.

.

domenica 1 dicembre 2013

Lo sport non fa bene

Nel frattempo siamo cresciuti, San Frediano è invecchiata e c’è sempre più bisogno di fare manutenzione alla sua facciata più tipica, la fiorentinità. I figli se ne sono andati dove le case costano meno, Valdarno, Valdelsa, Vaffanculo ai soldi mentre la città si è svuotata della propria identità. Alla faccia dell’Inps, però, Diladdarno è quartiere coriaceo e resiste, gente di 80 anni che è capace di farsi quattro bypass e ritornare a casa in via del Leone, gente con il carapace. Sono stato a trovare la mia vicina di casa, una dolce vecchietta abbarbicata al terzo piano, un vano scale sponsorizzato dalla Red Bull all’interno di uno speciale circuito dell’estremo, c’è stata una lunga trattativa anche con la Sector che lo avrebbe voluto usare per farci correre una gara di X Fighters. La mamma della Gina è dolcissima, come dicevo, ma per problemi di salute è costretta a stare sempre in casa. Ogni tanto vado a trovarla per farle un po’ di compagnia scambiando due chiacchiere e giocando a ramino. Ieri sera mi ha vinto tremila euro. E’ dolcissima, e da quando vado a farle compagnia non ce l’ha più nemmeno con la politica, riesce ad arrivare alla fine del mese malgrado la pensione, se mi candido mi ha promesso di darmi il voto. Non è neanche così facile mantenersi in forma in San Frediano, in centro non è consigliabile andare a correre, lo slalom tra le merde di cane non è una disciplina ancora così popolare, le piscine non ci sono, devi spostare la macchina, insomma, tutte le scuse sono buone per stare sul divano che invece è perfettamente raggiungibile da tutte le stanze. Sono fondamentalmente pigro, niente a che vedere con il fondamentalismo islamico, anche se il kebab ha ormai sostituito le friggitorie, pigro ma anche influenzato da esempi negativi come quelli del Torre, il secchione delle medie, quello più bravo in tutte le materie, rosso di capelli, un iperattivo che le ha provate tutte pur di emergere anche nello sport, qualsiasi disciplina pur di imporsi come a scuola, poi una volta naufragata quella sua ambizione si è ritrovato, fermo, dietro lo sportello di una delle anonime filiali della Cassa di Risparmio. Ho passato 8 anni all’Istituto d’Arte, prima c’erano anche le medie, e ne ho visti di soggetti, pochi predicati, qualche pregiudicato, ho difeso Antognoni contro il Pardelli gobbo e figlio di parrucchiere "buco", ma mai avevo assistito alla determinazione del Torre nel voler emergere nello sport pur essendo negato, lui bravo a scuola, noi bravi in tutto quello che non era scuola, soprattutto a prendere per il culo quelli bravi a scuola, noi che eravamo capaci di fargli un tunnel dopo che aveva preso 8 all’interrogazione di matematica, solo per fargliela pagare. Il Torre pur di cercare di smarcarsi da quell’emarginazione, cercava di evitare le nostre rappresaglie guadagnando la nostra stima a ginnastica. Noi però eravamo delle vere merde, la differenza sostanziale tra le merde come noi e quelle come il Pardelli è che lui era una merda puzzolente juventina. Il Torre comunque non ci ha mai conquistato, anche troppo rispettoso nel linguaggio, sempre più avanti a quello che era il programma mentre noi eravamo sempre a rincorrere. Non passava i compiti, non parlava mai di passera e non capiva una sega di calcio. Nell’era di Michael Jordan s’era messo in testa di voler diventare un bravo giocatore di pallacanestro, ma era troppo basso. Per essere sempre quello più originale cominciò a venire a scuola vestito come se dovesse andare ad Ascot e così dopo avergli strappato la seconda giacca ci confessò che voleva diventare un bravo fantino, ma era troppo alto. Cominciò a parlare dell’America, si presentava in classe con il numero sulla maglia e i pantaloncini corti, arrivava a scuola di corsa sostenendo che si stava preparando per la maratona di New York. Voleva diventare un maratoneta, ma era troppo pesante. Si buttò nell’atletica leggera sognando l’oro olimpico dopo interminabili dirette televisive, premiazioni e inni nazionali, decise di diventare un bravo lanciatore di martello, ma era troppo leggero. Si era quasi rassegnato mentre noi parlavamo di Fiorentina e il Pardelli festeggiava le vittorie della Juve di Platini. Il Torre ebbe l’ultimo sussulto, come a volersi ribellare da quel destino fatto di inappropriata predisposizione allo sport, un ultimo tentativo disperato, quasi come il nostro di arrivare alla maturità. Decise di diventare un bravo atleta di decathlon, ma era troppo alto, troppo basso, troppo pesante e troppo leggero.

93 commenti:

  1. Il decaduto ha fatto col Milan come col suo partito, lo ha diviso in due, uno di lotta ed uno di governo.

    RispondiElimina
  2. Colonnello continuiamo qui così stiamo sul pezzo.

    Il punto è che se gioca Vargas, come vorresti tu, giocheremo ancora una volta con Rossi unica punta, perché Montella Vargas lo fa giocare ( forse giustamente) solo attaccante.

    RispondiElimina
  3. Esatto, mein Führer! Circa Ambrogio: è ovvio che solo centrale difensivo sarebbe sopportabile, ma ciò comporta il 4-4-3, che ci ha finora, quando applicato, scacato il gioco.

    RispondiElimina
  4. Quello che vuoi tu Antoine è il Vargas degli anni d'oro.
    Dubito che questo Vargas, pur tornato a livelli decenti, sia in grado di coprire tutta la fascia come il 3-5-2 impone.
    Secondo me se lo mette in campo adotterà un 4-3-3 zalleriano, il che significa ancora una volta una sola punta e leggera.
    Detto ciò domani dobbiamo vincere e possiamo farlo con qualsiasi formazione e con qualsiasi modulo.

    RispondiElimina
  5. Ad ogni modo la formazione che si ventila è anche più da rutto di quella che AntoineRouge prevedeva per via del mencismo montelliano, e cioè con Ambrogio invece di Mati, a imburrare di merda il centrocampo. Rossi ancora una volta solo in avanti, col falso appoggio di Giovacchin e di Vargas. L'avvenire, fin da gennaio, dice comunque 4-3-3, perché avremmo già preso Heitinga, il quale evidentemente farebbe coppia fissa (e compensatoria) con Rodri. E a sinistra del quartetto difensivo? Pasqual per defecare o Savic per mingere?

    RispondiElimina
  6. E si addensa il mistero Vecino, il più chiaro indizio dell'attuale rinfavimento montelliano: ogni volta che ha giocato (poco poco, in spezzoni) ha fatto bene, assicura sia dinamismo sia qualità, ha fatto sei mesi, l'anno scorso, di acclimatamento, eppure non gioca dall'inizio nemmeno in mezzo a moria da peste gialla. Temo che, se prendesse la via dell'esilio, si aggiungerebbe alla lunga lista prandelliana dei misconosciuti e deprezzati, per cazzoneria allenatoriale, che fanno fiamma altrove.

    RispondiElimina
  7. Se riesci farci giocare col 4-4-3 si vince con diversi, mica sempre, ma spesso. Diciamo 4-4-2 che può diventare 4-3-3 se Cuadrado parte più avanti, ma con due punte vere, non col solo Rossi. D'altra parte se a sinistra non hai un simil-Cuadrado fare il 3-5-2 è più difficile. Si può anche provare, col vostro Alonso (che a me pare una ceppica, ma magari mi sbaglio, Lele mi dice di no) o con lo stesso Vargas, magari per un tempo finchè non finisce la benzina, però non lo farei lunedì perchè le capocciate di Toni alla nostra difesa possono far male.

    RispondiElimina
  8. Mi sembra che soluzione più del cazzo non la potesse trovare, ma son cavoli loro. Per noi meglio, la Barbara ed il Galliani a mettersi le dita negli occhi dalla mattina alla sera sono il miglior viatico perchè vadano sempre peggio. Ma non sarà che Montolivo porta anche sculo?

    RispondiElimina
  9. In Europa League, abbondantemente sviscerato l'argomento, i giovani o le riserve non hanno brillato (soprattutto col Pacos, altri match hanno dimostrato sufficienti motivi per dimostrarsi non-titolari), in campionato hanno giocato discretamente i 15 minuti, 20 minuti ma il problema è la tenuta alle consegne di Montella (vedi Mati e Rebic sottilmente ripresi dal mister); il congegno viola non ammette sbavature (sappiamo quanto ci siano costate) e Montella ha paura di affidarsi totalmente ad alcuni elementi. Sbagliato il suo atteggiamento ma sbagliato anche l'atteggiamento dei ragazzi (i non-titolari) in Portogallo, contro il Parma, ad esempio. Il Verona è in parabola discendente dopo super partenza (tipo Roma, tipo Napoli) e domani è crocevia, più di Roma; un conto sarà andare nella Capitale a - 6 (se la Roma perde a Bergamo) e dare colpo di grazia ai giallorossi, un conto sarà andarci dopo un punto in due partite (Udine e Hellas, eventualmente).

    RispondiElimina
  10. No, Sopra, Matos in EL ha sempre, dico sempre brillato eccetto che nell'ultima partita, Vecino, Rebic e Wolski non sono in lista UEFA e dunque non si capisce di cosa si parli, Bakic in effetti ha fatto sempre cacare, si può e si deve desiderare meglio di Alonso e tuttavia è giocatore di calcio a differenza di Pasqual.

    RispondiElimina
  11. E direi che l'esclusione dei tre dalle liste UEFA aggrava le colpe di Vincenzino per l'utilizzo minimalissimo dei medesimi in campionato. Tralasciando poi il caso clinico di Pasqual, veramente deludente è quello di Giovacchin e di Aquila, giocatori che tutti sanno che, per differenti ragioni, non possono e non debbono essere spremuti e comunque mai e poi mai debbono disputare tre match in sette giorni: eppure, tutte le volte che sul sitollock si deprecava un loro sovrautilizzo, Vincenzino li ha fatti giocare dal primo minuto e ne abbiamo pagato lo scotto.

    RispondiElimina
  12. Affermare che Matos non sia maturo per esser titolare significa non aver visto cosa é stato capace a Milano = migliore in campo.

    RispondiElimina
  13. Con Ambrosini hai una fissazione delle tue e tutto il male lo vedi solo tu. Quando ha giocato il suo l'ha sempre fatto e molte volte anche di più. Non vedo cosa c'entri lui con quei cinque giovani che ho nominato, nessuno dei quali gli è nemmeno lontanamente in alternativa come ruolo. Pasqual ha giocato anche in maniera discreta o sufficiente nel passato pur avendo limiti evidenti che adesso, con una condizione fisica in riserva, vengon fuori in maniera impietosa. Che Alonso sia meglio lo dici tu e Lele (forse con qualche elemento in più perchè lo conosceva da prima). Forse del Pasqual attuale è anche migliore (ma esser peggio sarebbe un'impresa), ma che la situazione cambi dal giorno alla notte lo escluderei. Che Rebic avrebbe fatto meglio di Joaquim nelle giornate grigie può anche darsi, ma le giornate grigie son difficili da prevedere in precedenza. Uno è un 32enne con un palmarès lungo un chilometro che può avere ancora spunti decisivi (vedi Juve) l'altro un giovane dai mezzi atletici prorompenti ma lontano ancora anche dalla voglia di inserirsi negli schemi della squadra. A me Rebic piace, bada bene, ma o ci credi da subito e ci lavori facendolo giocare con continuità o ha problemi immediati, innegabili, di inserimento. Se il vecchio campione dà più affidamento nell'immediato non me la sento di dissentire. Matos è furbo e veloce, certamente più pronto del croato, ma, secondo me, con minori margini di crescita. E' una buona alternativa, da subito, non di più. Su Vecino ho già detto, come fate a puntarci ad occhi chiusi non lo so. Semplicemente mi scuso come il poeta tosco, non lo conosco. Wolski a me piace parecchio, tecnicamente è il più forte di tutti, ma non so esattamente cosa ha nel capo, mi sembra sia arrivato convinto di chissà cosa e patisca più di tutti l'esser da una parte. E' il primo che deve esser mandato a giocare, ma mantenendone il controllo perchè è forte. Non è vero che Bakic ha giocato sempre male, col Pandurii fece un ottimo secondo tempo, ad esempio. E' un '93, non puoi pensare che sia lui che rivolta le frittate quando il resto va male come in Portogallo.

    RispondiElimina
  14. Se li volevi mettere nelle liste UEFA, come sarebbe stato auspicabile, dovresti anche dire chi avresti dovuto toglierci, perchè posti disponibili non ce n'erano più. Dovresti dirlo pensando di essere a settembre, non adesso, quando per esempio è già chiaro che di uno come Yakovenko ce ne facciamo un fritto.

    RispondiElimina
  15. Non ho detto, Jordan, che volevo metterli in lista, ho detto che non avendoli messi in lista Vincenzino è tanto più colpevole del minimalissimo utilizzo in campionato. Sono due concetti differenti. Altrimenti, si fa eristica ininteressante.

    RispondiElimina
  16. Maturo per essere titolare significa esser pronto per essere schierato con continuità nell'undici di base. Che, finchè manca Gomez e finchè Ilicic è in queste condizioni, possa anche trovarci spazio, pure in concorrenza almeno con Joaquim e Rebic, come a Milano va bene, ma poi sarà giustamente chiuso.

    RispondiElimina
  17. Se li avessi messi di più e si fosse perso con loro sareste ora a dargli del coglione perchè aveva rischiato con giovani pippe (perchè sarebbero diventati di colpo tutti tali) invece che andare sul sicuro. Non son d'accordo o che volete farmi? se si devono far punti si deve far giocare chi dà più garanzie e non andar dietro ai sogni e alle mode.

    RispondiElimina
  18. Questo tuo è un «se» Jordan. La realtà ha detto quel che ha detto quando sul sitollock si auspicava diverso, quindi chi voleva il diverso ha avuto ragione motivando prima e giusto prevedendo.

    RispondiElimina
  19. Jordan, sarebbe facile ribattere, con la stessa inarticolata rozzezza, che con Ambrosini hai una fissa a favore tu e il bene lo vedi solo tu e così continuare all'infinito. Che Alonso sia meglio di Pasqual lo dice un numero maggiore di persone di quelle (una) che dicono che sul gol di Gobbi Neto non poteva farci nulla, quindi l'argomento del cazzo torna al mittente in tutta la sua verginità. Certo che Ambrogio (e dire che l'anno scorso pregiavi prue quel cesso disumano di Migliaccio, pur di avere un incontrista qualsivoglia!) sbarra qualcuno dei citati, il Bakic che piace a te e non a me e il Vecino che piace a me e non a te, i ruoli di centrocampo della Fiorentina variamente adattabili essendo (se col Verona Ambrogio gioca col Pek in che ruolo gioca, secondo te?). Su Vecino hai insufficienti strumenti di lettura se lo ritieni posponibile al nulla, Matos mai dal primo minuto e invece Rossi solo o con Giovacchin morto per tre partite in una settimana si commenta da solo.

    RispondiElimina
  20. I giovani che abbiamo a me piacciono tutti, con una preferenza a Matos, appena ventenne, che ha dato dimostrazione di meritare le chanches in più che Montella giustamente gli tributa. Che poi rappresentino già alternative pronte e fatte per scalzare i titolari o le prime riserve ce ne corre. Guardo agli squadroni, alle big, che fanno giocare i titolari base anche con infiltrazioni, o che li mettono in campo nonostante siano tornati il giorno prima da un volo transoceanico, non si scappa, anche le big europee rinunciano al meglio solo se questo è inutilizzabile anche per pulire le scale dello stadio. E' così, un conto è lanciare un giovane a partita in discesa o inserito nei 10/11 dell'organigramma principale, altro quando ne devi, o provi o sei costretto a metterne dai 2 in su, è un'altra squadra, e non succede solo a Firenze. Rebic ?! Buono, ma deve capire che non può sradicare le porte da solo. Vecino, ottimo, si è mosso benissimo tatticamente quando è stato inserito, ha gamba, tecnica e tanta corsa ma pare spaesato, ancora, se lo si grava di un briciolo di responsabilità in più. Idem Bakic, talento incredibile secondo me, ma personalità che ancora oscilla dalla primavera all'affacciarsi al calcio che conta. Wolski, tantissima tecnica ma troppo anarchico, lo ripeto, l'unico è Matos che ha dimostrato di avere attributi tali da poter reggere botta alle eventuali defezioni dei titolari. Ambrosini non è stato solo utile ma determinante nelle partite in cui ha giocato, non solo qui, ma anche il giudizio al di fuori di questo blog sono sempre stati buoni sulle sue prestazioni, intuile avercela per partito preso, se sta bene, gioca, come giocherà Joaquin e Aquilani, anche sovra utilizzati, vero, ma non ci sono quelle garanzie sufficienti per mettere più di una seconda linea per volta per sostituirli. Ilicic dimostrerà tanto, spero che il tempo e la salute sia clemente, la tecnica è di primissimo piano, il fisico c'è, la condizione, ancora, non si è vista, integrazione e sorte hanno giocato un ruolo sfavorevole nei suoi confronti ma verrà fuori. L'unico punto a me oscuro, è l'utilizzo di Pasqual il solito né carne né pesce, sempre utilizzato e sempre mediocre salvo rare eccezioni, in cui al squadra, tutta, gira a mille, in cui riesce a ritagliarsi uno spazio decente che giustifichi la sua presenza in campo, altrimenti rimane un giocatore che troverebbe poco spazio anche in una squadra di medio bassa classifica della A attuale.

    RispondiElimina
  21. Infatti pronto lo é, che deve fare per dimostrarlo? Quando ha giocato é sempre stato una spina nel fianco a parte l'ultima.Tu conosci Rebic e dai pochi minuti giocati si evince essere interessante, ma ad oggi Matos ha mostrato molta sostanza, maturità che lo fan preferire. Poi mica dico no Rebic, dico che due punte vere siano schieramento corretto, oltretutto in prospettiva ritorno di Gomez..Joaquin non mi spiace affatto, ma Montella lo vede solo con Cuadrado a sinistra, quindi aborro.
    Pricipalmente non mi piacciono gli allenatori che complicano le cose facili: ha il culo di avere Cuadrado , a destra é immarcabile e lo sposta...mah!

    RispondiElimina
  22. Per Ambrosini basta tu guardi i giudizi generali che son tutti tendenti all'elogio. Non vedo cosa c'entri Neto e cosa c'entri paragonare un episodio con un giudizio su un giocatore. Poi quei numeri li vorrei contare, un gran favore popolare per Alonso non l'ho notato davvero, e non vedo come potrebbe essere altrimenti visto che finora, in viola, è andato dall'insufficiente al penoso. Vecino non lo conosco e l'ho già detto, ma che sia un mediano incontrista non l'ho letto da nessuna parte, quindi cosa c'entri Ambrosini, lo ripeto, lo capisco poco. Come giocherà Ambrosini oggi non lo so, ma, di sicuro, non a fare la mezzala a tutto campo, io ho già detto che lo metterei accanto a Gonzalo a guardar Toni sulle palle alte, cosa che, pur non conoscendolo, non mi sentirei di chiedere a Vecino.

    RispondiElimina
  23. Anche il tuo è un "se" non giochiamo con le parole."Se avesse fatto diverso sarebbe andato meglio" il che è tutto da provare, potrebbe valere anche l'ipotesi che ho fatto in precedenza, e cioè che sarebbe andato uguale se non peggio con l'aggravante di caricare le colpe su dei ragazzi ancora non pronti.

    RispondiElimina
  24. No, ci giochi tu con le parole, tu hai fatto ipotesi contro una realtà dimostrata. Se poi vuoi porti su posizione sdaiola, di preconcetta infallibilità dell'allenatore, ti inibisci allora su chiunque ogni critica, per il passato e per il futuro. Non c'è stata una sola volta, ci sono state un sacco di partite in cui Montella ha perseverato in ciò che la realtà gli aveva bocciato: si poteva quindi anche permettere un errore nel senso che presupponi tu, senza conforto della realtà: non lo ha fatto, ha continuato a tenere Rossi isolato, a far giocare Giovacchin e Aquila quando non ne potevano più e i risultati, previsti, sono venuti. Chi li ha previsti aveva dunque ragione, a te rimane la parte, certo non gloriosa, del Beberri di turno, avviticchiato alla controprova assente nella presenza però della cazzata avveratasi.

    RispondiElimina
  25. No Jordan, non lo metterà accanto a Gonzalo, ma appena davanti e se conferma questo, non serve a un cazzo perché impoverisce il centrocampo, te lo dice uno cui piace l'Ambro, ma non in questo tipo di partite o come col Cagliari quando lo schoero' e tenne Pek e Mati in panca, roba da matti! Domani deve stare in panca o se proprio temi Toni sulle palle alte (giustamente) allora sacrifico Gonzalo e lo metto stopper vecchia maniera, perché accanto o davanti non marca Toni, come non marco' Pinilla sul gol. Poi il centrocampo deve rimanere creativo e dinamico, ecco perché Mati o Vecino.

    RispondiElimina
  26. No, non è mediano incontrista e ho scritto «(i ruoli di centrocampo della Fiorentina variamente adattabili essendo
    (se col Verona Ambrogio gioca col Pek in che ruolo gioca, secondo te?)», se dopo aver preso il ruolo di Beberri non si vuol prendere quello di Zazà a meno che tu non creda che giochiamo utilmente e non nella follia con un mediano incontrista un play davanti alal difesa e un solo interno (Borja) con centrocampo a tre. Non sai cosa c'entra Neto e il gol di Gobbi? Allora, anche in quel caso, non sai/ non vuoi leggere, alla Zazà. Usi l'argomento dei numeri, ne sei travolto e te ne sce fischiettando facendo lo gnorri. Lele, ma è solare che Ambrogio domani potrebbe schierarlo solo un allenatore in confusione! E se gioca con la difesa a quattro e davanti Vargas e Giovacchin a fingere i due attaccanti attorno a quella classica boa avanzata che è indubbiamente Pepito, ne rimediamo pure! Oh, detto prima! Immagino che non valga, però...

    RispondiElimina
  27. «te ne esci» e una virgola dopo «incontrista», qua sopra.

    RispondiElimina
  28. BLIMP, per EL mi riferivo a giovedì, mentre per Rebic mi riferivo alle due apparizioni in campionato; Bakic ha numeri ma non ne i tempi ne la disciplina mentale, causa gioventù(quindi al Modena o al Chievo), Matos non lo discuto, per Mati stravedo ma il minimo sindacale di continuità non la trova, Alonso deve avere piu opportunità(è un vero fluidificante), Ilicic troppo brutto(non solo di viso) per essere vero(sarà l'orso sloveno che terrorizza il nordest?), Iako era un costo zero e abbiamo capito il perché, Joaquin va dosato (non è da 90'). Tra Rebic e Matos la bilancia è tutta per il brasileiro, di Rebic conosciamo solo 3 filmati di Youtube. (Ammazza come picchia il Milan! Ogni intervento del primo tempo era da giallo.. ma c'era Mr. Sopravvalutato Rizzoli...)

    RispondiElimina
  29. Mi pare che tiri aria di santino bis, e le avvisaglie della pericolosa prdandellizzazione ci son tutte, dallo stravolgimento dei ruoli, all'usato sicuro, all'unica punta, alle mezze frasi sulla città e società, ai sottintesi oscuri, e ad una clap sempre piu' numerosa tra i tifosi per i quali avanzare una critica corretta e argomentata da fatti, é un oltraggio al Messia. Speriamo tanto che mi sbagli, ne sarei felicissimo.

    RispondiElimina
  30. Wolski....guardando Lewandowsky, Klose, Blaczy...insomma non tutti i polacchi riescono col buco!

    RispondiElimina
  31. Comunque gran gol di Kakà e vittoria meritata. Quest'anno Mati quasi sempre bene, quando impiegato, caro Sopra, bisogna badare a non perpetuare luoghi comuni del calabresismo o del cretinodeinerettismo. Lele, il neosantinismo, come scrivevo sotto, si evince anche dal neobeberrismo filosofico.

    RispondiElimina
  32. Sopra, tu hai la questione di Danzica ancora aperta, mi avvedo...

    RispondiElimina
  33. Belli tutti i gol del Milan, anche quello di Tontolivo, per quanto, da vero cagasotto, ci abbia messo il piatto invece del collo.

    RispondiElimina
  34. Rispetto a quello che ho scritto ieri, pensandoci meglio, ritengo che domani vada messo Ilicic fra i titolari: non perché sia in forma, tutt'altro, al contrario lo inserirei per fargli prendere fiducia e farlo entrare in forma, sia fisicamente sia psicologicamente. So benissimo che è un rischio, ma è un ottimo giocatore - che rappresenta fra l'altro un investimento non indifferente - e vanno fatti tutti i tentativi per recuperarlo: meglio in casa col Verona che fuori contro la Roma. A questo punto, con Ilicic a supporto di Rossi e Cuadrado sulle fasce, potrebbe avere un senso inserire a centrocampo, accanto a Pizarro e Borja, un Ambrosini per riequlibrare la squadra.

    RispondiElimina
  35. Buonismo uber alles oggi. Comunque, BLIMP, la Polonia è persa, non credo riusciremo a riprenderla. Wolski idem. (Mati, ennesima volta, lo adoro.. ma non è un "plus", a tutt'oggi). Zazâ latita ma Zaza colpisce. Oggi, colonnello, saggio di Danzic...ooops...scusate...di danza. Un ficaio che sboccia, con mamme pronte ad uopo.

    RispondiElimina
  36. Volendo vedere analogie, COLONNELLO, Montella rischia l' errore così come fu per Hitler; buona l'idea di attaccare la Russia ma se fai un fronte di 34 km senza neanche uno o due cunei....ecco. Monty-non-ancora-Python non penetra come vorremmo con i cunei...

    RispondiElimina
  37. E il nostro Brivio ci da il brivido....

    RispondiElimina
  38. Montella ha fatto degli errori, è cosa normale, soprattutto per uno che non ha tre anni interi di esperienza in serie A. Di partite completamente sbagliate, però, ne ricordo molto poche. La gestione della partita in corso sembra essere ancora il suo tallone d'Achille principale, soprattutto per il ritardo con cui prende le decisioni. Mi sembra chiaro che questo nasca dal fatto che non ritiene di avere in panchina, uomini che possono cambiare la gara e per certi versi posso comprendere questa sua convinzione. I giovani possono dare di più se sono inseriti in un contesto che funziona a memoria e quest'anno abbiamo qualche cortocircuito di troppo. La squadra è incompleta,ma le soluzioni che ha pensato per ovviare a questa incompletezza,hanno dato risultati alterni. La difesa a quattro ha tolto solidità perché ci espone troppo all'avversario, soprattutto quando gioca Pizarro. Cuadrado è stato tolto dal ruolo in cui dava più garanzie per aumentare le possibilità di un attacco con il solo Rossi, ma così facendo si sono creati squilibri che hanno coinvolto anche centrocampo e difesa. Bisogna che la squadra ed il tecnico ritrovino le loro certezze, magari riannodando le fila di un gioco che aveva una filosofia possibile solo grazie al modulo con cui ha cominciato.
    Se Vargas sta bene, deve tornare nel ruolo ottimale di esterno a cinque. Le altre ipotesi hanno poco senso, sia perché da ala dovrebbe comunque correre molto, sia perché la mancanza di un riferimento centrale d'attacco rende inutile una sua presenza fissa sulla trequarti avversaria.
    Pradè nella sua ultima intervista ha parlato molto di Rebic, quasi preannunciandone un maggior utilizzo. Speriamo sia giunta l'ora. Non ancora da centravanti,ma da seconda punta con l'opzione di allargarsi ed aiutare il centrocampo.

    RispondiElimina
  39. Senza quella cappella di De Silvestri, aveva fatto 4 punti.

    RispondiElimina
  40. La Roma è al quarto pareggio consecutivo. Tener fuori Ljajic è un crimine.

    RispondiElimina
  41. Ed anche Pjanic. Meglio per noi.

    RispondiElimina
  42. A far tutte le cazzate che gli imputi ha fatto 24 punti in 13 partite ed è primo in EL nonostante non abbia ancora potuto schierare Gomez e Ilicic. Non dico che non abbia fatto sbagli. qualcosa non torna neanche a me, ma da qui a credere ed a voler far passare per realtà dimostrata che basta mettere in campo Vecino e Matos per risolvere tutti i problemi ce ne corre.

    RispondiElimina
  43. Rileggendovi ho un pò l'impressione che ci stiamo incartando tutti compreso Montella (e il rischio santino purtroppo c'è).


    Mi sembra che tutti vi concentrate sulla qualità del gioco fine a se stesso e non sugli equilibri, precondizione necessaria. Allora partiamo con il cercare di costruire una squadra equilibrata.


    La più equilibrata è stata quella di San Siro con il Milan. Cosa aveva di particolare quella formazione, un vero e proprio centrocampo a quattro: Vargas, Valero, Aquilani, Ambrosini (poi Vecino). La presenza di Vargas era fondamentale, perchè non giocava da ala, ma da centrocampista esterno e 'bloccava' le avanzate folli di Pasqual. Infatti la difesa era finalmente una vera difesa a quattro: Pasqual (bloccato), Gonzalo-Savic, Tomovic (bloccato dopo l'entrata di Vecino). Davanti due punte, Rossi-Matos.


    Mancavano Gomez, Pizarro e Cuadrado.


    Gomez, chiaramente entrerebbe al posto di Matos.
    Cuadrado potrebbe intanto giocare al posto di Gomez fino al suo ritorno, lasciando invariato il centrocampo a quattro.
    Pizarro potrebbe essere un'alternativa, ma non è indispensabile come l'anno scorso.


    Se invece pensiamo di affrontare il Verona con tre punte ovvero Cuadrado-Rossi-Matos(Rebic), almeno, ve lo chiedo in ginocchio, lasciamo Pizarro in panchina. Altrimenti è un suicidio.

    RispondiElimina
  44. Viste oggi Roma e Inter. La Roma ha fatto un primo tempo osceno e una mezzora finale arrembante, l'inserimento di Pjanic e Ljajic (mettere Marquinho al posto di Pjanic mi sembra da cura psichiatrica) le ha dato qualità ed ha meritato ampiamente il pareggio, anche se acciuffato per il rotto della cuffia. Indubbiamente due punti persi vista la differenza tra le due squadre. Che abbia un portiere pippa l'ho sempre detto ma voi non ci credete. L'Inter invece ha giocato male sempre. Che cesso di squadra, o come si è fatto a perderci? Sinisa li ha dominati, in casa, per tutto il secondo tempo.

    RispondiElimina
  45. Spesso la Fiorentina di Montella dà l'impressione di una squadra che attacca in 9 e difende in 2 (più l'aggiunta saltuaria di chi riesce a rientrare in tempo dalla fase offensiva). E se attaccassimo in 7 e difendessimo in 4 (ai due centrali si aggiiunge uno dei terzini che rimane dietro e un centrocampista di contenimento (non Pizarro)?

    RispondiElimina
  46. Analisi giusta, ma quello che fa grande una squadra é anche l'atteggiamento iniziale, che la Roma ha toppato, poi l'arrembaggio finale é anche frutto della disperazione e dell'arretramento bargamasco. Su De Sanctis son sempre stato d'accordo, portiere mediocre. Altra verità, l'Inter é un cesso di squadra, infatti se é lassu' é solo grazie a un grande allenatore che cava sangue dalle rape, ma non puo' farlo sempre.

    RispondiElimina
  47. Lele, quando rientra Gomez ci scommetti che gioca sempre con due punte? Se ad un allenatore gli dai tre seconde punte delle quali due son ragazzini e solo una prima punta che si rompe subito, che cerchi di arrabattarsi è abbastanza normale. Che poi nello spogliatoio ci sia chi conta di più e chi meno e che lo spogliatoio tu lo debba sentire se non vuoi creare dei casini, non dipende da Brandelli o da Montella, ma è una regola che vale pressochè ovunque. Il giovane può anche prendere il posto al senatore ma deve dimostrare di valerlo, non lo piglia gratis o a credito. Che un allenatore che pensa di aver fatto i miracoli (ed in parte ha ragione) sia disturbato da critiche fuor di tempo, e, se vede che il gruppo ne è disturbato, se ne faccia portavoce, in maniera peraltro molto urbana e soft, non lo vedo motivo di biasimo. Quanto a noi, cioè ai tfosi, le critiche argomentate e serie non sono oltraggio per nessuno, quelle esagitate ed a capocchia provocano reazioni analoghe di segno contrario. Che si offenda l'allenatore perchè non fa giocare al posto di giocatori collaudati e validi dei giovani che, per la maggior parte, si son visti giocare in "youtube" mi sembra, sinceramente, una critica a capocchia. Se poi si dice per far buio, allora va bene tutto, si può anche dire che gli asini volano.

    RispondiElimina
  48. Sai cosa, mi chiedo spesso come Montella non veda i disastri tattici che combina Pasqual, visto che per un tempo gli corre a due metri.

    RispondiElimina
  49. Ennesima giornata pro-viola....

    RispondiElimina
  50. Stefano, rispetto le tue idee ma i tre tenori sono un marchio di fabbrica della Fiorentina di Montella, sul quale ha costruito finora la sua fortuna.
    Non credo quindi che abbia la minima intenzione di metterlo in discussione, salvo sostituzioni inevitabili, con riserve dalle caratteristiche tecnico-tattiche simili.
    Lo stesso Ambrosini ha giocato in aggiunta o in sostituzione forzata, e comunque non è Migliaccio, non ha il piede a roncola.
    Pizarro è il punto cruciale, il fulcro di questo marchio di fabbrica, certamente un giorno sarà sostituito, ma solo da uno molto simile a lui.

    RispondiElimina
  51. Miracolo di Boruc su Torres.

    RispondiElimina
  52. Io non capisco, anche Mourinho aveva a Milano il suo uomo spogliatoio in Materazzi, ma gli faceva fare tranquillamente la riserva. Perché Montella non fa la stessa cosa con Pasqual?

    RispondiElimina
  53. Offenda? Dove? I che c'é lo spirito mefitico di zaller? Sono critiche corrette e argomentate perché dopo molte partite senza Gomez un quadro ce lo siamo un po' tutti fatti e questo oggettivamente dice che:
    -Pasqual é un improponibile titolare
    -Cuadrado a sinistra rende la metà
    -Matos quando chiamato ha fatto superbene e merita di affiancare Rossi, quanto é meno anarchico di Rebic e fa un pressing su avversari bestiale. Non é maturo ma maturissimo.
    - Vecino e Mati potrebbero tranquillamente alternarsi a Pek che sembra non avere le gambe dello scorso anno.
    Queste motivazioni mi paion tutto fuor che asini che volano.
    Invece lui insiste nelle sue convinzioni sneza tener conto che molti dei punti che arrivati, sono frutto di prodezze e non di un gioco equilibrato, come a Milano esempio.
    E questo sarebbe rompere le palle ad un allenatore?

    RispondiElimina
  54. Lele, penso proprio che il motivo è davanti ai nostri occhi, ma non vogliamo ammetterlo. Come regola: un giocatore che fa il contrario di quello che vuole l'allenatore non gioca.

    RispondiElimina
  55. Chari, ne abbiamo già parlato, ma mi sembra che non riusciamo a capirci.
    Vuoi giocare con i tre tenori, va bene, ma poi mi costruisci intorno una squadra più equilibrata, non mi metti due ali che non tornano mai e due terzini che stazionano per 80 minuti al limite dell'aria avversaria. Perchè poi chi difende? Gonzalo e Savic?


    Dimmi che hai capito, altrimenti comincio a disperare della sanità del tifo viola.

    RispondiElimina
  56. Stefano, ti ho capito benissimo e ti ho anche detto che rispetto le tue idee, ti prego quindi di fare altrettanto con me, e di usare un altro tono ed altri termini che non siano offensivi nei confronti dell'interlocutore, per esprimere il tuo disaccordo da lui, tanto più che non sei il padrone della verità.
    Io ti ho semplicemente fatto presente che i tre tenori sono un punto fermo di Montella e della sua Fiorentina, e che io lo condivido questo punto fermo, perché è l'aspetto più eclatante e per me più esaltante del suo gioco.
    Quanto alle ali di cui parli, a destra Cuadrado è perfetto, quindi a destra non esiste alcun problema, c'è il problema della fascia sinistra che io ho sollevato molto prima di te.
    Quanto ai due esterni della linea difensiva non li vedo così sbilanciati in avanti come li vedi tu.

    RispondiElimina
  57. Pasqual gioca quasi esclusivamente nella metà campo avversaria. Anch'io penso che ciò non abbia senso, perché, trattandosi di Pasqual, gli svantaggi prevalgono sui vantaggi. Pizarro dovrebbe stare un po' a riposo. Il suo sostituto è Mati. Morte al quattrotretre, gloria e vita al trecinquedue!

    RispondiElimina
  58. D'accordo su tutto, Antoine, eccetto il riposo di Pizarro.

    RispondiElimina
  59. Anche perché quello del Monty è un duesetteuno.

    RispondiElimina
  60. Non credi Chiari che Mati farebbe meglio dell'ultimo Pizarro?

    RispondiElimina
  61. Bravo Antoine, due-sette-uno, proprio quello che dicevo prima, a volte mi sembra che difendiamo in due e per fortuna che spesso i due centrali riescono a metterci una pezza.

    RispondiElimina
  62. Per me no, Antoine, ed il problema, anche ultimamente, non è stato Pizarro, e lui nel suo ruolo è uno specialista come ce ne sono pochi al mondo.
    Per me i problemi sono essenzialmente due: la fascia sinistra e la seconda punta, e sottolineo punta.

    RispondiElimina
  63. Ovviamente, Antoine, col rientro di Gomez il problema della seconda punta si risolverà da solo.

    RispondiElimina
  64. Aiutatemi a dissipare l'ignoranza: perché i nostri tifosi sarebbero gemellati con quelli dell' hellas verona?

    RispondiElimina
  65. Non mi far andare a fare copia-incolla anche se non tuoi, ma che ci sono, del resto le risposte non erano ad personam, ma a "linea di pensiero" ed i toni non sono stati sempre contenuti, ma non è questo il problema, posso ritirare la parola "offenda" e sostituirla con un "critica pesantemente".
    Sull 1) e 2) siamo d'accordo, come ho scritto anch'io più volte, sul 3) un po' meno, far giocare Matos vuol dire, a ranghi completi (senza Gomez ovviamente se no il problema non si pone), non far trovar posto nè a Joaquim, nè ad un Ilicic che dovrà pur giocare per fare vedere quello che vale, oltre che a Rebic, che, è vero, è meno pronto, ma che, per me, ha potenziale superiore. Sul 4) non sono assolutamente d'accordo su Vecino che non è assolutamente un "play" e poco ci vedo anche Mati per velocità di pensiero e capacità continua di concentrazione. Gli asini che volano si riferiva soltanto al fatto che si elevavano a certezze dei giovani che si son visti ben poco per valutarli. A parte lo scegliere questo o quello le colpe che trovo io nella guida tecnica son più che altro non aver saputo ancora, dopo un anno e mezzo, risolvere il problema delle palle inattive nella fase difensiva, queste son cose che devon essere messe a punto in allenamento.

    RispondiElimina
  66. Per domani, io giocherei così.:


    Neto
    Roncaglia, Gonzalo, Commper, Alonso

    Mati(Vecino)-Aquilani-Valero-Vargas
    Cuadrado-Rossi

    RispondiElimina
  67. Vista anche la Juve che ha il solito potere di accelerare e di intensificare i ritmi quando serve, oltre al solito culo. Di Natale ha sbagliato due gol se no perdevano in casa con l'Udinese e non potevano nemmeno lamentarsi troppo. L'Udinese piuttosto mi ha fatto rivalutare la nostra sconfitta di domenica. E' una squadra tutt'altro che morta, rognosa non poco, molto brava a ripartire e che ha trovato, anche quest'anno i soliti jolly a prezzo di banana: Gabriel Silva, Danilo, Alan oltre al solito Basta ed anche al portiere son molto buoni.

    RispondiElimina
  68. Aquilani è squalificato, Vigile

    RispondiElimina
  69. Non lo sapevo. Bene allora Pizarro al posto di Aquilani.

    RispondiElimina
  70. Non volevo offendere e non mi riferivo a te, ma parlavo in generale. Tutti a parlare di seconda punta, mentre i problemi sono altrove, non certo davanti. Sui terzini che lasciano scoperta la fascia, devi però ricrederti. Non sono l'unico ad averlo notato.

    RispondiElimina
  71. Per me domani con Toni é emergenza palle alte, quindi Ambro stopper é una mia tentazione, visto che a costruire abbiamo Pek. Ai giovani mi fermo a Matos. Vecino va visto ancora, ma domani lo prendevo in considerazione data l'assenza di Aquilani ma postposto a Mati ovviamente

    RispondiElimina
  72. VIGILE, il Verona vinse lo scudo superando la Juve e per la teoria che il nemico del mio amico è anche mio amico... Ci facciamo aiuto da sempre, per quel che può valere. Una delle più belle coreografie della storia del calcio mondiale rimane quella in onore delle Brigate Gialloblù. JORDAN,la Juve ha sentito l'odore del sangue....

    RispondiElimina
  73. Che io sappia, siamo gemellati col Verona fin dagli anni '70

    RispondiElimina
  74. Ambrosini su Toni l'avevo scritto già prima, quindi su quello siam d'accordo. Matos non mi dispiace, oltre tutto è brasiliano, però ha già avuto una crescita impressionante e non gli vedo grossi margini ulteriori. Insomma per me è e sarà una buona seconda punta da 5-6 gol a campionato. Rebic oggi non è nemmeno quello ma ne vedo potenzialità superiori. Su Vecino proprio non so che dire, si è visto così poco che non capisco come si faccia ad esserne entusiasti, non per colpa sua, ma per scarsezza di elementi. Domani ci sono Borja, Pizarro, Ambrosini (che Montella, nonostante i nostri pareri, non farà mai giocare difensore) e Mati. Per me Vecino è quinto. Potrebbe essere invece interessante provarlo sulla fascia sinistra al posto di Pasqual in un 3-5-2. In Uruguay giocava anche esterno. Se poi Montella che invece lo vede tutti i giorni da quasi un anno ormai lo ritenesse pronto per partire dall'inizio nel mezzo al campo lo seguirei con interesse. Se non lo fa non ho elementi per dargli contro.

    RispondiElimina
  75. Appunto ed è questa capacità di sentire l'odore del sangue che noi non abbiamo che fa soprattutto la differenza. Comunque se Di Natale non tirava addosso a Buffon sdraiato per terra la ribattuta a quella respinta sul cross del portoghese, è facile che la perdessero. Buffon ne aveva presa anche un'altra prima a Di Natale solo, ma lì era stato bravo lui ad arrivare sul pallonetto che gli aveva fatto.

    RispondiElimina
  76. Sì, risale dai primi anni '70 e non ci fu un motivo preciso, ma venne dopo anni di battaglie, per pacificarsi e celebrare una certa lealtà che, pur nelle schermaglie, aveva sempre caratterizzato i certami. Insomma nemici che si eran sempre rispettati decisero di diventare amici, e lo furono sempre di più, accomunati dall'odio per i gobbi. Nonostante una netta differenza di colorazione politica, la curva verionese è prevalentemente di destra, la nostra si dice apolitica ma di certo ha più simpatie dall'altra parte, il gemellaggio continua e, anche in quest'occasione sono organizzati festeggiamenti, partite di calcetto, birra e cene per oggi, domenica.

    RispondiElimina
  77. So leggere benissimo e vedo solo interpretazioni di parte su fatti che non c'entrano un cazzo. Neto sul goal di Gobbi ci poteva far poco e che lo dica io solo o dieci o mille o centomila non me ne importa un cazzo, è così. Alonso lunedì non lo metterei in una fascia dove ci sarà da soffrire dietro con Romulo e Iturbe in linea e se lo dico io solo, dieci, mille o centomila, anche non me ne importa un cazzo, perché la penso così. Nella fattispecie a pensarla così credo che siamo però in tanti (e nemmeno così pochi come dici tu nell'altra).

    RispondiElimina
  78. I nistri problemi difensivi ( quelli su azione), nascono da quelli offensivi. Perché l'ultima Fiorentina in attacco tende ad imbottigliarsi con troppa gente sulle fasce, gli interni salgono per dare una densità al centro che altrimenti vedrebbe il solo Rossi e basta un rilancio della difesa per vederci spaccati con i difensori ad affrontare gli attaccanti avversari lanciati. Un attacco a tre non può prescindere da certi movimenti e questi movimenti - che poi sono i famosi tagli dall'esterno al centro dell'area - Joaquin e Cuadrano non li sanno fare, perché non è il loro mestiere. I terzini devono avanzare quando si attacca, ma devono essere liberati dai movimenti degli esterni, sltrimenti si schiacciano gli uni sugli altri, portando molti uomini in punti del campo che non danno pericolosità. Inoltre i tre tenori non sono il tipo di centrocampista che può reggere un attacco con tre uomini fissi davanti. È una questione di fisico e di attitudine. La difesa a quattro ci allarga troppo i centrali e, mancando un centrocampista centrale votato al contenimento, lascia ampie fette di campo centrali in cui gli avversari possono infilarsi in corsa. Gli uomini che abbiamo si completano al meglio solo in una difesa a tre, dove Gonzalo , avanzando, può fungere da perno anche per alzare il centrocampo oltre che sigillare gli spifferi che si creano quando i suoi di compagni di reparto si allargano. La squadra, così, è meno spezzata in due tronconi nella fase di attacco e più compatta quando deve subire l'urto. Non vedo alternative.

    RispondiElimina
  79. In questo tipo di partita in fase difensiva abbiamo da pensare a due cose, le capocciate di Toni e la fascia sinistra di difesa dove agiranno in serie Romulo e Iturbe. Giocare con la solita difesa a tre di scapati lo ritengo, quello sì, da harakiri. Gonzalo stopper alla vecchia maniera non ci sa giocare, perchè in marcatura sulle palle alte con Toni, anche per una questione di fisico, non la vede mai. Pinilla fece goal su calcio d'angolo, cosa c'entra marcare accanto o davanti? c'entra saper marcare l'uomo e Gonzalo è bravo nell'anticipo, nella visione del gioco difensivo, nell'impostazione, (sarebbe stato un grande libero), ma nella marcatura a uomo è carente, anche, e lo ripeto, per questione di chili.

    RispondiElimina
  80. La loro fascia destra (Romulo-Iturbe) fa paura davanti ma è una buca dietro. Credo sia un punto nevralgico da risolvere, insieme alle capocciate di Toni nella nostra difesa scapata. La difesa a 3 la trovo nell'occasione alquanto pericolosa come tutte le volte che giochi con qualcuno forte sulle fasce che ci può raddoppiare e metterti in crisi. Per me potrebbe essere il giorno di Rebic che in fascia sinistra fa il fumo.
    Quella però che la difesa a quattro allarga troppo i centrali e lascia ampie fette di campo non la seguo mica molto. Perché, quando di centrale ce n'è uno solo le cose vanno meglio? Guarda che nella difesa a tre i due difensori laterali mica possono stare nel mezzo.

    RispondiElimina
  81. Con gli acquisti di Rossi e Gomez il 3-5-2 sembra essere il modulo più adatto.

    RispondiElimina
  82. Tenendo conto che i tre tenori, che Montella considera, giustamente, un punto fermo, sconsigliano l'adozione del 4-4-2.

    RispondiElimina
  83. Ambro accanto a Gonzalo é quanto avevi prevsito faccia Montella, e lo commentavo: Ambro stopper a uomo o lo tengo fuori é la mia idea, ma non sarà cosi'.

    RispondiElimina
  84. La difesa a quattro allarga troppo i centrali nel senso che devono andare a chiudere se c'è una ripartenza avversaria ed il terzino è troppo avanzato. Non essendoci un interditore centrale che scala dietro, si crea un varco. Difendendo a tre, il centrale esterno chiude sulla fascia i restanti due presidiano il centro, l'esterno di centrocampo della parte opposta rientra per presidiare la sua fascia difensivamente. Io dico che più che i difensori, per giocare a quattro ci mancano i centrocampisti con le caratteristiche giuste.

    RispondiElimina
  85. Mi ha messo un punto di troppo, la sequenza era: " terzino troppo avanzato,non essendoci un interditore ecc"

    RispondiElimina
  86. Montella non ci legge.....Analizzando i match di oggi risalta ancora una volta il basso livello del campionato italiano, con una vincitrice (madama omicidi) che fa il solito campionato a se e sino a maggio terrà la seconda a 7 o 8 punti, lasciandole così l'illusione di potersela giocare, mentre il gruppone di "incompiute" stazionerà intorno ai 10/12 punti; solito copione che può essere stravolto solo da Gomez, che può permettere il salto della viola, può implementare i nostri punti laddove le partite non si schiodano, può essere il valore aggiunto di un campionato quasi giá finito, dove la prima ha serie possibilità di arrivare al giro di boa con la terza a 12/15 punti. La Roma è come la viola 2012/13, arrivata lassù (noi mezza volta l'anno scorso) si è anestetizzata davanti al dressage decisivo (per noi a gennaio, per lei ora, a novembre), il Napoli ha l'asso senza poterlo calare (Higuain sembra fare reparto ma ne incide ne ancora ha risolto in maniera decisiva un match- col Toro fu doppietta dell'arbitro), l'Inter utilitaristica inizia a palesare problemini (calcio fisicamente dispendioso, quello di Mazzarri, e ora ci si mette la moglie di Maxi Lopez, allegra signorina che sta trattando Icardi come BB trattò Pato...). Da tutto questo emerge che dalla seconda posizione in giù si rallenta a turno, come se si volesse far rientrare il Milan in gruppo....Paradosso? Nessuna delle damigelle fa uno strappo decisivo, i media parlano di "impensabile un Milan fuori dalla CL 2013/14....." e così il pathos aumenta e la distanza decresce. Vincenzino Nostro pensaci tu....

    RispondiElimina
  87. Infatti Sopra, non c'è dubbio che, con gli acquisti di Rossi ed ancora più quello di Gomez, l'intento era di fare un ulteriore salto in avanti rispetto alla pur convincente Fiorentina dell'anno scorso. Rossi ha risposto oltre le più rosee aspettative, Gomez non ha ancora potuto farlo.

    RispondiElimina
  88. Foco, è quello che dico io da qualche giorno. Però bisogna anche dire che con Aquilani davanti alla difesa un minimo equilibrio sembrava esserci. Con il ritorno di Gomez le cose migliorano, Rossi può fare la seconda punta e Cuadrado dare una mano a centrocampo.


    Interessante l'esperimento Vargas con il Milan che, essendo nato terzino, si posiziona molto più in copertura. Ma non è stato più ripetuto, nonostante avesse funzionato. Perchè?

    RispondiElimina
  89. ..'azie per l'info, Jordan. Infatti mi stupivo che i nostri sinistrorsi facessero comunella coi destrorsi del Verona

    RispondiElimina
  90. Foco se c'è una ripartenza è anche l'esterno di centrocampo che deve proteggere l'avanzata di quello basso, il che è molto più immediato che mandare quello dall'altra parte nella difesa a tre, che, comunque lo può fare anche difendendosi a quattro se si creano dei vuoti. Se la difesa a 3 la intendi spesso a 5 allora di sicuro è più protettiva se no non vedo come. Si tratta comunque sempre di movimenti di squadra ed i numerini, un'altra volta, lasciano il tempo che trovano. Certo se in una ripartenza ti trovi tutto sbrindellato in avanti ti possono infilare come il burro nelle praterie, ma in questo c'entra poco il partire a 4 o a 3 c'entra invece l'osservare le posizioni in campo e le distanze.

    RispondiElimina