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giovedì 26 luglio 2012

Pernietzsche, la filosofia della segatura

Se ci fosse stato ancora di mezzo il Guetta sarebbe stato “il giorno della civetta”, con i tifosi stufi si sarebbe parlato invece del giorno dei gufi, ma siccome in mezzo c’è sempre la Bice, giocoforza è stato il giorno della pernice. Animale che per assonanza doveva essere rubato da un altro animale questa volta della rosa, un gesto disperato e allo stesso tempo una prova di coraggio da usare come grimaldello per entrare nel cuore della regina di Moena. Purtroppo non si è trattato di un romanzo di Sciascia ma di una bravata perpetrata da chi lo spogliatoio son due anni che lo sfascia, mentre il festeggiato Cerci lo ha definito “quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, precisando subito che quel “brutto” era riferito a Behrami che se ne è andato per cercare di vincere qualcosa proprio sul filo di Merulana della propria carriera. C’è anche chi sostiene che l’accaduto sia stato ingigantito, e non è un caso che il proprietario del locale si chiami Dantone, e che abbia raccontato quindi di un infernone dove i dannati rompevano bicchieri dall’oltretomba del suo locale, esattamente 34 come i canti, divisi a loro volta in terzine, rappresentate dai metrosexual Pasqual, Romulo e Cassani. Nella serata intanto è filtrata la voce dell’acquisto del talentuoso Mati Fernandez, una trattativa lampo che un po’ ha ricordato quella di Viviano, e a Firenze il cileno già fa discutere, perché se è vero che da una parte gli si riconoscono i piedi buoni, l’immancabile mugugno dell’ala vuturista gli addebita però anche un’esasperata lentezza, tanto da definirlo una sorta di Matiz, la solita Chevrolet quindi e non una Ferrari come invece avrebbero voluto. All’improvviso poi, dopo che è apparsa la Bice cambiata d’abito, a qualcuno è battuto forte il cuore vedendola scendere dalle scale così vestita, e come ci mostra la foto di copertina, a chi ha in testa sempre e solo il Pranda, è sembrata “un pesce di nome Wanda”, mentre a chi non porta il lutto è sembrata invece più semplicemente un pesciolino Rossi, ma a parte le curiosità sul suo abbigliamento, come sempre e soprattutto ha fatto la differenza il suo modo di fare notizia, di andare a scavare sul fondo delle questioni come nel caso della pernice, annunciando, orgogliosa, una conferenza stampa che si sarebbe tenuta più tardi nella sala dei trofei, tra cervi, caprioli e daini, tutti rigorosamente imbalsamati per le stesse note questioni del ristoratore, che ci ha spiegato essere la filosofia degli affetti conservati con la segatura, pensiero filosofico del grande Pernietzsche, sposato in tutta la Val di Fassa, conferenza stampa nella quale sarebbero state comunicate le decisioni della società in merito ai fatti incresciosi accaduti. Avevano promesso di intervenire duramente, e così hanno fatto, consentendo in esclusiva alla Bice la lettura dei provvedimenti presi una volta individuato l’unico responsabile, e la seconda foto ci mostra una Bice severa, all’ennesimo cambio di abito, entrare nella sala degli affetti, e mostrarci come la società avesse voluto mettere la parola fine a qualsiasi intemperanza dei giocatori, e per farlo ha deciso di mettergli il guinzaglio iniziando proprio da quel cinghiale di Vargas, responsabile prima di episodi di nervosismo in campo, e poi in assenza dell’amata macchia mediterranea in quota, reo di essere andato a grufolare le pernici nel ristorante di Dantone.