Oggi l’editoriale vorrebbe dare ragione a chi ha definito questo luogo un bordello, lasciando da parte per un attimo gli aspetti tecnici che sarebbero anche molto interessanti, pieni d punti interrogativi da piantare in mezzo al campo in vari punti, e in attesa dell’arrivo di mister simpatia Mazzarri. Essendo però io il portiere di questo palazzo devo rivendicare con orgoglio il fatto di essere riuscito a sventare il furto dei preservativi ritardanti custoditi nel cassetto subito sotto la cassa, dopo che un individuo è stato sorpreso mentre stava cercando di forzare il portone con un piede di porco. Per fortuna ho sentito gli strilli del povero Lud. Lui con quel piede ancora sanguinante, che poi è anche quello che ha reso così famoso Fini e certa tradizione gastronomica natalizia del nostro Paese. E’ risaputo come chi oggi va a Massaciuccoli per turismo solidale sia uso portare lenticchie in dono. Comunque, a chi me lo chiede con insistenza e con l’uso spregevole del ricatto, devo comunicare gli ultimi arrivi a catalogo, tra i quali appunto anche la bella cugina svizzera della quale pubblico la foto che la ritrae il più vestita possibile. La ragazza è arrivata da un viaggio di lavoro in Norvegia, e visto che la compagnia aerea le ha perso le valigie ho dovuto provvedere a ricomprarle tutti i completini intimi abbinati, perché per sembrare nuda anche prima di toglierseli, li sceglie sempre color pelle, il suo del resto è un approccio da vera professionista, uno studio attento che tiene conto anche degli attimi che precedono l’accoppiamento, e che conoscerà l’apoteosi quando poi se li sfilerà con il classico movimento del 4 3 3 imparato dal cugino. Tutti accorgimenti tattici che fanno parte dei preliminari, una sorta di rifinitura sul campo a cui tiene tanto perché sostiene che la prima fase del rapporto se fatta bene rende la seconda anche molto più corta, accorciando così i tempi più critici della sua professione, quelli cioè più legati proprio al possesso palle, che alla fine son il momento nel quale si sente anche più usata. Comunque la cugina storica dello storico non era preoccupata tanto per i completini della Perla, che a me invece sono costati un occhio della testa, mentre c’è gente che se la vorrebbe cavare con due bottiglie di Pigato di merda, questa storia l’ha resa nervosa e anche al lavoro sul blog il fatto che sia così scontrosa non facilita certo l’approccio con certa utenza che si rifugia tra le sponde del laghetto e quelle del letto per trovare la soddisfazione dei sensi. Dopo che ho subito pressioni forti per avere in rosa la cugina storica che con il posteriore alzi l’asticella dei post, non posso accettare che da quando mi è tornata dalla Norvegia sia così intrattabile, lei a sua difesa sostiene che il fatto di non sapere dove siano finite le valigie la destabilizza, e ogni giorno che passa è sempre peggio, visto che dopo una settimana sta ancora aspettando che saltino fuori da dentro qualche deposito. Allora ho sguinzagliato decine di magazzinieri sovvenzionandogli con bottiglie serie di Brunello per ritrovarle, e così farle anche ritrovare l’assetto psicologico giusto e non solo quello psicologico. L’ho presa da una parte e l’ho costretta a dirmi tutta la verità sul contenuto di quelle valige, e alla fine messa alle strette e visto che c’ero anche presa bella stretta da dietro approfittando della mia posizione da tenutario e della sua a 90 gradi, mi ha confessato grazie al mio modo d’interrogarla da dietro, che doveva trovare le valige il prima possibile perché erano piene di salmone fresco. Prima di venire mi ha spiegato gemendo che quello era vitale per il cugino che l’aspettava a gloria visto che quel cibo già così abituato a farlo, è l’unico che alimenta la sua logica tortuosa, risalendola. Si dice infatti che il cugino si alimenti da sotto per espellere poi concetti per via orale.