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venerdì 6 luglio 2012

Pianti grassi

Mentre da noi si buba, Bubba da Genova ci fa sapere che i tifosi rossoblù sono già a quota 12.000 abbonati, sempre fedeli, anche se di una squadra in mano a strani giochi Preziosi, tanto che dopo il successo dei Gormiti è stato inventato il President sharing, un pupazzo preso a noleggio da tutta la serie A, utilizzato per operazioni che fanno del Genoa la piattaforma logistica di smistamento più grande d’Europa, oltre ad aver fatto dei rossoblù un paradiso fiscale dove far transitare centinaia di operazioni a capocchia, e che a Genova solitamente generano risultati mediocri, ma mai al punto che la sua tifoseria abbia abbandonato la passione o minacciato di farlo. Il Presidente non piace, ma l’amore per la squadra della propria città rimane integro, da noi invece è integro come la verginità di Raffaella Fico, perché fa più fico tifare contro, e già si organizzano check up di contestazioni, si fa prevenzione della polemica, che non solo non ha niente a che fare con l’amore per la propria squadra, ma non ha neanche un collegamento che sia uno, con nessuna forma d’intelligenza fino ad oggi conosciuta, sarebbe come un raduno di piante grasse che a toccarle bucano anche la logica più spicciola, un assemblamento di frignoni spinosi che stavano bene solo quando c’era il Prefetto Serra perché li teneva dentro, la serra. Basterebbe contestualizzare la fase di mercato in cui siamo, e poi fare una elementare associazione con le parole spese proprio da chi il mercato lo sta conducendo, Pradè aveva già anticipato ai cactus Viola, spiegandoglielo per tempo che tipo di mercato sarebbe stato, ma la parola pazienza evidentemente non si sposa con la demenza, basta guardarsi intorno per capire che tipo di mercato sarà, che non vuol dire che la Fiorentina poi lo conduca in maniera impeccabile, ma non è adesso il momento di valutarlo. Lo capiamo bene però del perché si stia dando un taglio sempre negativo a qualsiasi notizia, perché si deve andare ad alimentare l’astio, mentre El Hamdoui e Roncaglia potrebbero risultare astice, Pradè e Macia sembrano dare garanzie, e Montella ha carattere e ambizioni per lasciare ben sperare. Non sarà vero di Viviano, me se lo fosse, al netto di quelle che possono essere gli apprezzamenti personali sul giocatore, dimostrerebbe almeno che si sta cercando di lavorare per consegnare una squadra a Montella che possa essere capace di soddisfare le aspettative, il problema è che l’astio per i Della Valle, come è stato a suo tempo quello per Mihailovic, colpevole solo di aver sostituito Prandelli, e il diverso atteggiamento dimostrato invece nei confronti di Rossi, dimostra che la tifoseria ha perso ormai  i suoi sentimenti più sani e vive solo in un mondo di frustrazioni, che niente hanno a che fare con una realtà, che è semplicemente quella di non doversi aspettare di lottare per la Champion, ma che operando bene, ti permetta comunque di raggiungere risultati soddisfacenti, come del resto stanno già facendo altre società. Dispiace dover citare i tifosi genoani dopo quell’episodio vergognoso delle maglie, purtroppo però la loro fede è sempre lì e quei numeri stridono davanti alla nostra di tifoseria, che davanti alla nuova stagione, è invece lì come una banca a chiedere le fideiussioni, a dimostrazione che la nostra non è più fede ma un fido, un tifo cioè che chiede le garanzie e che alla fine dimostra di essere soltanto un tifo di frodo.