.

.

venerdì 15 settembre 2017

Fino all'incontinenza

Il Fronte Gobbo Interno non può nascondersi dietro a uno spiccato “spirito critico”, sono dei rompicoglioni e basta. E se non possono permettersi dell’ironia gliene sarà assegnata una d’ufficio. Quella che non manca certo al Bambi che ha attaccato l’adesivo “Maria a bordo” sul lunotto posteriore del vecchio Kangoo giallo, ma lui non ha figli. Così come non gioca a biliardino solo perché gli dicono che non può rullare. I Della Valle hanno fatto tanto questa estate per dare la percezione del ridimensionamento, poi arriva uno a rivendicare l’identità di Pontellizzazione. E’ proprio vero che ci sono persone capaci di distruggerti il lavoro di un’intera campagna acquisti con una sola parola. E girano a piede libero. Pontello fa il ganzo come quando l’amico è alla seconda puntata di una serie e lui alla nona, e così si atteggia a vecchio saggio che sa tante cose che succederanno. Io ho altri problemi comunque, quando ti accorgi che un acquisto risulta un bidone (vedi Alonso) ti viene subito da chiederti se ti hanno venduto un altro al posto suo, poi c’è il problema del multinickismo, qui invece dello scambio c’è il problema della moltiplicazione. Ma c’è anche un altro problema serio, quello di chi usa foto false nei propri profili social. Lo scambio di giocatori porta a una minusvalenza (vedi Alonso), il multinickismo alla ridondanza dei propri concetti fino all'incontinenza (un eco bieco), le foto false prestano il fianco ad incontri inaspettati (vedi il lupo al posto della nonna). Per quanto nelle mie possibilità, i multinick li combatto con i tornelli, mentre all’ultima della foto ho detto di essere disposto ad incontrarla solo se porta la  modella a cui ha rubato la foto. Per i giocatori bidoni che generano minusvalenze si parla giustappunto di pontellizzazione. Io mi tengo strette le pizze, e non le persone che non valgono, e per non perdere più tempo in discussioni inutili con persone non ritenute valide come invece quella della foto, ho imparato a dialogare con lo sguardo. Ieri ho incrociato una ragazza non proprio desiderabile in piazza Tasso, e quando mi ha guardato con lo sguardo supplichevole tipico “per favore non mi stuprare”, gli ho risposto con lo sguardo altrettanto tipico “Tranquilla, non mi sono fatto il bidet”.

Nessun commento:

Posta un commento