C’è tensione in città, la semifinale di ritorno ci regala adrenalina a secchiate, e a proposito di secchiate non ci regala solo l’adrenalina, me ne sono accorto subito stamani, prima perché ero senza l’ombrello e poi perché fermo al semaforo di Porta Romana ho lanciato un’occhiata di sfida al mio vicino, che come me attendeva il verde con l’atteggiamento tipico di chi ti vuole bruciare sulla ripresa. Ho pensato di fregarlo allo sprint mentre con il cuore a mille fissavo il semaforo. E quando è scattato il verde siamo schizzati nello stesso istante, ma grazie alle mie leve più lunghe sono arrivato primo sul marciapiede del viale Petrarca. Si, c’è tanta tensione anche nell’attraversare la strada, alta come su certi tralicci, si contano le ore, uno stillicidio di emozioni come se fossero i fascicoli settimanali dell’enciclopedia che sta facendo il Bambi adesso che è ritornato a vivere e vuole recuperare il tempo perduto. No, non è la solita enciclopedia sugli animali, sull’arte o sulla storia, questa prende in esame i numeri e il loro affascinante mondo. Nel primo fascicolo è stato trattato il numero 1; nel secondo, il numero 2; nel terzo, il numero 3. E via così. Per ora è arrivato al numero 8.340, ma l’edicolante non ha saputo dirgli ancora con quale numero l’enciclopedia sarà finalmente completa. Vista la specificità dell’argomento trattato, a proposito di numeri ho provato a chiedergli se Montella stasera secondo lui opterà per il 3 5 2 oppure se tornerà al 4 3 3 inserendo Pasqual e Joaquin, mi ha risposto che sa una sega lui sui moduli anche se sostiene di saperne sempre più di qualcuno della Buoncostume che scrive sul blog. E visto che io faccio sempre il bischero ci ha tenuto a precisare che quell’enciclopedia ha deciso di farla dopo che l’hanno offeso pesantemente in San Lorenzo dandogli dell’ignorante proprio perché difendeva il blog dall’accusa di essere un bordello, e che grazie all’insegnamento dei monaci tibetani, oggi prima di reagire cerca sempre di contare fino a 10. Peccato però che si era dovuto fermare a 5 perché fino a 10 non aveva mai imparato a contare. Devo dire che stasera conta soltanto il passaggio in finale, come e grazie a chi, farà parte solo della felice cronaca del giorno dopo. Mentre per quanto riguarda certe offese dirette al blog gli ho detto di aver apprezzato molto il fatto che ne avesse preso le difese, e visto come viene ritenuto, da oggi ho applicato le tariffe a chi ci scrive. Tornando a stasera invece, ci vorrà cuore, cattiveria, fame, lucidità, quella che il Bambi non ha ancora pienamente riconquistato. E lo dimostrano le parole che ha scelto per cercare di stemperare la tensione che mi porto dietro già dalle prime ore della mattina quando ho cercato di scaricarla facendo a gara per attraversare la strada. Perché dopo avergli detto che quella di stasera è una di quelle partite da dentro o fuori proprio per fargli capire l’importanza del match, ha cominciato con le premesse, e quando il Bambi premette è tutto un programma. Infatti, te ne esce fuori con un “Se la Fiorentina è così in emergenza per una volta vi potete accontentare anche di un bel pareggio”. Del resto era capitato anche lui, come mi avrebbe raccontato di lì a poco dopo aver premesso di non avere una grande passione per il gioco proprio perché non riesce mai a vincere, neanche per sbaglio. E così mi sarei dovuto accontentare come lui quella volta che aveva giocato a testa o croce con un compagno di cella raggiungendo il massimo del risultato. Il pareggio appunto.