Sono passato a fianco dell'Etna, i bagliori rossi lassù hanno anticipato l'eruzione definitiva di Furio. L'ho chiamato da Catania per sapere della partita subito dopo aver riacceso il telefono e visto il risultato, tra quella ressa tipica prima di riprendere il bagaglio a mano e scendere dall’aereo. Ancora incastrato tra i bagagli nel corridoio stretto: "Racconta". Gli è uscita la lava e purtroppo questa volta molla, si, ha detto basta, dopo l’arbitraggio di Gervasoni via la parabola. E’ calato il buio totale sulla passione di Furio, e spero che la notte si porti via anche quella sua amarezza insieme alla parabola, mentre anche la Sicilia era ancora buia quando ho guardato gli highlights. Mi ha colpito il volto stravolto dalla tensione di Montella, imbufalito, che cercava di portare l’arbitro al centro del campo se non ho capito male, non avevo mai visto quella faccia. Forse da questa latitudine si vede peggio, forse la stanchezza. Ho voglia di guardare fuori, le prime luci, il pareggio in rimonta e in inferiorità numerica mi sembra comunque un buon risultato, come anche il pareggio del Napoli. Intanto sono a Caltanissetta. Due espulsi e tre macchine ho incrociato ieri sera da Catania a qua, ci sono più arbitri in campo che non vedono, che macchine sulla Catania Palermo. Anche io non vedo bene, proprio come la classe arbitrale, perché la Sicilia è poco illuminata. Non ho nessuna percezione della partita, ho invece quella netta di come il calcio faccia male a certe persone, e non mi riferisco a Furio, fumino ex calciante storico, che forse a quest’ora avrà già digerito. No mi riferisco a Francesco. L’ho conosciuto quando ancora giocava nelle primavera dell’Empoli, e fino a quando non si è affermato a Catania era sempre stato un ragazzo semplice, c’era simpatia tra noi. Ieri era sul mio stesso volo, quando l’ho visto in aeroporto sono andato a salutarlo contento, perché era un pezzo che non lo vedevo. Ha fatto fatica a salutarmi, non ha quasi alzato gli occhi dal tablet. Il successo ha cambiato anche Lodi. Bella comunque la sua nuova ragazza. Bella. Devo dire che prima l’amarezza di Furio, tipica ed esagerata come si conviene a chi scende in piazza Santa Croce, calciante figlio di calciante dal sangue caldo, poi le polemiche post partita raccattate qua e là in qualche sito, poi la cattiva impressione che mi ha fatto Lodi da come invece lo avevo conosciuto, insomma, mi butto nella Sicilia oggi, speranzoso. Intanto ieri sera su eBay prima di prendere sonno ho fatto un affarone, ho comprato una macchina del tempo, l’ho pagata pochissimo, solo seimila euro. Ho pensato, almeno torno indietro e salvo Borja Valero dall’espulsione, e magari ritrovo anche quel ragazzo semplice e umile che avevo conosciuto prima che il suo sinistro chirurgico lo portasse in un’altra dimensione. Si forse salvo anche Francesco dagli eccessi di questo calcio, ho pensato. Ma invece ho capito il perché l’ho pagata così poco, ha un piccolo difetto di fabbrica, in pratica va solo nel futuro e ci va in tempo reale. Mi aveva colpito anche perché mi ci potevo collegare on line, subito, e così avevo dato speranzoso la mia carta di credito. Mi è apparsa una schermata con tutti i comandi e ho impostato un viaggio nel futuro di sei ore. E in sei ore spaccate, infatti, mi ci sono puntualmente ritrovato. Si funziona come una sveglia, è mattina, sono le sette precise, ho seimla euro in meno e adesso vado a fare la doccia.