Come quando corri come un pazzo per non perdere l'autobus e poi ti fermi di colpo, che non era quello giusto. Così Salah, ho ancora il fiatone per come è finita. La mia sensazione è che tutte le vicende in casa Viola pur di non lasciarle in sospeso si preferisca farle precipitare. Io non c’ho capito un cazzo, ma se volete ve lo spiego. E come se non bastasse mi ritrovo qua a non avere una soluzione neanche per la Grecia, ma questa settimana ho dovuto affrontare l'emergenza per non far morire le piante di mia mamma che è andata al mare. Intanto in Santo Spirito a differenza della Grecia abbiamo indetto un referendum per uscire dall'estate. Certo io non faccio testo, in situazioni di difficoltà dove ci sono da affrontare delle emergenze, vedi i casi Montella e Salah, risulto sempre troppo sentimentale. Il poeta non è adatto a gestire le criticità del calcio. Troppo sognatore, troppo dolce per affrontare squali come i procuratori, o nella vita verdesche come certe donne. Ricordo ancora quando chiusi gli occhi sognante credendo di fare un gesto altamente romantico, mentre la Beatrice mi diede dello stronzo sostenendo che mi ero addormentato invece di trombarla. Non per cercare attenuanti, ma ho anche gli ormoni romantici. Comunque sia trovo che c’è troppa pignoleria nella tifoseria, sempre lì a spaccare il capello e a sindacare su un giocatore nuovo in più o in meno, tifosi così pignoli che quando una gli si mette a novanta gradi sono li a controllare con il goniometro. Neanche fossero tanti Cognigni. Io sono rimasto indietro per capire cos’è successo con Montella e Salah, figuriamoci, non ho ancora capito se Neto alla fine si era accordato con la Juve, e a 53 anni la Rita dice che è troppo presto per la demenza senile. Allora forse è solo demenza. E poi su Plutone non c’è il wifi. A prescindere di chi siano le colpe non è giusto comunque che Salah ci abbia illuso con gol fantastici e velocità da cartone animato, doveva mostrarci subito il suo lato peggiore, proprio come ha fatto il più onesto Gomez, non abbiamo certo tutto questo tempo prima di rimanere delusi. E se confesso di non essere ancora in grado di anticiparvi il nome del prossimo acquisto, posso però indicarvi con certezza che i figli del diavolo sono quelli che passeggiano in camicia sotto al sole senza le chiazze di sudore. E poi, e poi c’è sempre la speranza che all’improvviso arrivi un annuncio di Andrea, che si aprano cioè nuove prospettive questa volta a noi favorevoli, ce ne sono di meravigliose che esaltano le forme, certe, dove le poppe sembrano addirittura più grandi anche di quelle della Beatrice. E non è per cercare scusanti, ma quella volta che fui attaccato da lei perché chiusi gli occhi, fu proprio per concentrarmi meglio sulle sue poppe. Viva certe prospettive quindi, basta insomma con le distorsioni ai collaterali, si, oggi voglio dare sfogo a quella voglia di gettare dalla finestra le medicine, i gastroprotettori, gli inibitori di questo e quello, e fare invece un brindisi a un nuovo campione.