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giovedì 18 ottobre 2018

Siamo cattivi


Adesso che arriva l’inverno il mio consiglio è quello di spremere le arance come se fossero tanti piccoli cervelli di terzini sinistri. Per godere ancora di più dei benefici degli agrumi. A proposito di frutta, in Norvegia quando sugli alberi ci sono invece troppe mele, i proprietari le regalano ai passanti, per non sprecarle. A Firenze diremmo a quel pazzo che mai decidesse di mettere fuori il sacchetto di mele, che ce le mette perché “un son bone”. Quello che poi è successo ad Alonso quando arrivò a parametro zero. Siamo gente sostanzialmente cattiva, travestita da buona, io per primo (una delle poche volte che posso essere collocato così in alto in classifica), che mi sono salvato dalla galera solo perché perdevo troppi capelli per commettere un crimine (bentornato Rocco Schiavone). Non perché sono onesto, altrimenti avrei dovuto confessare che Pioli è un ceppicone. Hancko, Montiel e Hagi dei perseguitati. L’Udinese il nostro modello. Oddo un incompreso. Biraghi una pippa. Mammana un rimpianto. Però capisco bene che in un blog dove si parla di calcio sia naturale emettere dei giudizi, fare delle valutazioni tecniche, dare patenti, naturale come quando il Bambi si mette la vecchia tuta della Lee, e subito gli viene spontaneo di aprire il cofano della macchina e di cominciare a smontare la testata. Tuta uguale meccanico, blog di calcio uguale commissario tecnico. Visto che per DNA rimarremo sempre divisi, e che con le discussioni non riuscirò mai ad ammorbidire il vostro giudizio su chicchessia, quando il giudizio negativo è stato emesso, procederò diversamente. Scriverò “Ti amo” su muri a caso, cercando di coprire a macchia di leopardo la città, così sono sicuro di insinuare in voi il piacevole dubbio generatore di sorrisi interni che calmeranno la vostra anima più critica. In questa città di mugugni, parole sferzanti, e lampredottai.

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