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mercoledì 6 giugno 2018

Il traffico è un'opportunità


Continuo a sostenere che il mondo non sta finendo malgrado Salvini, Pioli e il Tavernello. La mia visione è quella di chi vede anziani sussurrarsi cose all’orecchio con complicità, come manifesto dell’amore. La vostra è quella che lei è mezza sorda e così il romanticismo va a puttane. Che poi uno a forza di stare a contatto con tanta negatività viene influenzato. Attenzione perché se vi dico che a Capalbio mi abbronzo e mi rispondete che mi vengono le rughe, ammonendomi che ci rivedremo tra 10 anni, vi dico che non ho nessuna intenzione di vedervi tra 10 anni. I vostri sospetti non sono i miei, a me non importa vedere Conte e Berlusconi nella stessa stanza per escludere che siano la stessa persona. Io non considero affatto che vivere, e di conseguenza tifare Viola, debba per forza essere calcolato in quei 103 miliardi che si spendono ogni anno in Italia per il gioco d’azzardo. Pensare solo male del traffico che affoga le città vuol dire non aver mai speso del tempo nel cercare di vedere le mutande di quelle che vanno in bici. Salvini quando parla di Tunisia che esporterebbe soprattutto galeotti si è dimenticato che abbiamo cominciato noi con Hammamet. La stessa cosa che fate voi quando parlate male di Pioli. E così come la passione anche “Stairway to Heaven” non invecchia mai. Insomma, ci sono ore composte da minuti, altre da gol della Fiorentina e poppe. Da una parte c’è il Mondiale senza Italia e dall’altra le ciliegie.

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