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giovedì 13 dicembre 2018

Le tasche piene di sassi (no cavalcavia)



Bucciantini dice che la Fiorentina è in crisi e che quindi non ha bisogno di questo clima. Sono d’accordo, non mi resta quindi che riempirmi le tasche di sassi e cantare “mormora, la gente mormora. Falla tacere praticando l’allegria”. E a questo proposito ho proposto alla curva di non inveire contro tutto, ma di fare il Gioca Jouer. E subito, loro: “Morire”. Allora ho proposto di tifare per quelli che corrono dietro l’autobus e di esultare se riescono a prenderlo. E’ partito il coro “scemo, scemo”. Tanto quelli che contestano chi pratica allegria, Gesù li vede che mettono meno palline dietro il presepe. Mi piacerebbe che almeno una volta il “1926” facesse una cazzo di polemica anche per quelli che con il motorino occupano un posto auto. Purtroppo sono loro quelli con il motorino. In città, la parte destra della classifica fa da collante, i bottegai e i clienti con le serpi in tasca, altro che sassi, sono almeno uniti in un pessimismo cosmico. Firenze non più divisa ma unita nella disgrazia. A Roma, invece, ricordano con grande affetto Luciano Spalletti per le sue serate europee, quelle in cui gli ha fatto sputare l’anima delimortaccisua. C’è chi sostiene che Spalletti sia voluto uscire dall’Europa che conta perché contro Junker e Moscovici, stanco di tutto quel casino che stanno facendo i gilet gialli, e preoccupato dopo l’attentato di Strasburgo. Appena possibile uscirà anche dalla EL. Fuori era -11 ieri sera quando sono andato a letto, sotto il piumone però c’è una vita parallela. Per fare tacere la contestazione con l’allegria, vorrei che in un campionato della Fiorentina in cui non succede niente, il “galleggiamento” potesse avvenire in quel modo meraviglioso in cui non succede niente nei film francesi.

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