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sabato 22 febbraio 2014

Ald Cappone

Sul nuovo governo mi limito a osservare un minuto di silenzio per il Ministero dei Beni Culturali a Franceschini, mentre brindo con e per Brunello Montalcino al Ministero delle Politiche Agricole. Sono un po’ preoccupato per il futuro, Renzi o non Renzi, San Remo è un crimine contro l’umanità sventato solo grazie al Ministero senza portafoglio ma con microfono assegnato a Gino Paoli. Si, sono preoccupato, da una parte perché lunedì mentre la Fiorentina scenderà in campo contro il Parma sarò in volo verso Catania, e dall’altra perché il Bambi si è fatto abbindolare da un’offerta di Groupon, ha prenotato una settimana bianca a Bormio e di lui non ho saputo più nulla. L’ultima volta che l’ho sentito era sul pullman, mi ha telefonato lamentandosi che gli schienali non erano reclinabili, cibo e bevande pessimi, organizzatori che frantumavano le palle ogni tre per due offrendo gratta e vinci ed altre bischerate, musica a palla fino a tarda notte. Rimpiangeva la Ryan Air e persino la tossicodipendenza. Per il resto vorrei solo capire come devo fare a commentare una partita che non avrò visto, ho pensato di copiaincollare il commento del Gat bonificandolo dalle discriminazioni territoriali. Ma solo perché viste certe suscettibilità che orbitano in area Ceccarelli, non vorrei mai che il Gat mi querelasse per le sue stesse offese. Poi avrei scelto lui perché diversamente osservante di professione. Accanto al Bambi c’era un certo Tosh detto Peter, che pareva non preoccuparsi troppo della situazione e passava il tempo ad acconciarsi le treccine. Peter si era girato lentamente verso di lui, questo almeno dal racconto telefonico concitato del Bambi. Si era tolto le cuffiette e ovviamente ascoltava Bob Marley. Oltre che a un chiaro conflitto d’interessi, mi ha raccontato che il tipo rasta non aveva negato che la quantità industriale di marijuana che la sua religione gli imponeva di assumere contribuisse a quella serenità anche in quel contesto, e che, solo a prima vista, poteva apparire un rifiuto delle terrene cose. Poi lo aveva salutato frettolosamente perché c’era un pezzo dei Pitura Freska che lo attizzava. Del Bambi non ho più saputo niente, le ultime parole che ho sentito mentre riattaccava erano di Peter che gli chiedeva se aveva un cartoncino per fare un filtro. Siccome non potrò commentare la partita per evidenti motivi, probabilmente mi soffermerò sul fatto che anche io come il bolognese IGP (Inculare Gonzalo con Preservativo) sostengo che Gonzalo non sia adatto a giocare in una grande squadra come la Fiorentina, o almeno che non possa spacciarsi per un Ranocchia. Che non possa oltretutto spacciarsi la marijuana da solo come Tosh detto Peter. Io me lo immagino invece più adatto ad entrare in una comunità vegana tipo “Vegetables and peace”, felice come una Pasqua a intrecciare canestri di vimini per ex giocatori di basket. Finalmente felice, lontano da diagonali difensive così contro natura, lui così cappone che già di per se non è l’emblema della felicità, mettilo pure a fare il regista difensivo, costringilo a tenere la linea del fuorigioco alta senza avere le palle per farlo. Si narra, infatti, che qualche giorno prima del Natale del ’96 un giovane cappone andasse in giro per aree di rigore argentine, aree e non aie a lui decisamente più congeniali, maledicendo il suo destino: “Oh fato crudele, perché hai riservato a me questa vita? Mai una soddisfazione, tutti questi giocatori con la cresta che mi ricordano galli con tanto di attributi”. Gonzalo infatti odia Hamsik con tutto se stesso. Io siccome sono quasi certo che lunedì non giocherà, per essere sicuro di fare un commento corretto come quello del Gat, penso che scriverò di un giocatore spaesato, partito da San Lorenzo, e dopo il Villareal, arrivato a Firenze con tante speranze. Spaesato si, perché Renzi gli ha tolto i banchi e adesso non riconosce più San Lorenzo.