Qualcuno
ha pensato a un duemilatredici con focolai di peste bubbonica sparata
sulla Fiorentina al ritmo dei Subsonica, rimbalzi irregolari di Eupalla,
e sbalzi d’umore che hanno aperto una falla sulle nostre certezze,
sobbalzi di una difesa dapprima protesa con Roncaglia verso il ricordo
di Passarella, poi diventata una passerella traballante protesa verso
l’inferno di una difesa senza più nessuna pretesa. Altri invece hanno
pensato ad una piccola peste che ha ucciso il sogno dopo essersi accorta
che non esiste Babbo Natale ma solo Mamma Ebe, e che dentro al pacco di
un girone d’andata preso di tacco non c’era il Barcellona ma un pacco,
un mattone duro da digerire come un mattone dentro a un
videoregistratore fuori dall’Autogrill, l’entusiasmo sostituito con gli
sbadigli e il lampredotto con un Camogli. Ma per fortuna c’è ancora chi
ci crede al sogno e ha dotato la propria fede di giubbotto
antiproiettile, perché è vero che dentro al pacco non ha trovato il
Barcellona ma neanche il Gravellona Toce, un tifoso che a differenza del
Papa non scende dalla croce, che perde a Torino ma che canta la
propria passione con tutta la voce. E dopo l’odio per la Riviera delle
Palme, l’antidellavallismo portato avanti con l’esercito dal punteruolo
rosso, è ora di disinfestare questo duemilatredici, e così su certe
depressioni parassitarie dare un po’ di ramato come sulla vigna, usando
equilibrio e serenità, senza sorseggiare l’Amaro del Capo ma usandolo il
capo, perché non servono inchieste del Procuratore Capo Pier Luigi
Vigna, anche se uomo d’esperienza che era all’antimafia quando io ero
ancora in via Maffia alle elementari, perché la vigna che intendo è
quella che da frutti, insomma, grappoli di gol e punti, e non pentiti
che invece del raspo gli è rimasto in mano solo il Daspo. Non c’è da
buttar giù nessun rospo. Anche la luna del resto ha le sue fasi, siamo
passati da quella piena alla quale ululavamo tutta la nostra passione,
all’eclissi che ci ha fatto sprofondare nella notte fonda e buia dei
risultati, un’insonnia dove restano sveglie anche le frustrazioni e dove
il malumore si posa sulla Fiorentina come la brina della mattina. Tutto
normale, come anche il ritorno a un rendimento che la squadra saprà
ritrovare presto, troppo bravi sono lo staff e il gruppo per lasciare
gli scontenti cronici nei propri disagi cranici, perché se è vero che
erano stati sedati con i risultati, che erano state le vittorie a tenere
sotto controllo i valori della pontellizzazione nel sangue, basterà
integrare la dieta con un trionfo che sostituisca un tonfo troppo più
duro da digerire, c’è un verbo che sintetizza alla grande il concetto di
battere l’Inter alla grande, che per l’appunto è proprio integrare. Il
blog sempre attento e sensibile alle vicessitudini della squadra e della
piazza, visto il momento, e soprattutto vista la disinfestazione in
atto, vuole integrare il ramato da spargere sulla vigna, fornendo tra i
filari della Fiesole anche il prototipo del tifoso ramato.
La teoria della comprensione del testo può essere applicata al calcio, a due condizioni.
RispondiEliminaLa prima è comprendere la specificità calcio rispetto ad altre opere d'arte. Nel calcio la tecnica, imposta dalla necessità di dominare la palla, e la casualità, prodotta dai tanti agenti in campo in contrasto anche fisico tra loro,hanno un'incidenza preponderante che comportano, per conoscerne i segreti, da un lato uno studio specifico dall'altro un'altrettanta specifica pratica. Detto questo si può dare anche il caso, che io però non ho presente, di un esperto che non abbia mai dato un calcio ad un pallone, ma allora, e questa è la seconda condizione, bisogna accettare il fatto che chiunque (un camionista, un muratore, un contadino,etc.) guardi le partite nello stesso modo, ha gli stessi titoli nel parlare di calcio e la stessa possibilità di dire cose giuste, del più accreditato dei giornalisti sportivi.
"Che", alla fine della quarta riga, sta per "quindi".
RispondiEliminaRiterrò infine dell'interessante dibattito di ieri la teoria scozzese della degenerazione paolina dell'istituzione (cioè, da sùbito... ahahahahahahahahahah! Mi fa pensare al vecchio Curi, che diceva che la modernità nasceva con Teognide), che sotto sotto uno trova anche in Agostino, fra mille cautele: è posizione in fondo nicciana, che AntoineRouge dichiara anche più apertamente, ma di cui anche un Pascal di oggi saprebbe accettare alcuni aspetti. Sopra, che è un professionista dell'arte, può aver virtuosamente beneficiato della fagocitante megalomania di GP2 e capisco che sia difficile in quei casi separare il personale dal pubblico: però concordo sul fatto che Razzi e Missili sia stato un disastro irripetibile dal punto di vista gestionale. Sì, Louis, la Chiesa è specchio della società, ma non avevo usato né francesismi né latinismi per dirlo: uno specchio un po' migliore, ribadisco, per lo più encomiabile nella maggioranza dei suoi componenti e che per conservarsi tale, però, ha bisogno dei due secoli di ritardo di cui parla Jordan: gioca un buon contropiede, perché sa che se se la gioca alla pari sono legnate. Venendo alla controparte, e cioè all'Armata di Satana, che si sta esprimendo su cloaca col nuovo triangolo magico Bologna-Parma-Riverside, in rimpiazzo dell'obsolescente Torino-Lione-Toledo, venendo dunque alla Juve, che sarebbe da provincialoni invidiosi disprezzare (lasciamolo fare a quegli inetti degli scarpari... ahahahahahahahahahahahahah! Però quando c'era il santo, Jordan, te le ricordi anche tu le tirate contro il Palazzo, il sistema-Juve, l'agnellismo ecc.... ahahahahahahahahahahahahah!), ieri vi avevo letto speranzosi. Ma, o gente, i' Celticche l'è 'na squadra di beduini, o come facevahe a pensare che fosse contro quella che Old Nick si sarebbe rotto le corna?
RispondiEliminaA Valencia tre bei gol, guardateli, ma chissà perché son convinto che se, gli stessi, li avessero presi Viviano o Neto saremmo qui non a parlare della loro bellezza ma solo a processare il portiere, unico responsabile, fino a definirli papere.
RispondiEliminaColonnello ora il palazzo sono i DV per lorsignori. "Apres lui le deluge" e non mi far dire chi è 'sto "lui" se no si ricomincia, ma il resto del mondo, viola o bianconero, è un dettaglio.
RispondiEliminaS. Paolo è il creatore del cristianesimo come lo conosciamo. Cosa ci fosse prima non è facile saperlo. Dire che con lui il messaggio cristiano è degenerato significa trascurare il fatto che nel Cinquecento si torna a Paolo per rivitalizzare una religione troppo formalistica, superficiale e fondata sul carattere compensatorio delle buone opere. Al di la' di questo la nozione di cristianesimo è troppo ampia e troppo diversificata nel tempo per poterla accettare o rifiutare in blocco. Bisogna studiare e approfondire per cogliere le differenze di tono. Io lo faccio da studioso appunto e non da credente. Non ho mai conosciuto personalmente Verdon ma naturalmente ne conosco il lavoro.
RispondiEliminaDimenticavo, a ben vedere anche i tre gol di ieri sera della rube se li avesse presi uno dei due nostri portieri, ci sarebbe stato, in casa nostra, chi li avrebbe definiti tre papere.
RispondiEliminaIl primo è una papera, che segue ad altra anche più grossa del difensore che marcava Matri. Comunque l'uscita come tempi e modi è ridicola. Sul secondo goal grandi colpe non ne ha anche se gli passa vicino, ma è il solito discorso, se fai tirare un attaccante a palla dominata da cinque metri o te la scarica addosso o non la pigli. Il terzo infine è una pecionata indegna del difensore, ma il Celtic era ormai in bambola, un'altra volta il portiere è solo, ma questa volta ci mette anche un po' del suo, mi sembra anche lui rassegnato e per niente convìnto almeno a tentar di opporsi. Il portiere del Valencia di certo molto reattivo non appare, però un'altra volta li fanno tirare da vicino. Sul primo di Lavezzi che è un diagonale da 7-8 metri che quasi gli porta via la testa mi sembra che abbia un riflesso da nonno Pilade. Piuttosto chiederei al Colonnello cosa pensa di Sirigu che resta impalato sulla linea di porta su un calcio di punizione a gocciolo non molto diverso da quello di Catania e che, anzi, riceve la deviazione vincente ben dentro l'area di porta.
RispondiEliminaCorna africaneLavoro
RispondiEliminae vivo in Africa,dove ho stazionato in 8 paesi differenti e dal corno
la visione della religione,soprattutto cristiana,e'completamente ed
ovviamente diversa dalla percezione che ho avuto fino a quando ho
vissuto in Italia.Sara'scontato,ma la diffusione del credo fino a
raggiungere livelli di fanatismo,e'figlia soprattutto della poverta'.Non
avendo nulla o nient'altro dove riporre speranze,ecco che credere e
seguire la religione e'la loro via di speranza,gratis.La religione e'qui
anche un mezzo per far quattrini e non raramente si trovano predicatori
che sono osannati nei loro comizi dove evocano le gesta bibliche,ma a
pagamento,tanto che arrivano col suv da centomila davanti a folle di
poveracci,per poi,finita la predica,tornare nel lusso delle loro ville,e
sai che gli frega...Di Ratzinger,nonostante tutti i suoi sforzi,ricordo
l'inutile(perche'non richiesta ne'necessaria)ma soprattutto
dannosissima frase che disse mi pare a Cotonou,davanti alla folla
adorante e a tutte le TV del Continente collegate,quando invito'gli
africani tutti e non usare il preservativo,che era peccato.Ho studiato
agli Scolopi,e da quella esperienza non posso che parlar bene dei
preti,alla Cattolica Virtus c'era il padre putativo di noi tutti,Don
Aymo,poi Monsignore,persona di altissimo livello morale e
cristiano,amico vero e confidente, prendo dunque le distanze,pur
rispettandole Louis,da forme teoriche di assoluta oggettivita'in un
campo cosi'complicato.Te lo dice uno che ha conosciuto personalmente gli
estremi del panorama della Chiesa: i missionari,che spesso incontro
e fanno delle opere benefiche vere e straordinarie in posti assurdi,(e
molti sono italiani)e Paul Marcinkus.
Lele
Per me una papera è un gol causato solo dal portiere che lo subisce. Poi ci sono non le papere ma i gol parabili e i gol imparabili, il confine tra gli uni e gli altri è spesso labile e discrezionale.
RispondiEliminaSulla base di questo metro, guardando alle performances dei nostri due quest'anno, io ricordo una sola papera, di Neto, che io, tra l'altro, continuo a preferire, e papera che considero nell'ordine delle cose che, per quanto raramente, in un campo di calcio si vedono anche ad opera dei migliori portieri del mondo, quanto al resto mi sembra che ( le performances dei nostri due) siano nella norma di quanto si vede in giro e di quanto s'è visto anche ieri persino in Champions League.
Jordan, non l'ho visto: come posso cercherò di vederlo e di risponderti.
RispondiEliminaBellissima la testimonianza del positivo e del negativo della Chiesa Cattolica nel mondo, portata da Lele, derivante, anche in questo caso, da un'esperienza vissuta "sul campo". Clap, clap, clap.
RispondiEliminaE' vero quanto evidenzia Ludwig: il cristianesimo delle origini è ancora difficilmente decifrabile, anche perché non ne esisteva uno solo, ma tanti e molto diversi tra loro (istruttivo e accessibile, in questo senso, I vangeli apocrifi curato da Marcello Craveri). Tuttavia, anche limitandone il messaggio alle scarne parole del figlio del falegname, ci sarebbe da obiettare parecchio, se non altro per aver egli evitato qualsiasi riferimento alla condizione animale (almeno così pare), dando così la propria benedizione ad una carneficina che sembra non avere fine, il tutto in evidente contrasto con una pretesa teodicea, invero inesistente. Quindi, gli preferisco di gran lunga Teofrasto, forse meno noto, ma molto meno specista.
RispondiEliminaA tal proposito:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=qpFH4AS2WoU
basta tu vada su youtube
RispondiEliminaLa papera di Viviano col Galatasaray, poi mascherata da infortunio, non fu da meno. Comunque non è dalle papere, anche clamorose, che si valuta un portiere. Perchè le papere, anche clamorose, le fanno tutti e un attimo di sbadatezza può succedere a chiunque. E' tutta la casistica dei gol più o meno parabili che passano e di quelli più o meno parabili che si salvano, è come si muove, la sicurezza che dà al reparto che, alla fine di un certo periodo, dà gli elementi di giudizio.
RispondiEliminaSono d'accordo Jordan (la papera in amichevole non l'ho considerata), ed è per questo che io continuo a preferire Neto, pur senza, anche alla luce di quello che vedo in giro, drammatizzare la situazione, come invece a Firenze, da una parte e dall'altra, s'è fatto.
RispondiEliminaSono d'accordo Jordan (la papera in amichevole non l'ho considerata), ed è per questo che io continuo a preferire Neto, pur senza, anche alla luce di quello che vedo in giro, drammatizzare la situazione, come invece a Firenze, da una parte e dall'altra, s'è fatto.
RispondiEliminaSi è fatto perchè a Firenze crescono subito i partiti, per questo ho ritenuto sin dall'inizio una corbelleria grossa il modo con cui è stato portato Viviano. Che sarebbe successo tutto quanto è successo era quasi matematico. Viviano non è Buffon e mai lo è stato e solo fosse stato Buffon lo potevi imporre in quel modo. Invece è un portiere di valore medio da recuperare, anche a quei valori, almeno atleticamente. Non aveva alcun diritto alla titolarità indiscussa che gli è stata concessa e che non la meritava l'ha dimostrato sul campo, creando i partiti contrari. L'altro, Neto, portiere giovane di ottime potenzialità, ma penalizzato da un lunga inattività e poi da un clima assurdamente negativo, non ha retto l'impatto ed è stato crocifisso ben aldilà dei demeriti. Abbiamo due portieri potenzialmente da decente ad ottimo e li abbiamo messi in graticola tutti e due.
RispondiEliminaLUD,il lavoro sul campo di San Paolo rimane unico,encomiabile,impagabile per la Chiesa Romana.ANTOINEROUGE afferma una verità conclamata,quella dei tanti cristiani frammentati in "combriccole" a seconda di chi fosse il leader;la leva fondamentale per i cattolici è stata pur sempre la cultura,con la quale hanno stabilito le distanze,hanno fatto terrorismo psicologico,hanno tenuto buone le masse(cosa percepita ab origine dalla famiglia dei Medici,che proprio grazie all'intuizione che la cultura elevava è arrivata a cogliere anche che bisognava avere dei papi per delineare e fortificare il potere).BLIMP,nella "Tertio Millennio Adveniente" GpII sdogana anche la bioetica("Andiamo avanti con la scienza,avanzate pure e proponete ciò che occorrerà per una miglior vita ma salvaguardate i valori fondamentali...etc."),GPII era un leader silenzioso,lui andava personalmente,non delegava,lui pronunciò un famoso discorso "Le nostre aperture invece di permettere ai nostri fedeli/agnelli di confrontarsi,hanno dato il via libera ai lupi che sono entrati...la scientificità del disegno avverso rischia di avverarsi"(cfr.Maometto "Il nostro regno arriverà e si compirà con Roma conquistata").Megalomania di GPII significa ammettere il gesto non megalomane del Pastore Tedesco,quindi?La verità è che Woityla avrebbe fatto e farà ombra a molti papi,perché lui bucava anche lo schermo,si faceva ascoltare e aveva linguaggio adatto a tutti,il tedesco sembrava Effemberg ubriaco,a tratti.Certo che Benedetto s'è ritirato dopo un viaggio a Cuba e in Messico....eh eh eh eh,stanco?(Non sono cattolico,a titolo informativo ma ho ammirato il carisma silenzioso di Woityla e il fatto che abbia riscritto una lettera agli artisti,tutto qui).
RispondiEliminaA volte mi vengono dei dubbi e persino delle paure sul futuro dell'Umanità.
RispondiEliminaPoi ascolto il discorso, di quel gigante delle Storia Contemporanea che risponde al nome di Barack Obama, sullo stato dell'Unione, e torno ottimista.
Penso anche a quanto sia rivoluzionaria la norma che prevede l'ineleggibilità del Presidente degli Stati Uniti d'America dopo il secondo mandato.
Penso a come un Papa, erudito ma negativo ed inadeguato, come Ratzinger solo dimettendosi sia riuscito a diventare positivo, adeguato e rivoluzionario a sua volta.
Sto dando un'occhiata al sifone dopo parecchi giorni che non lo aprivo, e vedo gli ennesimi deliri del maleducato bolognese. Deyna, quando hai finito di parlare con quella coppietta che è venuta a chiederti per il mutuo (ahahah ma come cazzo gli viene di inventarsi le professioni così a caso), fagli notare che se oggi ci fossero le regole di 30 anni fa Roncaglia potrebbe uccidere Messi senza esser rispedito sotto la doccia, come Gentile fu libero di fare con Maradona.
RispondiEliminaCapisco le tue distanze Lele, e buon per te che hai avuto "solo" esperienze positive con quel mondo. Io non posso dire altrettanto e la mia opinione non può che essere diversa dalla tua, che comunque rispetto e capisco.
RispondiEliminaTino Costa del Valencia è davvero un gran giocatore; la mette dove vuole, ottimo senso della posizione. Forse un po lento e non abilissimo nel recupero palla, però il Brova non ha sbagliato nemmen lui... Quanto al Celtic: vedi la partita e capisci cosa voglia dire giocare senza punte... Mi ricordano qualcosa...
RispondiEliminaVita, già fatto [ma non ancora pubblicato], ti dico solo che nemmeno con le regole di 30 anni fa Gentile avrebbe dovuto finire la partita, per come "marcò" Maradona e Zico...
RispondiEliminaC'era chi storceva il naso per un possibile arrivo di Matri a Firenze.
RispondiEliminaHo letto Deyna, però l'hai riprovocato con la nazionale ahahah, ora tu lo vedi che risposte!
RispondiEliminaEh già, così come nel gennaio di due anni fa c'era chi era convinto (ed erano tanti, ma tanti davvero) che l'affare l'avesse fatto l'Inter con Pazzini piuttosto che i gobbi con Matri... Avei voglia a dinni il contrario... sieeeeeee
RispondiEliminaSole africanoDeyna,prendo
RispondiEliminaspunto da Vitalogy,gia'tempo fa'ti chiesi come riuscivi a sopportare
gli insulti di quel...beh,e'difficile anche trovare un aggettivo
appropriato,non credo che uno solo possa racchiudere tutta
quella sporcizia mentale,ma vedo che ti prende per bersaglio continuo e
questo sinceramente mi fa star male,non solo perche' ti stimo e conosco
seppur via web,ma perche'trovo aberrante vedere uno scorrazzare impunito
nel gorgo della sua arroganza e maleducazione.La definizione di
antisemita,oltre che falsa,non e'offesa semplice come imbecille o
bischero,e'molto grave,un apice che mai si dovrebbe toccare su un sito
pubblico,e meritoria di querela.Ho scritto un plauso a Filippo di Rio
che lo aveva rilevato elegantemente,ma ti dico che se da una parte la
tua classe e bonta'ti permette di incassare e rilanciare discussioni
civili ma inascoltate,io,che di queste qualita'ne posseggo molto meno di
te,a quest'ora sarei gia'stato dal mio avvocato.E non scherzo.Un fatto
e'alimentare una simil macchietta che e'involontariamente comico,nelle
sua cecita'di non accorgersene per poi farci due risate,un fatto e'la
lesa dignita'che tutti dovrebbero difendere.
Ti
invito,in nome della stima gia'dichiarata,a pensare al mio invito e non
alimentare piu'il tizio,lascialo seccare da solo,come la materia al
sole.
Lele
Grazie Chiari
Istintivamente, sui tuoi consigli a Deyna, mi viene da darti ragione, Lele.
RispondiEliminaTanto più che io sono come te, e non avrei la capacità che ha Deyna di mantenere sempre la calma di fronte a tali inaudite provocazioni.
D'altro canto ogni volta che Deyna risponde non fa che mettere sempre più in risalto la sua enorme superiorità nei confronti dell'interlocutore in questione, da ogni punto di vista, nessuno escluso.
C'è solo da valutare se ne valga la pena, e lo chiedo sul serio.
Ti ringrazio, Lele, come ringrazio Chiari, Filippo e il Colonnello. La rete per me è anche una palestra, dove posso migliorare alcuni aspetti come la calma, in quanto nella vita non voglio dire reale, ma "dal vivo" mi è molto più difficile mantenerla, non tanto a causa delle parole, ma degli atteggiamenti. Qui c'è tempo per riflettere, per dare il giusto peso alle cose, per non farsi andare il sangue alla testa, o comunque farlo defluire subito. Le conversazioni col GAT sono un po' un esercizio spirituale, per me, un po' come per Giovanni Paolo II lo era mettersi a pregare steso a croce sul freddo pavimento, come diceva ieri il Sopra. Scherzo. E' più un effetto Truffaut, "una droga chiamata Gian Aldo", che mi spinge a continuare a confrontarmi con tematiche per me interessanti, ogni volta che leggo qualcosa di suo, riguardo calcio italiano, sdozzi argentini, cigarinigasbarronimorronecandrevaranocchia, e tutte le tematiche note. Penso che a suo modo sia una buona persona - e qui sicuramente non concordiamo - al di là di una terribile sovrastruttura che si è o che gli hanno creato, che lo porta francamente a volte a delirare riguardo intere popolazioni, ceppi etnici o singoli individui. Ma penso che sian problemi suoi, con quelli ci deve fare i conti lui, mica io. Come pure con le offese: dal vivo non sono così zen, ma visto che in rete ne ho l'opportunità, perché farmi un problema io? Come diceva qualcuno, sulle offese: se le senti false, perché arrabbiarti? Se le senti vere, ringrazia piuttosto! Antisemitismo: è ovviamente un'accusa grave, ma se non costretto preferisco non dar da mangiare agli avvocati [mi perdonerà Antoine - grande perla lo spezzone da La Via Lattea], anche perché penso tutti abbiano capito che non nutro odio né disprezzo verso la popolazione di Israele né verso gli ebrei sparsi per il mondo, solo una profonda avversione per il sionismo e chi lo porta avanti, con i mezzi criminali che sappiamo. Anzi, è stata un'occasione per rimarcare, una volta di più, che antisionismo non significa affatto antisemitismo. Cosa su cui concordano fior di intellettuali, attivisti, scrittori ed anche alcuni mistici e uomini di fede ebrei. Certo, non sono affatto la maggioranza, ma la speranza è che le cose possano cambiare.
RispondiEliminaMa sarebbe cibo cruelty-free quello che mi daresti, Deyna: ripensaci!
RispondiEliminaNon ne vale la pena per il pubblico cloacale, Chiari, cui qualche alto dignitario del sitollock ha il torto di aggregarsi. Voglio dire: i post di Deyna sono superbamente educativi ma per quale ricettore? Sotto le pagelle, oltre a qualche anima assai sperduta e sempre più rada, scrivono: 1) il Multinick; 2) il Dubbio adesso con la fissa di firmarsi col nick della prima parola del discorso; 3) Kunz Pettifogger e due o tre sbandati equipetanti al suo séguito; 4) California bianconera; 5) il Cagaldo. E' come andare a far prediche alla Cajenna. E' un'umanità degradata oppure proprio mai sbocciata, non capisce nemmeno un rigo di un post deyniano, non capisce un cazzo dell'esistenza tout court. Comunque non ne posso più di veder massacrato il cognome del gran Tarcisio, che è Burgnich. Ho visto gli highlights dei gol di Valencia-PSG e c'è poco da dire, Jordan: portiere valenciano pollo sul suo palo sul primo gol, a mio avviso incolpevole su quello di Pastore, che batte rapido e indisturbato da due passi prendendolo in controtempo, errore di Sirigu che rimane tra i pali alla Frey e alla Sperindio.
RispondiEliminaFuor del calcio io ti contesto tre cose, Casimiro: 1) una lettura non mediata dell'Antico Testamento ad aggravio del sionismo; 2) la permuta dell'odiato nazionalismo italico con uno di egual marca ma argentino; 3) lo svicolare sul biologico nella tua accusa ai sostenitori di entità patrie, laddove l'eredità genetica è una sola delle numerose componenti che afferiscono all'identità di una nazione e nel caso dell'Italia negare spessore di civiltà (pur con tutte le tabi che sappiamo e con le quali ci martirizziamo davanti a noi stessi e davanti agli stranieri) a quell'identità significa inibirsi la comprensione della tua stessa formazione, di quello che sei nella tua complessità (non sei nato sotto un cavolo, te l'ho già detto una volta, e non è l'Argentina ad aver fatto di te quel che sei divenuto).
RispondiElimina13/02/2013 15:23:32
RispondiEliminaragazzi,
almeno oggi rispettate il lutto di chi ha visto vincere a Glasgow una squadra italiana con 7 giocatori italiani ed un solo sudamericano, per di più neanche argentino.
La gobbizzazione del sitone è completa.
Sui gol di Valencia-PSG, come avrai già letto. siamo d'accordo. Sul primo goal il portiere del Valencia è lento di riflessi come una tartaruga in coma, sul secondo son d'accordo che ci poteva far poco, è solo scarognato che non gli batte addosso perchè di lì poco di più puoi sperare, mentre Sirigu, su calcio da fermo, non si può far tirare in porta da tre metri, deve uscire.
RispondiEliminaColonnello: (1) può darsi (2) ma se io fossi nato e cresciuto in Argentina, non starei per l'Argentina! (3) un cavolo avrebbe fatto un lavoro migliore, per questo La detesto!.......(4) guarda che io sono fortemente squilibrato, ahahahahaah
RispondiEliminaCirca la gobbizzazione della cloaca, Deyna, ho già detto da tempo quanto potevo. Qui a Firenze la cerimonia di apertura delle porte a Carlo di Valois si ripete da secoli, invariata. Quella redazione e quella proprietà sono peraltro disperate: non c'è più dibattito, la deperdizione di fosforo è paurosa e chilometri di post-fotocopia di pochi sfigati multiniccanti o di pochi maniaci mononiccanti hanno effetto napalm verso gli altri utenti nel mentre che simulano audience. L'invasione imperterrita di juventini segnala un indubbio mutamento di target ma è ben accolta anche (così mi sembra) per pimentare o defibrillare quell'atonia.
RispondiEliminaSi chiamerà www.juventina.it
RispondiEliminaAfrica istintiva
RispondiEliminaIstintivamente
ma non solo,Chiari,son mesi che Deyna piglia insulti gratuiti.Vabbe'che
sono un boomerang e tornano amplificati a chi li lancia,come chiunque
con un po'di sale in zucca puo'facilmente capire,ma a tutto c'e'un
limite e questo a mio modo di vedere,e'stato oltrepassato.Fino a che si
trattava di becere provocazioni che restavano nei binari della semplice
mancanza di rispetto e maleducazione,passi,con forza,ma passi,invece qui
si mira alla credibilita'personale,affrontando temi complicati a
affibbiando faziosamente e falsamente dei termini a Deyna che potrebbero
avere anche risvolti pericolosi e mi meraviglia molto che questo non si
noti o venga sottostimato,soprattutto dallo stesso Deyna.
Lele
Questo è lo striscione apparso ieri al Parkhead di Glasgow. Paul Simon che spacca a chitarrate lo stemma della "Rubentus" possibile che li conoscano in tutto il mondo?
RispondiEliminaPer il terzo posto è una corsa del gambero: domenica per noi è l'ultima chiamata ma faccio notare che anche solo vincendo col Pescara e col Catania (come avremmo sicuramente fatto senza un capitale di sculo che nemmeno Giobbe), saremmo davanti alla Lazio di un punto.
RispondiEliminaPer questo ci metterei anche Udine dove ci ha battuto Romeo. Comunque se sivince con l'Inter si ha un punto meno che all'andata e ci si rilancia davvero. Ma bisogna vincere!
RispondiEliminaNon facile, Jordan: la difesa è psicologicamente destabilizzata, Pek non si sa se sarà tornato lui, Sissoko vuole giocare (deve aver ricevuto garanzie in quel senso, visto il contenuto delle sue interviste ai giornali francesi da quindici giorni a questa parte e visto che è partito dal PSG perché faceva panca) ma Aquilani rientra, Pasqual è una spina al fianco sinistro ma nostro purtroppo, davanti è la solita vita grama. L'Inter sta ritrovandosi, con buone imissioni da gennaio (gente pronta subito...) e migliori equilibri: però domani giocano in coppa e si stancano.
RispondiEliminaDa "Il Tirreno" del 7/02/2013: "Toscana assediata da 300.000 ungulati che arrivano sino ai paesi e alle città".Chiaro che anche questo è un boomerang,LELE.Oramai siamo alla saturazione della vexata questio Gat v.s World.Continuo a non vedere costrutto in quel che scrive,a volte temo faccia come me,cioè non si capisce da solo!!Eh eh eh eh....comunque,anche in questo caso,a noi le Milf,a lui Milfa Zanicchi.BLIMP,ora le forze fresche(Commper,Moma)la gioventù(er nipote de Woityla,Wolskettinho)potrebbero veramente dare una mano a Montella,soprattutto Moma Sissoko,a meno che non faccia Sciupone l'africano......
RispondiEliminaMilan: BaloTTelli. Voto, 5. Inter: Icardi. Voto, 7.5. Gobbi. Muriel. Voto.6, perchè pare lo pagheranno 30 milioni. Fiorentina: Rossi. Voto?
RispondiEliminaCaro Sopra, se sta minimo minimo bene, un incosciente come Wolski, che nel corso di quattrocentotrentasei interviste in venti giorni ha omesso di paragonarsi solo a Prassitele, a Cary Grant, a Kierkegaard, a Hendel e a Puskas, io con l'Inter lo butterei in campo, per Jojo. Bacconi ha detto giustamente, in un'intervista che ho letto, che tanto vale far giocare un trequartista se l'alternativa è vedere Jojo (che mi sembra appesantito/palestrato alla Del Piero terza età) fare il cavallino lipizzano, gioia per gli occhi delle vecchie signore col fermaglio a cammeo sopra il collo artisticamente rugoso, a trenta/quaranta metri alla porta.
RispondiEliminaSissoko giocherà ma mica dall'inizio. E' dai tempi della Juve che non fa una partita intera, che non rompa troppo i coglioni! Prima capisca come e dove deve giocare che tanto sveglio non mi sembra. Basta che non me lo mettano in alternativa con Aquilani se no m'incazzo. Wolski appena sta in piedi deve giocare così sta più zitto e magari è bravo davvero. Jovetic con un po' di pepe al culo magari si sveglia perchè se non gioca o gioca male, poi gli tocca davvero a starci un altr'anno. Tanto vale giocare con un trequartista? diciamo con un trequartista sveglio perchè col trequartista e delle volte con due ma senza centravanti si è sempre giocato.
RispondiElimina"dalla porta" e non "alla porta" qua sotto.
RispondiEliminaCome fanno a non conoscerli in tutto il mondo, Jordan? Sono uno scandalo calcistico di risonanza mondiale e per noi una vergogna nazionale.
RispondiEliminaCome può essere possibile che la squadra di club di gran lunga più titolata in Italia ( seconda potenza calcistica mondiale) all'estero abbia vinto solo briciole, se non considerando che in Italia ruba a man bassa?
Concordo,ragazzi...Jovetic è un bel puledro sotto chetamina,almeno usasse carnetina!!JORDAN,neanche siamo a riusciti a mangiare le mani,a Torino,almeno con due punte vere e difesa abbottonata avremmo fatto meglio ma ora scivolo nella scienza esatta del senno di poi,quindi guardiamo avanti.Wolski dovrà giocare,entro 2/3 partite,altrimenti cosa ha anticipato?La passerella finale?
RispondiEliminaGiusto Sopra, anche perché abbiamo fatto un casino per portarlo a Firenze subito.
RispondiEliminaE quando dico "abbiamo", il soggetto è la Società, non tanto noi tifosi.
RispondiEliminaBeh, Chiari, una Champions l'hanno vinta con un rigore rubato e facendo slalom tra i morti, l'altra con un Nobel per la farmacologia. E poi c'è quella Coppa Uefa che Matarrese assegnò a tavolino contro di noi. Però se li disprezzi sei un provinciale, un invidioso e un perdente, sempre che Prandelli non torni ad allenarci.
RispondiEliminaNella farmacologia sembra che vadan bene tuttora. Comunque che a Glasgow le dedicassero uno striscione di non so quanti metri quadri chiamandola per nome "Rubentus", non me lo sarei aspettato.
RispondiEliminaAppunto, Colonnello, ha rubato anche quel poco che ha vinto all'estero.
RispondiEliminaAlmeno le milanesi all'estero si son fatte onore, giustificando i titoli nazionali.
RispondiEliminaVoi ci scherzate, ma Jovetic non può esser diventato così solo grazie alla nuova palestra dei campini... quanto ai gobbi, mi pare evidente che non sia "normale" che vadano a quelle velocità per 100 minuti a partita. Eppure, nonostante tutto, se il Celtic avesse avuto, che so, un Floccari, non so come sarebbe finita.
RispondiEliminaCaro Jordan, Rubentus, certo, e tutto il resto, ma loro se ne fregano perché, manzonianamente, che a questo mondo vi sia giustizia finalmente può dirlo solo Renzo in preda al furore. A questo mondo i birboni muoiono di vecchiaia, nel loro letto, in mezzo alla compunzione dei prossimi.
RispondiEliminaE' l'ora del menu di AntoineRouge... Certo che lui non saprebbe sposare uno dei detti più memorabili, e quasi direi senofontei, del Marchese Martelloni (= nulla c'è di più saporito del colesterolo).
RispondiEliminaBasta ragionare un poco:Agnellino critica e muove accuse a Petrucci ma poi lo vota...La politica voleva sedurre Moggi(scopa!),Cordero di Montezuma sta sempre tra i piedi,sul doping in Spagna spunta la Juve....Leptospirosi a contatto con questa gente,pericolosi,zozzi dentro!
RispondiEliminaEppure, Sopra, mi trovo una volta e non sempre e molto raramente due volte all'anno a sedere accanto a uno della family. All'inizio egli non considerava nemmeno la mia esistenza insignificante e straccionesca, poi ha preso a interpellarmi per qualche secondo sul tempo che fa e sull'ultimo libro di. Si è innervosito una volta per un voto contrario, ma poi sono ricaduto nell'oblivione più meritata. Una volta si è illuminato quando ho portato esempio del massacro cubeggiante di pioppi nelle piazzette di Provenza, sembrava che suonassi Mozart eppure non so che cazzo capisca di quelle cose là (mi parlò allora di un fronte di Tevere conciato allo stesso modo ma non ho capito dove: forse tu, Sopra, saprai a cosa si riferisca). Non è il pezzo peggiore, forse è pure il meglio pezzo, è solo un favone. In un mondo di ciechi chi ha un occhio è virtuoso.
RispondiEliminaJordan, quello dello striscione [fan-tas-ti-co!] del Celtic è Paul Simonon dei Clash, dalla copertina di London Calling...Propongo immediato gemellaggio. Purtroppo non hanno nemmeno alla lontana la forza per sbattere i gobbi fuori dalla coppa, ma hanno, da sempre, una grande tifoseria. Louis, 7/8 kg di muscoli a un giocatore li fai mettere tranquillamente con palestra e magari creatina a dosi consentite [non conosco bene la regolamentazione, però], c'è da vedere quanto convenga...Jojo mi sembra aver perso brillantezza nello spunto e agilità, e con quella massa in più non può essere che così. E' comune comunque che i giocatori - soprattutto gli attaccanti - che si son rotti il crociato vengano irrobustiti notevolmente, dopo. E' un'arma a doppio taglio, credo: la muscolatura sostiene meglio il ginocchio, ma il giocatore è costretto a mettere su volume ovunque, per non creare squilibri, e cambia necessariamente movimenti e stile di gioco. Uno che ha avuto altri tipi di infortuni ma ha subito una trasformazione notevole è Higuain: punta agile e guizzante appena arrivato al Real, si è col tempo fatto un ariete difficilissimo da buttar giù, cambiando molto stile di gioco, per certi versi guadagnandoci, per altri perdendoci. Comunque attaccante che solo nella Liga ha segnato 100 gol in 175 partite, e 17 reti in 31 gare con l'Argentina. Ha tecnica ed è in grado di dialogare con gente come Messi ed Aguero, è forte di testa, regge botta e impegna alla morte i difensori, tira da ogni posizione...Non sarà un fuoriclasse, ma per me è molto più forte di tante punte sopravvalutate, uno così a Firenze [si fa per dire, naturalmente...] sarebbe il massimo.
RispondiEliminaAggiungo che la massa muscolare dei giocatori non mi fa necessariamente gridare al doping, la corsa continua e senza sosta dei gobbi sì, come pure il loro arrivare sempre primi sui contrasti, e quella sorta di "lucida meccanicità"...
RispondiEliminaE tra poco grande partita Real-Manchester Utd, me ne ero quasi dimenticato...Naturalmente tifo Red Devils. Peccato non potermi vedere anche il Borussia D., gioca bene.
RispondiEliminaDeyna, se ti rompi il crociato fai potenziamento sui quadricipiti e su tutto quello che deve sostenere e proteggere il legamento riparato. Cosa c'entra la parte superiore del busto? E a vedere Jojo mi pare un pochino troppo gonfio... Sicuramente sbaglio, comunque.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Xmq_4L_yaeg
RispondiEliminax Deyna e non solo...
Piccola curiosità. Il preparatore atletico della Juve è di scuola spagnola. Gli spagnoli sono maestri nel doping e vantano medici come Il dottor Fuentes. Quando ho avanzato sospetti in merito alla finale degli Europei, però, mi è stato fatto notare che la vittoria spagnola era meritata. Sta di fatto che pur con due giorni di riposo in meno, gli spagnoli correvano il doppio ed hanno avuto la meglio per manifesta superiorità fisica. Qualcuno forse ricorda che citai le polemiche su Le monde del tennista Noah.
RispondiEliminaAfrica pro TraoréSissoko
RispondiEliminanon ha la forma per esser titolare,ma anche se l'avesse chi dovrebbe
uscire dai sarebbe Pizarro,dato che il maliano gioca in quel ruolo,con
altre caratteristche,ma proprio centrale davanti alla difesa.Ora ce lo
vedete Montella che lo preferisce al cileno?Mah,io l'ho seguito bene e
basando il suo goco sulla prestanza,dico che deve crescere molto
atleticamente per reclamare un qualche posto dall'inizio.Credo invece
che sia stato preso come buon rimpiazzo ed e'quello che e'a
tutt'oggi.Resta il fatto che il suo acquisto,o prestito serve per
rinforzare le linee del centrocampo e va bene,ma piu'impellente era
andare a puntellare la fascia sinistra.A questo proposito invito tutti
gli amici a guardare cosa e'stato capace il burkinabe' Alain
Traore' nelle sole due partite che ha potuto giocare nella recente
CAF,prima di infortunarsi.Ecco,quelle giocate e tiri in porta come
mine,le fa sempre ed e' dallo scorso anno,dove era prendibilissimo dal
retrocesso Auxerre,che lo dico qui,esterni sinistri di quella
qualita',ce ne sono ben pochi in Europa,e il Colonnello che segue la
Ligue1 sa di che parlo.Se lo comparariamo ad uno conosciuto nello stesso
campionato e ruolo, esempio Bastos,ecco ne vale tre.
Lele
Se fai potenziamento sul vasto mediale e sul quadricipite tutto, di solito ti fanno potenziare almeno in parte anche il sopra, per questioni di bilanciamento, non siamo a compartimenti stagni...Però ci sono anche opinioni divergenti, dipende dal preparatore. Comunque sia non è che se bombano Jojo gonfia dalla vita in su senza allenarsi, vuol dire che gli fan fare pesi intensi anche per il sopra...Lud, nella finale degli Europei la Spagna non correva in maniera allucinata come ho visto fare a squadre dopate, anche se erano indubbiamente in forma. La manifesta superiorità è stata tecnica e tattica, accentuata magari dal fatto che sembra che qualche italiano fosse alle pompe, ma questo è un errore di preparazione, evidentemente [vittime della meritocrazia?]. Ora c'è questo filone doping da verificare, che coinvolgerebbe Real, juve e Milan. A Torino e a Milan Lab non han certo bisogno degli spagnoli per dopare i giocatori, magari è stato il tocco in più, chi lo sa. Non c'entra comunque nulla con la finale degli Europei, la Spagna ha rischiato di finire fuori col Portogallo, non ci si dopa solo per una finale, ma si programma un ciclo. Se si insinua la cultura del sospetto anche su prestazioni che di dopato non hanno nulla, potrei dire che l'italia di Prandelli ha giocato il tutto per tutto con Inghilterra e Germania, partite in cui gli azzurri correvano il doppio degli altri, ininterrottamente. Ma non lo penso, sono prestazioni frutto di buona forma fisica e mentale, quelle dopate sono ben altre, e si vedono.
RispondiEliminaDEYNA,intervento da conferenziere top!LUD,mi inneschi un pensiero laterale:doping-Spagna-vittoria-Italia-truffata-sconfitta-Prandelli-poteva-vincere.Ah ah ah ah ahaaarg!!Questa sera Pasta e Ceci,broccoli con pizzico di peperoncino da me coltivato(orto di un metro quadrato!)e Finocchio.
RispondiEliminaD'accordo sul discorso doping, con la Spagna abbiam perso in primis perchè eravamo peggio, poi, se non ricordo male, perchè Cesarone nostro ci mise del suo mandando in campo gente mezza rotta che ha dovuto cambiare subito dopo... Il classico esempio di doping non può non essere il ciclismo dove è evidente l'alterazione delle potenzialità umane. Ma, forse, anche Wenger non ha tutti i torti a chiedere le analisi del sangue anche nei controlli calcistici... Cose strane se ne vedono anche da noi...
RispondiEliminaSecondo me il terzo posto è andato, purtroppo. Il menu di stasera è semplice: gnocchi al pomodoro e qualche noce.
RispondiEliminaSi può scartare o accettare l'ipotesi doping degli atleti curati da medici spagnoli. Ma se si immagina che il medico spagnolo che assiste la Juve pratichi il doping il sospetto che anche i giocatori del Barcellona e della Spagna se ne avvantaggino francamente diventa molto forte. Tutto qui: è una questione di logica e coerenza. Prima di esportare una tecnologia la si utilizza per se stessi.
RispondiEliminaA dopo la partita, comunque rapidamente: Lud, sei davvero incredibile...Fino ad ora per difendere Prandelli dicevi che gli spagnoli avevano riposato un giorno di più [non tenendo conto dei supplementari giocati in semifinale, che pareggiano il conto, per il recupero]. Ora, per rinforzare il sospetto di doping, dici che correvano più degli italiani, nonostante avessero riposato due giorni di meno. Presto verrai fuori dicendo che agli italiani hanno fatto il doping al negativo, imbottendone cibo e bevande con benzodiazepine e paralizzanti muscolari. Infine: dedurre dal coinvolgimento [presunto, ancora, si vedrà] del Real Madrid nel doping che il Barcellona fosse dopato, è come sospettare della Fiorentina se gli juventini bruciano l'erba.
RispondiEliminaDi sicuro per far fare in quel modo la figura dei cioccolatai ad una squadra allenata dal santo ci doveva essere di mezzo il doping. Non si può battere così il santo senza barare.
RispondiEliminaHo solo voluto far notare che certe volte c'è una mancanza assoluta di coerenza, ma non da parte mia. Gli stessi identici argomenti infatti valgono sia per la nazionale che per la Fiorentina. Non vedo perchè non si debba accettare l'idea che la Juve abbia vinto perchè ha giocato meglio se si usa questo metro per valutare Italia-Spagna. Viceversa se si ipotizza il doping l'ipotesi deve valere in entrambi i casi. Personalmente non ho risposte, non vorrei che il doping potesse diventare un alibi per le cattive prestazioni, ma al tempo stesso il sospetto, quando c'è di mezzo la medicina sportiva spagnola,, rimane.
RispondiEliminaC'è chi vince perchè gioca meglio come la Spagna con l'Italia e chi vince perchè corre il doppio, come la Juve con la Fiorentina. Il doping fa correre di più, difficilmente giocar bene chi non sa.
RispondiEliminaHo visto ora Real - Manchester, spero l'abbia visto anche Montella e abbia capito che anche il Manchester gioca in contenimento quando va al Bernabeu e giocando così rischia di vincere. Se Van Persie non fosse impazzinito avrebbe vinto, pur mirando essenzialmente a controllare l'avversario e ripartire.
RispondiEliminaJORDAN,Ferguson l'ha preparata,incartata e servita bene;il gioco del portoghese(sempre con 3/4 assi in mano e jolly vari)anche stavolta trova un avversario che senza cambiare le carte,non gli fa prendere il piatto.All in al ritorno?
RispondiEliminaIl sospetto che la Juve si sia abbeverata di questi tempi più volte alla fonte magica è qualcosa di più di un semplice sospetto. Guardatevi le partite della Juve precedenti a quelle con Fiorentina e Celtic e noterete senz'altro la differenza. Tra l'altro oggi ho letto un interessante articolo sulla Wada che si lamenta perché i controlli antidoping nel calcio non ci sono o sono fatti in maniera ridicola.
RispondiEliminaCaso Juventus a parte, credo che in Italia sia venuta l'ora di una seria politica antidoping anche nel calcio, sul modello di quella praticata nel ciclismo. O forse pensiamo che i ciclisti (e con loro sollevatori di pesi e atletica leggera) siano i soli a farsi le bombe?
Io non credo che la vittoria della Juve si possa spiegare solo e soltanto col doping. Ad ogni modo la terra di origine di questo doping è la Spagna. Il doping spiegherebbe i grandi successi di atleti spagnoli nel basket, nel tennis e nel ciclismo, da Nadal a Contador. Ma secondo te Jordan il calcio spagnolo ne sarebbe fuori, dal Barcellona alla nazionale che ne è una appendice. Non è credibile. Se davvero questa ramificazione sportivo-criminale esiste, il calcio dei grandi club iberici ne è al centro.
RispondiEliminaNiente si può spiegare solo e soltanto col doping soprattutto in un gioco in cui la prestanza atletica conta sì, ma non è tutto. Solo che se, a parità di abilità tecnica uno riesce ad aumentare le prestazioni atletiche, ti frega. Il fatto che certe pratiche di doping si siano sviluppate soprattutto per sport individuali in Spagna non significa che tutto lo sport spagnolo ne debba essere per forza contaminato e quello che è buffo è che il sospetto ti è venuto fuori di colpo all'ennesima presa di giro per il 4-0 rifilato dalla Spagna al santo allenatore. Per la Juventus il sospetto è un po' più circostanziato, perchè fa riferimento ad un ben preciso individuo che è già nel mirino per Nadal ed alcuni ciclisti ed è molto chiaccherato. Non mi risulta che il tale lavori per il Barcellona o per la federazione spagnola, nè che queste abbiano contatti con Fuente e company.
RispondiEliminaInvece a me risulta che sia un ricercatore dell'università di Barcellona e che in passato abbia seguito la squadra di calcio di Barcellona. Ma non è questo il punto, Jordan. Il sospetto di doping investe tutto lo sport spagnolo. Sei tu che tieni fuori la nazionale per ragioni personali, la polemica insistita con Prandelli. Io ho sospeso il giudizio. Se però il sistema dovesse franare come è accaduto con Armstrong stai sicuro che i grandi club calcistici spagnoli e quindi la nazionale non riuscirebbero a restarne fuori. Proprio il caso Armstrong d'altronde dimostra che i sospetti talora sono fondati. Non dirmi che la condizione fisica non ha contato agli Europei perchè i ritmi erano massacranti.
RispondiElimina"Julio Tous Fajardo, che compare nello staff della Juventus alla voce preparatore atletico, e che soprattutto era ricercatore associato presso il laboratorio della performance sportiva (Inefc) dell'Università di Barcellona, venuto alla ribalta come preparatore del Barça allenato da Frankie Rijkaard." La Juve ha nel suo organico, stipendiato quindi, questo signore che è nel mirino dell'antidoping (anche se non ha subito sinora nessuna condanna) per essere preparatore atletico di Nadal. Il Barcellona è quello di Rijkard, quindi di qualche anno fa, ma anche loro correvano mica poco. Anche per la Juve si tratta solo di sospetti ma c'è già anche qualcosa di più, dei nomi. Sullo sport spagnolo è invece tutto abbastanza vago. Fuente è spagnolo, alcune pratiche ematologiche anche lecite per il recupero dagli infortuni, sono state studiate e perfezionate in Spagna, ma da qui a dire che tutto lo sport spagnolo è dopato bisognerà passare da prove ben più circostanziate. Io non tengo fuori nessuno e non ho nessuna ragione personale, al limite se fosse provato che la Spagna era gonfia di EPO e le togliessero il titolo per darlo al santo sarei contento, così almeno avrebbe vinto qualcosa anche lui, però il pensarlo adesso solo perchè in Spagna c'è un medico bandito mi sembra un po' una novella.
RispondiEliminaQuesta Jordan è una arrampicata di sesto grado su uno specchio. L'intero sport spagnolo utilizzerebbe il doping ma il calcio ne sarebbe fuori. Mi pare che la tua posizione non sia ne' oggettiva ne' generosa in quanto costruisci tutto il castello solo per non spendere una parola a favore della nazionale. Da parte mia non sostengo affatto, e lo ripeto, che Fiorentina e Italia abbiano perso a causa del doping. Ma tutti o nessuno: se di doping generalizzato ed esportato si parla sostenere che i grandi club ne siano fuori è un non senso.
RispondiEliminaLud dovresti tener presente che la famosa Operacion Puerto, che ha indagato sul dottor Fuentes, ha fatto venire alla luce che i clienti del dottore in questione non erano solo spagnoli, ma anche italiani (Basso, Scarponi, adesso Cipollini), tedeschi (Ullrich) e via dicendo. Lo stesso caso Armstrong ha evidenziato il ruolo, peraltro già notissimo, del dottor Ferrari, italiano. Vogliamo dunque concludere che tutto lo sport italiano è dopato?
RispondiEliminaNo, sarebbe una inesattezza, come è inesatto dire che tutti i successi spagnoli nello sport sono dovuti al doping.
Le pratiche dopanti non sono una esclusività di questo o quel paese, ma sono diffuse su larghissima scala in tutto il mondo. Per un caso piuttosto strano, il calcio finora ne è uscito quasi esente. Da qui i sospetti esternati giustamente dalla Wada.
Quanto a J.L: Fayardo, fu allontanato dal Barça con l'arrivo di Guardiola, che operò un completo repulisti nei quadri tecnici e atletici della squadra.
La Juve, del resto, ha da molti anni un comportamento ambiguo per quanto riguarda il doping. Il suo medico sociale Agricola è stato condannato in via definitiva da un tribunale italiano per pratiche dopanti per il periodo degli scudetti di Lippi. Di quegli anni si ricordano le "sparizioni" al Coni delle provette antidoping. Ed è inoltre noto a tutti che il motto della Juve è "vincere comunque ad ogni costo", come ribadito dall'Ovino scemo che la presiede. Le prestazioni atletiche di cui i giocatori della Juve sono stati protagonisti nelle ultime due partite sono state fin troppo eccezionali, specie se paragonate a quelle immediatamente precedenti. E' solo un fatto dovuto alla preparazione atletica? permettimi di avere molti dubbi in proposito.
D'altra parte la filosofia di Guardiola, assorbita anche dalla nazionale spagnola, ha bisogno di una buona ma non drogata base atletica, di una strepitosa attitudine tecnica e di molta intelligenza calcistica. Con tutto ciò il doping non ci azzecca nella maniera più assoluta, anzi, secondo me, è controindicato.
RispondiEliminaRipeto che ho sospeso il giudizio in attesa di indicazioni più sicure ma aggiungo che è poco credibile che il calcio ne sia fuori, quello spagnolo in particolare. Non c'è dubbio infatti che proprio la medicina sportiva spagnola, facilitata anche da leggi antidoping meno severe, sia al centro del fenomeno, e che gli atleti spagnoli siano i sospettati numero uno per i troppi successi in ogni campo, dal tennis, al calcio al basket a tanti altri sport.
RispondiEliminaDelle volte a parlar con te mi sembra di parlar turco ad un giapponese, perchè distorci o non capisci o non leggi quello che ti si scrive. Dimmi dove avrei scritto che tutto lo sport spagnolo è dopato ed il calcio no. L'hai sognato la notte. Ho detto che i sospetti sullo sport spagnolo in genere sono abbastanza vaghi e che quindi bisognerà trovare prove ben più consistenti. Con questo non assolvo nè condanno nessuno, dico solo che per condannare ci vuole qualcosa di più di sospetti alimentati da chi perde.
RispondiEliminaPep Guardiola fu trovato positivo due volte al nandrolone quando giocava nel Brescia. Lui disse che era costituzionale e non aveva mai preso nulla, fu condannato prima a 7 mesi, poi a 4 mesi di squalifica, ma alla fine assolto prima dalla giustizia ordinaria, poi da quella sportiva. Però al Barcellona si è portato dietro proprio il dottore che lo seguiva a Brescia, Ramon Segura, coinvolto nei problemi di doping di Frank De Boer e Couto. Nel 2011 in Spagna successe un casino per le denunce del Real (fatte fare attraverso una catena televisiva e sempre smentite) verso appunto il Barcellona. Insomma ora dò un calcio al cerchio dopo averne dati alla botte. Che sia tutto chiaro sotto il sole spagnolo non è detto, però...
RispondiEliminaSospendere il giudizio mi pare la via più giusta. L'esperienza del ciclismo mostra però che talvolta dietro impressioni e sospetti c'è la verità. Anche se possono occorrere anni per scoprirlo. Lo dico da appassionato di ciclismo forse ancora più che di calcio. Armstrong aveva creato una muraglia a difesa della sua integrità ed era giunto persino a stroncare la carriera di chi provava a suggerire che si drogava. Poi è cambiato qualcosa ed ha dovuto fare autocritica pubblica e restituire le medaglie. Aspettiamo.
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