Posso capire se una ragazza ti porta al teatro a vedere una tragedia e poi non te la dà, le tragedie allora diventano due. Ma la vendita di Savic, no, non può essere considerata una tragedia, anche se abbiamo fatto prima a trovare il pianeta gemello che non il suo sostituto. Questione di priorità, la nostra è quella di ricostruire il centrocampo, e anche quella del Bambi non riguarda il centrale difensivo, lo si capisce perché va a correre sul Viale dei Colli con la maglietta "i love fish and chips". E’ comunque sempre giusto farsi delle domande, “Chi siamo? Dove andiamo?”, della serie le classiche, “Quali sono i nostri obiettivi? E’ in atto un ridimensionamento?”, della serie le scie chimiche, “A quanto stanno gli scampi? QUANTO?! No, guardi, mi dia tre etti di seppie, grazie”, della serie Cognigni al mercato del pesce di Civitanova Marche. E dopo i racconti erotici ternani lasciatemi dire che la Costa Concordia l'avrei lasciata lì, proprio come monito a Foco, e quindi più in generale come monumento alle cazzate che si fanno per trombare una donna. Chiusa la parentesi dei moniti umbri, vorrei tanto che il tifoso Viola prendesse la vita con più filosofia, che vivesse cioè con meno frustrazione la propria fede calcistica. Nella vita non importa quante volte si cade, e subito mi vengono in mente le semifinali della scorsa stagione, l'importante è quante volte si riesce a rialzarsi senza aver rotto il cellulare. Lo so che è il caldo a farvi cambiare metabolismo, ed è solo per questo motivo che digerite molto meno del solito il povero Cognigni, è anche vero che su Kepler 452b sembra che le donne scrivono "w il cazzo" sui muri. E poi lì saremmo anche fuori dall’orbita di Cognigni. Quale occasione migliore invece per raccontare la vittoria di ieri notte ai rigori, se non quella di riassumerla nella foto di copertina, a proposito di Benfica, che alla fine è sempre meglio che far affondare una nave all’isola del Giglio. Stanotte dormirò dentro la yurta, e oltretutto mi è stato assicurato che il bagnino dello stabilimento balneare è un leghista, sta lì e guarda la gente annegare. Intanto l'autostrada conferma quanto sia democratica: le distanze non fanno preferenze, le soste uniformano bisogni e stanchezze, il caffè è acido per tutti. E visto che quando sono in ferie mi sento più buono, vorrei quindi spezzare una lancia a favore di Cassandra che non si è sempre lamentato così a cazzo, da solo. Prima faceva il corista in un gruppo di pessimisti che poi si è sciolto perché nessuno di loro credeva che potessero avere un futuro. Che poi Cassandra mi ha scritto in privato una verità sacrosanta, non come la storia della dismissione, a dimostrazione che quando non si parla dei Della Valle è persona lucida e serena, infatti mi ha scritto "L'ideale sarebbe morire da giovani più tardi possibile". Chiudo confessandovi che le domande più terribili, quelle insomma tipo “Milinkovic Savic va alla Lazio o viene alla Fiorentina?”, me le faccio la mattina presto mescolando lo zucchero nel caffè. E considerate che il caffè lo prendo senza zucchero.