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lunedì 15 ottobre 2018

La luce bella di una giornata di metà ottobre malgrado il tempo si sia sciupato nei minuti di recupero



Se è vero che Bolsonaro in caso di vittoria ci rimanda Cesare Battisti, poi non resta che la Roma riporti Hagi in Italia. Mal di testa, sete, letargia, nausea, eccessiva sensibilità a rumori e luce, domande tipo se una pizzeria napoletana, oppure anche una pizzeria non napoletana, ma con il pizzaiolo egiziano, può essere considerato un negozio etnico, sono postumi della sbronza da Muffato della Sala? La domanda l’ho tradotta io però, perché il Bambi mandava vocali di dieci minuti senza riuscire comunque a farsi capire, come Maurizio Costanzo insomma. Nel pomeriggio di ieri c’era una luce così bella che sembravamo tutti felici al mare, come se nessuno avesse il presentimento che l’Italia potesse vincere grazie al gol di un bidone. Un pomeriggio che non sembrava di metà ottobre, e una serata che però si è sciupata nei minuti di recupero. Firenze sbronza di sole, anche se ci toccherà vincere contro il Cagliari quando inizierà a piovere. Hancko permettendo voglio chiudere però parlando di Ulisse e di Alberto Angela, che come me è nato nel ‘62, che scrive di essere nato nel periodo più pacifico della storia d’Europa, quindi di non sapere, come me, cosa significhi vivere sulla propria pelle le privazioni di una guerra. Vivere in un paese dove da un giorno all’altro viene varata una legge razziale. Questo biglietto lasciato alle famiglie ebraiche di Roma il 16 ottobre del ‘43 purtroppo lo spiega in maniera terribile. Lo voglio ricordare. Una puntata che ho registrato per rivederla ogni volta che mi verrà voglia anche solo di una battuta razzista.

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