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sabato 14 novembre 2020

Il battipanni sul culo


C’è il bambino del Pizzichi che è incazzato nero perché convinto che Conte si sia scritto da solo una lettera a nome suo, e adesso che gli hanno vietato pure il flauto a scuola probabilmente non sarà più necessario nemmeno il vaccino. La moglie del Pizzichi è invece incazzata con lui e per colpa sua mette di mezzo anche tutta la categoria, quando sostiene che ci piacciono magre con le poppe grosse, il culo a mandolino, la bocca carnosa, e porche, poi però duriamo 1 minuto. Senza considerare che per fortuna andiamo solo con una di quelle tante donne che ci sono in una donna. L’eiaculazione è molto più precoce dell’apprendimento di Rocco che arrivato a 70 anni ancora non sa di calcio. A parte quello che dice la moglie del Pizzichi, le uniche misure che adesso ci devono interessare sono quelle di contenimento. Il Centi che vive in un mondo parallelo, a quelli che considerano l’amore la cosa più bella della vita, invita a provare l’alcol. Più in generale, i miei amici, e mi riferisco soprattutto agli ex tossici che pur essendo ex non hanno certo adottato stili di vita morigerati, hanno tutti subito uno degli effetti collaterali del Covid più subdolo e di difficile individuazione; sono posseduti dalla voglia di raccogliere le olive pur di uscire di casa. Sono riuscito persino ad immortalare uno che si era appena ricordato del venerdì 13. Poi da Santa Claus a Santa Clausura è stato un attimo, con l’aggravante che la gente durante il lockdown si lava meno. Triste, malinconico, disperato, ma tra qualche anno il lockdown diventerà una festività. Se ripenso al battipanni di mia mamma sul culo avrei dovuto intuire quale sarebbe diventata la zona rossa. Ieri era quindi venerdì 13, quello che noi tifosi Viola consideriamo un giorno qualsiasi.

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