Delio
Rossi sembra aver preso a sganassoni anche le poche certezze che
erano sopravvissute al naufragio della stagione, che oggi scopriamo
avere sinistre analogie con quello della Concordia, una per tutte il
giglio, e poi perché ad entrambi Costa, a noi per prima cosa è
costata la panchina, da salda che era, a saloon della rissa, e
speriamo non al saldo della panchina di fine stagione, e poi, e poi
quello che non ti aspetti. Che non è lo scoglio, come nel caso
di Schettino, o lo scattino di nervi con il quale il Mister ha
cercato di buttare a mare la propria carriera, e nemmeno il
deferimento del probabile DG che ancora non è arrivato, ma il
giocatore, invece, sul quale si sono spese le uniche parole credibili
all’indomani di un rinnovo accompagnato dalla fanfara della
candidatura a diventare il nostro Ennio Doris, Jovetic giocatore e
banca dove custodire i sogni, e intorno al quale costruire il futuro.
La banca costruita intorno a te, insomma, ma che in quanto tale
diventa pericolosa se qualcuno te lo vuole mettere nelle mele, si,
perché non avendo nessun muro d’appoggio, il rischio è
quello di rimanere a chiappe scoperte. Forse è successo
qualcosa, il giocatore non gioca più accusando disturbi, che
però non si rilevano con gli strumenti, come del resto le
Scole, che non sono quelle che non ha fatto Cerci, anche se si sono
dimostrati degli scogli difficili da superare, e poi prende e saluta
la compagnia senza però salutare. O forse non è
successo niente, anche se dobbiamo fare forzatamente i conti con le
parole di Guerini, crude come le immagini della festa scudetto
juventina, parole che non sembrano lasciare dubbi ai dubbi, e se
fosse così bisogna capire cosa è successo da quando il
giocatore e la società si baciavano in bocca
appassionatamente, mentre adesso sembra diventato improvvisamente un
amore ai tempi del colera, dal quale si scappa per non infettarsi.
Intanto va capito se JoJo è sempre convinto, perché se
non lo fosse più, sarebbe importante come prima cosa, capirne
il motivo, o forse il motivo è l’allontanamento di Corvino,
più di un punto di riferimento per il suo agente, o è
questione diversa, ed è la società che vuole rientrare
economicamente, oppure invece non c'è nessuna questione.
Quello che conta è che noi abbiamo bisogno di un giocatore
motivato e non dell’ennesimo scontento sul quale incernierare una
rivoluzione, con il risultato di ritrovarci in mano la porta che non
sappiamo nemmeno se sarà affidata ancora a Boruc. JoJo è
più di un grande talento, che però deve rimanere solo
se convinto, altrimenti abbiamo già dato con i giocatori forti
sulla carta ma dalle motivazioni di carta e la professionalità
a doppio velo, chiunque sia, anche quelli più bravi con il 10
sulla maglia, se quel numero deve stare a significare i 10 piani di
morbidezza. In questo caso allora sarebbe meglio monetizzare, sempre
se l'operazione equivale a reinvestire completamente la cifra
ricavata, per vedere a Firenze gente che si innamora finalmente della
maglia, e non venga, invece, a riformare la Banda della Magliana
nello spogliatoio, che giochi anche nella propria Nazionale, e non,
invece, nella Nazionale e poi anche nella squadra che paga lo
stipendio. JoJo è un giocatore al quale dobbiamo tanto
quest’anno, e proprio per questo motivo è giusto ascoltarne
le perplessità, se ne ha, dopodiché è meglio non
tenere nessuno a dispetto dei santi, questo è il mio pensiero
semplice semplice, terra terra come l’orto, e voglio credere alle
parole di Mencucci, perché sarebbe un vero peccato perderlo,
come un peccato sarebbe tenerlo se non ci sono più i
presupposti, e soprattutto, prima che Zeman, uno che non alza mai le
mani, gli spenga una sigaretta sulle perplessità. E anche se
alla fine arriverà Pioli, uno come JoJo lo vedrei proprio bene
in una squadra di Zeman, giocatore che senza problemi fisici e
perplessità, potrebbe essere in grado di fare non solo la
differenza, ma anche di far smettere di fumare chi come Zdenek è
Boemo, salvandolo probabilmente dall’enfisemo.
Anche io, come Jordan, penso che Guerini quando parla di solo quattro che restano si riferisca ai titolari. Leo, Deep, Vitalogy, Antognoniforever,hanno scritto su come cambiare la rosa e budget relativo, cose interessanti e ragionevoli, io una settimana fa avevo fatto una ipotesi di futuro organigramma e futura rosa che mi pare non si discosti molto da quanto stanno proponendo, e che prevede dieci cessioni, alcuni prestiti, cinque acquisti, un paio di rientri da prestiti e cinque immissioni dal giovanile , la ripropongo, con qualche perfezionamento e due postille, perché secondo me rappresenterebbe non solo finalmente l’annunciata rifondazione ma garantirebbe anche i presupposti di un rendimento della squadra più alto rispetto al recente passato, il tutto con un budget contenuto e soprattutto l’abbattimento dell’età media ed un contenimento del monte ingaggi, che sono ancora più importanti, senza considerare il sicuro marcato aumento degli abbonati che garantirebbe l’ingaggio di Zeman ( e questo fatto qualcosa vorrà pur dire, a meno che non vogliamo pensare che questa grandissima popolarità sia frutto di sprovvedutezza):
RispondiEliminaPresidente Onorario: Diego Della valle
Presidente Operativo: Andrea Della valleA.D.: Lo Monaco
D.S.: Macia
D. T. : GueriniAllenatore: ZemanOut (10):Boruc, Cassani, Vargas, Natali, Gamberini,Kharjia, Montolivo,Lazzari,Marchionni, Amauri.
Dati in prestito (9)
De Carmine, Iemmello, Salifu, Zohore, Matos, Bittante, Carraro, Rozzio, Campanharo.
In (25 con 5 nuovi acquisti, di cui una riserva e quattro titolari):
Neto, Svedkauskas, simil Storari, Romulo, De Silvestri, Nastasic, Camporese, Hegazy, Felipe, Pasqual, Ashong, Piccini,Romizi, Panatti, Berhami, Olivera, Verratti o similare, Cigarini o similare, Lijajc, Jovetic ( salvo quanto detto in merito qua sopra da Pollock, che sottoscrivo in pieno) , Cerci, Acosty,Osvaldo o similare, Pinilla o similare,Gondo. 24.000 abbonamenti
Obiettivi minimali: Europa League in due anni e 1 Champions League ogni tre-cinque anni. Obiettivi Ottimali: 2012-2013= Europa League, 2013-2014= Champions League, 2014-2015= Scudetto
Postilla 1: Il semplice avvio del progetto Mercafir ( sua assegnazione alla Fiorentina ed apertura del cantiere) garantirebbe un posizionamento immediato sugli obiettivi ottimali grazie ad un investimento medio maggiore sul valore dei quattro acquisti titolari e/o uno o due nuovi importanti acquisti a gennaio.
Postilla 2: l’operazione Zeman e conseguente ringiovanimento della rosa ha i suoi margini di rischio, un rischio però relativo tenendo conto del punto a cui siamo giunti,della nostra classifica negli ultimi tre campionati, degli obiettivi, e del fatto che questa volta sono gli stessi tifosi a volerlo correre, dimostrando invece, a mio parere, senso della realtà e chiarezza di idee più di quanto sembra averne la proprietà in questo momento. Chiarezza di idee che tra l’altro e curiosamente costerebbe meno rispetto alle costose e poco entusiasmanti anticipazioni di stampa. Fa piacere inoltre che una idea avanzata coraggiosamente, ed in anticipo su tutti, da questo blog, Poeta in testa, oggi sia considerata da tutti gli osservatori nazionali come realistica e ragionevole, e resa problematica solo dagli impegni di Zeman in quel di Pescara.
Il copia incolla, pur parziale e dichiarato, mi ha fregato: valle e valle ancora una volta stanno per Valle e Valle.Eh,eh,eh.
RispondiEliminaChiari, il tuo organigramma può essere abbastanza condivisibile, ma i DV non hanno intenzione di prendere uno come Lo Monaco, bravissimo, ma troppo simile a Corvino nel modus operandi. Come DS Macia va benissimo, ma per agire con tempestività sul mercato internazionale e prendere giocatori buoni in prospettiva a costi bassi, occorre che il DS possa strettamente relazionarsi con un dirigente operativo, perché i tempi sono strettissimi se vuoi fare un affare buoni. Se quello deve essere uno come Mencucci, ad esempio, la vedo dura.
RispondiEliminaQuanto a Zeman, credo che il sia fico meglio del bigoncio in questo preciso momento storico. Di sicuro è in grado di allestire una squadra in grado di giocare un buon calcio e Dio sa quanto ce ne sia bisogno oggi a Firenze. Non credo neppure sia impresa impossibile portarlo via da Pescara, dal momento che di quella squadra non rimarrà quasi più niente. Verratti andrà alla Juve a fare il vice Pirlo, Insigne a Napoli a sostituire Lavezzi, Immobile è già per metà del Genoa. Tra ricostruire a Pescara o a Firenze, tu. obbiettivamente, cosa sceglieresti?
La rosa che proponi è sicuramente verosimile, a parte Ljaijc che non è riproponibile da queste parti per più di un motivo. Lo scadenziario degli obbiettivi ottimali un po' meno, perché per raggiungere lo scudetto in tre anni occorrerebbero investimenti molto importanti che non credo siano nelle corde dei DV. Più realistico pensare di poter riagguntare la Champions nello steso lasso di tempo.
I miei dubbi sulla tua rosa, Chiari, sono:
RispondiEliminaCessione di Cassani in favore di De Silvestri e Romulo, Neto titolare e Ljajic ancora in rosa.
Per il resto concordo alla grande!
Chiari se si dice quello che si vorrebbe ognuno può dire la sua ed anch'io direi, ho già detto, Lo Monaco come DS. Però son d'accordo con McGuire, mi sembra non si sia su quella lunghezza d'onda e, se Oriali dirà di no (è lui che tituba, non loro. Non conosce Macia e vuole garanzie su ciò che si può spendere), ho paura che sia più facile andare su una soluzione interna promuovendo Macia ed affiancandogli magari Guerini. Sarebbe una soluzione della minchia. Macia è ottimo nello scouting ma ha fallito come DS sia a Valencia (dove fu sostituito da Carboni, prima di andare a Liverpool a fare di nuovo il capo degli osservatori), sia in Grecia dove è venuto via dall'Olympiakos dopo sei mesi. Guerini poi il DS non lo ha fatto mai. Spero, nel caso vada buca con Oriali che tentino con Sartori o Vitale o qualcun'altro del mestiere se no si fa per ridere.
RispondiEliminaSoluzione portiere, caro Deep, anch'io, che pure stimo parecchio le qualità di Neto, lascerei com'è, perchè stimo, oggi, anche di più Boruc. Però credo che sia il polacco che non ci vuole più stare, perchè ha offerte buone in giro. A questo punto andrei avanti con Neto magari guardandomi le spalle con un portiere affidabile (quel simil-Storari che scrive Chiari), senza dover investire la luna su un titolare sicuro che, tra l'altro, all'orizzonte nemmeno vedo. Per costo-qualità sono completamente scettico sul reclamizzato Viviano. Situazione Cassani. Costa 4,5 milioni ed ha trent'anni suonati, penso che si possa trovar di meglio. Stesso discorso per De Silvestri, dipende da quanto se ne può ricavare, per 5-6 milioni venderei anche lui. Romulo con uno come Ranieri non ha senso, con Zeman lo terrei e credo vi sorprenderebbe. Stesso discorso per Ljaic che, però credo sia in lista di partenza per altri motivi.
RispondiEliminaJordan e Mc Guire, non mi son limitato a ipotizzare quello che vorrei ( nel caso avrei sparato più in alto, eh,eh,eh), ho cercato di fare un’ipotesi su quello che secondo me si potrebbe fare realisticamente in questa concreta situazione. Io penso ad un Amministratore Delegato che non sia un uomo d’azienda in senso stretto, ma anche un uomo di calcio, e tra quelli in circolazione ed abbordabili Lo Monaco mi sembra quello che più ha queste caratteristiche. La differenza con Corvino è proprio che Lo Monaco, al contrario di Corvino, ha rivestito questo incarico, non solo tecnico o sportivo, ma di massimo responsabile aziendale ( il Marchionne della situazione per intenderci), ed ha dimostrato di saperlo fare bene; certo in una società come la Fiorentina gli servirebbe una longa manus sul mercato, giusto come Macia, ed un'altra verso l’area tecnica giusto come Guerini. Oriali, anche nel malaugurato caso dovesse venire, non credo che sarà per fare l’A.D . Mc Guire, so bene quale è la situazione di Liajc, ma nonostante ciò mi piacerebbe che a decidere il suo futuro fosse il prossimo allenatore, mi pare che sul piano disciplinare abbia pagato abbondantemente l’errore, altrimenti devo pensare ad una inaccettabile discriminazione nei suoi confronti. Deep, faccio mie le cose che ti ha scritto Jordan, con una piccola differenza, darei una chance a de Silvestri per quello che fa vedere quando è nella versione de luxe, tanto più se a "curarlo" ci fosse Zeman.
RispondiEliminaAfrica allineata
RispondiEliminaCiao a tutti
mi
allineo agli altri e dico la mia,che non prescinde pero'da chi
sara'l'allenatore.Se arriva ZZtop(sponsorizzato dal Colonnello e Pollock
in primis e che sarebbe il top per tipologia di gioco,entusiasmo di
arrivare a Firenze,abitudine a convivere in piccole realta',mostrare i
denti alle grandi,non esoso con richeste di giocatori famosi,e
malleabile con l'ingaggio)allora vanno presi quelli adatti al
433.Farei l'impossibile per confermare Boruc,dietro siam messi bene,nel
mezzo recuperare Romizi,Behrami e a sinistra Alain Traore',23 anni,un
esterno tipo Bastos,ma con una lecca di sinistro micidiale che lo porta a
far gol da fuori e su punzione,elementi che fanno la differenza e
spesso dimenticati.L'Auxerre va in seconda lega,quindi lo
vendono. Davanti Giroud (26 un simil Gomez che ti fa una quindicina di
gol)Jovetic,e a destra Cerci,che per me con ZZtop si darebbe la
svegliata definitiva,a rincorrere anche gli avversari come faceva Totti.Ovvio
che citare anche le riserve sarebbe troppo,cmq terrei Lazzari,e
Pasqual,e anche,udite udite Amauri,se i medici dessero garanzie di
recupero pieno e s'accontentasse di un contrattino annuo non
elevato.Questa e' gente che si impegna sempre.
Oriali
DG,$e come DS,se non dovesse venire uno gia'molto affermato,a me
piace Pino Vitale,citato da Jordan,che sa di calcio come pochi e che
conosce la piazza,altroche'.
Quanto
sopra non dovrebbe essere molto oneroso per i DV,a parte Giroud,che
andrebbe convinto bene,dato che ha grande mercato e soprattutto se il
boss(nel senso vero della parola)del Montepellier decide di
venderlo,dato che il prossimo anno fanno la CL.
Se venisse Ranieri,manco mi metto a pensare,che gia' dormo.
Ciao
Lele
Ma lì sta il busillis caro Chiari. Non vogliono affidare il mestolo ad un esterno. L'hanno fatto una volta con Corvino che non era AD ma faceva e disfaceva con poco controllo (se no a 30 milioni di passivo non sarebbe arrivato) e non vogliono ripetere l'esperienza, Il problema di base è che i loro uomini (il gatto e la volpe) oltre a non capire una cippa di calcio non sanno nemmeno muovercisi e mi sembra anche che imparino poco perchè peggiorano invece di migliorare. Questo è il vero problema della Fiorentina: non avere un referente di fiducia e che ci capisca, o non si fidano e non capiscono una cippa.
RispondiEliminaIl punto Jordan, è che se non metti delle persone competenti nella materia di cui la Fiorentina si occupa, che non è un settore merceologico qualunque,anche ai più alti livelli, chi sta sotto ne risente, perché gli manca la giusta dialettica e la giusta fiducia negli input che arrivano dall’alto, tutte cose che riducono le probabilità di errore, e tutte cose che ci potrebbero essere tra Lo Monaco e Macia e tra Lo Monaco e Guerini. Corvino più che voler far da solo in tante situazioni è stato lasciato a fare da solo perchè sopra di lui non ci capivano.
RispondiEliminaTu sfondi un uscio aperto a dir di Lo Monaco a me, ma lo devi dire ad ADV ed ai suoi cattivi consiglieri. Se gli instillano nel capo il dubbio che lo freghino ecco che loro, gli incompetenti, finiscono con l'assumere potere ed il Lo Monaco a farsi controllare da due incompetenti non ci sta e non ci viene. Ha litigato con Pulvirenti figurati se vuole stare a brigare con Gnigni e Ucci.
RispondiEliminaInfatti, Jordan, un AD per definizione risponde alla proprietà, non ad altri.
RispondiEliminaSe non si tagliano un paio di figure inutili (Teotino-Cognigni) rimarrà comunque un'organigramma sbilanciato sulla non conoscenza dell'ambiente calcio e saranno troppi i giudizi ed i consigli di incompetenti, che seppur in buona fede, daranno indicazioni e suggerimenti che provocheranno caos. Lo Monaco sarebbe un bell'innesto, il lavorare in sinergia con Macia un altro punto a favore e magari lasciare Guerini con un ruolo di collante squadra-società. Come si vede, tre uomini di calcio, non tre figure a capocchia. Resta da convincere ADV che ancora si fida troppo di "questi" collaboratori. Ma qui si fanno nomi e passano giorni senza che quella figura sia ricoperta, ed io che mi aspettavo avessero le idee chiare...
RispondiEliminaCerca di metterti anche nei loro panni, Cognigni e Mencucci sono uomini d'azienda dei quali si fidano, Lo Monaco (o chi per lui dovesse avere il mestolo con riporto diretto ad ADV) uno che viene da un ambiente diverso, abbastanza paludoso e nel quale sguazza come un'anguilla, sconosciuto, sia lui che l'ambiente. Ti può far credere che Cristo è morto dal sonno e tu ci devi credere. Tieni conto anche che ADV si è dedicato parecchio alla Fiorentina in questi tempi di profonda crisi, ma non credo che abbia intenzione di fare il Lotito, il De laurentiis o lo Zamparini. Pur nella scia del fratello, ma dovrebbe occuparsi d'altro, delle aziende di famiglia che portano introiti, non di quelle che se vai bene fai pari. Un Lo Monaco gli serve come il pane, ma ne hanno una fifa blu (anche alimentata da chi ha interesse a farlo).
RispondiEliminaNell’ultima tua frase, Jordan, descrivi la contraddizione nella quale forse si stanno dibattendo. Quando ti butti in un campo di attività nuovo e così atipico rispetto ai tuoi, tanto più se non vuoi fare l’apprendista stregone che vuol fare direttamente affari in un campo dove direttamente non se ne fanno ( vedi i casi da te citati), ne vieni fuori se trovi un top manager del campo con grandissime capacità. Per cinque anni ha funzionato in qualche modo l’accoppiata Corvino-Prandelli che sopperiva a tutto. Hanno provato a ricostruirla prima con Sinisa e poi con Rossi, ma tutti, a partire da Corvino, sono affogati nel fango prodotto dagli avanzi invenduti(i frustrati, gli insoddisfatti , i presuntuosi, gli indisciplinati, etc.,etc.) del ciclo precedente. Ora ci sarebbe da ripensare tutto. Nella rosa qualcuno che si salva c’è, in società solo Guerini.
RispondiEliminaQuesta volta nel sitone Nicolaclaudia ne dice una di cui anche io sono convinto da tempo , e cioè che la mancata vendita di Montolivo sia colpa della proprietà, e questo non solo quando il possibile acquirente era l’Inter ma dopo anche il Milan, ed in entrambi i casi non per questioni commerciali ma di principio. Corvino che era un semplice DS dovette prendere atto di questo doppio veto ( un po’ come quando gli stopparono la cessione di Mutu alla Roma). Questo succede quando non hai le persone giuste al posto giusto. Se ci fosse stato un AD vero in grado di interloquire con la proprietà e di far valere la logica giusta, invece che due teste di turco portaordini della proprietà e incompetenti in materia, magari errori del genere non si sarebbero commessi, o, come dicevo prima, si sarebbero ridotti all’osso. Fino a che va tutto bene queste cose sembrano marginali ma quando cominciano a venire fuori serie difficoltà diventano devastanti.
RispondiEliminaChiari di chi siano state le colpe o le direttive è difficile dire e non lo so. Son più portato a dire che il permalosissimo ex-mago di Vernole ci abbia messo anche molto del suo, e, soprattutto in queste ultime due campagne acquisti sia stato lui a decidere di non accettare offerte in realtà molto basse del Milan (sempre meglio che nulla, ma sarebbe stato come riconoscere tutte le cazzate fatte in precedenza). Non so invece come ci sia da ripartire le cope nel peccato originale, che era successo l'anno prima. Al ritorno dai mondiali, prima di quel famoso 1 settembre con la dichiarazione dei "100000 euro", se non firma lo metti sul mercato e, con due anni di contratto davanti, ha poco da fare il furbo, lui ed i suoi procuratori. Anche allora chi aveva litigato era Corvino, (già prima per Frey), però può darsi che un presa di posizione decisa per mettere il giocatore sul mercato avesse bisogno dell'avallo della proprietà che, magari, non c'è stato. Di chiunque sia stata la colpa fu una grossa corbelleria. Il caso di Prandelli-Mutu fu diverso, lì fu l'allenatore ad opporsi ed il presidente (allora ADV) a dargli alla fine ragione. Questo potrebbe in teoria succedere anche ad un AD, il padrone è sempre il padrone.
RispondiEliminaJordan certo che colpe ne hanno
RispondiEliminaun po’ tutti, ma sai, quando devi dire sì o no a Moratti o a Galliani è la proprietà che entra in ballo. Certo che
col senno del poi era da vendere subito, all’inizio della farsa, ma in quel caso
si trattava di una decisione da prendere molto impopolare e coraggiosa che nessuno, proprietà in testa,
ebbe il coraggio di prendere, in ogni caso la pazzia fu di non venderlo l’estate
scorsa quando tutti avevano capito. Un AD, Jordan, se è un vero AD e non una
testa di turco, con il padrone interloquisce con autorevolezza e ti dirò di
più, più è capace e competente più sa far prevalere la sua opinione anche nei confronti del
padrone.
Ho detto "potrebbe in teoria" che mi sembra tutto fuori che uno "statement". L'AD o, comunque, l'operativo bravo, si fa dire di sì quando ce n'è bisogno. Lui ha le mani in pasta e sa come presentare le cose. Nel caso di Corvino-Montolivo ho invece l'impressione che volesse farsi dire di no, cioè che eventuali veti non gli paressero il vero. Venendo a Lo Monaco ancora non è andato al Geonoa "spes ultima Dea", magari senza volere alla fine fanno la cosa giusta.
RispondiEliminaLa questione Montolivo continua ad essere fumosa, e chi abbia mangiato prima la mela non è certo chiaro.
RispondiEliminaResta il fatto che il Milan attua da diversi anni la politica di prendere quasi solo giocatori svincolati, in certi casi con il sospetto che spingano i giocatori stessi a non rinnovare il contratto per poi poterli ingaggiare gratis, col triplo risultato di spendere meno per i giocatori (anche considerando l'ingaggio un po' maggiore per loro), di far contenti i procuratori che quindi continuano ad essere "alleati" della società milanese e di non far guadagnare soldi a dirette concorrenti. Questo è sicuramente successo con Mexes, il difendore ex Roma e secondo me anche con Cassano. Che sia accaduta la stessa cosa con Montolivo è più di un sospetto, così come è più di un sospetto che il Milan sia stato molto facilitato dall'operato dei nostri cari dirigenti e dai pessimo rapporti di Corvino con i procuratori. L'anno scorso (a rottura fra società e Montolivo già avvenuta, comunque, e probabilmente ad accordo fra il giocatore e i rossoneri già raggiunto) il Milan ci offrì un piatto di lenticchie per il Monto (anche se devo dire, col senno di poi, che un Paloschi ci averbbe fatto comodo) e rifiutammo per una questione di principio. Tra parentesi, il Milan fece la stessa operazione con Nocerino, pagato meno di 1 milione al Palermo, che in quel caso accettò: ADV evidentemente voleva far passare il messaggio che noi non siamo succubi delle grandi squadre come lo sono altre società, Palermo e Genoa per esempio. E' anche vero però che Montolivo rifiutò qualsiasi altra proposta perché già legato al Milan: per inciso, ricordo che Vidal, del Bayer Leverkusen, il quale anche lui aveva il contratto in scadenza nel 2012, venne acquistato per soldoni dai gobbi, mi sembra una decina di milioni più bonus, per cui non sarebbe stato strano se una qualche società, italiana o estera, avesse offerto una cifra simile per Montolivo.