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domenica 10 settembre 2017

Coscienza civica



Comunque quando davano la colpa ai draghi invece che ai Della Valle era tutto più poetico. E il rammarico cresce nelle donne dei lenzuolai che hanno anche una perdita di sangue mensile (che macchia i lenzuoli) per un evidente errore di progettazione da addebitare a Corvino. Non c’è spazio per il perdono dopo 15 anni di stenti, e se tu mi lanci la pietra dello scandalo della bolognizzazione, io solo perché sono poeta ti lancio un fiore (ma senza togliere il vaso di terracotta). Mentre per molti i Della Valle sono diventati una vescica pienissima nel bel mezzo di un sogno fantastico, per me il cocomero a cena è dai tempi di Gubbio che è stato bandito. Mentre per molti è necessario ammazzare il tempo prima che gli dia ragione, per me è impossibile ammazzarlo perché non arriverebbe più il tempo delle castagne. Per fortuna ci arriva in soccorso il campo (maltempo permettendo), e almeno fino a quando non ci sarà, se ci sarà, di nuovo la delusione a farci recriminare ancora sul rientro di capitali che ci ha costretti a vivere nelle baraccopoli cresciute alla periferia del calcio che conta, possiamo pensare solo al pallone che rotola. Prendiamoci una pausa come Barbie Menopausa. Mercato finito, “Uno di passaggio” sparito con la cassa piena di quei numeri che tanto hanno fatto incazzare il popolo Viola, il mio appello è quello di mollare la polemica per stare vicino alla squadra, qualcosa bisogna pur farlo nel tentativo di evitare di alimentare il malcontento che certo non fa bene alla causa. In questo senso ricordo la grande sensibilità della Mila, quando con la bellezza abbagliante dei suoi vent'anni (faceva girare la testa anche ai primi portatori di tutore post tamponamento). Abitava nel rientro quasi in fondo a via dei Serragli, poco prima di piazza della Calza, una grandissima passera senza precedenti, che però cosciente del suo essere fica da turbamenti, a volte, quando si sentiva ancora più sexy del solito decideva di rimanere a letto proprio per non creare ingorghi. Quella che si chiama coscienza civica, e che manca invece al Fronte Gobbo Interno.

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