.

.

mercoledì 4 aprile 2018

La Nikefobia di un certo tifo


Alla fine abbiamo vinto là dove abbiamo perso il capitano. E per come ha saputo gestire questa terribile tragedia, per come questa Fiorentina gioca da squadra, per come ha saputo tirare fuori il meglio dal gruppo, Pioli un applauso se lo merita. Squadra preparata da un punto di vista psicologico, tattico e atletico. Chissà come mai lo si offende e sono invece così alte le quotazioni di Oddo tra i tifosi Viola, che poi è quello che succede alle azioni della Fiat che vola in borsa e arranca in strada. Forse il futuro di Oddo è Odderò. Tra un po’ anche Gasperini si trasformerà in Guardiola così come Emilio Fede si sta trasformando in Ornella Vanoni (a me una persona anziana che si fa la plastica per sembrare più giovane mi sembra una persona anziana che si è fatta  la plastica per sembrare più giovane). Intanto Segna ancora Simeone, evidentemente gli ha fatto bene la visita di Juric travestito da mamma. Purtroppo però arrivi a un punto della vita che capisci tutto; il mondo del calcio come funziona, le cose da dire su Pioli quando perde e quelle da non dire su Pioli quando vince. Poi muori. Veretout al 5° gol stagionale ma Vecino era meglio, Falcinelli tacco di Dio. Atalanta raggiunta smacco di Dio. Saponara pacco di Dio. Eysseric Cracco di Dio. Adesso bisogna aspettare fino a sabato per fare una stima più precisa sul valore delle cinque vittorie consecutive che sono normale amministrazione in casa Viola. Aspettando d’incontrare la Roma il passatempo preferito sarà il “celo celo, mima” dei sintomi della Nikefobia. Paura del Fronte Gobbo Interno di vincere in questo caso la sesta, che si porta dietro manifestazioni psicologiche legate alla paura della sesta malattia, della sesta di seno, della sesta marcia. Depressione da successo che costringe addirittura a cambiare la macchina e prenderne una con il cambio automatico.

Nessun commento:

Posta un commento