Gol vittoria di Simeone su assist di Eysseric sotto la Fiesole. Sogno. Volo con la fantasia. Sperando che non sia come l’ultima volta quando volavo pensando di essere un uccellino e invece ero un piattello. Autorevolezza. La squadra aveva la stessa autorevolezza di quando il Bambi apre la birra con l’accendino. Volavo e non sentivo la Rita che mi chiamava dalla stanza accanto, ma da in fondo alla terrazza sentivo benissimo il telecronista di Sky che gridava rigore su Chiesa. Volavo leggero, in sottofondo un pezzo di Elio e le Storie Tese. No tutta ‘sta leggerezza solo perché mi ero respirato una bombola intera di elio. No partita non può funzionare tra noi, io così sognatore, tu così tristemente frutto della mia fantasia. Neanche in una vittoria di fantasia c’è comunque posto per Hagi. Dovevo ancora cenare quando è finito il primo tempo e allora gli ho detto alla Rita di farmi qualcosa di veloce e mi ha fatto un secondo. Intanto Tommaso che ha ripreso tutto da me si porta in giro un cane immaginario perché gli ho detto che così anche la cacca è immaginaria. E poi come direbbe Thohir io sono Viola dai tempi del terzo scudetto. Si volavo in alto, 18 secondi e gol del Genoa, subito dopo VAR e rigore del 2 a 0 dei rossoblù. Poi mi sono risvegliato e ha segnato Dybala alla maniera di Rivera. Una realtà triste che vede ancora la VAR protagonista e pareggio Juve nel recupero causato dalla prima VAR. La realtà è vittoria Juve e poi vittoria Inter, giusto in tempo per far polemica sulle cessioni di Vecino e Borja Valero. Realtà che vede i costruttori dotare le proprie auto di VAR 7 pollici al posto del navigatore ormai superato. Meno male che subito dopo ho ripreso a sognare, c’è troppo malumore nella realtà, sarà per questo che mi sono immaginato quei tifosi Viola ancora al mare andare in spiaggia stamani portandosi i “Malavoglia” di Verga per non socializzare, non per leggerlo, ma per tenere lontani i seccatori. Sullo sfondo nero di pessimismo le dune di Capalbio.
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