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mercoledì 25 aprile 2018

Quel qualcosa che sa di miracoloso


Già si pensa al mercato se è vero che è uscita la notizia sulla trattativa Stato-mafia, per il resto era già tutto previsto; Salah, i grillini che fanno il Governo con il PD, porchetta e Frascati da “er buchetto” al Viminale. Poi se torna Renzi potrebbe tornare anche Ventura. Magari anche Delio Rossi. Alla Roma va definitivamente riconosciuta la conoscenza specifica, la competenza cioè nel saper affrontare certe partite dimostrando che d’imbarcate se ne intende come poche altre squadre in Europa. Ho visto il Bambi scolarsi alcune bottiglie per festeggiare, temo però che voglia nascondere il problema dell’alcolismo, oggi dietro la disfatta della Roma, domani dietro qualcos’altro. Mi ha rassicurato sostenendo che il bere di ieri, oggi, domani è necessario per combattere la paura di rimanere disidratato. La differenza del tifoso Viola che perde a Sassuolo con quello giallorosso che subisce la manita nella semifinale Champion? Il volto solcato dalla sofferenza del primo richiede solo un buon antirughe, quello corroso più in profondità dalla disfatta del secondo richiede invece un antiruggine. Cos’è più facile alla fine quindi, il passaggio della Roma in finale, oppure che malgrado la varietà del pensiero sia data dal fatto che un cervello medio contiene dieci milioni di neuroni, ciascuno dei quali a sua volta milioni di molecole di acidi nucleici, ma il numero astronomico produce sempre lo stesso pensiero “Pioli ceppicone”. No, è soprattutto questo che sa di miracoloso.

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