostra Nazionale dei Mondiali 1978, Europei 1980 e Mondiali 1982 era sempre praticamente la stessa, con pochi cambiamenti fra il '78 e il 1982 (Oriali al posto di Benetti, Collovati al posto di Bellugi, Conti al posto di Causio e Graziani - che nel 1978 c'era - al posto di Bettega).
RispondiEliminaOk, può bastare, mi pare che Deyna l'abbia capita eh eh eh eh eh eh
RispondiEliminaMi sembra Jordan che tu ti senta troppo verbo incarnato. Nel 1978 giocammo un calcio spettacolare con Causio Rossi e Bettega. Ma la preparazione fu tanto sbagliata che Bearzot schierò i titolari contro l'Argentina in una partita che non contava nulla perché eravamo già qualificati. Si vinse ma poi pagammo lo sforzo. E ci si mise anche la sfortuna. Quattro anni dopo contro Brasile e Argentina fu contropiede e basta. Bellissimo ma contropiede. Quando la tua squadra gioca in contropiede c'è tifo e ci sono emozioni. Ma sul piano della tecnica calcistica altri moduli mi sembrano ben più appaganti e produttivi.
RispondiEliminaAnto ha ragione la squadra era la stessa, ma lo spirito diverso.
RispondiEliminaSembrerà a te. A me il titicche-titocche senza capacità di accelerazione e senza sbocchi offensivi fa venire il latte ai ginocchi ed apre solo gli spazi al contropiede altrui. Comunque sia, si sia giocato peggio o meglio, si sia indovinato più o meno la preparazione, sia nel '78 che nell'82, abbiamo giocato con la tipica impostazione all'italiana, marcatura ad uomo in difesa, stopper e libero e gioco impostato sulle ripartenze, quello che a te non piace e che ci ha voluto dire uin quarto posto ed un campionato del mondo. Più produttivo che dare tre pere alla Germania in finale mondiale cos'è? pigliarne quattro dalla Spagna in finale europea?
RispondiEliminaAaro aemplicistico, ma direi che nel 1978 giocammo benissimo le prime cinque partite e malino, in quanto stanchi, le ultime due, mentre nel 1982 giocammo decisamente male le prime tre partite e benissimo, in un crescendo, le ultime quattro. Forse è vero che il livello di bel gioco delle prime partite del '78 non venne raggiunto in Spagna, ma è anche vero che affrontare l'Ungheria, la Francia del 1978 euna pur ottima Austria non è la stessa cosa che affrontare l'Argentina del 1982, il Brasile del 1982, la Polonia del 1982 e la Germania Ovest del 1982.
RispondiEliminaDeyna la politica non c'entra un cazzo, vorrei vedere se fosse successo in Italia come tutto il mondo si sarebbe messo la bocca alle orecchie. In realtà soltanto un tifoso malato come te può ritenere naturale che la squadra di casa si giochi la partita decisiva contro una squadra già in ferie potendo decidere quanti gol fare per passare il turno (perchè il Brasile già aveva giocato prima) e probabilmente accordandosi su quanti farme senza durar fatica.
RispondiEliminaDeyna, per quello che mi ricordo (avevo sette anni, ma anni dopo rividi la partita) Gonella lasciò che gli Argentini picchiassero come fabbri.
RispondiEliminaSu Argentina - Perù e aul portiere peruviano stenderei un velo pietoso, poi.
Ma vedi che ogni tanto ho ragione Anto? La prima volta Il Vecio sbagliò preparazione e approccio. La seconda volta corresse perché non era stupido.
RispondiEliminaah ah ah ah ah Deyna questa è per te, leggi tutto e guarda le foto http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Argentina ah ah ah ah ah ah
RispondiEliminaDEYNA, "....in quella partita non ci fu niente di niente...."??? L'Italia, la Germania, il mondo ha scoperto 500 partite taroccate negli ultimi 10 anni e nessuno si accorgeva di nulla, "In quelle partite non c'era nulla di nulla...", come in Argentina-Perù. So che coglierai il senso.
RispondiEliminaSiccome i rapporti di forza sono fondamentali nella vita, Jovetic non rischia la tribuna, Pizarro si. Non è giusto ma nel suo caso i dirigenti potrebbero anche permettersi la mano dura. Jovetic lo grazieranno.
RispondiElimina(Come Sofri?)Il perdono non chiude il passato ma apre vasti orizzonti per il futuro.
RispondiEliminaTu sei di parte Deyna, mi pare che in troppi qui hanno scritto che ci fu, ci fu........
RispondiEliminaHo visto il Brasile e non mi è piaciuto, a parte le giocate di Neymar non è che abbia fatto vedere granché.
RispondiEliminaAdesso ho sonno e non me la sento proprio di vedermi Italia - Giappone, a meno di bermi 4 o 5 litri di caffè nero. Domani raccontatemela.
Buonanotte.
Vero Anto, se Sparta piange Atene non ride.
RispondiEliminaAnto "la politica non c'entra un cazzo" si riferiva all'affermazione di Deyna che il mondo aveva montato lo scandalo per odio al regime argentino. Lo scandalo sarebbe montato ovunque, perchè era scandaloso, questo significavo.
RispondiEliminaIl Brasile l'ho visto a pezzetti ma non mi aveva entusiasmato nemmeno col Giappone e mi sembra abbia giocato sulla stessa falsariga. L'Italia la vedo perchè qui sono le 18,20 e passerà tra due ore, il fuso l'ho già quasi digerito.
RispondiEliminaNon vedo perchè Jovetic dovrebbe andare in tribuna, visto che ha tre anni di contratto e si paga 2,5 netti l'anno. Deve giocare e bene. Ma anche Pizarro, se rimane, giocherà se se lo merita. In tribuna ci andrà invece Ljajic se non rinnova e rifiuta ogni trasferimento, ma non per ripicca o punizione, ma per indurlo a piùà miti consigli, come doveva essere fatto epr Montolivo. Un rinnovo con clausola rescissoria si può firmare in ogni momento. Le azioni, anche dure, si fanno per raggiungere un fine non per fare come quello che se lo tagliava per far dispetto alla moglie.
RispondiEliminaTu hai detto che non "giocava all'italiana" poi scivoli su altro che al limite può essere anche giusto ma che non c'entra un cazzo con la cazzata originale
RispondiEliminaItalia in bambola fino al gol di De Rossi. Non capisco come mai Prandelli sia tanto affezionato a Montolivo,che in una partita giocata tutta sulla velocità dal Giappone, ritrova, ahinoi, la sua anima di mammoletta. Meno male che ci s'ha Kong davanti, e i giap sentono lo spiffero delle loro ataviche paure.
RispondiEliminaPer me il ct ha sbagliato formazione, e non solo l'approccio, perché c'era da aspettarselo che il giappone partiva a mille
E poi si vede che un ci s'ha le stesse pasticche perché noi si boccheggia, Pirlo sembra una cernia e senza Buffon s'era sotto anche di tre o quattro gol
RispondiEliminaincredibile! 3a2 per noi, ma che arbitro di cacchetta, vede rigori dappertutto, vabbé tanto meglio per noi
RispondiEliminacomunque si fa fondamentalmente pena, e i giapponesi ci fanno il torello
RispondiEliminamai visto giocare l'italia cosi' male
RispondiEliminanon so come andra' a finire ma stiamo facendo una figura di merda monumentale.....
RispondiElimina..anche se si vince, col solito realismo
RispondiEliminapartita mai vista, Eupalla é impazzito, secondo me non ha retto l'umido: s'é visto pali, contropali, traverse, gol annullati, rigori, controrigori inammissibili , siamo stati stradominati, ci hanno annichilito e s'é vinto...boh! se fossi giapponese penserei seriamente di fare harakiri.
RispondiEliminaIo non oso pensare come si farà quando non ci sarà piu' Buffon...perché vabbe' che s'era stanchi ma una tale cacata addosso collettiva cosi' non me la ricordo
Se ci regge i´culo...e poi e mi vengano a parla´di tattiche, di gioho moderno! pe´mezzora e si sembrava la Rondinella co´i Real Madri´, e gli era i´Giappone!. Poerannoi e si sembraa un allevamento di boghe! A Montolivo e bisognerebbe leagli i´permesso d´entra´nell´area nostra. Tutte le vorte che ci va e fa´danni! Ora e ci aspettan du´giubbate. I´Brasile e un n´e´ gran che ma se ci si regge ritti cosi´e ci vole i´corbello e dopo e si va a fa´la semifinale con la Spagna e si prende quelli che un s´é preso alla finale europea. Un si potrebbe torna´a casa cosí e sarva´la faccia armeno con chi un ci ha visto giohare? Qua e ci piglian di giá tutti pe´i´culo e pe´chi gli é qui e c´é da mascherassi.
RispondiEliminaTu l'ha' a dire a me che son qui e sento e' commenti!
RispondiEliminaAlla terza telefonata ho staccato la spina. Tra chi fa finta d'esse' sorpreso e chi piglia proprio pe' i'culo o chi mi salva? e qui' bischero di Prandelli che l'era tutto contento! Meno male che l'era tutta colpa d'Aquilani e appena l'ha levato l'è andata subito meglio!
RispondiEliminaprandelli ha proprio sfavato con Aquilani, speriamo che il giocatore un se la sia presa troppo , che a noi ci serve e dimolto
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