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venerdì 5 ottobre 2018

Come gnocchi



Non mi viene mai di parlare male di qualcuno della Fiorentina solo perché passati i 40 mi vengono più espressioni tipo “fa freschino”. Ma finché ci s’incazza c’è speranza. Abolita la povertà, se vinciamo contro la Lazio, anche noi possiamo lottare per la Champion. Il Governo del cambiamento per combattere il ridimensionamento, Corvino, Pioli, Biraghi, Milenkovic spostato sulla destra, Simeone immolato al pressing, i Della Valle. Mi sembra un’occasione da non perdere quella di andare all’Olimpico a giocarcela contro la Lazio nel suo momento peggiore. Un’occasione come quella volta che vidi la nuova barista e la testai subito prendendo un Boero, la rincoglionita cominciò a darmi il premio dal contenitore di quelli vincenti, e alla fine uscii con un sacchetto pieno al costo di uno. Due mesi sembrerebbero tanti per fare commissario straordinario il sindaco di Genova, che era già lì, ma a Pioli non son bastati per lanciare Montiel. In due mesi mi sarei aspettato uno tra i commissari: Montalbano, Basettoni, Maigret, Colombo, Kojak, Callaghan, e Rocco Schiavone. Con la loro personalità riconosciuta dal pubblico avrebbero sicuramente imposto almeno Hancko. Per sorprendere Inzaghi tatticamente, invece degli occhi di tigre mostrerei i denti. E contro il logorio della vita moderna, invece del Cynar, delle belle palpate di culo. Malgrado tutte le più nefaste previsioni, le contestazioni di serie, Chiesa simulatore, potremo farcela. Si. Come gnocchi che riaffiorano dal fondo della pentola.

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