I tempi morti del mercato è meglio utilizzarli per riflessioni su se stessi che non per sviluppare la teoria della distrazione cecchigoriana dei capitali. Non c’è nessun problema sulla destinazione delle plusvalenze che un aperitivo sul mare non possa risolvere. Vigiliamo piuttosto su chi si dimentica di rimettere l’acqua nel frigo. Vero Tommaso? Per una volta voglio spezzare una lancia sul groppone dei giornalisti sportivi, in realtà un lavoraccio che nessuno vuole più fare, tra un po' saranno tutti di colore, vedrete. L’ansia di anticipare la notizia divora l’operatore di mercato che deve anticipare l’ansia dell’altro giornalista sportivo che sta cercando di fare la stessa cosa. Alla fine, chi ci arriva si ritroverà in coda davanti alle poste un’ora prima che apra lo sportello perché deve correre dal medico un’ora prima che apra l’ambulatorio. Corvino invece il tempo se lo prende tutto. Il sospetto è forte insomma, Corvino è tornato alla Fiorentina così come ha fatto Alfano con Berlusconi? Cosa fa Corvino davanti a questa richiesta sempre più insistente di giocatori a fronte dei tanti soldi incassati? Fa come quella signora che ieri mattina da Giorgio per non sentire più il marito logorroico, vogliosa solo di gustarsi in santa pace il maritozzo con la panna, si è tolta l’apparecchio acustico. Poi sarà vero di questo Emre Mor, non è che qualcuno si è sbagliato con il nome di uno dei tanti anticicloni sui quali si basa l’informazione di Studio Aperto? Oppure potrebbe essere che Pantaleo stia pensando semplicemente di usare il budget per accontentare tutti i tifosi, un po’ la filosofia del reddito di cittadinanza ridisegnato sul bacino d’utenza. Per soddisfare cioè l’esigenze di chi lo vuole alto, di chi lo vuole basso, driblomane e stoccatore da fuori. Giovane e vecchio, la scommessa e la certezza. Insomma tanti soldi nebulizzati in tante operazioni minori. E’ solo così che i nostri castelli di sabbia potranno essere comunque dei decorosi monolocali con angolo cottura. Corvino palazzinaro dei sogni. Se alla fine scoprirò che i Della Valle (che ho sempre difeso) si terranno tutti i soldi delle cessioni senza investire niente sulla nuova squadra, mi suiciderò buttandomi giù dal cornicione d’una pizza di Santarpia. Dopo quella contro le mamme marchigiane è in atto una campagna contro i giocatori brevilinei, il gruppo Unonoveduesei ha così scritto il proprio pensiero sull’ennesimo striscione “No ai nani da giardino”. Mentre l'associazione "Baricentro basso" ha inviato un fermo immagine dove si dimostra l’attitudine dei giocatori diversamente slanciati alla fase difensiva.
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