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domenica 17 settembre 2017

Quel poco che mi basta


Ho aspettato divertito questa seconda vittoria consecutiva come quando in treno due ragazzi si affrettarono a sistemare il bagaglio della Beatrice dalle poppe grosse mentre io osservavo ghignando. E chi non riesce ancora a godere di questa Viola perché sempre lì a rimuginare sulla dismissione, il consiglio è di riguardarla domani con calma. Ma come è buona la pizza riscaldata il giorno dopo per colazione? In un periodo dell’anno dove se non hai un bambino da portare a scuola non sei nessuno, mi sono vissuto le mie belle emozioni con questa Fiorentina tutto muscoli, talento e impegno. Una grande giocata per tempo; il coast to coast di Federico nel primo, il gran gol di Enrico nel secondo. Gil Dias che fa da Idrolitina alla manovra regalando bollicine d’imprevedibilità, mentre Pezzella che fa da da match winner con la supervisione del “Caudillo”. La squadra non si disunisce neanche dopo il pari di Palacio, dentro a una partita complicata da un Bologna tutto arroccato dietro la linea della palla. Poi Pioli mette Hugo al posto di Cirillo abbassando pericolosamente l’assetto come a certe muscle car americane. E il finale si fa sofferenza almeno per me che sono troppo sensibile anche solo per pulire il filtro della lavastoviglie. Ancora una volta troppe simulazioni, in un calcio falso dove basta un minimo contatto per causare urlacci e tuffi inverosimili, del genere allora preferisco alla grande il tuffo della sonda Cassini su Saturno. Quando ero più giovane preferivo invece il culo della Cassini. A tutti coloro che stanno ponzando per l’impiego di Hagi, dico di non desistere e di pensare alle proprie nonne, altro che Pioli, visto che non c’è peggior sordo di una nonna a cui dici di non aver più fame. Dietro compenso ascolto storie tristi di tutti quelli che non hanno avuto nonne sorde. Se è previsto un bonus posso anche fingere una sorta di coinvolgimento. Pensando alla partita di mercoledì contro la Juve, se parliamo di cose marginali come rimpalli favorevoli, errori di appoggio degli avversari, svarioni difensivi, un doppio cartellino giallo, insomma quel poco che mi basta lo voglio in dosi massicce.

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