Il
segreto è lo scarico palla, lo smaltimento cioè del pallone verso
l’isola viologica più vicina, libera e capace di ricevere, perché la
differenza la fa la differenziata, e quando tutto questo defluisce senza
intasamenti di sorta vengono fuori partite come quella con l’Inter, che
invece accumula calcio spazzatura grazie ad un allenatore che attua la
stessa politica della Rosa Russo Iervolino. E’ quindi determinante avere
accanto l’idraulico, quel trombaio che invece non è consigliato avere
in casa quando noi siamo in trasferta, insomma quello che ti suggerisce
sempre il passaggio giusto del tubo, e non uno che non è ne carne e ne
pesce e non capisce un tubo, e il primo che mi viene in mente è
Montolivo, ci vuole sempre un raccordo tra una parte e l’altra della
manovra, e dicevo Montolivo perché lui il raccordo l’ha ingoiato e
adesso sembra che abbia un gozzo chissà come, perché se il raccordo
risulta quello giusto si riesce a mettere in piedi quello che è un
impianto di gioco a regola d’arte. La Fiorentina ha tutte le pendenze
giuste e nessuna con le banche, a differenza dei divulgatori della
pontellizzazione che hanno dovuto usare bocce e bocce di idraulico
liquido per far scaricare nelle fogne la teoria ristagnante del loro
pensiero acquitrinoso, e i saponi per lavare lo sporco di qualche nostra
sconfitta sono ecologici, sgrassano velocemente l’unto rimasto
attaccato al risultato negativo, ma non inquinano un programma di
crescita progressiva che prevede un ulteriore rafforzamento della
squadra portandola da una SPA sana ad un grande Gruppo che dovrebbe
consacrare l’egemonia del bel gioco con l’innesto di altri grandi
interpreti, da Marsiglia si vocifera che uno potrebbe essere il più
classico dei top player che dispenser giocate avvolte dal profumo del
campione, tra l’altro l’unico capace di rendere il gioco ancora più fluido, diciamo addirittura
liquido come appunto può fare Sapone, e dopo il cugino di Drogba sembra siano
state messe le mani anche sul nipote di Kenny Dalglish, un vero fustino,
un giocatore che gli esperti assicurano ne valga due, e infatti
l’avvoltoio Galliani ha subito provato a darci due fustini come
Montolivo e Pazzini in cambio di Dash, ma Della Valle si sa che è un
pontellizzatore ma non certo uno scemo e alla fine s’è tenuto il suo. Domenica
intanto, visto l’assenza di quella saponettina da viaggio di un Pizarro,
tutto sembra remare contro, si vuole mettere alla prova la nostra
idraulica di gioco, ma soprattutto lo scarico, con montagne di neve che
nella notte si dice saranno sostituite dal Gat con schiuma di rabbia di
chi ci vuole male per cercare di intasare la fluidità meravigliosa del
nostro gioco, tutto bianco poi il giorno dell’esordio dal primo
minuto di Sissoko, che non ci sembra proprio un pensiero carino visto che
risalterà come un catarifrangente nella notte, ci permettiamo di dire
che ci sembra una situazione atmosferica quantomeno razzista. Comunque sia niente paura,
la macchina va in automatico come una lavanderia a gettone, lava,
smacchia e asciuga bucati, e noi siamo lì a chiaccherare del più e del
meno, se è meglio Maradona o Messi, Della Valle o Tutunci, mentre
aspettiamo il terzo scudetto, e per far si che tutto avvenga nel più
breve tempo possibile, e che non inquini menti o intasi scarichi già
compromessi come certe vene che dovrebbero portare del sangue al
cervello, usiamo il Bio Presto.
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