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venerdì 11 agosto 2017

Il fenomeno della migrazione di ritorno


Italianizzazione, con Chiesa, Astori, Sportiello, Saponara e Benassi (Politano?) titolari, si passa dalle tapas a una più nostrana ca(l)cio e pepe. Ricetta Pioli. Non accaniamoci contro quei giocatori disposti ancora a giocare nella Fiorentina considerandoli per questo solo dei mezzettoni. Così come quando una persona sorseggia una bevanda analcolica non bisogna ridere di lui, perché magari è solo terrorizzato dal ritiro della patente. Insomma, prima era smobilitazione, poi i 10 testoni + bonus di Benassi hanno cambiato lo scenario, e da allora è meglio parlare di giocatori senza ambizioni. Se poi arriverà Simeone cambieremo ancora il punto di vista prospettico, da mezzettoni a impostori, e diremo che il giocatore ha passaporto falso, figlio di Calloni e non del Cholo. Se i campioni non vengono cosa desiderare allora? Che almeno non ci cada in testa una stella cadente. Alla fine possiamo dire che ci sono tre certezze in città ad agosto; gli allarmi che suonano, i centri massaggi cinesi aperti, i giocatori che non vogliono venire a giocare in città anche quando non sarà più agosto. Gli unici disposti a venire sono i ladri, ma arrivano quando non ci sei e solo se non hai ancora installato l’allarme. Quello che se l’avessimo installato avrebbe suonato ad agosto. Nella Fiorentina abbiamo il fenomeno della migrazione di ritorno, i giocatori se ne vogliono tornare da dove sono arrivati, vanno via, non vogliono più venire, e quelli che vogliono ancora venire vanno disincentivati. Come? Essendo italiani dobbiamo aiutarli a casa abusiva loro.

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