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sabato 13 ottobre 2018

Anagrammo la realtà



Se avessi studiato medicina mi sarei ritrovato a Careggi a fare sesso nelle salette come in Grey’s Anatomy, e invece mi ritrovo qui a parlare di Malesani. Unica correlazione, quella trasformazione in cognome di una carenza generica della prestazione presente negli ospedali. Definita appunto “Malasanità”, per gli amici Alberto. Qui al massimo è “Melanzana in corpore sana”, vista la virata vegana, vegetariana, salutista del blog. Al pakistano delle rose rispondo sempre “no grazie, non trombo, ho un blog”. Il Bambi si è autoconvinto che siccome la terra ha un diametro di 40.000 km, malgrado la seconda linea della Tramvia, non è possibile pensare di trovare l’anima gemella a 5 fermate di distanza. E’ così che il blog si alimenta di utenti che leggono senza intervenire e senza trombare. Ho un amico psicanalista, anche lui segue il blog in maniera defilata, leggendo gli editoriali e gli altri miei interventi, sostiene che l’ottimismo che trapela sempre dalle mie parole, una volta sotto forma di sconfitta comunque apprezzabile, un'altra di squadra che in futuro non può che migliorare, e un'altra ancora di cieli dove anche la luna è sempre mezza piena, sia dovuto al fatto che la vita è meravigliosa per chi non capisce una sega. Secondo lui tendo ad anagrammare la realtà, e a sognare per assonanza. Gli ho raccontato di quello dell’altra sera; ero entrato da “Katz’s”, a New York, a mangiare un panino con il pastrami. Gli ho chiesto il significato secondo Freud, lui però me lo ha dato per assonanza. Anche nella fase REM, insomma, non capisco un Katz’s.

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