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venerdì 13 novembre 2020

In piena seconda ondata


Chi ha dovuto chiudere l'attività per via delle restrizioni può almeno occupare il suo tempo per il Natale, il proprietario del bar in via Sant’Agostino ha già preparato l’albero, nei prossimi giorni penserà alla sedia e alla corda. Un brav’uomo davvero, educato, è un peccato, ricordo ancora quando raccontava che riusciva a trattenere la scoreggia pur sapendo che avrebbe diminuito l’intensità dell’orgasmo. Che è comunque meglio di quando stai per venire ma lei ti dice di aspettare ancora un po’ così venite insieme, e te ti riduci come nella foto. Pandemia che colpisce anche i colossi dell’editoria, e così chiude la UTET Grandi Opere senza fare nemmeno l’asporto. All’angolo tra piazza San Felice e via Maggio stamani c’era un senegalese che vendeva i ciondoli anti Covid, che dopo le gomme invernali sono diventati necessari per imboccare l’autostrada senza uscita. Comunque forse c’è vita dopo la zona rossa. La situazione si sta facendo talmente pesante che i Corinzi che conosco io perché mettono la macchina nel garage di Furio in Borgo Tegolaio, ormai non rispondono più nemmeno a San Paolo. Se per Natale avrò la possibilità di spostarmi in un’altra regione voglio andare a San Gregorio Armeno a comprare la statuina del negazionista da mettere nel presepe. Sono momenti difficili non solo per la pandemia, il Bambi è scoraggiato perché ha saputo dal parroco di Serumido che la coppia di coniugi che insieme a lui lo guidarono durante il corso prematrimoniale stanno divorziando perché lei è scappata con un altro. Solo dopo aver visto la scatola dell’Oki piena si è come ridestato da un brutto pensiero legato al controllo di palla di Kouame. Gente allo sbando in città tipo quelli che per non portare la mascherina camminano sulle piste ciclabili. E come se non bastasse siamo in piena seconda ondata delle conferenze stampa di Prandelli.

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