.

.

giovedì 14 maggio 2020

E li chiamano esperti


Questa emergenza ci ha insegnato che ai luoghi comuni bisogna preferire quelli appartati, non solo, bisogna seguire tutti gli accorgimenti delle linee guida, così dopo aver trascorso le ferie a Capalbio nel rispetto delle regole avrò bisogno di una vacanza. Gli esperti non calcolano che se gli ombrelloni vengono distanziati di 5 metri, per arrivare al mare un povero cristo si ustiona i piedi. La maledetta videochiamata che viola privacy e immaginazione mi ha mostrato un’amica mentre sbucciava i fagiolini con gli scarti sul grembiule, subito dietro le polpette sul fuoco, tre mesi fa era una manager, oggi mi appare più come la mia povera nonna. Da lunedì 18 addio all’autocertificazione, potremo andare a cena con gli amici, aprire le seconde case se nella stessa regione, parrucchiere su prenotazione, e poi dal primo giugno ci potremo sdraiare persino sulla sabbia. Insomma al tavolino avrò a disposizione ben 4 metri quadri per sorseggiare Nerello Mascalese. Si dice che dal primo giugno riapriranno anche i servizi diurni per persone affette da disagio psichico e non chiuderanno, come di consueto, ad agosto. Naturalmente la concomitanza con la riapertura delle spiagge non è un caso, dopo due volte che non riusciremo a prenotare la spiaggia libera nella fascia oraria desiderata, ma ci toccherà il turno dopo il tramonto, di diurno sceglieremo proprio quel servizio al posto dell'escursione al lago di Burano. Silvia Romano non lo ha toccato per niente, il Bambi è rimasto più male quando a convertirsi fu Claudia Koll. Il gioco dell’estate sarà che per ogni Covid-negazionista incontrato sul bagnasciuga dovranno essere sacrificate dieci birre. Con la speranza di aver capito come affrontare un eventuale ritorno del virus, quell’esperienza maturata tra pre-triage e terapie intensive ci deve garantire di non rimanere più senza almeno un respiro di sollievo. E poi vi ringrazio per gli auguri di ieri.

Nessun commento:

Posta un commento