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sabato 18 febbraio 2012

Troiai e Troisi

Il Napoli aveva la testa al martedì e lo dimostra utilizzando il venerdì per segnare solo di piede, mentre noi che la testa l'avevamo bella lucida, come dimostra invece Olivera, mancandoci però le palle l'abbiamo usata per consentire al Napoli di fornircene almeno tre. Partenopei più forti e senza Tremiti anche avendo il Gargano in panchina invece di utilizzarlo come promontorio in mezzo al campo, mentre noi che siamo ormai tristemente abituati ai naufragi davanti al Giglio, abbiamo ottemperato andando a fondo nel secondo tempo, dopo che nel primo avevamo bene o male tenuto botta. Difficile la sostituzione di Behrami con Salifu e la contemporanea presenza di due giocatori in rodaggio come Vargas e Olivera, contro una squadra che ha invece meccanismi perfettamente oleati e determinazione nettamente superiore. E una volta sottotono JoJo , con Amauri volitivo ma a digiuno di campo da troppo tempo, la squadra si è sbriciolata dietro la regia di pasta frolla di Montolivo, che il Napoli si è mangiato in tre bocconi usando la passata per condire le pizze che gli hanno rifilato in faccia e a turno un po' tutti i centrocampisti. Sempre in vena di fair play abbiamo voluto rendere omaggio anche alla tradizione pasticcera napoletana inserendo nel menù di una partita già pesantemente fritta e rifritta, dolci indigesti come pestiera Marchionni, o pieni di alcool come quel rimbabà di Cerci, che ha avuto comunque il merito di riscaldare un po' l'animo dei tifosi. Il buon Cassani invece si è troppo spesso distinto per la capacità di disallineare la linea difensiva, e Gamberini per la tendenza a farsi infilare come uno spiedino da Cavani, che infatti se l'è mangiato come antipasto prima della partita di Londra. La squadra non mi è sembrata scendere in campo con il piglio giusto, e visto che lo stesso problema esisteva già quando ancora c'era Sinisa, probabilmente è un difetto congenito sul quale speriamo Delio Rossi possa ancora lavorare con successo, ma del quale è perfettamente consapevole visto che non perde occasione di rammentarci, che guardare fuori dai finestrini di questa stagione, equivale a scoprire scenari fatti di lacrime e sangue. Sembrava ben augurante l'immagine di Renzi insieme a Della Valle, che speriamo comunque lo possa diventare in futuro, mentre questo venerdì diciassette permette al Napoli di ottenere il Massimo come l'indimenticabile Troisi, e un troiaio di partita, che permette a Delio di ricordarlo con affetto in sala stampa, con il più classico “ Ricomincio da tre”.