Tommaso si è stupito molto che stessi lì sul divano ad applaudire così tanto al mercato della Fiorentina, gli è sembrato eccessivo che mi fossi fatto venire le mani come Gianni Morandi, specie a fronte della cessione di Savic. Da buon padre gliel’ho lasciato credere tutto questo ottimismo, per non rovinargli l’estate, perché in realtà mi sono venute a forza di schiacciare le zanzare. Anche se Mario Suarez rimane comunque davvero una grande operazione. Dell’addio di Savic mi sono piaciute invece le lacrime, e per me i più meritevoli un posto tra i magneti sul frigorifero lo troveranno sempre. Insomma, in questo momento sto solo cercando il capo perché la coda la vedo perfettamente. Intanto emerge un retroscena in merito al comunicato di FirenzeViola dettato dall’esasperazione per un’attesa infinita che non porterà mai alla tanto agognata conferenza stampa di ADV. L’inviato avrebbe confessato di giudicare sempre le persone dall'aspetto, se aspetta troppo quindi, alla fine si rompe le palle e da giù di matto. Adesso via con Milinkovic a formare un gran bel centrocampo, con Borjia spostato più avanti, dopodiché un bel difensore centrale, un caffè, poi pinne, fucile ed occhiali, e un tuffo dove l'acqua è più blu, niente di più. Perché dopo un bagno posso anche spiegarvi che è la complicità il vero segreto di certi amori che durano. Un gesto, uno sguardo, un codice di comunicazione senza parlare. Una plusvalenza anche se piccola sembra poco, ma non lo è. Questo di fatto è il grande amore tra Diego Della Valle e Cognigni. Il Bambi da uomo di strada qual è, invece di un segreto mi ha svelato un trucco che voglio condividere in modo che ne possiate approfittare anche voi. Lui si alza molto presto, e questo gli permette di avere più tempo per lamentarsi del calciomercato. E a proposito di esperienze di vita messe a servizio degli altri, ho avuto anche modo di leggere il racconto del “viaggio” che ha fatto un tifoso Viola andato in coma battendo volontariamente la testa nel muro all’indomani del mancato accordo con Salah, e uscito dal coma dopo che il padre gli aveva sussurrato nell’orecchio della cessione di Savic nel tentativo disperato di scuoterlo da quello stato. Si è riavuto davvero, e di getto ha raccontato di questo suo viaggio, lo ha colpito il fatto che mentre i tifosi juventini viaggiavano in strade perfettamente lisce e drenanti, le strade dei tifosi Viola facevano così schifo, che la vita non ti passa nemmeno davanti perché prende tutte le deviazioni possibili e poi si perde. C’era anche uno striscione Viola esposto in un’area di servizio invasa dalla polvere, i contorni annebbiati da una dimensione non terrena, oltre alla polvere, ma stranamente il messaggio si leggeva benissimo: “Vorremmo dire alle zanzare che è inutile ci ronzino intorno: ci hanno già succhiato tutto i Della Valle”. I locali pubblici in quel posto erano prima senza Wi-Fi per permettere ai tifosi di difendere Neto a voce alta, e quindi subito ripristinato per evitare di sentire certe stronzate. Io che sono un tifoso Viola all’ultimo stadio devo dire che se è vero che la Fiorentina crea dipendenza, in questo periodo anche il cocomero non scherza. E prima di andare a fare la doccia che ormai mi vede più della Rita, vi dico che ci sono certi tifosi in San Frediano, quelli che si definiscono amici, quelli che si considerano vicini alla proprietà, vicini a quel procuratore, vicini all’andropausa, che sanno sempre tutto sull’ultimo acquisto della Fiorentina, sugli intrighi di mercato e sulla dismissione dei Della Valle, gente che sa sempre come trovarti. Beh, io li considero più come stalker.