Ci
potrebbe anche andare bene questo taglio di calcio spezzatino, anche se
un po’ calloso e non proprio un peposo, con partite a tutte le ore e
tutti i giorni, quando un tempo invece c’erano “Le ore” e ci facevamo le
seghe tutti i giorni, prima solo immagini statiche, mentre oggi
inquadrature da tutte le angolazioni che testimoniano in maniera cruda
l’inutilità degli arbitri di porta, un sushi di insulshi collaboratori
che non fanno assolutamente fede come invece fa Fede messo alla porta.
Diciamo che la partita vivisezionata e in HD con i sottotili in pisano
di Adriano Bacconi è una conquista alla quale il tifoso ormai non può
più rinunciare, un attestato tecnologico che equivale ad una laurea alla
Bocconi, con annessi e connessi, con una tale risoluzione che si vedono
anche i campi sconnessi, si conosce l’alta velocità del pallone e si
evidenzia il pallore sul volto di chi ha subito un rigore, col rigore
tipico del fermo immagine, si può tirare in porta da qualsiasi direzione
e in tempo reale si sa già la distanza. C’è chi non vive più senza
sapere le percentuali di possesso palla, procuratori che vivono invece
solo sulle percentuali, e c’è chi non fa più sesso se la sua squadra ha
perso il possesso del centrocampo, chi non ha incontristi a centrocampo,
chi non si cura della fase difensiva, chi non si cura e muore, chi ha
sempre la stessa coppia d’attacco e chi invece preferisce variare e
allora va nei locali per lo scambio di coppie. Da ogni possibile
inquadratura ci viene ricordato che l’ultimo uomo sulla terra di nessuno
invece di sentirsi solo si becca il cartellino rosso, e che il gioco è
talmente pervertito che esiste sia il fuorigioco passivo che quello
attivo, oltre naturalmente ai metrosexual, all’intervento da dietro e
alla dietrologia sui novanta minuti e sull’atteggiamento a novanata
gradi, che consente a chi fa densità a centrocampo ed ha un gioco fluido
di sapere che i corpi con densità minore galleggiano tra le linee così
come gli stronzi. Però c’è un però in mezzo a tutta questa ridondanza
d’immagini, il fatto che molti giocatori si sono dimostrati parecchio
galleggianti perché sapendo che hanno migliaia di telecamere addosso
vigili come un molosso, cosa fanno gli stronzoni, si riparano con la
mano per non far leggere il labiale, la foto di copertina è la proposta
che abbiamo fatto noi del blog a Platini che rifiuta la moviola, ma che
speriamo non ci impedisca almeno di introdurre una soluzione efficace a
questo problema che così tanto discrimina la parte più guardona del
tifo, un sistema efficace che permetta ai più vojeur di leggere le
cazzate che dice Cassano anche attraverso il buco della serratura del
proprio cervello, un sistema che vada a disinnescare la tendenza a
nascondere le scomode verità del calcio, sennò allora è inutile aver
messo cento telecamere se basta una mano a renderle inefficaci. E visto
che siamo stati interpellati dalla Fifa per risolvere questo problema
abbiamo anche consigliato tra le tante inquadrature quella che secondo
noi dopo uno lungo e accurato studio che ci è stato commissionato da
Sky, dovrebbe risultare la più gradita al tifoso medio, nella seconda
foto c’è un fermo immagine del prossimo spot nel quale verrà
pubblicizzata questa particolare inquadratura che secondo Sky e
soprattutto noi riuscirà a tirare su le sorti dell’emittente televisiva
satellitare, e non solo quelle.
Scusate se torno sull'argomento, ma quando vedo scritte delle cazz...hops...delle gravi inesattezze non ne posso fare a meno. La Gazzetta dello Sport di oggi ci dice che ci vuole Toni ( e quindi non El Ham) perchè lui è quello che fa vincere la Fiorentina, e porta ad esempio le facili vittorie in casa dove lui ha segnato quasi sempre gol facili. Quindi il fatto che El Ham abbia sempre segnato,tra l'altro in meno tempo, quasi sempre gol pesanti e difficili ( e belli aggiungo io) in partite difficili, sarebbe un'aggravante. Sono o non sono braccia rubate all'agricoltura certi giornalisti che si occupano di calcio?
RispondiEliminaLa domanda, in assoluto e non circa «alcuni», salvo felici e non rarissime eccezioni, caro Chiari, merita risposta affermativa: è un mestiere in genere abbracciato da chi non sa e non può fare altro nel ramo niuspeperistico e generalmente nel resto delle cose da fare a questo mondo. Livello d'istruzione mediamente infimo, tentazioni troppo forti, per personalità alla carta velina, di farsi annaffiare da parte di procuratori e società. L'agricoltura domanda abilità e non minor intelligenza applicativa che altre attività umane (da essa, anzi, è nata la civiltà), quella genia può al massimo prestarsi a bracciantato stagionale, sotto guida accorta e assidua e con mansioni elementari.
RispondiEliminaSono d'accordo Colonnello, infatti ho usato solo un modo di dire che intende riferirsi al massimo, come dici tu, al "bracciantato stagionale, sotto guida accorta e assidua e con mansioni elementari", con altre responsabilità non c'è il minimo dubbio che questi apprendisti stregoni devasterebbero anche il nobilissimo settore agricolo.
RispondiEliminaCi sono giornalisti sportivi bravi e meno bravi, alcuni pessimi altri bravissimi. I nomi non sto a farli, ma almeno i tre Gianni vanno ricordati: Gianni Brera, Gianni Mura e Gianni Clerici. I primi due sono anche Barba-Gianni, il terzo è rigorosamente glabro ma per me è il più bravo dei tre, pochi scrittori saprebbero raccontare il tennis come lo racconta lui. Tra i fiorentini la vecchia generazione della Nazione, penso a Picchi e allo stesso Paloscia sul piano della scrittura e delle valutazioni tecniche si difendeva, pur senza strafare e riempiva le mie domeniche mattine di bambino quando ancora la visione delle partite era episodica e frammentaria. El Ham, Chiari, per me non ha dimostrato quanto Toni: è un giovane-vecchio, un po' bolso e meccanico, che ogni tanto si ricorda di avere dei colpi e fa goal splendidi e gesti tecnici notevoli, ma nella misura di uno o due a partita. Per lunghi tratti sparisce e non è di utilità alla squadra. Se messo dall'inizio poi delude come in Coppa Italia, mentre si fa preferire se subentra. Toni è invece un giovane-vecchio che stupisce e si supera, anche se destinato, in questo hai ragione, Chiari, a scendere di posizione nelle gerarchie.
RispondiEliminaSul Toni di oggi e su El Hamdaoui la pensiamo in maniera molto diversa, Ludwig, ma fa niente, il mondo andrà avanti lo stesso, e sono certo, anche dopo il 21 dicembre 2012, eh, eh eh. Sul giornalismo sportivo mi sembra che tu faccia un po' di confusione, nel valutare il valore professionale, tra forma e contenuto. Trattandosi non di narrativa o di letteratura in senso stretto, ma di giornalismo specialistico, la forma passa in secondo piano rispetto al valore sostanziale di quello che scrivi, in relazione al quale o hai anche i titoli specifici e riconosciuti di esperto in materia, o devi avere umiltà e serietà nel garantire, in primo luogo, il massimo di informazione corrispondente ed inconfutabile, e poi nel ricercare, nei tuoi commenti, il riscontro di fonti specialistiche e quindi più attendibili di te, altrimenti potrai anche diventare premio Nobel per la Letteratura ma sarai sempre un apprendista stregone come giornalista sportivo.
RispondiEliminaNon credo che la serietà professionale e la capacità di scrittura vadano distinte: non troverai infatti mai, Chiari, nelle pagine di Brera, Mura e Clerici notizie che non siano fondate, affermazioni mirabolanti o fandonie. La verità è che questi giornalisti sapevano e sanno coniugare eleganza letteraria ed attendibilità. Ovviamente trattandosi di scrittori dalla forte personalità avevano ed hanno idee proprie e forti antipatie e simpatie, ma dichiarate e quindi oneste.
RispondiEliminaAllora anche su questo la pensiamo molto diversamente, caro Ludwig.Io se voglio sapere qualcosa in materia di calcio preferisco ascoltare un qualsiasi allenatore professionista, magari mezzo analfabeta, piuttosto che leggere Gianni Brera.
RispondiEliminaHo paura che Brera non possa più dire la sua sul calcio attuale. Per capire se era attendibile bisognerebbe risalire ai tempi in cui era direttore della Gazzetta dello sport. Credo ci sia diventato nel 1948. Nelle pagine di Mura troverai forse valutazioni estremamente personali ma non errori o bufale. Clerici è precisissimo ed assistito da super esperti di statistiche tennistiche. Insomma, nessuno di questi è un imbonitore.
RispondiEliminaIn verità, Lud, nelle pagine di Brera di fandonie e di affermazioni mirabolanti se ne trovavano a mazzi per ognuno dei suoi editoriali. Ma era molto divertente, era un ballista da fiera che saresti stato da ascoltare per ore, mangiando lo zucchero filato. Mura è un parvenu del calcio, ma col tempo ha fatto progressi e, essendo dotato di equlibrio di giudizio, riesce a mascherare una sostanziale incompetenza di fondo, mescolando artificiali anticonformismi a pecorismi sull'onda. Clerici è di un altro pianeta, Clerici sa di cosa parla. Sul piano della scrittura Brera era un grande talento maccaronico, d'inesauribile inventiva, un espressionista della più pura funzione-Folengo continiana; Mura è una buona penna che finge nonchalance ma ha raccattato pazientemente e sgobbonescamente di qua e di là; Clerici è uno splendido narratore sportivo, dai ritmi di racconto, dai tempi di sistole e diastole (con improvvise, dosatissime accensioni verbali) da gran centrocampista.
RispondiEliminaCondivido questo tuo bel commento Blimp. Dei tre sicuramente Mura è il meno originale e pecca dei difetti da te elencati, pecorismo sull'onda e anticonformismo artificiale. Clerici è un grande giornalista e scrittore. Brera sparava cavolate, è vero, ma non le cavolate ignobili che ci indignano nei giornalisti di oggi, non si faceva grasso delle anticipazioni di mercato ad esempio e non mi pare di ricordare che pur nella sua immensa partigianeria dichiarata (diceva di tifare Inter) scadesse nella polemica spicciola o nell'elogio di arbitri prezzolati.
RispondiEliminaPer il centrocampo si parla di Granero, sarebbe ottimo per rendere ancora più spagnoleggiante il nostro magico reparto, anche perché assicura inserimenti offensivi e tiri da fuori...Mi pare di ricordare che un paio d'anni fa subì un infortunio piuttosto grave, speriamo sia sano adesso [in Inghilterra non l'ho seguito].
RispondiEliminaSconfessata la linea del Merdoso, il quale aveva chiesto solo un punto di penalizzazione per il Napoli: 2 punti e 6 mesi di stop per Cannavaro (un fratello vale l'altro), invece. E ora dedico al Ciuccio e al suo presidente, benemerito della vera arte cinematografica, il seguente grafico, che spero non mi venga scompaginato e reso irriconoscibile nel copiaincolla su sitollock:
RispondiElimina_+88_____________________________ _ _+880____________________________ _ _++88____________________________ _ _++88____________________________ _ __+880_________________________++ _ __+888________________________+88 _ __++880______________________+88__ __++888_____+++88__________+++8__ __++8888__+++8880++88____+++88___ __+++8888+++8880++8888__++888____ ___++888++8888+++888888++888_____ ___++88++8888++8888888++888______ ___++++++888888888888888888______ ____++++++88888888888888888______ ____++++++++000888888888888______ _____+++++++000088888888888______ ______+++++++00088888888888______ _______+++++++088888888888_______ _______+++++++088888888888_______ ________+++++++8888888888________ ________+++++++0088888888________ ________++++++0088888888
E' andata buca, il mio omaggio al Napoli è stato mandato a puttane dal sitollock traditore. ci riprovo e poi l'abbozzo.
RispondiElimina_+88_____________________________ _ _+880____________________________ _ _++88____________________________ _ _++88____________________________ _ __+880_________________________++ _ __+888________________________+88 _ __++880______________________+88__ __++888_____+++88__________+++8__ __++8888__+++8880++88____+++88___ __+++8888+++8880++8888__++888____ ___++888++8888+++888888++888_____ ___++88++8888++8888888++888______ ___++++++888888888888888888______ ____++++++88888888888888888______ ____++++++++000888888888888______ _____+++++++000088888888888______ ______+++++++00088888888888______ _______+++++++088888888888_______ _______+++++++088888888888_______ ________+++++++8888888888________ ________+++++++0088888888________ ________++++++0088888888
RispondiEliminaCome prima, più di prima... Fanculo a tutta l'informatica. Tornare allo stilo e alla tavoletta cerata, altro che cazzi. 'Sto post-Gutenberg comincia a rompermi davvero.
RispondiEliminaNon ho scritto da alcuna parte che stiamo parlando di calcio ATTUALE, Ludwig. Perchè non impari una buona volta nella vita a leggere attentamente e rispettosamente gli altri, Ludwig? Stiamo parlando IN GENERALE dell'attendibilità in campo calcistico dei giornalisti sportivi italiani DI OGNI EPOCA. La pensiamo diversamente, Ludwig,non c'è alcun problema, quindi non serve che tu faccia il gioco delle tre carte e con battute che sono ancora una volta la sagra dell'ovvietà e questa volta anche del cattivo gusto, sul fatto che Brera è morto.Ripeto per quelli che fanno fatica o che non vogliono capire: per me è molto più istruttivo, per saperne di calcio, quello che poteva dire un qualsiasi allenatore professionista anche semianalfabeta dei tempi di Brera che leggere un qualsiasi scritto di Brera sul calcio. Capito ora Ludwig? Letto bene ora Ludwig? Sottoscrivo invece il Colonnello.
RispondiEliminaColonnello, dovrai darti ai calligrammi manuali, come Apolinnaire...
RispondiEliminaHo solo sottolineato Chiari, come Brera appartenga ad un'altra epoca calcistica,anzi ad un'altra era geologica. Dunque ormai lo si legge all'università come scrittore o come fonte di una storia del calcio. Sarebbe interessante notare come le sue teorie genetico-razziali siano andate a carte quarantotto per una serie di fenomeni concomitanti come: la migliore alimentazione, l'aumento dell'altezza media, la diffusione della pratica sportiva, e infine l'arrivo di atleti come Balotelli che rappresentano l'Italia ma non sono certo abatini.
RispondiEliminaAppunto, Ludwig, hai scritto, nel bel mezzo della nostra discussione, una tua divagazione, però in risposta alle mie tesi, che con le mie tesi non c'entra un piffero anzi le distorce, e che dimostra, ancora una volta, che non leggi attentamente i tuoi interlocutori.
RispondiEliminaBanega, Granero, Cirigliano, Etxebarria, vabè, Cigarini...Chiunque Macìa & Pradè prendano, il futuro ci sorride, nel cuore della Maquina.
RispondiEliminaAnche esperto in campo genetico-razziale, il Brera, ahahahahahahahahah!!!
RispondiEliminaSe essere piccoli e malnutriti fosse un presupposto del catenaccio, i sudamericani dovrebbero essere i più grandi catenacciari della storia, ahahahahahahahahah! Sveglia Ludwig, un positivista come te dovrebbe saper attingere da fonti appropriate non da apprendisti stregoni.
RispondiEliminaMessi, l'abatino del terzo millennio, ahahahahahah, colui che obbliga il Barcellona al catenaccio, ahahahahahahah!
RispondiEliminaScusate, ma sbaglio o la cloaca non ha ancora dato la notizia del male all'anca di Viviano? Sono due giorni che Fiorentinanews ha lanciato la cosa! O l'un sito o l'altro farà un figurone fecale, domenica: a occhio e croce so già quale dei due... ahahahahahahahahahahahahahahahahah!
RispondiEliminaLa tesi del condizionamento delle prestazioni dovuto ad una struttura fisica meno prestante , che Brera ha applicato, da prefetto ignorante in campo scientifico, al calcio, col calcio non c'entra un piffero, a dimostrazione del fatto che anche di calcio non ha mai capito una benedetta mazza, c'entra semmai, in certa misura, col nuoto.
RispondiElimina«I poveri di spirito viola non sono coloro
RispondiEliminache sono limitati intellettualmente, ma le persone coscienti della loro miseria
tecnica. Davanti a DDV-Corvino-Prandelli non abbiamo nessun merito da far
valere. Abbandonare le nostre pretese, riconoscere davanti a loro il nostro
fallimento argomentativo globale è la via obbligata per scoprire le gioie del
tifo viola»: così un cesso impareggiabile, alla vigilia del Natale 2009. Solo un mese dopo DDV scopre gli altarini e il povero di spirito confesso di colpo dimentica la sua miseria tecnica, manda affanculo due terzi della sua adorazione più la gran combinata (idest la Fiorentina), riassume le sue pretese verso i due terzi dei da lui rinnegati e s'imbarca in un autentico fallimento argomentativo globale cominciando a combattere una guerra focomelica contro i 2/3+Fiorentina.
Pollock, nessuno ha osato dirtelo, ma quello della seconda foto - che dovrebbe tirar su le sorti - ha tutta l'aria di essere un transessualo.
RispondiEliminaChiari, siccome non aveva certezza di giudizio nelle cose calcistiche (era come un critico letterario che mancasse di gusto, pur con tante altre belle qualità) Brera aveva bisogno di teorie parapseudoscientifiche per dare fondamento alle sue cazzate. Inoltre l'ideologema discriminatorio gli serviva per marcare una differenza fra nord e sud del Paese: sotto Roma non nascevano grandi calciatori perché laggiù si difetta di «vigoria razziale», l'Italia l'han fatta i padani con l'aiuto minimo di qualche studente toscano, lombardi brava gente silenziosa e lavoratrice, turlupinata dai vicini falsoni e terroni ad honorem (ma sempre moooolto meglio dei terroni veri) e cioè dai piemontesi e dai veneti, emiliani già pericolosamente meridionali se si tolgono i piacentini. Essenziali deliri apodittici, della stessa pasta, della stessa pretesa, dello stesso movente psicologico di quelli di Yo el supremo. Sopra, vedo che su cloaca il tuo compaesano architetto fascista camuffato ti scarica addosso lo stesso post floppato da ore e ore: non metterlo in imbarazzo con le citazioni, oltre a non capirle ci vuole ragionare pure sopra e purtroppo non da Sopra.
RispondiEliminaNotevolissimo post di Paolone, gobbo patetico di mamma da molti fruita e di padre più ignoto dell'autore del Canzoniere di Elvas:
RispondiElimina«14/12/2012 14:00:39 CM PUNK
VIVIANO E' UNO DEI TANTI GIOCATORI NATI A FIRENZE CHE NON HANNO MAI
DATO UN'IMPRONTA DETERMINANTE ALLA SQUADRA VEDI ANTOGNONI DISCRETO
GIOCATORE MA NIENTE PIU ESCLUSO GIUSTAMENTE ALLA FINALE DEL MONDIALE DEL
1982».
Dal che si evince che Antognoni era fiorentino e che l'infortunio da lui rimediato nella semifinale con la Polonia comportò esclusione tecnica nella finale. E voi che continuate a postare in un sito dove posta questo lombricume...
Deyna, l'intenzione era proprio quella di "coltivare" interessi trasversali, passioni che nel mondo del calcio sono le più svariate, d'altronde la parte grafica di questa niziativa l'ha curata Cecchi Paone.
RispondiEliminaChe la teoria di Brera fosse naufragata mi pareva di averlo detto!
RispondiEliminaScusa la pignoleria Ludwig, ma tu hai detto che è naufragata "per una serie di fenomeni concomitanti",invece non è così, era una teoria totalmente infondata in sé, anche senza le concomitanze, parapseudoscientifica come dice bene il Colonnello, che avrebbe avuto un certo fondamento se applicata al nuoto, come la storia del nuoto italiano ha dimostrato, ma mai al calcio.
RispondiEliminaBrera ha proposto quella teoria in un contesto storico preciso, ciò non vuol dire che sia mai stata vera, ma che va contestualizzata. Era la giustificazione teorica delle imprese di Triestina, Padova e Inter. Era anche una riflessione sulla inferiorità degli italianuzzi come li chiamava Brera dopo l'esaltazione fascista. Che non abbia solidi fondamenti è ovvio.
RispondiEliminaTi ripeto, anche contestualizzandola resta un'emerita ca.....stroneria.
RispondiEliminaA proposito di Clerici, come dimenticare "se solo fossi un po' più gay mi farei accarezzare da una volè di McEnroe".
RispondiEliminaColonnello, sotto quel thread son partite autosmentite a catena, da parte dello pseudopunk e dell'Etrusco, con tanto di ammissione finale del primo ["sono un bischero"], che però non si sa se è il terzo, o il quarto...che bordello che han tirato su, di là.
RispondiEliminaAntoineRouge, non so se sai che lui condivide con te la sessualità bifronte e che ciò, agli inizi della carriera, gli creò molti problemi e gli impose un apparato dissimulatorio, tipico dell'ancien régime in quella materia, che ora è diventato un velo leggero che lui si diverte a togliere e rimettere. Un suo libro (cibreo fantastorico), «Una notte con la Gioconda», traveste questa sua identità.
RispondiEliminaClerici, o Colonnello, potrebbe dar vita a un'imbarazzante gay porn interpretando un vizioso Lamberto Dini...Scherzi a parte, gran giornalista. Mi piaceva molto leggerlo nonostante non mi attiri per niente il tennis, e ho detto tutto.
RispondiEliminaNon lo sapevo, Colonnello. Farebbe bene a toglierlo definitivamente, allora, il velo.
RispondiEliminaO LZ perchè Balotelli apparterrebbe al ceppo italico? Via, per favore di esempi ne potevi trovare millanta, ma non questo. Brera scriveva comunque 30-40 anni orsono di una gioventù italiana uscita da una guerra tragica e cresciuta non certo tra gli agi della supernutrizione. Discutibile, ma non assurdo quello che diceva.
RispondiEliminaPer stasera, viste le temperature e le malattie di stagione, vada per una zuppa di miso al tofu.
RispondiEliminaQuesta volta ho avuto solo problemi informatici. La mia rete telefonica-ADSL è più cagionevole dei muscoli di Jovetic e se nevica va a donne di facili costumi. Telecom è rapida come i medici sportivi viola nel ripristino, atqui, è una settimana che sono senza telefono e senza ADSL e mi arrangio con i cellulari e con un tragico pen-drive della 3 che è più lento di Montolivo (ora che è del Milan lo posso dire così vi faccio felici). Il sitollock è pesante e oggi proprio non ce la faceva ad aprirlo. Mi è toccato a scappare a Firenze a casa della mamma e mi trovo 40 commenti! Quante ne avete dette! e adesso da dove comincio?
RispondiEliminaQuanto alle difficoltà della coppia El Ham-Jovetic, mi paiono superabili se quest'ultimo in nazionale riesce a giocare con Vucinic.
RispondiEliminaJordan, comincia dal principio. E quando arrivi alla fine, fermati.
RispondiEliminaJordan, comincia dal togliere il velo...Si scherza, ahah! Nevica a Vicchio? Qui solo tempaccio. Antoine, per me la tentazione invernalnatalizia di cotechino/sanguinaccio e lenticchie è irresistibile, ma rimando ancora un po'...Indi stasera minestrone bello ricco, poi lenticchie barbaramente spolverate di zenzero ed erba cipollina, e carote più cipolle rosse al vapore.
RispondiEliminaGiornalisti! che la maggior parte siano braccia rubate all'agricoltura (ma forse nemmeno quello, la terra è bassa) è difficilmente confutabile. Caso mai non son molto d'accordo col Chiari con lo spunto che prende per affermarlo (anche io sto in campagna). Ami El ham e ti sta sulle palle Toni, e fin qui ognuno è libero di scegliersi le sue passioni, però non vuoi capire che non sono molto alternativi, uno fa certe cose che l'altro non fa e viceversa. Siccome nessuno dei due ha i novanta minuti a tutta nelle gambe, il problema è facilmente risolubile. Col Siena io partirei con Toni e Jovetic e metterei El Ham nel secondo tempo, e forse mandi a vangare anche me. Brera , Mura, Clerici. Tre grandi penne, non scherziamo, giudicare Brera con negli occhi il calcio attuale non ha molto senso. Nemmeno lui, penso, avrebbe tirato fuori le sue teorie, fosse nato quarant'anni dopo, ma, quando le ha tirate fuori, non aveva tutti i torti, ed io c'ero, e ve lo posso dire. Era antipatico, tronfio, presuntuoso, impresenatbile in TV, (infatti perse molto del suo fascino quando apparve al volgo), però sapeva scrivere ed era logico fino all'errore consapevole nei suoi discorsi. Su Mura e Clerici ridico quel che è già stato detto, di Clerici è uno dei primi libri sul tennis che ho letto quando avevo anche quella fissazione lì.
RispondiEliminaIl fatto è che El Ham non l'ho ancora inquadrato bene...Ha i movimenti della seconda punta, che si muove in dribbling dall'esterno al centro per liberare il tiro, che ha improvviso e preciso, ed una tecnica notevolissima. Però mi pare in difficoltà nel capire i movimenti del resto della squadra ed integrarli, sembra giocare una partita tutta sua, e soprattutto mi pare ancora lontano da una forma accettabile, pur migliorando. Che non rientra non è vero, lo vedo correre, semmai è che non ha la gamba per fare un pressing efficace.
RispondiEliminaUna magnifica zuppa di cipolle
RispondiEliminaNon ha gamba per fare pressing, non ha fisico ed acrobazia per difendere sui calci d'angolo nè per far posto e spizzicare davanti, oltre a quanto hai detto, giuoca un po' da anarcoide ed ha bisogno di pause (ma questo magari passa col tempo e con l'allenamento). Ha però dei colpi da fuoriclasse e può decidere in ogni momento, come ha già fatto in tre occasioni, inventando. Croce e delizia, insomma, se riesce ad inquadrarlo potrebbe essere importante. Il problema non è l'intesa con Jovetic, per ora è lui, per quanto detto sopra.
RispondiEliminaStasera è possibile unire la passione per la gastronomia a quella per il cinema senza appesantire il fegato o ingerire una sola caloria in più di quelle previste. Basta guardare il pranzo di Babette.
RispondiEliminaAnch'io sarei per partire con Toni a cercare di abbattere la difesa chiusa del Siena, per poi fare entrare nel secondo tempo [magari anche al 60', prandellianamente] El Hamdaoui, per i motivi di cui sotto. Anche Seferovic però adesso merita spazio, vedremo. Comunque è gara da sbloccare nei primi 20/25', altrimenti si fa difficile anche quella...
RispondiEliminaSe un si chetano con vanvorsfinchele e parte la missione di' guercio gobbo e ce lo rivoga ni'baugigi un'artra vorta! E bisogna dillo quando e gli hanno belle la maglia addosso e i'contratto 'n Lega, ceppihoni!
RispondiEliminaA me Toni non sta assolutamente sulle palle, caro Jordan, dico solo che è un calciatore al tramonto e poco o punto adatto ad un gioco tecnico e manovrato anche in attacco in stile Barcellona. Curiosamente,secondo me, Montella continua ad impiegarlo dal primo minuto, ed io ne prendo atto seppur, molto modestamente, non condividendo. Detto questo i motivi per i quelli ho criticato il pezzo della Gazzetta erano altri, vatteli a vedere se vuoi, sono scritti nel primo commento di questo topic. Infine io, nonostante tutti questi presunti difetti che vedete voi, continuo a pensare che El Hamdaoui sia particolarmente adatto al gioco di Montella e soprattutto a giocare al fianco di Jovetic. Che gli italiani nel dopoguerra fossero malnutriti lo sanno tutti, ma che per questo dovessero rinunciare ad attaccare per giocare in contropiede appartiene alle parapseudoscientifiche teorie di Brera che hanno sempre fatto ridere i veri conoscitori delle materie sulle quali, nonostante la sua ignoranza,pontificava..
RispondiElimina"Quelli" ad inizio quinta riga sta per "quali".
RispondiEliminaSono d'accordo, Jordan, però hai anche visto che vengono tenute aperte molte piste (anche attraverso qualche utile idiota della carta stampata) e credo proprio per... depistare. Credo tuttavia che quella calda sia davvero quella dell'olandese: non puoi però impedire ai procuratori di chiacchierare, è il loro mestiere, fino all'ultimo cercano l'asta o il dirigente che li unge meglio. Per questo sarà opportuno un piano B, stavolta, e non del tenore di Toni e non di realizzazione nelle ultime ore.
RispondiElimina«Mi auguro che nessun fiorentino ci voglia vedere in serie B, veniamo come squadra non nemica»: ahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahah! Il bastardo, etimologicamente in quanto in effetti strisciato/romanista, cerca di sbollire... ahahahahahahahahahahahahah! Dopo che i bastardi (di fatto, al bando l'etimologia!) hanno goduto delle nostre retrocessioni, innalzato costantemente cori offensivi a Siena, invaso da troll i blog del tifo fiorentino, trionfato dei trionfi della loro squadra del cuore più profondo, la squadra dei 28 scippati! Loro la sentono la partita, da schiavi aggiogati quali sono, che tutto vivono competitivamente rispetto a noi! Noi siamo i padroni e ci abbassiamo talvolta a prenderli per il culo. E non è che li vogliamo in B: ci finiranno, ci finiranno, ci finiranno da soli... E la sghignazzata nostra sarà sonora ma di poca durata, abbiamo cose più importanti cui pensare che il pigolio dei sub-sotto-men-che-zero.
RispondiEliminaJordan, tutto può andare ma che El Ham non abbia acrobazia è grossa: di gol di testa in carriera ne ha segnati uno sciupio, come Deyna può confermarti, e l'ultimo è di testa che l'ha segnato per noi.
RispondiEliminaA dire il vero El Ham i suoi gol di testa li ha fatti, in Olanda e col Marocco, ma sempre prendendo il tempo agli avversari, come doti acrobatiche [elevazione] non mi sembra eccellere...
RispondiEliminaHo parlato di andare in difesa sui calci d'angolo e di avere il fisico per lottare con gli stopperoni. Il goal che ha fatto con noi l'ha fatto di tempo, andando in corsa senza nemmeno alzarsi da terra, anzi si è quasi abbassato. Insomma quel che ha già detto Deyna
RispondiEliminaNon sono d'accordo sull'analisi dei colpi di testa in carriera da parte di El Ham, cui ne ho visti fare di classici in stacco nell'Ajax (qualche esperto di youtube, cioè voi e non io, può senz'altro ritrovarne). Circa i rientri difensivi sugli angoli non mi soccorre memoria di Toni in ciò impegnato vittoriosamente quest'anno (mi ricordo del goffissimo intervento a procurare rigore a Parma, questo sì), anche perché alla propria area bisogna arrivarci e lui non sembra averne neanche, talora, per arrivare a quella avversaria.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Toni che ti devo dire, guardale meglio le partite, in area sui calci d'angolo c'è spesso, tutte le volte che c'è una fase difensiva definita. La carriera di El Ham non l'ho seguita molto, nel poco che ha giocato da noi non gli ho mai visto prendere un pallone di testa (a parte il goal di Roma che non si applica a ciò di cui stiamo parlando), nè andarci a prenderli. E' un attaccante rapido, di movimento,cui piace la palla a terra, non è certo un marcantonio che va a conquistarsi palloni in acrobazia e questo si stava dicendo. Toni lo seguo con simpatia e a me pare molto utile, però chi decide di schierarlo non son certo io ma quel Montella del quale siete tutti, giustamente, innamorati. Qualche motivo ce l'avrà?
RispondiEliminaEeeeeeeeeehhhhhhhhhhh, Jordan, ma se guardo e non vedo niente icche si fa? Tolgo gli occhiali miei e mi metto i tuoi? Ribadisco: «circa i rientri difensivi sugli angoli non mi soccorre memoria di Toni in ciò impegnato vittoriosamente quest'anno». Se poi staziona in area sui calci d'angolo e tu lo segui mentre non noti gli stazionamenti di El Ham vuol dire che d'ora in avanti ci spartiremo i compiti, come gli osservatori delle società quando viaggiano in coppia e sono due i giocatori seguìti.
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