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lunedì 24 febbraio 2014

Quando manca il soggetto

Il risultato di ieri dell’Inter mi ha fatto mettere nel trolley anche un po’ di rammarico, l’italiano è una lingua difficile, bastano un paio di rigori e un gol in fuorigioco per trasformare il significato di Damato in dannato. Parto. Si parto verso Catania poi non so. Se non mi intercettano vicino alla frontiera come Sollecito, scappo. Non voglio essere processato dalla giustizia italiana. Non voglio avere più niente a che fare con Amanda Nox. Come già anticipato Il problema sarà fare il commento alla partita, sono ufficialmente alla macchia, la trasferta in Sicilia mi servirà per apprendere la tecnica dei pizzini, e per sfuggire agli avvocati di Amanda scriverò con un codice elaborato con l’algoritmo degli sfondoni svizzeri. Vorrei intanto che questa mia latitanza rassicurasse quelle persone che ieri sul sitone hanno fatto marketing di moralità, rassicurarli sul fatto che la latitanza mi impedirà di essere presente alla cena che organizza Leo. Li ringrazio intanto per avermi già condannato, e così eviterò di nominarli nei miei scritti per non coinvolgerli in storiiacce brutte quando scandaglieranno la mia vita per dare soddisfazione alla dolce come il prosciutto Amanda. Mi ha fatto davvero piacere leggere che loro mi avevano suggerito anche cosa avrei dovuto fare per non diventare l’orco cattivo, quello insensibile che gli ha bloccato lo sviluppo. Non tenendo conto però che mancava il soggetto a quelle offese, e che è per quello che non le ho considerate tali. Conosco un’altra persona che non si capisce quando parla, davvero, e una volta gliel’ho anche fatto presente, “devi usare il soggetto”, mi ha risposto che non usa i soggetti per fare prima. Che gli vuoi fare, speriamo almeno che il giudice tenga conto del fatto che il soggetto ci vuole prima di condannarmi come i moralisti di cui sopra. Per sicurezza intanto ho buttato via il telefonino e le carte di credito, tutto ciò che lascia una scia l’ho eliminato, devo solo stare attento quando passerà qualche bel culo, devo evitare cioè di sbavare, perché i RIS di Parma sono sempre lì pronti ad analizzare i residui organici. E poi Bruno Vespa, già me lo vedo con il modellino della Riblogghita, due poppe gigantesche e tanto lampredotto sparso dopo l’esplosione del caso, la Bruzzone e Crepet che parlano del mio profilo psicologico, lei che dice “è un debosciato tipico di San Frediano”, lui invece che mette in guardia Louis dalle cattive compagnie. Per la mia latitanza ho comprato il coltellino svizzero, quello per tutte le evenienze, ho disdetto l’abbonamento alla settimana egnimistica, e ho inserito il cianuro dentro l’anello da mignolo, se trovo un posto di blocco della Setta non mi farò prendere vivo. Per rimanere legato alla tradizione, ai pizzini ho associato un codice orecchiabile, che possa così aiutarmi a farmi sentire ancora nella mia San Frediano. Ve ne leggo solo qualcuno ma non posso spiegarveli perché la controparte mi legge: “Cippa Lippa” il più conciso, e poi “Ragazzi, come si sta bene tra noi, tra uomini! Ma perché non siamo nati tutti finocchi?”, il più esistenziale, e infine “ Culo alto, ci fo un salto” con riferimenti all’asticella di Montolivo. Poi prima che mi pignorino le racchette da ping pong della Yashika chiederò ad Amanda di querelare anche Mazzarri che è un gran bugiardo, perché a Firenze aveva dichiarato di non parlare più di arbitri e poi invece ne parla eccome, comunque anche lui penso non possa essere presente alle cene che organizza Leo perché è sempre impegnato con la manutenzione del cronometro. E veniamo al commento di domani, difficile da latitante e senza poter vedere la partita, così ho deciso di scriverlo in anticipo e poi domani forse lo invierò da qualche postazione di fortuna. Per conoscere il risultato e l’andamento della partita sono andato da una maga bravissima che predice il futuro leggendolo sui fondi di caffè, anche se a pensarci bene è  da un po’ di tempo che non ci azzecca più. Il tutto è cominciato stranamente da quando il dottore le ha detto che è ipertesa e l’ha consigliata di leggerlo nei fondi dell’orzo o della camomilla.