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mercoledì 22 luglio 2015

Non sudavo così tanto da ieri

Le grandi domande del dopo Montella: “Chi siamo? Da dove veniamo? Chi sostituirà Savic? E soprattutto “La pelle cadente sotto le braccia degli anziani permette loro di volare?”. In mezzo c’è stato il ritorno al gol di Pepito su rigore nella sconfitta 4 a 2 contro il PSG  a New York, il gran gol di Joaquin, quello annullato a Rebic, il palo di Vecino, e soprattutto la risposta alla terza domanda "Non sarà Hegazy a sostituire Savic". E così oggi tutte le attenzioni ritorneranno inevitabilmente sul mercato, anche troppe, così come trovo ingiusto che per colpa di telecamere, satelliti e GPS, un uomo non sia libero di uscire a prendere le sigarette e non tornare più. Sarò anche un poeta, e forse è per questo che il mio cuore si tuffa sempre di testa, ma non mi piacciono i "forse", i "vedremo", le persone non hanno bisogno di sperare, hanno bisogno di sapere chi sarà il nuovo centrale difensivo, e non solo alla luce delle chiusure (?) di Bagadur ed Hegazy contro il PSG. Anche se cominciamo a intravedere l’idea intrigante di rilancio della società dopo la fine del ciclo Montella, rilancio che passa da un ringiovanimento della rosa, dall’inserimento di prospetti interessanti, si cercano cioè giocatori di forte personalità e carattere, sperando che ne esistano ancora di giocatori con le palle, così come non so se esistono ancora gli uomini con le palle, di sicuro questa estate torrida ci sta dicendo che esistono ancora gli uomini con le palle che escono dal costume. Agli incontentabili, a quelli del ridimensionamento ogni due per tre che bubano per il due a quattro di ieri, devo suggerire di essere meno scontenti, o almeno meno tristi perché poi le zanzare vengono a farvi compagnia. Certo che la posizione di Cognigni è davvero scomoda, a volte al limite dell’ incredibile, fa una cosa buona come comprare Mario Suarez e ha fatto solo una cosa buona, ne fa una ritenuta sbagliata come vendere Savic, e non ha solo sbagliato, è proprio uno stronzo. E poi nessuno è perfetto, guarda Gomez che ieri è stato scambiato per la Statua della Libertà, a me per esempio come poeta manca sempre un verso, e al Bambi manca il gene dell'accensione serale della lavastoviglie. Sono certo che molti tifosi non piangono per via di Cognigni o per la prima sconfitta della stagione, si piangono addosso solo per rinfrescarsi. A me è sufficiente sapere che non sarà un anno di transizione, odio qualsiasi menopausa di riflessione. Noi che ci lamentiamo sempre, noi che non perdiamo occasione per dire che nel calcio non c’è più riconoscenza, vedi Salah, oppure i giocatori che non rinnovano per andare a regalarsi altrove, è vero, ma allora cosa dovrebbe dire Bruce Willis se solo avesse saputo che finiva a fare la pubblicità per la Vodafone, forse li avrebbe lasciati tutti nella trappola di cristallo. Così come noi avremmo fatto rinnovare Neto prima che si mettesse d’accordo con la Juve. Ma adesso però il problema ce l’ha proprio la Juve, perché Neto con la presenza ingombrante di Buffon, per aver più spazio sarà costretto a scoreggiare.