Oggi vorrei rispondere senza tanto giropalla a chi trova inadeguato l’inserimento di Ambrosini all’interno di un meccanismo che produce il calcio più bello d’Italia. E lo faccio argomentando, perché questo atteggiamento non tiene conto del fatto che Ambrosini, al contrario di quanto si crede, è molto funzionale proprio per risolvere le problematiche tipiche derivate dalla troppa bellezza espressa dalla squadra. Trovo quindi questo tipo di critica verso Montella, un approccio un po’ superficiale, un po’ come quello di chi aveva previsto il suicidio del blog, e chi lo fa non tiene conto abbastanza del fatto che a Firenze, da sempre, si è dovuto convivere con i derivati della bellezza, e i disagi che questa provoca a volte negli animi più sensibili. C’è stato un periodo che il Bambi ha fatto il custode agli Uffizi, tra un soggiorno a San Patrignano e l’altro, e mi ricordo che mi raccontava come tutte le mattine venisse istruito e messo in grado di compiere interventi di primo soccorso. Succedeva che alla fine di una serie di sale, quando il percorso del turista ignaro combinava la visione in rapida successione di quadri del Botticelli, Giotto, Leonardo e Mantegna, alla fine, stordito da tanta bellezza, gli veniva la Sindrome di Stendhal e crollava al suolo. A quel punto interveniva il Bambi, che per far riprendere il turista mostrava una foto di Ribéry. Ecco, Montella ha adottato lo stesso tipo di metodo, ed oggi inserisce Massimo Ambrosini per scuotere dal torpore causato ai tifosi Viola dalla troppa bellezza del gioco della squadra. Devo dire che Montella dosa perfettamente la bellezza della manovra, e con l’utilizzo di Ambrosini tiene in costante equilibrio il picco di bellezza per non farlo degenerare in una qualche sindrome che poi il Calvarese della situazione interpreta erroneamente come una Simulazione di Stendhal. Devo confessare che io, a differenza di Montella, in un periodo un po’ buio della mia esistenza ho utilizzato la mia sfrontata bellezza fisica in maniera disonesta. Ricordo che lei era, invece, di una bellezza ormai sfiorita, ciò nonostante aveva qualcosa che mi attraeva in maniera irresistibile. E così cominciai a fargli la corte “Signorina ha degli occhi stupendi”, l’abbordai così, in modo forse banale, sull’11 che mi portava in centro. Lei ricordo che mi sorrise, arrossì e abbassò lo sguardo. Forse era timida, pensai, forse faceva mente locale sui suoi occhi che non erano poi così belli come io invece sostenevo con enfasi. “Davvero”, insistetti, “lei ha uno sguardo che mi lascia senza fiato, non so cosa mi succede, è qualcosa che non mi era mai successo”. “Ma che dice? Non crede di esagerare?”. Ma si vedeva chiaramente che era contenta, perché chissà da quanto tempo un uomo non le faceva più un complimento. L’autobus proseguiva mentre io intervallavo alle buche che caratterizzano il fondo stradale del centro storico, i miei piccoli affondi con le sue ritrosie, dolcissime e ormai quasi prive di resistenze, mentre i sobbalzi dell’11 facilitavano l’avvicinarsi dei nostri corpi che si toccavano e sfioravano di continuo. Sembravamo vecchi amici, o forse due fidanzati. Credo che se avessi voluto, probabilmente mi avrebbe dato subito il suo numero di telefono. Ma ormai non c’era più tempo, eravamo già alla mia fermata. Scesi, dopo averle stretto la mano sorridendole, e notai mentre l’autobus ripartiva, che lei si era girata per guardarmi andare via. Ci tenni a gridargli, “Sono come Anderson, non sono gay”. Sicuramente non ci saremmo più rivisti. O almeno questo lo speravo io, mentre dietro l’angolo mi ero già messo a frugare nel portafogli che le avevo sfilato dalla borsetta. Poi mi rabbuiai quasi subito e mi chiesi forse già pentito, perché mai una persona normale dovrebbe leggere quello che scrivo su questo blog, e la risposta la trovai scritta su un muro di via dell’Ariento.
Vani timori del Giannelli («piu' che sognare io volerei dimolto basso per poi non battere una bella musata»): lui la musata l'ha battuta da piccolo piccolo, la sua vita dopo è stata un calvario per lui e per gli altri vicino a lui.
RispondiEliminaSpero che la risposta di Anderson in conferenza stampa non sia del politicamente corretto (come credo). Il blog del Berciador si sta svuotando e Cloaca se non c'è Zemanviola crepa: affidarsi a Locke multiforme e al Giannelli per sopravvivere è grama.
RispondiEliminaIbarbo all'ospedale con l'appendicite, Rebic lo vogliono solo in B e lui non vuole la B.
RispondiEliminaBakic confermato per via della lista Uefa. Icardi in partenza per Monaco: il ragazzo si è perso, per la pelosa ragione che ha perso molti, da giovani.
RispondiEliminaNiente Daino dei Boschi: un'altra fiaba raccontata da procuratori e giornalisti tappabuchi. Ranocchia incedibile! Non lo vuole infatti nessuno, nemmeno i turchi, raffreddati dalla notizia che il broccolo nerazzurro avrebbe avuto al suo séguito lo Schreber, autore recente, per le Edizioni della Differenza (prefazione di Jean-Marie Le Pen, Norimberga, 2013) del trattato della tolleranza «Istanbul: dove finisce la civiltà e inizia il puzzo di piedi».
RispondiEliminaPollock, anche se lo hai promesso in premessa, hai argomentato poco o nulla.
RispondiEliminaSei stato prosaico ed elusivo, tu sì in perfetto stile Ludwigzaller.
Lo so che la cazzata che hai sostenuto contro il possesso palla ed a favore di Ambrosini ti angustia, ma resta tale.
Dosare la bellezza della manovra con la sua efficacia è la più grande delle ovvietà, ma nel nostro caso vuol dire preferire Rossi-Gomez a Jovetic Ljajic, non mettere Ambrosini al posto di Mati contro il Genoa in casa.
Puoi girala come vuoi, ma a prescindere dall'andamento della partita e della prestazione degli interessati, aver messo contro il Genoa in casa nostra, Ambrosini dal primo minuto non sta né in cielo né in terra, è inspiegabile, assurdo, pazzesco. In caso contrario Ambrosini deve essere considerato titolare e togliere il posto ad uno dei tre tenori.
E mi fa specie che tu ed altri, come Sopra, quando siete con le spalle al muro, cercate, disonestamente nei miei confronti e maleducatamente nei suoi, e pateticamente e disperatamente alla ricerca di qualche argomento, Lud, in modo inappropriato pretestuoso e infondato, così tanto per buttarla in caciara e per cercare un po' di popolarità a basso costo nel sito.
Lud e le sue strampalate teorie in questa discussione non c'entrano un cazzo.
Ma Anderson, che è un finto gay, può diventare anche un falso nueve?
RispondiEliminaRebic se vuol giocare deve andare in B, perché in A giocherebbe solo col diritto di riscatto di almeno il 50%, cosa assolutamente da evitare.
RispondiEliminaBombardamento mattutino a tappeto su San Frediano: i genovesi per una volta non badano a spese. Venendo seri, Chiari, ma come e dove Pollock sarebbe stato disonesto verso di te e Sopra maleducato? E dov'è, nel pezzo di oggi, che Pollock ha evocato Lud? Il problema è che la cosa, per Rebic, la vogliono evitare anche i club di A.
RispondiEliminaLo ha evocato, lo ha evocato, Colonnello,e nel più inappropriato, infondato, inopportuno e disonesto dei modi, ecco dove: "Trovo quindi questo tipo di critica verso Montella, un approccio un po’ superficiale, un po’ come quello di chi aveva previsto il suicidio del blog,..."
RispondiEliminaNon vedo perchè tirarmi sempre in ballo, Chiari. Comunque su Ambrosini: anch'io preferisco giocatori che sappiano costruire e di alto tasso tecnico. Ci sono però due o tre situazioni specifiche in cui Ambrosini si inserisce bene: in un centrocampo a quattro coi tre tenori in campo, a partita iniziata, su campi difficili ed in momenti particolari della stagione. Se mai l'età è una variabile non trascurabile. Quanto si può andare avanti con questo giocatore? L'esperienza dice che Pizarro al secondo anno accusa già il peso dell'età. Alla fine un giovane lo paghi 5 milioni ma ammortizzabili in 5 anni salvo aumenti di valore, un Pizarro lo paghi un milione ma dura un anno. Insomma stiamo attenti a non fare una squadra troppo matura, alla lunga si paga.
RispondiEliminaCome ho appena dimostrato rispondendo al Colonnello, non ti ho tirato in ballo io. Rivolgiti al padrone di casa.
RispondiEliminaScusa Chiari, ma «superficiale» non è un'offesa né una prova di disonestà. Il raffronto con Lud, poi, è magari incongruo o forzato per la differenza dei casi ma Lud non rappresenta in sé (nonostante il parere avverso della coalizione austriaco-catalano-africano-mugellana... ahahahahahahahah!) un insulto all'umanità. Lud è al massimo una fava e quindi se vieni (veniamo anzi: su Ambrogio sai che la penso come te e per primo sbraitai per l'errore montelliano) paragonato a Lud sei (sono) trattato al massimo da fava: direi che ci può stare.
RispondiEliminaPollock, fava può andare bene, se viene argomentato correttamente.
RispondiEliminaIl punto allora è che la fava sei tu, e clamorosamente fava, con le cazzate che hai scritto contro il possesso palla ed per giustificare Ambrosini titolare in casa contro il Genoa ( a fronte di un Mati smagliante in panchina).
Superficiale non è un'offesa, ma bisogna argomentare anche quello. E qui un'altra volta la fava sei tu, caro Pollock, perché le mie critiche a Montella, ed in generale, quando ne faccio, non sono mai superficiali, si possono ovviamente discutere, ma sono sempre puntuali, specifiche, concrete e ragionate. La tua risposta sì Pollock che è elusiva rispetto al fatto specifico e superficiale.
Chiari, il tuo è plagio. Tu sei Michael Jackson e io sono Al Bano. Perché sono stato io il primo a scrivere che sono una fava.
RispondiEliminaDisonesto, cervellotico, strampalato, pretestuoso, infondato, ingiusto, maleducato, e meschino, è stato il paragone di quanto sostengo sul possesso palla ed in particolare in questa discussione, con la teoria luddesca del suicidio del blog.
RispondiEliminaSecondo la Gazzetta la Fiorentina darà a Diakité 300mila euro netti fino al termine della stagione, mentre il Sunderland contribuirà con altri 150mila euro.
RispondiEliminaMa affogar m'è dolce in questo mare
RispondiEliminaA proposto, nella scuola spagnola ed in particolare catalana del calcio, che domina ed influenza il mondo da 15 anni, il possesso palla E' UNA RELIGIONE.
RispondiEliminaMontella è quello che più di ogni altro in Italia ha appllicato questa religione.
RispondiEliminaE non mi si venga a dire possesso palla sì ma bisogna vincere, e ovvietà varie, Anche la melina è possesso palla, ma quella è fatta solo per difendere un risultato. Col suo possesso palla la scuola spagnola (prima sempre ai margini) è diventata una delle più vincenti della storia del calcio.
RispondiEliminaChiari, tu devi però concedere che al mondo si possa pensarla diversamente da te e da me circa l'impiego di Ambrosini. E la teoria contraria alla nostra è stata argomentata, ha una sua logica. Pollock, poi, nei suoi elzeviri non compie analisi tecniche, lo sai, parte da un pretesto calcistico e fantasiosamente vi ricama i suoi poemetti in prosa. Quindi può anche essere stato sbrigativo, ma perché gli interessava tutt'altro. In quanto a «fava», ti assicuro che a Firenze non viene mai «argomentato correttamente». Sarebbe un delitto argomentarlo correttamente, una cosa antifiorentina, una cosa da contado. Quasi una juventinata.
RispondiEliminaA prescindere dalla disputa su chi ha il copyright della definizione di fava per il poeta, venendo ad Ambrosini ed alla partita col Genoa, c'è da notare che Ambrosini ha provocato il rigore del primo pareggio, è stato alla base del secondo goal, ha portato quella grinta che ci ha aiutato ad uscir fuori da una situazione tutt'altro che facile, ha giocato, a giudizio di tutti un'ottima partita. Insomma non mi sembra producente impostare una battaglia di religione su questo episodio. Che con Mati in partenza sarebbe andato uguale o meglio è tutto ampiamente da dimostrare ed appartiene, un'altra volta, alla sezione "non fu", come vi appartiene del resto la mia idea che, se ci fosse stato ancora Ambrosini in campo al posto di Mati, il terzo goal non l'avremmo preso. Siccome in questo giochino a parte tutte le guerre di religione sul possesso palla, quello che conta è buttar la palla in rete ed evitare che ce la buttino, ben venga Ambrosini finchè fa quello che, per ora, gli riesce di fare.
RispondiEliminaChiari col suo possesso palla il Barcellona ne ha presi quattro dal Bayern ed è riuscito a perdere persino a S.Siro. Non vincono i moduli, ma i giocatori, quando li hai e in forma vinci, quando non li hai o strascicano i piedi perdi.
RispondiEliminaPer me, ripeto, Ambrosini è un tipo di giocatore utile alla squadra e alla causa. Deve essere impiegato in circostanze specifiche: ha fatto ad esempio splendide partite esterne in coppa Uefa, perchè lì c'è da lottare ed un giocatore esperto sul piano internazionale come lui è utilissimo. Credo che Montella l'abbia inserito contro il Genoa perchè temeva una certa stanchezza della squadra e voleva avere in campo un uomo di esperienza che sapesse giostrare anche in copertura. Una scelta che si può discutere, non una eresia tattica. Sul possesso palla invece è vero che se ne è visto poco, ma va tenuta presente anche la tesi di Foco, che un centravanti come Matri implichi un gioco diverso, più rapido e meno manovrato. Io mi schiero peraltro con Chiari sul fatto che il possesso palla sia il nostro marchio di fabbrica.
RispondiEliminaFava, in modo implicito od esplicito è sempre argomentato, Colonnello, anche a Firenze.
RispondiEliminaSu Ambrosini contro il Genoa si può discutere certamente, ed è quello che faccio da quando è stato annunciato.
Pollock lo ha fatto nei miei confronti in un modo persino offensivo, e compiendo con i suoi elzeviri un'analisi che voleva essere anche tecnica, non solo sbrigativa, e per me non corretta nella maniera più assoluta. Tutto lì.
Che lo sia stato e lo sia è indubbio viste anche le caratteristiche dei nostri centrocampisti, ma non solo. Spero che lo sia un po' meno per dar spazio ad un gioco più aggressivo, in verticale, ora che abbiamo, finalmente, un centravanti e tra poco, si spera, ne avremo due. Per me il calcio è quell'invito in verticale di Joaquim sul quale si è avventato Matri dopo tre minuti. Se il resto è propedeutico a questi episodi, ben venga, se è una sciroppata fine a se stesso diventa titicche-titocche che riesce a tutti ed è anche pericoloso.
RispondiEliminaGrazie Colonnello, è così come dici. tengo a precisare al Chiari che non faccio analisi, m'interessa solo trovare pretesti per dimostrare quanto sono fava. Io amo Montella e il suo possesso palla.
RispondiEliminaSe tu ami i'possesso palla tu se' omosessuale anche te! Chiari l'è una battuta ora un t'incazzare, chiedo venia in anticipo.
RispondiEliminaIl "problema Ambrosini" non è legato al giocatore, ma alla sua età. Avessimo l'Ambrosini che giocava titolare con Gattuso e Seedorf nel Milan di Ancelotti non troverei disdicevole vederlo in casa contro il Genoa. Ma ha trentasette anni, il Milan l'ha scaricato (non per l'ingaggio) preferendogli de Jong (mica Desailly) e noi lo facciamo giocare al posto di Mati (che giocherebbe sempre titolare nel Milan attuale)? E' stata senza alcun dubbio una puttanata, che temo si ripeterà.
RispondiEliminaLe battute sono sempre benvenute.
RispondiEliminaChiari, sei in perfetta sintonia con mia madre, anche lei ritiene offensivo che io mi dia della fava e ne difenda la primogenitura da chi mi da della fava.
RispondiEliminaSe a 37 anni riesce ancora ad essere decisivo perchè mai non dovrebbe giocare? Il Milan di cazzate ne ha fatte tante che non fa grande referenza, ma, comunque, di quel che decide il Milan ci importa poco. Torno a dire quel che ho già scritto qua sotto, questa "puttanata" ci ha forse salvato la partita.
RispondiEliminaAmbrosini contro il Genoa ha giocato bene, questo è fuori discussione.
RispondiEliminaNessuno dice che senza Ambrosini e con Mati avremmo sicuramente vinto.
Con Ambrosini ( al posto di uno qualsiasi dei tre tenori) il possesso palla, che per Montella a Firenze è una religione, una pre-condizione, cala, così come è calato paurosamente contro il Genoa in casa, ed in generale i risultati non sono soddisfacenti.
La media punti con Ambrosini dal primo minuto è da bassa classifica.
L'impiego di Ambrosini ha senso in situazioni eccezionali e ad un certo punto della partita, e poi nello spogliatoio ed in allenamento come motivatore e maestro di impegno, determinazione e professionalità.
Ambrosini dal primo minuto per me è un'eresia tattica, tecnica e strategica, nella Fiorentina di Montella..
Mati non era stanco anzi è al massimo della sua forma.
Che tu mi abbia messo nei panni di tua madre è un onore, ma sul tuo ( e non mio) essere stato fava stamattina sono d'accordo con te, eh eh eh.
RispondiEliminaIl punto adesso è: chi a centrocampo, insieme a Pizarro e Aquilani, a Cagliari?
RispondiEliminaOltre a Mati e (volendo, ma io non voglio) Ambrosini, c'è anche Anderson che preme per un posto da titolare e che io ho visto molto bene contro il Genoa. Dà al nostro centrocampo quella dinamicità che gli altri, più compassati, non danno e che l'hanno scorso avevamo grazie a Romolo, essendo nel contempo decisamente più forte e più tecnico di Romulo. Inoltre, da ex trequartista, tende a verticalizzare.
Ok Chiari, prima di offenderti un'altra volta ricordati sempre di offendermi dandomi della fava. Perché tanto io non mi offendo in quanto lo sono e l'ho dichiarato. Non come Anderson.
RispondiEliminaTeniamo anche conto che martedì ci aspetta un'alttra trasferta, a udine per la semifinale di Coppa Italia. Secondo me in quella partita la presenza di Ambrosini avrebbe più senso.
RispondiEliminaPreferisco dirti perché mi sono offeso, così come ho fatto. Detto ciò ci siamo chiariti e per me è tutto a posto, come prima, anzi meglio di prima, più corroborato.
RispondiEliminaJordan sto parlando di rendimento complessivo, del Barcellona e di quella scuola, clamorosamente stravincente. Poi, episodi di tipo opposto nel calcio si possono sempre trovare, ma di episodi si tratta.
RispondiEliminaNon sto parlando di moduli, Jordan, leggimi bene, sto parlando di una scuola di calcio.
RispondiEliminaL'intento di Pollock di sorvolare approfondimenti tecnici e tattici è da lui dichiarato fin dai tempi del sifone, e ribadito nella sua prefazione del blog, oltre che dal sottotitolo "slow tifood" in opposizione al consumo fast food del calcio moderno e dei suoi protagonisti in maglia viola. Ogni tanto pesca a caso qualche concetto sentito qua e là e lo schernisce con leggerezza, senza voler schernire personalmente chi lo aveva espresso, e senza la pretesa di confutare alcunchè, ma solo per il mero gusto di dissacrare tutto senza mettere alla berlina nessuno. Da uno che scherza sempre in primis su se stesso, accetto questo e altro.
RispondiEliminaPer me quello che non ha senso è una difesa a quattro con Pasqual. Se passi a tre un po' più di protezione ti ci vuole a meno che tu non abbia i tre centrocampisti al top della condizione, il che avviene di recente solo ad uno o al massimo due per volta. Se metti una difesa a quattro con Compper e Gonzalo nel mezzo e Savic a sinistra già è diverso e puoi mettere tutti piedi buoni nel mezzo. In quel caso giocherebbero tutti e quattro gli attualmente disponiibli, perchè Anderson non so se ha i novanta minuti e Ambrosini verrebbe buono per Udine come dice Anto.
RispondiEliminaPollock è un artista ma non è neutrale nelle sue opinioni calcistiche, opinioni che alla sua maniera esplicita spesso e sulle quali sono quasi sempre d'accordo.
RispondiEliminaIn questo caso non siamo stati d'accordo, tutto lì.
Quanto alla sua ironia ( ovviamente inclusa quella nei miei confronti) non solo la accetto, sono uno dei suoi massimi estimatori.
Ambrosini ha disputato una buona partita in sé, contro il Genoa. Io gli ho dato 6+, mediamente ha avuto 6,5: è stato mobile più del solito e non ha sprecato palloni nel primo tempo. Il fatto è che una prestazione individualmente positiva può esserlo meno nel contesto-squadra se le alternative sono migliori. Mati era reduce da una grande prestazione contro il Siena e da altre ottime, Ambrogio oggettivamente e comprovatamente riduce il possesso palla (contro il Genoa, poi, il più basso del nostro campionato), la sua partecipazione al primo e al secondo gol non può essere enfatizzata più che tanto (prende un fallo su cross, difende un pallone in mischia, insomma nulla di paragonabile, ad esempio, all'assist di Giovacchin). Sembrava ben più naturale inserirlo a partita schiodata e assestata. E comunque, stando ai fatti, quando esce lui siamo 2 a 2 col Genoa che ha colpito un palo clamoroso, dopo viene il 3 a 2 e il quarto gol regolare di Aquila. C'è chi dice addirittura che dopo il nostro 3 a 2 la partita era morta, che il Genoa non riusciva a rialzare la testa, irretito dal nostro controllo del match... Il prima era Ambrogio, il dopo era Mati, se vogliamo metterla su quel piano, che poi è corroborato dal richiamo giusto del favesco Chiari alla media punti bassa con Ambrogio dal primo minuto. Ad ogni modo, credo che la materia del contendere scemerà: con Anderson Ambrogio vedrà anche meno campo e quello che vedrà sarà per infortuni altrui e in trasferta nerboruta, la lezione della partita col Genoa non credo che sarà da Montella sottovalutata ma se lo sarà ne pagheremo le conseguenze. Credo che su Ambrogio venga combattuta una battaglia più che altro ideologica, tanto è vero che i suoi sostenitori alla morte sono gli stessi di Migliaccio l'anno scorso: sì, dell'osceno e dimenticato Migliaccio, a dimostrazione che non del giocatore singolo si tratta ma dell'Idea Del Medianaccio da difendere.
RispondiElimina«Qualche concetto sentito qua e là»: non so se te ne sei reso conto, Pollock, ma Vita ti ha appena dato di fava e l'argomentazione non mi sembra corretta, onde il dubbio che tu lo sia non sussiste davvero. Sono però preoccupato da questa inflazione di favismo, credo che Lud dovrebbe protestare come fecero i nobili per i titoli concessi da Napoleone ai suoi generali macellari e geometri nella vita civile.
RispondiEliminaIo questa media punti bassa con Ambrosini dal primo minuto la vorrei vedere e vorrei vedere anche le partite che ha giocato, perchè se si mette in campo sempre con Napoli e Roma lo credo che la media sia più bassa. Che con Mati sia più facile fare giro-palla in situazioni di contenimento lo credo, ma, quando c'è da difendere un risultato, io preferirei sempre avere Ambrosini in campo. Ripeto, è un'opinione com un'altra, ma con Ambrosini al posto di Mati in area, le probabilità di pigliar goal su quel calcio d'angolo erano senza dubbio minori. La lezione del Genoa è che Ambrosini con la sua grinta e la sua capacità di trasmetterla gli ha salvato la partita a Montella. Ambrosini non è un medianaccio, ma è un signor giocatore col solo irrimediabile difetto dell'anagrafe.
RispondiEliminaL'ha salvata col pareggio in uscita dal campo e perché si trova due volte in area in mischia? E se stavamo sul 4 a 2, il 2 a 0 parziale, posto che la partita era morta, cos'era? Che vada bene per difendere un risultato ok, ma dal primo minuto in casa col Genoa non era il caso di difendere nulla.
RispondiEliminaahah questo virgolettato è un'estrapolazione con perfide finalità distorsive, come quel "fortemente voluto da Cognigni" tanto caro a Lud!
RispondiEliminaBlimpe, non so se essere più preoccupato per Lud, in riferimento alla concessione troppo generosa di certi titoli che invece spetterebbero a lui e a titolo esclusivo, oppure essere preoccupato per il "Dorf", intristito da questo lievitare dei commenti.
RispondiEliminaLe sue opinioni calcistiche si concentrano su altri aspetti (innanzitutto la difesa della Fiorentina da arbitri becchi e da tifosi pontellizzazionisti, loro sì che li mette alla berlina), non ho mai letto da parte sua che dovrebbe giocare Tizio invece di Caio e in che posizione. Il discorso su Ambrosini è stato tra i più dibattiti in settimana su questo blog, e lui ha voluto dissacrarlo, superficialmente come dici tu, ma anche come è nella sua dichiarazione di intenti.
RispondiEliminaL'ha salvata perchè dopo lo svantaggio segnato da Tommasi (non dal Genoa) ha causato il rigore del pareggio perchè è stato abbracciato e portato giù in area. Un fallo così a chi di testa le piglia e le butta dentro lo fanno a Mati è più difficile. Ha salvato la partita perchè sull'1-2 un'altra volta regalato da Tommasi al Genoa, è andato avanti con grinta, lui, medianaccio, in area avversaria a sbarbare dai piedi dei difensori un pallone che l'agile Aquiani ha sbattuto dentro. Ha salvato la partita perchè in campo con la sua esperienza e la sua grinta si fa sentire e manda la truppa all'assalto. Il goal del 3-2 lo han fatto un minuto dopo che era uscito, vederne una consequenzialità e darne una parte non dico di merito, ma di effetto causale a chi era subentrato senza aver toccato palla fa solo sorridere. Il goal buono annullato ad Aquilani poi è del 49', cio' sei minuti prima che Ambrosini uscisse dal campo. Quindi cosa sproloqui di 4-2 proprio non lo capisco. Con un arbitro normale la Fiorentina, con Ambrosini in campo, ha fatto 3 gol e non ne ha subiti nessuno, con Mati si è fatto 1-1 per essere esatti.
RispondiEliminaPer Udine, se Dio vuole, dovrebbe tornare anche Valero.
RispondiEliminaDella partita col Genoa mi sembra che qualcuno ne faccia ancor oggi una lettura sbagliata. Il risultato e la partita stessa sono stati falsati da un arbitro totalmente incapace (o disonesto, se preferite). Si è detto del possesso palla inferiore al normale della Fiorentina, accusando Ambrosini di esserne stata la causa. A parte il fatto che il possesso palla non è tutto nel calcio, ma che la cosa più importaante resta quella di fare un gol più degli altri, la presenza di Ambrosini ha sicuramente inciso su questo aspetto, così come sullo stesso aspetto incide la presenza di un centravanti vero che dà profondità all'azione. Nel secondo tempo, con Mati in campo, il possesso palla è tornato saldamente in mano alla Fiorentina sfruttando anche il calo atletico degli avversari, ma, come ha notato con perspicacia Jordan, la Fiorentina con Ambrosini e meno possesso di palla ha fatto tre gol a zero (al netto delle idiozie arbitrali), quella con Mati e meno possesso invce ha fatto 1-1.
RispondiEliminaSe mettiamo pure in discussione il fatto che Pollock sia una fava e che noi che lo seguiamo siamo della fave al quadrato, allora viva il falso nueve!
RispondiEliminaCHIARI, so quanto adori il concetto di calcio catalano, ma dovresti rapportarlo alle nostre dimensioni. Gli scorsi giorni MC ha brillantemente discusso su questo tipo di calcio, in sostanza facilitato enormemente dal possedere il miglior giocatore del globo. Senza lui il possesso fine a se stesso provoca lentezza ed imbuti. Ecco che cercano i migliori nell'uno contro uno, tipo Neymar. Tuttavia vorrei ricordati che in quella formazione è titolare fisso Mascherano, un mazzolatore molto meno tecnico di Ambro... Personalmente non lo prevedo quasi mai titolare, salvo partite particolari dove c'è bisogno di sostanza tipo Dnipro all'andata oppure da inserito quando si soffre il centrocampo avversario, magari in vantaggio. Non certamente, esempio, in casa col Cagliari, dove dagli spalti, lo vidi messo davanti a Gonzalo ad impostare (!) col Pek e Mati in panca, risultato, cahata di Montella e match regalato. Piuttosto l'avvento del buon Andow e l'affermazione del Mati, saranno viatico alla panca del Pek, ma non piangere, eh eh, perché faranno benissimo.
RispondiEliminaPer me Pollock è un falso frejol in un modulo con due fave veloci sugli esterni. Dietro di lui agiscono tre grosse fave a loro volta protette dai quattro della fava selvaggia. Per me questo è un modulo che dà il suo meglio solo in presenza di un ottimo pecorino romano.
RispondiEliminaTi sbagli, Foco, il sitollock è un trecinquedue fave con scappellamento a destra (Sopra)
RispondiEliminaVita, secondo me lo impoverisci in questo modo, Pollock col suo inimitabile stile artistico dice la sua anche tecnicamente, così come ha fatto in questa circostanza, una delle rarissime in cui sono in disaccordo con lui.
RispondiEliminaMc il possesso palla non è tutto. E' però parte decisiva, strategica, della scuola di calcio e del calcio che domina il mondo da 15 anni.
RispondiEliminaLa nazionale spagnola non ha Messi, Lele.
RispondiEliminaVe lo dico da cinque mesi, il problema è la fase difensiva, non quella d'attacco, e soprattutto la fascia sinistra dove serve di meglio. In alternativa, se col Genoa avesse giocato Vargas davanti a Pasqual come ad Udine, Neto adesso era ancora imbattuto perchè un Pasqual coperto è sempre meglio di un Pasqual contro tre avversari che gli corrono sopra, sotto, a destra e a sinistra. E domenica Pasqual non aveva nemmeno trottolino Valero che un pò gli dà una mano. Gasperini ci si avventato sopra come uno squalo.
RispondiEliminaLa Fiorentina in tutto il mondo è famosa per essere quella che ha importato in Italia il possesso palla in perfetto stile Barcellona.
RispondiEliminaAmbrosini centrale difensivo alla Mascherano forse ci potrebbe stare. Ambrosini messo al posto di uno dei tre tenori è una bestemmia.
RispondiEliminaA Dnipro ci fu forse l'unica partita-guerra dove fu giusto mettere Ambrosini subito, in mezzo la campo di battaglia.
RispondiEliminaTutto sommato siamo d'accordo.
RispondiEliminaMah, io direi più problema di cofandina per due con mancanza di terapia tapioco come se fossi Ludwigzaller. È altresì vero che lanciando Antani come se fosse a quattro, non si blinda il centrocampo ostantinato manniti. Ambrosini va impiegato come se fosse Antani, non c'è dubbio. E dietro quintana o setta? Squadra bitumata, bitumata!
RispondiEliminaInfatti anche noi abbiamo cercato Rossi-Gomez in sostituzione di Jovetic-Ljajic.
RispondiElimina...o di una pecorina.
RispondiEliminaSì, ma non sono 15 anni bensì 7-8. Comunque non è questo il punto. La cosa importante per una squadra non è tenere il possesso di palla, ma la ricerca degli spazi per arrivare al gol. Ci si può arrivare con il possesso palla, ma anche giocando in contropiede. La maniera migliore è solo legata ai giocatori che hai ed alle loro caratteristiche fisiche e tecniche.
RispondiEliminaQuesto Diskus e dice partecipa alla discussione. O che me la chiami una discussione? I'problema di cofandina con lo scappellamento a destra che un si po' fare perchè gli è Cuadrado o a sinistra che vien male perchè c'è Pasquale o che è una discussione? e vo via se no vu mi fate sorti' di cervello.
RispondiEliminaIl possesso palla non è tutto Mc, ce lo siamo già detto, e tutti lo sanno.
RispondiEliminaRimane però il presupposto della scuola di calcio stravincente nel mondo, da anni.
Tutto il resto che aggiungi, e cioè che bisogna fare gol e che si può vincere anche in altro modo, scusa ma è il regno dell'ovvio.
Ma guarda che la cofandina ha perso i contatti con la tapioca bitumata.
RispondiEliminao icche c'entra gli antipodi? che sian gli antani tra gli artropodi, sempre scappellati a destra? O foco o che ha' perso i' cervello anche te?
RispondiEliminaSì, è vero, il gol annullato ad Aquilani era prima. Ma non era uno sproloquio, era un errore, mio. La grinta è concetto astratto, trapattoniano, nel concreto Ambro è presente in due mischie e ci avrebbe salvato, la partita dopo il 3 a 2 era morta (secondo te) ma Mati non ha meriti di questo. Ma insomma, tutto questo lascia il tempo che trova, come la tua apologia di Migliaccio l'anno scorso, portata via dal vento come queste difese di Ambro a maggio prossimo.
RispondiEliminae gli è un casino! o come e si farà?
RispondiEliminaPer ora la Spagna ha vinto un solo mondiale. Le squadre che giocavano in contropiede ne hanno vinto qualcuno di più, se non sbaglio, anche in tempi recenti. Questo per dire che, anche se il gioco spagnolo è bellissimo, non è affatto vero che non si possa vincere giocando in altro modo. Mourinho e Heynckes hanno battuto il Barça pur concedendogli un largo possesso di palla. A me il gioco del Barça incanta, ma non esiste una sola maniera di giocare per vincere ed è questa è una delle bellezze del calcio.
RispondiEliminaOh, e basta parlà di politica!
RispondiEliminaEntro stasera sapremo le reali condizioni di Mario Gomez. Se la Fiorentina opera sul mercato per prendere un attaccante credo voglia dire (anche se non è certo) che Gomez non sia vicino al ritorno. Se invece non si prende nessuno l'interpretazione è chiara: Gomez tornerà molto presto.
RispondiEliminaGomez in realtà è un avatar, non è mai esistito, quello visto al Franchi era un ologramma. E' che i Della Valle volevano portare i soldi in Germania senza farsi beccare dalla GdF.
RispondiEliminaNon penso di impoverirlo e neanche penso lo meriterebbe, Pollock ha dimostrato in più occasioni di vederci lungo (per esempio fu tra i pochi ad esporsi negativamente su Delio, al suo arrivo, azzeccandoci), il suo rapporto col blog parte dal presupposto che lui si dichiara una fava per invitare anche tutti gli altri a non prendersi troppo sul serio, ma lui è tutt'altro che la fava che si dichiara, e probabilmente anche sulle questioni tecniche non è l'incompetente quale (giusto per coerenza col suo invito) si spaccia, delle cose che vorrebbe è il primo a dare l'esempio, e ha tutta la mia stima, per questa e tante altre ragioni.
RispondiEliminaMa non è «la» causa, McGuire, è una delle cause. Ho già scritto che poi non si possono cumulare possibili gol dopo ciò che non è successo comunque: se non viene concesso il rigore inesistente vai a sapere se il Genoa non va in vantaggio lo stesso, vai a sapere la dinamica del match, vai a sapere cosa succede dopo l'uno a uno se il Genoa non segna sul filo del fuorigioco non segnalato (certo Aquilani non segna «quel» due a uno). Quindi parlare di tre a zero è fantascienza, contraddetta peraltro dalla sostanza del gioco espresso dalle due squadre. Fino ad allora il Genoa aveva il nostro stesso possesso palla e subìto una sola azione-gol (con Matri) che resterà unica al di là delle reti, per noi, in tutta la partita. Intanto il Toro si è assicurato il MIO Vesovic, che il Magno aveva sfiorato e forse bloccato poco prima di essere defenestrato. Dopo il mi' Cercinho il Toro dà un'altra brutta botta allo scacchista senese (=Cerci «pippa fantasmagorica»; Vesovic «dov'è finito»? Ma in culo a te, come Cerci! Aahahahahahahahah!).
RispondiEliminaMc ti sei dimenticato due Europei ! e consecutivi ! Cioè una cosa mai avvenuta nella storia!
RispondiEliminaVedo che insisti con le ovvietà, e cioè che si può vincere anche in altro modo, che ci vogliono i giocatori forti, che anche il Barcellona qualche volta perde.
Tutte cose che sanno anche i sassi.
Resta il fatto che quella spagnola che ha come fondamento il possesso palla è la scuola ed il calcio da anni stravincenti nel mondo.
Impossibile, lo tengo al sicuro nel mobile bar.
RispondiEliminaTu chiami ovvietà quello che è il senso del gioco calcio e mi sembra strano per una persona che di calcio sa ragionare. Tu puoi avere una squadra che tiene il pallone per l'80% del tempo, ma se io ti affronto con una squadra bravissima a difendersi e con attaccanti veloci e di valore posso tranquillamente vincere. In fondo si torna sempre lì: le squadre veramente forti sono quelle formate da giocatori forti, in qualunque maniera tu li faccia giocare.
RispondiEliminaRamirez sembra prenotato dalla Roma, il che conferma il mio sospetto che sia un giocatore adatto al 433 in quanto può giocare in tutti e due i ruoli di esterno, destro e sinistro e come centravanti arretrato, un jolly di attacco per l'intelligente Garcia.
RispondiEliminaInsomma, come Ilicic?
RispondiEliminaVai a sapere tutto quello che ti pare, va a sapere anche però se aquilani il goal del 2-0 non lo segnava lo stesso, quell'unica certezza in tutto questo va a sapere stona un po'. Va a sapere se, non penalizzati da un arbitro assurdo, si segnava invece prima noi e si vinceva davvero 3-0. Diciamo che la Fiorentina nel periodo in cui è stato in campo Ambrosini ha segnato tre gol validi ed il Genoa nessuno. Dopo se ne è fatti uno per uno.
RispondiEliminaLa Spagna, «questa» Spagna, ha vinto due europei e un mondiale nel mezzo: di meglio non è stato fatto, nella serie, nella storia del calcio. La tendenza è quella. Certo potrà essere ribaltata, perché tutto si rinnova e si aggiorna, ma non da formule bastarde, sibbene da una nuova organicità. Pensare di inserire un medianaccio entro una compagine da tikitaka come avevamo l'anno scorso (tolte le occasionali apparizioni del cessoso Migliaccio, allora esaltato, in post memorabili, da chi oggi preconcettualmente divinizza uno scartato di 37 anni) è un ibridare, non un tornare alle fonti del contropiedismo da un lato o approdare a un Nuovo Corso dall'altro. E' solo difendere un principio astratto. Ma insomma, si fa per parlare, ora c'è anche Andow, o prescinderemo da un uso non chirurgico di Ambrogio oppure affonderemo e comunque dopo l'estate Ambrogio finirà nel cestino dei Migliacci. Purtroppo a quel punto i golosi del pan di migliaccio avranno eletto a loro eroe un nuovo portaborracce che sparirà di scena presto come i precedenti e via e via e via. Perché è solo un puntiglio, sganciato da ogni realtà di campo e, come ha detto più volte Chiari, da ogni realtà di risultato. Lud, atteso che di Ramirez non può fregarmi di meno, cosa sai tu del modulo che adotterà il prossimo anno la Roma se avrà acquisito Ramirez?
RispondiEliminaNo, Jordan, la Fiorentina ha segnato gol validi che non ci sarebbero stati se l'arbitro non avesse concesso il rigore. Stai parlando, ancora una volta, del mondo che non fu. Fino al rigore, partita equilibrata, una sola azione da gol, possesso palla pari. Il tre a zero è una fantasia né sono mai stato io a sentenziare che sul 3 a 2 la partita era morta, che controllavamo facilmente.
RispondiEliminaApologia di Migliaccio? Migliaccio ha avuto la sua utilità in certe partite e tra riconoscerlo e gettargli merda addosso per postulato c'è l'unica dfferenza tra me e te. Ambrosini tutte le volte che ha giocato (14 presenze, 11 dall'inizio) ha sempre fatto partite positive, il resto son discorsi. Non ho mai detto che Mati ha giocato male nè che non sia utile nel far girar palla per tenere il risultato come stavamo facendo senza grossi patemi. Sul calcio d'angolo decisivo sarebbe stato molto più utile Ambrosini, perchè Mati in difesa è una buca e questo deve essere considerato quando si dà un giudizio globale. Comunque io non ce l'ho con Mati che sta attraversando, finalmente, un ottimo periodo, solo che non dò in escandescenze se, in una partita temuta, credo per le condizioni non ottimali di tanti e per l'assenza di due pedine fodnamentali come Gonzalo e Borja si pensa di affidarci all'esperienza ed alla grinta di Ambrosini.
RispondiEliminaMc ti sfugge il fatto che "ovvietà" e "senso del gioco del calcio" non sono due affermazioni in contraddizione. Mi sembra strano che una persona che sa ragionare come te le abbia messe in contraddizione.
RispondiEliminaPoi riproponi i soliti luoghi comuni, scontati, che sanno tutti, ma che non spiegano come mai la scuola spagnola domini il mondo del calcio da anni.
Jordan, Migliaccio ha fatto sempre pena eccetto un paio di partite e tu ne hai esaltato l'utilizzo per rassodare il centrocampo, formula bastarda se altre mai, come spiego sopra. La «differenza fra me e te» è che tu sei un genio e che la sedia a dondolo sotto il porticato non ti va toccata sennò esci di matto come i primi tre righi del tuo post dimostrano ampiamente.
RispondiEliminaDopo l'estate Ambrosini avrà 38 anni e può darsi che finisce la sua attività quindi fai profezie degne dello strologo di Brozzi. Per chi odia i medianacci vorrei ricordare che il Barcellona ha Mascherano e Busquet che non sono poi dei virtuosi del tocco.
RispondiEliminaSono d'accordo,non è assolutamente incompetente. E' giusto quello che volevo dire.
RispondiEliminaLa sua ironia poi è strepitosa.
No, non 38 ma 37 e se è facile fare queste profezie perché non adeguarsi anche a 37. Galliani l'ha fatto. In quanto ai medianacci, spero che non si voglia mettere un vecchio catorcio appetto a dei draghi di agonismo che non stanno peggio a tocco. E, comunque, di «questa» Fiorentina si parla, della sua rosa. Datemi Mascherano e posso considerare altre soluzioni e nemmeno in tutte le partite: certamente più che in quelle giocabili da Ambrogio.
RispondiEliminaBeh, allora spiegamelo tu perché una squadra vince e domina solo perché tiene un alto possesso di palla e dimmi che cosa è per te il senso del gioco del calcio, perché sinceramente io non riesco ad afferrarlo.
RispondiEliminaSopra, spalle al muro qui è una metafora.
RispondiEliminaHo fatto riferimento ad un paio di volte in cui invece che contestare nel ciò che dicevo mi hai paragonato surrettiziamente, infondatamente, pretestuosamente e, in questo contesto, populisticamente a Lud.
Sopra, io ti metterò spalle al muro solo in Quel Giorno: ma niente benda sugli occhi, mani libere, un'ultima sigaretta, gioviale chiacchierata e stretta di mano prima del «fuoco!». Chiari, che male ci sarebbe a somigliare a Lud? Tanto, Tongo non guarda per il sottile, per lui sono tutti uguali come per noi le giapponesi.
RispondiEliminaSenso del gioco del calcio sono le tante ovvietà che hai appena scritto e che tutti sanno, ed anche, e da qualche anno in grandissima misura, il possesso palla.
RispondiEliminaComunque per domenica il problema sembra risolto, visto che Ambrosini e Cuadrado dovrebbero essere fuori. Se daremo via Rebic e Wolski, credo che qualcuno sarà preso, forse un esterno. Allo stato attuale avremmo in panchina solo Matos e, sprecandone le caratteristiche, Vargas per ruoli offensivi. Andiamo verso il solito modulo con le ali e l'impiego di Mati. Il Cagliari è una squadra che ci mette in difficoltà perché ha due punte mobili e un traquartista che portano molta pressione sul centrale che imposta e sul regista. Non sfruttano le fasce preferendo lo sviluppo centrale delle ripartenze, sugli esterni si sposta Cossu a seconda dello sviluppo dell'azione. Non avranno Ibarbo e questo è buono per i nostri due esterni bassi che non hanno il passo del colombiano. Dietro si presentano con due centrali forti di testa ma lenti nell'uno contro uno, a sinistra giocherà il ragazzino Murru, dinamico ma inesperto e tecnicamente poco preparato. Joaquin dovrà essere decisivo puntandolo ad ogni occasione.
RispondiEliminaChi ha mai detto che "una squadra vince e domina SOLO perché tiene un alto possesso palla" ?
RispondiEliminaPer cortesia Mc non iniziare anche tu a mettere in bocca all'interlocutore ciò che non ha mai detto.
Poco male: abbiamo un senso dell'ovvio un po' diversoal riguardo, ma per me il possesso palla è solo una maniera di giocare ed ha pari dignità di altri modi con cui si può giocare al calcio. Non "è" il calcio.
RispondiEliminaUn paio di giorni fa Montella ha detto: non vedo Ilicic in un tridente...
RispondiEliminaMcGuire te lo ridico qui a caratteri cubitali e ben scandito e per l'ennesima volta così mi auguro che tu la smetta di farmi, scorrettamente , dire l'opposto:
RispondiEliminaIL POSSESSO PALLA NON E' TUTTO.
Sono stato chiaro?
Ora prova tu a dirmi come mai secondo te la scuola spagnola ed il calcio spagnolo, e la nazionale spagnola stanno dominando il calcio, con risultati mai visti prima consecutivamente, da così tanti anni.
Chi ha mai detto che il possesso palla "è" il calcio?
RispondiEliminaCaro Colonnello Il punto è che il riferimento a Lud che ricorre qui è sostanzialmente spregiativo, anche quando è ironico.
RispondiEliminaDetto ciò io provo ad imparare qualcosa da tutti ma non ad assomigliare a qualcuno.
Rettifico, Cossu è squalificato.
RispondiEliminaFOCO, credo Cossu non giochi; CHIARI...boh...non ricordo il passaggio dialettico ma non importa, sai bene che qui si scrive - quasi da veri esperti- di calcio, mentre io sono un esperto di cacio, con il quale preparo spesso la pasta "Alla Gricia". Potrei citare un tuo carissimo profeta, il quale affermò "Spesso la tragedia diventa farsa, mentre stavolta la farsa non è diventata tragedia". COLONNELLO, forse l'essere di destra (moderata come sai, a volte mi sento di destra come quando Pasqual si sente fluidificante...ahahah ahahaha)sembra sia un peccato originale ma, diciamocelo- noi peccatori wildiani, quanti altri bei peccati ci ha garantito quello originale? Pecco ergo sum? Credo che l'antifascismo non sia più una moda ma seguita ad essere una carriera. Non trovi? Il radical-chic a volte è un fascista che si maschera da antifascista per sembrare progressista!!...ehehe eheheh eheheh! CHIARI, perdona ma pur essendo astemio io scrivo in stato di ebbrezza. Si!! Il tuo Pigato é così virtuale che mi ubriaca ciò che scrivo nel virtuale! Che bello. Paragonarti a LUD? Ad uno storico? Perché no? Lo storico ci insegna a conoscere fatti che on ha vissuto; se li avesse vissuti, li avrebbe raccontati in modo diverso- come il calcio che guarda- ma non vede- LUD. Scusa anche tu, LUD, a me nulla fa più paura della cultura degli eruditi. Mica tu ti sei offeso? Chiari paragonato a te e lui si infastidisce (a scoppio ritardato, quasi anacronistico, con tempista da Yo El Supremo che commenta match domenicale il mercoledì), quindi tu saresti come Chiari, in determinati frangenti. Ti sentiresti offeso, in quei frangenti. Altro che problemi ontologici! Io sono nozionista, rispetto a voi. Il nozionista è un'onanista dello scibile. Ma non si fa seghe mentali. Siete tutti tutti bravissimi qui, come più volte detto. Siete in grado dal nulla di creare un corpus di discussioni da far invidia all'Enciclopedia del cristianesimo (40 volumi). Io ho abbastanza talento per capire quanto me ne manca, spero anche voi. Non mollate!!! Boia chi molla, disse Tiramolla. Ma la tirò, la mollò.
RispondiEliminaEcco la DESTRA che prende piede....eheheheheh
RispondiEliminaE chi ha vissuto certi momenti....inorridito, o quasi.
RispondiEliminaProvo a dirti la mia McGuire, in modo sintetico.
RispondiEliminaPremesso, e molto ben sottolineato, che nel calcio conta vincere più che avere la palla, che anche chi si difende per novanta minuti può vincere, che anche chi tiene la palla molto meno dell'avversario può vincere, che vince di solito chi ha i calciatori più forti, che non esiste il modulo vincente, che con qualsiasi modulo si può sia vincere che perdere che pareggiare, la Spagna ha vinto in modo così clamoroso in questi anni nel mondo perché ha saputo sviluppare i dettami del calcio totale olandese immettendovi maggiore tecnica e quindi maggiore disposizione a fare possesso palla inteso come presupposto, utile, ma non sufficiente, sia per difendersi meglio che per avere più probabilità di vincere.
Sopra mi sei davvero simpatico, e sei sicuramente dotato di una brillante intelligenza. Ma quando la metti in caciara in questo modo faccio fatica a seguirti.
RispondiEliminaGiusto per chiarire l'erudizione può esistere senza la cultura. La cultura non credo possa esistere senza quell'insieme di conoscenze approfondite che un tempo si definiva erudizione. E certo Goethe, Leopardi, Manzoni e persino Proust per certi versi erano enormemente eruditi. Io non ho mai prestato il fianco all'accusa di erudizione, se mai il mio maestro mi accusava di un eccesso di visione globale e mi chiamava "filosofo".
RispondiEliminaParallele in caciara, all'apparenza.....
RispondiElimina-Nesta dice addio al calcio: “Fa male al cuore vedere il Milan così”. (corriere.it 15-11-2013)
-. Serie A 2013-2014, sprofondo rossonero! Mai così in basso nell'era dei 3 punti. (milanlive.it 24-12-2013)
- Milan fuori dalla Coppa Italia, l'Europa è ormai una chimera. (sportmediaset.mediaset.it 23-1-2014)
- Balotelli: “Contento di essere il trascinatore di questo Milan”. (repubblica.it/Silvio Perfetti)
A te Ambrosini sta sui coglioni forse perchè era rossonero, comunqur che dai trenta in su ogni anno che passa pesa di più che dai venti in su lo sa anche il gatto. E' un miracolo avere un trentaseienne con questo rendimento, (come succedeva per Toni e anche lui ti stava sui coglioni) ed i miracoli mica son facili a ripetersi, quindi prevedere che forse non si ripeterà è roba da strologo di Brozzi appunto. Galliani ha sbagliato anche questa ma per lui non fa notizia. Se Ambrosini gioca come sta giocando adesso con Mascherano non ci guadagneresti gran che. Il fatto è che Mascherano seguiterà ancora per qualche anno. Si stava comunque parlando di tipo di giocatore e come tipo di giocatore siamo lì, anzi Ambrosini è più forte di testa.
RispondiEliminaNon sono d'accordo Lud, sulla tua seconda affermazione. Io penso che si possa essere colti anche in carenza di erudizione.
RispondiEliminaQuesta non è caciara, è un bollettino.
RispondiEliminaSecondo me la cultura di una persona è commisurata alla sua capacità di coltivare le proprie esperienze di vita, che possono comprendere, ma anche no, erudizione.
RispondiEliminaMe cojons, che modestia. LUD, tu impatti - volte- il 20% sul running delle visite al Sitollock. Sei devastante. Anche se non impatti, a volte. Credo che l'unico modo per abbassare eventuali toni alti sia il disarmare l'interlocutore, saper sdrammatizzare e far apparire un sorriso mentale a chi legge. CHIARI, "caciara", alla radice c'è "cacio"... Come vedi tutto torna! Ahaha ahaha tutto torna ma ciò che neanche parte è 'sto Pigato che tra poco sarà stravecchio più di un modulo prandelliano (cfr. Lancio lungo e poi...caciara!!)
RispondiEliminaFino ad una certa epoca il binomio cultura erudizione non si può scindere. Pensiamo anche a un D'annunzio e alla sua smisurata cultura letteraria. Più di recente le cose in parte cambiano, ma resta il fatto che una cultura approfondita sempre si fonda su molte conoscenze erudite, che derivano dalle molte letture e dallo studio che sono impliciti nell'essere colti. Oggi una forma surretizia di erudizione si ha col fenomeno dei nerd, che sanno tutto sui fumetti e sul cinema di serie b e sono autentici eruditi. Uno di essi è Quentin Tarantino.
RispondiEliminaTanti ignorantoni, in senso scolastico, che ho conosciuto in giro per il mondo mi hanno trasmesso molta più cultura di alcuni docenti che erano dei veri libri stampati.
RispondiEliminaDetto ciò non è certo che io, in quanto fava, sia stato capace di recepirla.
RispondiEliminaNessuno scoppio ritardato, Sopra, quando lo hai fatto te l'ho fatto immediatamente presente.
RispondiEliminaAggiungi ai perchè il fatto che ha trovato gli interpreti giusti e forti senza i quali non c'è calcio olandese, spagnolo o brasiliano che vinca. Infatti ora che questi interpreti battono un po' in testa, soprattutto quello più importante di tutti, vince meno.
RispondiEliminaCerto. E questo valeva ancora di più per il calcio totale Olandese.
RispondiEliminaUn erudito è uno che si è appiccicato in testa un sacco di informazioni. Il colto è quello che le ha capite. Qualcuno glielo spieghi all'erudito che insiste a venire a rompere i coglioni da queste parti.
RispondiEliminaD'altra parte i calciatori forti li ho indicati e ben sottolineati in premessa.
RispondiEliminaErudizione e cultura ...parole che emergono sempre quando i temi girano intorno a chi ha studiato su opere letterarie, artistiche, filosofiche. Ma perché un imprenditore scafato, un bravo operaio manifatturiero, un saggio contadino, non sono forse da onorare con gli stessi titoli? La loro esperienza e bravura non è forse cultura del mestiere? Si preferisce esaltare come erudito il concetto del pensiero nato dai libri, che resta tale e non pratica , onirico, ma chi invece il pensiero lo fa realtà, lo fa fruttare trasformandolo in ingegno e professione non ha il diritto, quindi, di essere eletto a super erudito acculturato? Per me senza alcun dubbio.
RispondiEliminaStrepitoso Lele, hai detto ancora più chiaramente ciò che intendevo anche io.
RispondiEliminaLele, quello non lo chiamerei erudito, lo chiamerei proprio "colto". Non so se è chiaro ma per me "erudito" non è un complimento, è uno che si è appiccicato in capo un sacco di nozioni e al massimo le sa sfoggiare per farsi applaudire. La cultura è ben altro e non può non essere accompagnata dall'intelligenza che all'erudizione invece può fare benissimo difetto.
RispondiEliminaOvvio, un erudito può tranquillamente essere un idiota.
RispondiEliminaQuello che dici tu Jordan io lo definirei un nozionista, un erudito è già qualcosa di più, cioè uno che sa attingere a quelle nozioni, ma è vero che un colto è ancora più evoluto, in quanto sviluppa sulla base delle proprie esperienze di vita, che possono essere di studio, ma non necessariamente, una propria cultura.
RispondiEliminaMi hai tolto le parole di bocca
RispondiEliminami permetto di aggiungere che in Italia, soprattutto, ci si riferisce alla cultura influenzati dalla "sindrome del liceo classico" cioè cosa riservata solo alle materie umanistiche, mentre sembra che una specializzazione in materie puramente scientifiche non abbia quasi lo stesso valore.
RispondiEliminaSull'erudizione di Proust avrei delle riserve. Sopra, non ci casco: io sono un marxista immaginario (cfr. Ronchey) da salotto (sòllo) ma tu hai l'orbace in naftalina, da tirar fuori al momento buono, i tatticismi dei fasci aggiornati possono essere raffinatissimi e arrivano fino all'appoggio ar Piacione de noantri, ma sempre di fronte al plotone hanno da finire. Comunque quel tuo post valeva uno Zemanviola, mentre Zemanviola talora non vale un Sopra: sto parlando di valori massimi e non ho mai fatto tanti riconoscimenti a un mio opposto estremista (e senza chiedere in cambio neanche un Pigato, che tu mi daresti ma che un mio semi-pseudo-compagno pitocco mai), ne ho fatti però tanti a delle mie opposte estremiste, ma lì il gioco d'incastri facilitava. Chiari, «Lud» non è in sé un'offesa, anche se Lud può essere una fava.
RispondiEliminaCerto Colonnello, Lud non è in sé un'offesa. Io ho detto un'altra cosa , Ho detto che qui ed in certa misura nel sitone, se ti si paragona a Lud lo si fa in senso spregiativo, anche quando lo si fa ironicamente.
RispondiEliminaHai detto bene, Insipiente, in Italia paghiamo lo scotto del (falso)primato delle Lettere, dell'asse Umanistico-Letterario rispetto a quello Tecnico-Scientifico.
RispondiEliminaDagli americani più ancora che dai sovietici, ho imparato ad apprezzare chi ha successo nella sua attività, anche la più elementare, nel suo lavoro, anche il più umile, piuttosto che chi parla bene.
E adesso entriamo in clima-Cagliari. Montella si dice «soddisfatto» del mercato e afferma che Diakitè «aveva il profilo giusto»: ne prendiamo nota, per ogni futuro. Acciaccati Ambrosini e Rebic, Cuadrado e Borja invece convocati ma si capisce tra le righe della conferenza stampa che non sono la meglio e che partiranno dalla panchina. Stavolta la soluzione migliore è un 4-3-2-1: Neto, Fac, Rodri, Compper, Savic, Anderson, Pek, Mati, Vargas, Ilicic, Matri.
RispondiEliminaDesignato Mazzoleni (dico: Mazzoleni!): la risposta del Palazzo alle nostre lamentele.
RispondiEliminaUn 4-3-2-1 di fatto andrà in campo quasi sicuramente.
RispondiEliminaSecondo me se mette Anderson toglie Mati non Aquilani, se gioca Cuadrado sta fuori Ilicic.
Blimpe, c'è persino un aggravante nella risposta del pallazzo alle nostre lamentele, il fatto che non ci siamo lamentati.
RispondiEliminaDiakitè ha il profilo giusto, anche perché visto frontalmente avrei riserve. Come diceva lo zio ciociaro "Chistu se lu incontri de notte te se magna!!". Credo anche che Diakitè possa avere parentele con Tonga....! Un Cagliari senza Cossu e senza Ibarbo dovrebbe essere più abbordabile; la mia è Neto, Roncaglia- Savic- Gonzalo- Compper; Cuadrado- Mati- Pek- Aquilani (Andow)-Vargas-Matri.
RispondiEliminaI problemi li deve avere il tifoso del Cagliari per il quale la Fiorentina non è mai abbordabile.
RispondiEliminaChe rosa! Che rosa! Che rosa!
RispondiEliminaScusate ma mi pare che anche nel mio parlare di calcio non ci siano sfoggi di erudizione ma se mai idee e proposte. Stessa cosa nei miei libri e in quel che scrivo. Inoltre svolgendo da diversi anni una attività pratica non presto il fianco nemmeno alla accusa di stare sempre sui libri. Questa polemica è montata, costruita su di una sola frase non riferita a me. Blimp il livello di erudizione di Proust non è facile da misurare, non era però un istintivo, traduttore di Ruskin, lettore di Saint-Simon, ottimo conoscitore della letteratura francese classica.
RispondiEliminaBocca di rosa metteva l'amore sopra ogni cosa. Altro che bordello!
RispondiEliminaRagazzi ma vi rendete conto che se non ce la fa Valero gioca Mati e se non ce la fa Mati gioca Anderson, e che se non ce la fa Cuadrado gioca Joaquin?Come la giri questa rosa è sempre una goduria!
RispondiEliminaLo faceva per passione.
RispondiEliminaC'è chi lo fa per noia e chi per professione lei....
RispondiEliminaQuindi vorrei godere un po' più dei risultati, a volte.
RispondiEliminaDall'anno scorso sono molti di più i risultati che ci hanno fatto godere rispetto alle delusioni.
RispondiEliminaQuanto ai trofei qualcosa si porta a casa quest'anno.
Ci conto. Ogni promessa è debito e l'hai fatta tu, Chiari.
RispondiEliminaConfermo.
RispondiEliminaCHIARI, se un portaombrelli lo dobbiamo riempire di Pigato.....fai in modo che almeno la coppa arrivi, se il vino si perde per strada, per una volta chissenefregaaaaaa!!
RispondiEliminaSe arriva qualcosa, come io prevedo e confermo, paga il Colonnello.
RispondiEliminaBah, bellino! Prometti tu e pago io, Chiari! Sei tu l'imprenditore, mi sembra, tu hai la grana, io vivo tra parallelepipedi di derivati del legno, che non hanno mai fruttato granché, e per di più ho sempre avuto poca inclinazione al risparmio. Ecco, un'idea sarebbe di sequestrarti quel sacco di pulci a cui affidi il malloppo: fino a che punto arriva il tuo amore per gli animali? Dico in casse di Pigato?
RispondiEliminaSe davvero Monty ha detto che Diakite` ha Il profilo giusto, mi aspettavo qualcosa di meglio dal Sopra, visto che praticamente non ha mento...
RispondiEliminaMia formazione è un 3421 con
NETO
FAC GONZO SAVIC
ANDOW AQUILA MATI VARGAS
JOAQUIN ILICIC
MATI
bella votata all'attacco...
All I have to do is dream: sembra la sigla di tutta un'esistenza di tifoso viola. Ne approfitto per ricordare Phil Everly scomparso da qualche giorno e co-interprete di quella meraviglia che non posso mai ascoltare senza sollecitazione delle ghiandole lacrimali. Lele, io avevo proposto per 10/11 come te, ma Joaquin per giunta alla derrata è da assalto alla baionetta!
RispondiEliminaInfatti son stato abbastanza spregiudicato...
RispondiEliminaPhil era uno dei brothers?
Ogni poco ci lascia un grande degli irripetibili anni 70... lo scorso anno è morto JJ Cale
Le caratteristiche della gara spingono a credere che il modulo sarà una ripetizione di quello che ha avuto fortuna a Catania, i due esterni lavoreranno sulle fasce, con Pasqual in appoggio a Vargas, e Matri, ex del Cagliari, giocherà al centro con l'incarico di approfittare di quelle palle che gli saranno servite dagli esterni e dai centrocampisti. Peserà ancora l'assenza di Valero a centro campo. La difesa sarà a quattro prendendo atto dell'infortunio a Tomovic: Neto, Roncaglia, Savic, Rodriguez, Pasqual/, Pizarro, Mati, Aquilani/, Cuadrado Matri Vargas.
RispondiEliminaE' rimasto in vita Don, il più giovane. Ogni volta che muore questa gente, Lele, uno si sente anche meno necessario su questa terra di quanto non lo sia.
RispondiEliminaColonnello io mi sono esposto prevedendo il trofeo. Pagherò pegno se non si vince. Quindi non pagherò, ah ah ah ah ah ah!!!!!!
RispondiEliminaBene, ora Montella qualche volta deve farlo giocare Rebic. Sono contento.
RispondiEliminaRebic non può andar via, avendo già giocato in due squadre quest'anno. Ecco allora che i ragazzini restano tutti meno Vecino. Ora però bisognerà trovar loro almeno una parte dello spazio che cercavano chiedendo il prestito, altrimenti potrebbero perdere le loro convinzioni. Domani per me giocheranno Joaquin e Vargas, ma ci potrebbe essere qualche sorpresa dato che Montella cerca di non far sentire fuori nessuno. Anderson non credo partirà dal primo minuto, visto che Vincenzielllo ha detto che ha 20/30 minuti nelle gambe. Non scordiamoci che i nostri guai sono cominciati tutti dalla partita coi Sardi e vediamo di vendicarci.
RispondiEliminaConcordo Colonnello.
RispondiEliminaE`vero, Colonnello, io son provvisto dei tre concerti Crossroads, (che consiglio) autentici meeting tra i grandi dell'epoca. Ogni tanto me li riguardo e penso a quegli interpreti come artisti inarrivabili, invitati dall`icona Slowhand, di un genere che, come loro, mai sarà eguagliato.
RispondiEliminaTornando a Rebic, da considerare anche la sua giusta e realistica ambizione di andare ai mondiali.
RispondiEliminaQualche gol bisogna farglielo fare al ragazzo.
Io ne prevedo 3 o 4, almeno.
Grazie Maggiore. Allora via libera all'invasione della Sardegna.
RispondiEliminaAlla via così. Avanti tutta.
RispondiEliminaQuesta dichiarazione di Montella di pochi giorni fa mi pare sia sfuggita a molti: "Ilicic sta crescendo molto, in un 4-3-3 lo vedo fuori ruolo, non potrebbe esprimersi al massimo. Avremmo bisogno di un esterno basso con caratteristiche più offensive per farlo giocare nel tridente. Avrà il suo spazio comunque, abbiamo fatto tre gare in una settimana ed altrettante ci aspettano. Oggi ho fatto altre scelte perchè a centrocampo eravamo un po' affaticati".
RispondiEliminaCome si vede Montella evidenzia l'affaticamento alla base delle scelte a centrocampo tra cui quindi anche Ambrosini.
RispondiEliminaChiari, non mi sembra proprio di averti fatto dire niente e tantomeno con scorrettezza.
RispondiEliminaFinalmente ho capito che anche per te il possesso di palla non è tutto nel calcio. Scusami, ma nei tuoi precedenti interventi non mi era apparso chiaro. Per il resto posso risponderti che il calcio spagnolo ha ottenuto grandissimi risultati negli ultimi anni grazie soprattutto ad una eccezionale generazione di giocatori di qualità superiore, che giocano un grandissimo calcio in virtù delle loro grandissime doti.
Del mondo che non fu ne parli tu, dicendo che non ci sarebbero stati dei gol che invece, nel mondo che fu, ci sono stati. Nel mondo che fu non si usano i condizionali (non ci sarebbero stati se...), ci sono stati e che non ci sarebbero stati lo dici tu. Che la partita sul 3-2 era ampiamente sotto controllo l'ha visto chiunque la guardasse, o dimmi te cosa ha fatto il Genoa dal 57' minuto del terzo goal viola al 77' minuto del pareggio. Venti minuti nei quali non ha fatto un cazzo, e stava perdendo. Neanche la Fiorentina? ma se fai giro palla non è facile creare occasioni da rete e se il tuo interesse è addormentare la partita, che dorma.
RispondiEliminaTu sei abituato a trattare gli altri a labbrate ma se le dai a me le riprendi e questo non ti garba, peggio per te. Chi è che ha parlato, a sproposito, di apologia di Migliaccio per primo? Io non ho fatto nessuna apologia ho solo cercato di usare, come sempre cerco di fare, una certa obiettività di giudizio. Non mi piacciono le iperboli e le esagerazioni denigratorie soprattutto quando sono contro giocatori viola e tu invece le usi a man basse. Migliaccio è un giocatore senza dubbio non del livello dei tre tenori, ma che, era pur sempre utile quando chiamato in causa, che ha sempre dato quel che poteva dare e che non ha mai fatto casini. Non vedo perchè farne l'icona del non gioco, chiamarlo cagnaccio et similia. Se questo vuol dire fare l'apologia, beato te. Io non mi ritengo un genio (forse tu sì, invece) ma una persona equlibrata che tenta di giudicare con equilibrio e con logica. Mi riesce? non mi riesce? io mi contento.
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