.

.

venerdì 20 settembre 2013

Il videostriscione

Avevamo parlato di una partita nella quale la Fiorentina avrebbe potuto presentare anche qualche nuovo prototipo, svelando così alcuni modelli di giocatore studiati nella galleria del vanto di ogni tifoso, dall’altra parte un’occasione unica per qualche giovane di buona volontà, Matos però ha esagerato, ci ha messo solo 26 secondi per raccogliere, e in tempi di vendemmia e olio nuovo questo ha spostato gli equilibri anche nel Chiantishire. La copertina è quindi per lui, mentre l’azione del terzo gol conclusa con la chirurgia estetica  del sinistro di Rossi ci restituisce il sorriso dopo una settimana di veleni, e per qualche tratto della partita ci restituisce anche la Fiorentina che conoscevamo di più.  Montella deve essere soddisfatto delle risposte, della porta inviolata di Neto, di un arbitro che fischia quando c’è una punizione, della mancanza di Braschi in tribuna, dell’assenza di una qualsiasi dichiarazione di Galliani del quale penso che nella vita abbia provato tutto, ad eccezione forse dell’incesto e della bomba atomica. Finalmente una partita che regala sorrisi, perché in questi giorni ho incontrato donne che avevano un diavolo per capezzolo, mentre io per dimenticare De Marco mi sono buttato sulla “Ragazza di Pube”, che ho divorato in una bella edizione del quale mostro la quarta di copertina. Andiamo verso la Val Seriana con qualche buona sensazione e con la speranza che Ilicic recuperi prima o poi perché la sua fisionomia ci lascia tranquilli sul fatto che il giocatore possa risultare all’altezza, questa bella vittoria poi la voglio dedicare a un mio amico di via dell’Ardiglione che si è lasciato morire giusto per umiliare il proprio dottore milanista. E’ sempre bella la sensazione della partita in notturna, anche se in questo caso per non farcela godere del tutto ce l’hanno fatta giocare alle 19, ma la partita crepuscolare non potrà toglierci quel certo fascino anche se non è la Champion, e personalmente ho sempre amato la fotosintesi proprio perché di giorno, permette alle piante di crearsi il cibo.  Di notte, invece, devono ordinare una pizza, come tutti noi dopo la partita. So che non c’entra niente con la partita di ieri  e neanche con la Fiorentina in genere, ma visto che spesso uso quarte di copertina di un certo tipo vorrei sensibilizzarvi sul problema della violenza sulle donne anche quando non arriva ad essere catalogata come femminicidio, visto che la Cassazione ha assolto un muratore di Palermo che in un raptus di gelosia aveva preso a sberle la moglie.  Un precedente gravissimo e preoccupante.  D'ora in poi, per picchiare una donna, bisognerà pure sposarla. Ieri intanto la curva Fiesole ha risposto in qualche modo al videomessaggio di Silvio Berlusconi, certo erano meno truccati ma comunque profondi allo stesso modo, hanno voluto precisare che il problema non è affatto la magistratura e lo si è potuto leggere chiaramente su un videostriscione accompagnato poi dai cori: “In Italia non abbiamo la pena di morte. Abbiamo la Lega Italiana Gioco calcio”.

89 commenti:

  1. La copertina è per Matos? Tu c'ha 'na bella faccia tosta, Pollock! Dentro qui' culo ci naufrago! E ora modulo e formazione per Bergamo. La proposta è di un 4-3-1-2: Neto in porta, centrali difensivi Rodri e Ambrosini, ai lati Roncaglia e Compper, centrocampo con Mati in regia e interni Aquila e Borja, Ilicic a flottare tra le linee, davanti Rebic e Pepito.

    RispondiElimina
  2. La vittoria sonante ha desertificato le pagelle di cloaca: gobbi e milanisti in gramaglie!

    RispondiElimina
  3. Buon allenamento in vista di Bergamo, nonostante ci fosse- col Pacos- più di una categoria di differenza; primo tempo un po' impacciati, fluidità assente, attacco fuori tempo e fuori sincrono. I portoghesi erano venuti per lo 0-0? Secondo tempo esce la safety-car ed entra la Maquina, con il risultato che ondeggia tra un ko tecnico ed una resa per manifesta inferiorità. Non inganni la prestazione dei lusitani, visto che in EL ci sono state, contemporaneamente al match del Franchi, molte sorprese o risultati striminziti. L'inizio del torneo é promettente, in attesa che il Milan esca dalla CL e ci raggiunga nel calcio che conta...eh eh eh eh. Pagelle, con mezzo voto in meno, collettivo, causa avversario "scarso":
    NETO 6,5 Lucido sempre (con i piedi), un paio di parate ma piombato sulla linea (su cross e corner) come le oche d'allevamento condannate ad esser ferme e a bocca aperta.
    TOMOVIC 6 Spazio davanti a se ma errori di misura. Intraprendente ma mai deciso.
    COMMPER 6,5 Fossero tutti come i portoghesi, gli avversari. Determinato e preciso, nessuna sbavatura, nessuno svarione.
    GONZALO 7,5 Se questo é un cappone, W la carne bianca! Regale il suo stile, petali ai suoi piedi quando avanzava da novello Mark Girardelli, un solo piccolo errore. I suoi lanci studiati da Cape Canaveral, la sua precisione osservata dalla sezione balistica di Quantico.
    M.ALONSO 7 Sembra intonso, in realtà intenso. Presente, avversari tenuti a bada, buona propulsione. Futuribile già presente.
    JOAQUIN 5,5 Se fosse tennista avrebbe il braccino. Dategli il traforo del Frejus, visto che cerca sempre il tunnel.
    ABROSINI 5,5 Faccia come l'ex compagno Kaká, si blocchi lo stipendio.....Sta alla Maquina come l'araldo starebbe oggi ad una mail.
    PIZARRO 7,5 Meno rivoli, meno pericoli. Lucidissimo, fine palleggio, lezione gratuita agli avversari, nel rombo lui é la "R". Re.
    VALERO 7,5 Primo tempo sufficiente, secondo tempo che Montolivo potrebbe fare in strada solo contro dei pensionati (forse). Il suo stop di sinistro ( su euclidea realizzazione balistica di Gonzy Rodriguez) cambierà la moda dei guanti: da ora in poi andranno nei piedi.
    MATI 7 Sfiora la gara perfetta. I suoi ondeggiamenti sono vietati nell'Oceano Indiano, provocherebbero tsunami.
    ROSSI 7 Nel Klondike sarebbe stata "la" Pepita. Non sembra fermo da due anni, infatti insiste e vince contrasti quasi come Ambrosini!
    AQUILANI 7 Oramai sbaglia solo per far rumoreggiare gli stronzi che hanno rigurgiti anti- romani. La sua fascia reggi-capelli é piú intrisa di sudore di quella usata in 10 match da Montolivo. Quando scoppierà Montolivopoli capiremo perché Aquilani deve fare panchina all'ex viola, in nazionale.
    MATOS 7 Finalmente la Cantera battezza un calciatore vero! Veloce come un 14enne al primo rapporto sessuale, efficace come un preservativo smerigliato. Mette alla berlina chi vaneggiava di Rocchi.
    BAKIC 6,5 Studia da Pizarro; per ora apprende e fa movimento, non si nasconde, anzi é molto propositivo e proiettato verso l'area avversaria. Sará prezioso e titolare, un giorno.
    MONTELLA 7 Cambi giusti e coraggiosi ( due 20enni subentrati), degno risolutore degli enigmi legati ai potenziali titolari.

    RispondiElimina
  4. Già, Rocchi... ahahahahahahahahahahahah!

    RispondiElimina
  5. Intanto, Jojo alterna panchina e infermeria. Una liberazione valsa 30 milioni.

    RispondiElimina
  6. Ieri si è visto il gioco e si è capito in che consiste il cosiddetto attacco dei nani. Senza polemica la Fiorentina in avanti è valorizzata dalla presenza di giocatori molto tecnici che costruiscono una ragnatela di scambi e inserimenti. Giuseppe Rossi è perfetto in questo gioco. E ricordo ancora che era stato individuato da Guardiola. Un altro tassello fondamentale è Cuadrado, quando starà bene. C'era poi un certo Ljajic: l'abbiamo venduto dissennatamente. È un fatto di gusto estetico, ma anche di efficacia realizzativa. Non è vero che con i nani e la palla a terra non si va in goal. Chi è inadatto a questo gioco è Joaquin. Dovrebbe avere cinque anni di meno, attualmente non lo sorreggono quelle doti di scatto e corsa indispensabili. Chi per fortuna sembra adattissimo è Matos. L'avversario era modesto ma quella è la mia Fiorentina, quello è Montella. La cosiddetta "squadra pratica" col centravanti d'area fermo ad attendere di essere servito è un passo indietro. Per di più un costosissimo passo indietro.

    RispondiElimina
  7. Nel secondo tempo s'è rivisto il bel gioco. Ma s'è anche visto, nel primo tempo, come sia facile perdere il bandolo della matassa. Attenzione quindi a Bergamo, dove temo che torneranno gli Ambrosini, e non in mezzo alla difesa come giustamente vorrebbe il Colonnello, ma a zavorrare il centrocampo, ed i Pasqual a zavorrare la fascia sinistra. Quanto sia forte Alonso lo vedremo, è certo però che ieri ha dimostrato di poter fare ad occhi chiusi tutto quello che fa Pasqual, con in più un piede educato, la capacità di puntare e qualche volta saltare l'uomo, di arrivare palla al piede sino a fondo campo , e di garantire una percentuale più alta di cross azzeccati. Con tutto il rispetto che si deve al professionista impeccabile, che senso ha continuare a far giocare Pasqual da titolare inamovibile? E Ambrosini da play(not)maker?

    RispondiElimina
  8. Il massimo risultato col minimo sforzo, abbiamo giocato col freno a mano tirato, senza stancarci troppo (e questo è un bene, visto il tour de force che ci aspetta) e abbiamo fatto valere il maggior tasso tecnico. Qualche considerazione:

    1) la difesa è ingiudicabile, abbiamo, per la prima volta in stagione, mantenuto la porta inviolata anche perché il Pacos non ha fatto un cross alto che fosse uno;

    2) Gonzalo, libero da assilli difernsivi, ha krolleggiato per tutta la partita, con il culmine del perfetto lancio per Borja in occasione del secondo gol;

    3) proprio il secondo gol (in parte anche il terzo) dimostra che quest'anno, per fortuna, rispetto all'anno scorso tendiamo maggiormente a giocare in verticale, il che è un bene considerando la presenza di gente come Rossi, Ilicic e Rebic;

    4) Alonso mi è piaciuto, è veloce, sa dribblare, la prende di testa, è abbastanza bravo nei cross, mi sembra però ancora un po' timido ("un po' mollaccione", lo ha definito Pacco Dono sul sitone, per adesso non ha tutti i torti);

    5) non so cosa abbia il Guetta contro Mati Fernandez, a me è piaciuto parecchio, se giochiamo col rombo a centrocampo, in assenza di Cuadrado, lui può diventare il terzo tenore: una mediana con Pizarro, Borja, Aquila e Mati è fenomenale;

    6) Ambrosini ha fatto il suo, ha anche giocato bene, d'altronde come mediano è molto buono, ma, se si tratta di una partita in cui si deve impostare il gioco e non si deve contenere l'avversario più di tanto, lui diventa inutile; quando è uscito lui ed è entrato Aquilani, abbiamo preso il controllo del centrocampo;

    7) Joaquin mi sembra nervoso e voglioso di strafare per dimostrare quanto vale, per adesso non sta rendendo quanto ci si aspettava, ma lasciamogli ancora un po' di temèo;

    8) di Borja Valero e Pepito Rossi è inutile parlare, basta vederli giocare;

    9) Matos sarà utile, ha buoni movimenti, è veloce e tecnico;

    10) Bakic ha personalità, è molto diverso da Pizarro, ha più fisico e mi sembra che tenda a dar via la palla di prima, ma dal pochissimo che ho visto mi sembra avere buona visione di gioco.

    RispondiElimina
  9. Senza polemica, Lud, ma tendi a scrivere sempre le stesse cose.

    RispondiElimina
  10. Nel primo tempo si è fatto pena anche senza Gomez. Quindi il tuo assunto, Ludwig, è infondato.

    RispondiElimina
  11. Ho chiarito perchè nel primo tempo è mancato il gioco. Altro giocatore inadatto è Joaquin, troppo lento e prevedibile, grande ex attaccante. Aggiungiamo Ambrosini.

    RispondiElimina
  12. Anto non scrivo sempre le stesse cose. Attendevo da tempo di vedere come se la sarebbe cavata Rossi in un attacco palla a terra montelliano o di nani, come ha detto Deyna. Ebbene, è perfetto e con due esterni a supporto come Ljajic e Cuadrado poteva fare un terzetto perfetto e a costo zero. Ora lo apprezzeremo con Matos o Rebic o Cuadrado.

    RispondiElimina
  13. Anto, le tue sentenze sono al solito pacatamente acute e acutamente pacate. Per curiosità mi sono andato a vedere, su tua suggestione, l'editoriale guettiano. Egli non cape, semplicemente. Più verità nella definizione iperbolica di Mati, allora, da parte di Zemanviola: «immenso».

    RispondiElimina
  14. Lud, Matos è un nano alto 1,80.

    RispondiElimina
  15. Blimp e Pollock: Montella è un artista di avanguardia cui è stato imposto quest'anno il ritorno all'ordine. Ora finalmente per un po' potrà dipingere come sa. Ma gli manca un colore: Ljajic per fortuna integrato da altri giovani leoni.

    RispondiElimina
  16. È un po' come se la signora Guggenheim avesse detto a Pollock: mi piace come dipingi ma ora basta, fammi almeno una casina o un omino al centro della tela così capisco di che si tratta.

    RispondiElimina
  17. Che il centravantone sia stato chiesto con insistenza da Montella di pirsona pirsonalmente per più di un anno non ti entra in testa, eh?

    RispondiElimina
  18. Allora sarà una mia impressione, a me sembra di sì.

    RispondiElimina
  19. Allora è masochismo di Montella ma mi riesce difficile credere che un allenatore rinunci sua sponte a un modulo spettacolare e vincente.

    RispondiElimina
  20. Lud, è stato Montella a trdire la signora Guggenheim, e lo ha fatto con un espressionista tedesco.

    RispondiElimina
  21. Montella ieri in sala stampa, fra l'altro: "E’ tutto condiviso alla Fiorentina… anche le cessioni"

    RispondiElimina
  22. Lud, i tuoi scritti dicono che secondo te c'è Cognigni che tiranneggia sulle scelte di mercato, tenendo in scacco i Pracia, Montella e i DV. Una storia inverosimile e già sentita fino a 2 anni fa, c'è stato ricambio di attori ma c'è gente a cui piace sempre ipotizzare la solita trama. Chiamalo Corvigni allora, e ricordati di ma(tos).

    RispondiElimina
  23. Quindi Montella può sperimentare solo previa specifica istanza. Ah, ecco.

    RispondiElimina
  24. Può anche darsi che Montella abbia fatto una sorta di autocritica come al tempo di Mao, che riassumerei così: avevo trovato un modulo vincente basato sugli interscambi e la mancanza di ruoli fissi, ma non era sufficiente a vincere il campionato. Dunque lo ripudio e lo cambio in nome di una idea di calcio meno innovativa: un attacco a due con un centravanti boa e una seconda punta. Bene, se così è stato si è trattato di un errore. La qualità del gioco è precipitata, mentre le stesse occasioni da rete non sono aumentate. In sostanza, secondo me un autentico flop. Ma quel che ritengo più preoccupante è la continua insistenza di Gomez sul fatto che la Fiorentina gli ha garantito un posto fisso da titolare che altrove non poteva avere. Il che unito al pesante ingaggio di Gomez e al suo costo di ingaggio limita oggettivamente le nostre alternative tattiche.

    RispondiElimina
  25. Uno può andare in capo al mondo, staccare per un po', ma quando riapre trova sempre Lud convinto che il calcio si giochi con gli schemini e che col 4-3-3 si vince e con 3-5-2 si perde (ovviamente porto agli estremi il discorso per vis retorica ora non dire anche tu che manipolo i tuoi pensieri). Anche col 4-4-2, basta che non sia quello di Prandelli se no anche quello è ottimale per postulato. Chi fa il calcio, il giocare bene ed il giocar male, sono gli interpreti, quelli che vanno in campo. Se sei costretto a mettere Ambrosini al posto di Pizarro che la maniera nasca più asfittica è un dato di fatto e prescinde dagli schemi. Che con Gomez (al top) e Rossi si giochi peggio che con Rossi e Ljajic è un'opinione abbastanza discutibile, che si abbia la possibilità di segnare il doppio è invece sempre discutibile, come tutto, ma molto meno. Se poi Gomez si rompe e devi aspettare che Rebic sia Ljajic un po' di pazienza ci vuole (io spero poca). E' stato preso un centravanti che ha sempre segnato una ventina e passa di gol a campionato e si sta a discutere di cosa?

    RispondiElimina
  26. Anto siamo nel pieno di una evoluzione del gioco del calcio che rende difficile comprendere come si inserirebbero grandi campioni del passato nel nuovo modo di giocare. Ogni epoca ha i suoi campioni che rispondevano pienamente a certi principi tattici, allo stile del gioco e alla condizione atletica richiesta dal calcio di quel tempo. Come in cucina, a ogni ricetta si addicono i propri ingredienti. E al tipo di cucina di Montella si addicono certi giocatori e non altri. Hai visto ieri cosa ha significato l'ingresso di Matos. Presto per dirlo ma questo giocatore svariando continuamente, con tecnica e grande dinamismo podistico è l'ideale per gli schemi proposti da Montella brillantemente l'anno scorso, mentre il centravanti titolare ne è avulso. Credo così di aver risposto anche a Jordan. Personalmente accade così che mi diverta molto meno. E non è solo questione di schemi, perchè ieri avevano due attaccanti in campo ma il tipo di gioco assomigliava molto al 4-3-3 dello scorso anno, trame fitte, palla a terra, scambi veloci, ottima tecnica e moltisssime occasioni da rete.

    RispondiElimina
  27. Neto 6.5; Tomovic 6+, Rodriguez 8, Compper 6.5, Alonso 6.5; Ambrosini 5, Pizarro 7.5, Borja Valero 7+; Joaquin 6-, Rossi 6.5, Mati Fernandez 7- [Aquilani 7, Bakic 6, Matos 7]. Difficile trarre conclusioni da una partita ai confini con l'allenamento di lusso, contro un avversario francamente più scarso di quanto pensassi, e con poca voglia di far male. Godiamoci il risultato col sorriso sulle labbra, allora, venuto dopo un brutto primo tempo. Una volta segnato, la squadra si è sbloccata - per un po' sarà bene non parlare di Maquina - e ha preso a macinare calcio in scioltezza, aiutata anche da una certa arrendevolezza avversaria. Discreta la prova di Neto, che para con sicurezza, anche se ancora non si azzarda nelle uscite, consapevole che un errore potrebbe costargli mesi di critiche e una nuova schiera di fucili puntati, imbrattaCalamai in testa. Efficace Tomovic, pur con i soliti imbarazzi in spinta, come pure Compper, ben posizionato e veloce mentalmente negli anticipi. Grande prova di Rodriguez, che in 90' sbaglia solo un controllo in allungo a centrocampo. Chiusure, disimpegni [anche di tacco], uscite dall'area a testa alta, un lancio krolliano [ormai il paragone è di routine e condiviso, GIAN ALDO: sarà che davvero è un grande, nel fondamentale?] a pescare il lontanissimo Borja in corsa, nell'azione del gol di Ryder Matos, il primo gol stagionale di testa...che chiedere di più alla nostra guia difensiva? Alonso apprezzabile, gran corsa e fisicità, buono di testa, un paio di cross precisi [cfr. gol annullato a Joaquin], anche se ancora un po' acerbo. A centrocampo, Ambrosini è un corpo estraneo, quando si tratta di costruire, una bionda, attempata Penelope che con disgraziati colpi di mazzascure squarcia una tela ben intessuta, se non dipinta, dal genio calcistico di Pizarro, Borja e Mati. Splendida conduzione di reparto da parte del Pek, in una sarabanda di aperture al millimetro, lanci, omarine, scambi...Valero sta crescendo nella forma e si nota, tra tunnel, assist, e sapiente cucitura del gioco. In crescita Mati, sempre inventivo e intimo con la palla. Molto bene anche il subentrato Aquilani, di lotta e di governo, con la chicca dell'assist-scorrimento per Rossi. Joaquin sa ancora come saltare l'uomo, ma non ha più lo scatto a sorreggerlo, mentre Rossi, davanti a una difesa imbarazzante, non si rende pericoloso che a partita già spianata, col gol da cecchino. Bene così, ma non vedo motivi di entusiasmo, per ora. Ottimo l'impatto sulla gara del giovane corviniano Matos, molto cresciuto fisicamente e mentalmente dai tempi della primavera, a riprova che i giovani van mandati a giocare, se non possono farlo da noi. In gol dopo 26", da rapace d'area, e costante partecipazione al gioco offensivo con la sua rapidità e tecnica. Va atteso a prove più consistenti, ma ha la qualità tecnica e le doti fisiche del giocatore vero. Il suo problema con la primavera era la continuità, ma può darsi fosse semplice mancanza di motivazioni, in un contesto che già gli stava stretto. E ora sotto con Rebic, futuro fuoriclasse del calcio europeo.

    RispondiElimina
  28. Su Joaquin c'è un po' di ingenerosità. Lo spagnolo ha giocato per quasi tutta la carriera come esterno nel 4-4-2 ed il suo ruolo, appunto, è quello di ala. Non è Cuadrado e non può essere per caratteristiche una punta. Non l'ha fatta mai del resto. Non è stato preso per essere il sostituto di qualcuno, ma per avere una variante tattica in più. Ho visto la partita a tarda notte e mi è piaciuto molto Mati che, anche se non ha una collocazione tattica stabile, ha fatto buone cose in recupero ed in attacco. La cosa che mi fa impazzire di lui è che il pallone non glielo levi se non lo seghi. Rossi è un fuoriclasse senza se e senza ma. Matos è cresciuto fisicamente, due anni fa era dieci centimetri e dieci chili di meno, non lo hanno prestato e credo sia stata una decisione pensata. Alonso ha bisogno di prendere sicurezza, ma le basi tecniche e fisiche sono ottime.

    RispondiElimina
  29. Anto, comunque per attacco di nani intendo [impropriamente, è vero] gente scarsa nel gioco aereo, e di poco peso, non necessariamente bassa. Forse è meglio definirlo attacco di fringuelli, anzi di pulcini, che ancora non volano.

    RispondiElimina
  30. Palla a terra e giocatori che si muovono quando non ce l'hanno andando ad attaccare gli spazi è il Vangelo della fase offensiva calcio, non del 4-3-3 e la puoi applicare con qualsiasi modulo. Per me la Fiorentina il 4-3-3 se proprio si vuole imbrigliare il gioco in rigidi schemi numerici, tra l'altro, non l'ha giocato quasi mai, perchè Ljajic non è un'ala, non va sul fondo e crossa, non sta, quasi mai, sulla fascia. E' un trequartista-seconda punta, quindi parlare, con lui, di 4-3-3 è abbastanza improprio, anche se poco importante.

    RispondiElimina
  31. LUD, Cognigni potrebbe avere un quadro dei fratelli Vaccari (gemelli eterozigoti) o un rarissimo dipinto di Ceroli (lo adoro, frequentavo casa sua, poi la morte della figlia e l'ex moglie di Renato Zero l'hanno traviato), importante non ci siano cessi di Duchamp in campo. ANTO, la tenacia è positiva e merita encomio, la testardaggine è un po' rischiosa (cfr. "I gineprai di LUD", edizioni Tallone (d'Achille).). POLLOCK, il Matta è un dipinto con figure a rilievo cartonato, era una specie di contaminazione, il periodo è quello di Tarquinia. Rotella è uno strappo con soggetti presi dai manifesti di "Roma città aperta" e "Via col vento", fuori squadro enorme! Nespolo: non è legno, bensì decoupage con elementi materici (polvere di lapislazzuli, tuorlo d'uovo per i pigmenti). Se ti interessa sono intimo del pronipote di Vittorio Cini, collezione dal 1200 in poi, compresi un Giotto, due Piero della Francesca, alcune sculture di H.Moore (possiedo tavole informali, morsure all'acido nitrico, dell'inglese. Deliziose).

    RispondiElimina
  32. Sopra, chiamami solo quando ti avanzerà un estroflessione di Bonalumi.

    RispondiElimina
  33. Il giochino dei numerini e degi schemi va bene per chi capisce pochino di calcio. Se davvero si riducesse tutto a quello, le partite sarebbero di una noia mortale. Il calcio è qualcosa di più e di meglio degli schemi in cui si pretende di imbrigliarlo: è fantasia, improvvisazione, estro, genialità, broccaggine, fotuna e sfortuna, carattere e timidezza. Tutto e il contrario di tutto. Per questo è lo sport più affascinante.

    RispondiElimina
  34. O appena avremo una crocifissione di Calamai. O un "San SebastiNeto trafitto".

    RispondiElimina
  35. Rileggete meglio il mio post iniziale di oggi. Nessun riferimento al 4-3-3, anche perché ieri non giocavamo con quel modulo, ma al movimento, agli inserimenti alla velocità. Quindi tutta la polemica solita sui numerini non ha ragione d'essere. In futuro però credo che rivedremo il 4-3-3 con Cuadrado.

    RispondiElimina
  36. Per Calamai va bene anche una bella bruciatura in fronte di Burri.

    RispondiElimina
  37. Comunque Bonalumi è morto 40 ore fa.

    RispondiElimina
  38. LUD, a te ha influenzato troppo l'invenzione filosofica di Bacone. Gli idoli.

    RispondiElimina
  39. Quel che non capisco, Lud, è questo tuo ritorno di fiamma di antigomezismo, dopo che avevi più volte ripetuto che saresti «stato a vedere» e dopo una partita, quella di ieri, dove il brutto gioco c'è stato, nel primo tempo, con Pepito centrale. Gomez finora ha fatto male solo col Cagliari: un po' presto per emettere sentenze definitive.

    RispondiElimina
  40. Quindi Lud sarebbe influenzato dall'uovo con il Bacone, che fa inorridire anche Antoine.

    RispondiElimina
  41. Nel primo tempo Rossi non ha reso perché era isolato Blimp. Joaquin non può sorreggerlo. E lo stesso Ambrosini non si inserisce certo come Aquilani. È stato sufficiente inserire un giovane sveglio e veloce e Aquilani per ritrovare l'assetto mobile dello scorso anno e ritrovare quella Fiorentina che francamente rimpiango. Per me Rossi ha superato la prova di attaccante di riferimento ma ha bisogno di esterni che lo sorreggano e centrocampisti che si inseriscano. Se Rebic e Matos possono prendere il posto di Ljajic e col ritorno di Cuadrado siamo a posto e possiamo aspettarci ancora una Fiorentina brillante. Gomez limita questo tipo di gioco.

    RispondiElimina
  42. Adesso c'è anche il Libretto Viola dei pensieri di Montella?

    RispondiElimina
  43. Brera sarebbe stato più clemente.

    RispondiElimina
  44. Lud, ti ripropongo qui la domanda che ti ha fatto Deyna nel sitone.
    Perché sostieni che Sinisa quando approvò in pieno, in conferenza stampa , la campagna acquisti diceva il vero , e che invece Montella, approvandola in pieno, sempre in conferenza stampa , dice il falso?
    Ti prego Lud rispondendo di non eludere la domanda e di non cambiare discorso.

    RispondiElimina
  45. "...ma ha bisogno di esterni che lo sorreggano e centrocampisti che si inseriscano...", Lud di tutto non solo ne ha bisogno il Rossi punta centrale, e non solo ne hanno bisogno tutte le punte centrali in generale, ma ne hanno bisogno tutte le squadre di calcio (sempre che siano interessate a segnare i gol); le differenze possono semmai dipendere dalle caratteristiche della punta da servire (più o meno mobile, più meno tecnica, più o meno forte di testa, più o meno scattante, ecc,), ma senza affondi sulle fasce e inserimenti di centrocampisti i gol puoi farli solo come quello di Baggio a Napoli nell''89 o tirando da centrocampo.

    RispondiElimina
  46. Lud, perché, secondo te, un attacco Rossi-Gomez snaturerebbe la filosofia di gioco di Montella? Io credo invece che lo può esaltare al massimo perché più capace, dell'accoppiata Jovetic Ljajic, di mettere a frutto il bel gioco. O no?

    RispondiElimina
  47. Quanto chiesto da Deyna l'avrei chiesto anch'io se non avessi pensato che così facendo avrei dovuto ricinoscere che, come Montella ora, anche il grande Miha credeva a quel che diceva.

    RispondiElimina
  48. Nel primo tempo c'erano Mati e Borja Valero più Joaquin, Lud, a fornire palloni a Rossi, che non ha creato pericoli. Come non ne ha creati nel secondo tempo, tranne il gol a risultato ormai ampiamente acquisito e partita in discesa, con avversari arresi. Prima di parlare di prove superate come punta centrale, aspetterei quantomeno un paio di partite di campionato con squadre decenti, diciamo pure le prossime due. Questo nell'emergenza breve, perché sul lungo periodo la carenza di gioco aereo [e Gomez non è uno specialista, badiamo bene], di peso e di profondità si pagano, come ben sa Montella, che tale tipo di centravanti ha sempre voluto. Rebic e anche Matos sono comunque due bestie diverse da Ljajic, più forti fisicamente e più punte [anche se il brasiliano ha un'ottima vena trequartistica, anche], quindi il discorso dell'attacco leggero cambia, non sarebbe un Cuadrado-Rossi-Ljajic, improponibile, ma qualcosa di più tollerabile [Cuadrado-Rossi-Rebic/Matos], con due punte vere ad incrociarsi.

    RispondiElimina
  49. Sei distratto? È quanto va ripetendo da un paio di secoli.

    RispondiElimina
  50. Lud, lascia perdere i moduli che con la filosofia di gioco non c'entrano un piffero, ed anche perché l'accoppiata di punta Rossi- Gomez la puoi usare in qualsiasi modulo, stessa cosa non si può dire dell'accoppiata di punta Jovetic-Ljajic, peraltro meno efficace sul piano realizzativo.

    RispondiElimina
  51. Quindi, Lud, il parametro di riferimento è il seguente: quando Montella dice qualcosa in accordo con le tue tesi, dice il vero, mentre quando dice qualcosa in contrasto con le tue tesi, allora mente. In effetti è semplice.

    RispondiElimina
  52. Lo so Antoine, e lo sanno non solo i distratti ma anche i muri, peccato che non sia assolutamente assodato che una cosa diventi vera solo perché ripetuta. :)

    RispondiElimina
  53. Sono d'accordo con te Antoine. Anch'io, esattamente all'opposto di Lud, penso che allora Sinisa mentisse da persona seria per coprire difficoltà aziendali, e che invece ora Montella dica la pura ed evidente verità.

    RispondiElimina
  54. Lud, nella ripresa il riferimento centrale era Matos e Pepito è tornato a rivestire (pur senza brillii) i suoi panni abituali di ruolo. Caro Anto, a Firenze si dice «a sehonda di doe la batte».

    RispondiElimina
  55. È quello che penso anch'io, se non altro perché mi sembra una pietosa bugia più l'entusiasmo per Munari e Santiago Silva che quello per Gomez.

    RispondiElimina
  56. Lud, a parte il fatto che Sinisa approvò la campagna acquisti anche in conferenza stampa, risulta alquanto capziosa la tua distinzione tra conferenza stampa ed intervista. Inoltre ti faccio presente che allora nei guai c'era la Fiorentina più di Sinisa, che poi spesso sia l'allenatore a pagare per tutti è un altro discorso. Infine, secondo il tuo ragionamento adesso sarebbe Montella ad essersi cacciato nei guai. O no?
    Lud, ammettilo, tanto col fisco qui mi pare non c'entri nessuno, Pollock ti sta pagando, ed ora vuoi arrotondare anche col sitone. Eh,eh eh.

    RispondiElimina
  57. Montella è diplomatico e comunica in generale con intelligenza. Sinisa era incapace di comunicare. Secondo me quel giorno Sinisa ha volluto fare un po' lo smargiasso. E si è allargato troppo lasciando credere di avere una squadra da scudetto o quasi. Squadra ha aggiunto che gli somigliava. Ma non poteva starsene zitto?

    RispondiElimina
  58. Tutta quell'importanza a un'intervista rilasciata alla stampa francese mi sembra che gliel'hai data solo tu...Aveva tra le mani una banda di scoglionati, guidata da Capitan Correggia, cercava anche di motivarli un po', anche se l'esito a posteriori era scontato.

    RispondiElimina
  59. Lud, Montella sta dimostrando molte doti come tecnico, quanto alla comunicazione se ne occupa più che altro con la giusta sufficienza e col giusto disincanto, nulla a che vedere con il sofisticato, mirato ed "intelligente" approccio di un Mourinho, ad esempio.
    Quanto a Sinisa sottoscrivo quello che ti ha risposto qui sotto Deyna.

    RispondiElimina
  60. Montella è diplomatico e comunica in generale con intelligenza e, aggiungo, con educazione. Con molta educazione, ma con fermezza, ha passato un anno a dire che voleva un centravanti. Gliel'hanno comprato e lui ha detto che ne è contento. Tutto qui.

    RispondiElimina
  61. Mi piace Lud la tua precisazione su come comunica Sinisa. È una precisazione... importante.

    RispondiElimina
  62. LELE



    LUD ti ho letto con pazienza e ...lascia stare, non é roba per te, leggi da
    tutti, impara, poi scrivi da simpatizzante senza entrare in atroci
    disamine.

    Ottime considerazioni del COLONEL per domenica, anche se credo si sia
    dimenticato di Alonso titolare, il quale ha dimostrato quello che avevo
    visto nel Bolton, cioé che non é un Llama, ANTOINE, non sputa ma
    stantuffa sull'out sinistro con padronanza mancina di alto livello, pur
    essendo col fiatone. Mati che giustifica la nostra menzione, ancora
    Ambro contro avversari inferiori quando c'é solo da costruire... boh!
    Entrato Aquila, centrocampista di elevata classe, tutta la manovra sale
    di qualità. L'assist per un Rossi statico ne é l'emblema. A parte la
    menzione per Borja, che non solo per la pelata rammenta Bobby Charlton,
    faccio una personale considerazione dopo averla vista 2 volte dal vivo e
    ieri in TV: la poca fluidità di sviluppo dell'azione, puo' avere
    risposta solo nella differenza di preparazione. Siamo lentissimi in
    tutti i movimenti del nostro DNA, non siamo propositivi, non attacchiamo
    gli spazi ( fatto salvo l'immenso Borja del secondo tempo, ma lui
    sembra il piu' in forma) non produciamo il possesso palla e facciamo un
    pressing debole, di conseguenza la squadra si allunga...tutti sintomi
    che possono portare a quella deduzione, o almeno sepro che sia cosi',
    senno' son cazzi amari. In piu' il rombo va rimesso nel congelatore.



    Lele



    P.S. Ljajic non supera 1.75 di certo.



    Lele

    RispondiElimina
  63. In base a quale bizzarra elucubrazione ritieni che Miha non sappia comunicare? Certo, non seppe dire "Mutu è un caratteriale", come invece fece Capelli Unti (volendo intendere "dotato di un forte carattere").

    RispondiElimina
  64. Mihajlovic peggior comunicatore dell'universo sin dal giorno in cui voleva prendere a calci i giocatori e lo disse in conferenza stampa. Lele più rispetto e non massacrare la lingua di Dante, non è una pallina da golf .

    RispondiElimina
  65. Io lo davo a 1.78/79 per eccesso, non credendo all'1.82 dei dati "ufficiali". Quanto ad Anto che l'ha visto in piedi accanto a Jovetic [1.85, lo danno, dicevi] di poco meno alto, calcola che Jojo da quando s'è fissato con la posa alla John Wayne/CR7, a gambe larghe, sta così anche in bagno, e si toglie da solo 4-5 cmq, ahahaha

    RispondiElimina
  66. "Caratteriale" è uno dei termini più brutti e senza senso che si possano udire ai giorni nostri. Devi avere però un po' di comprensione per il Giubba, Antoine: un italiano che ha un vocabolario italiano più limitato di quello di un serbo - nonostante cerchi di barare inserendo "importante" dappertutto - qualche neologismo è necessario che lo tiri fuori.

    RispondiElimina
  67. Ieri mi son piaciuti: MATI, che ha preso lezioni di sculettata cilena dal Pek, regalando stralci di geometrie frattali e arzigogoli arabescati piu' decisivi del solito ( e l'era l'ora!);ROSSI quando ha stoppato il pallone, ha chiamato il portiere e gli ha detto che gliel'avrebbe messa li', nel cantuccino sinistro (freddezza nordica);COMPPER perché non lo vedi mai, ma é sempre li' (The Black Invisible Wall); TOMOVIC perché con la sua intraprendenza é diventato un quasi-assist-man( se studia puo' togliere il quasi);NETO, in versione Galbani, perché vuol dire fiducia, almeno i suoi compagni lo pensano,a giudicare dal numero inverosimile di palloni che gli hanno indirizzato, piu' o meno bene fra l'altro, sui piedi che non hanno tremato (che sia in arrivo, la personalità?); MONTELLA e il suo coaching in corsa, che se non é culo sacchiano, allora é genio (anche perché credo poco al caso); B.VALERO, perché col suo fisico sembra l'emblema dei vegani, ma sembra che abbia mangiato un leone (pero' usa il trucco di Messi, cioé di mettere la colla su certe zone della scarpa); PIZARRO, per l'uso di cinque retrovisori e i lanci a raggiera ( sono contrario alla clonazione umana, ma farei un'eccezione per lui) La SQUADRA, perché nonostante l'avversario abbia la consistenza di un semolino, prende la partita sul serio, cosa non troppo scontata, malgrado le dichiarazioni di prammatica (professionalismo vero).
    Ci aspettano impegni piu' probanti, ma gli squarci di bel gioco ci sono senz'altro stati.

    RispondiElimina
  68. Ma no, caro Vigile:
    http://www.veganbodybuilding.com/

    RispondiElimina
  69. Mi piace questa soluzione post-Gomez, con un centrocampo folto e tecnico. Riduciamo la spinta sugli esterni, ma senza il punto di riferimento centrale, tanto lavoro sulle ali non serve. Con le tre mezze ali che frullano Pizarro ha sempre con chi dialogare e anche una certa protezione. Mati, Borja e Aquilani hanno corsa e una cifra tecnica altissima, il loro movimento tende sempre a liberare uno di loro per la rifinitura, cosa importantissima per servire punte mobili come Pepito e uno degli altri. Un centrocampo del genere, pur essendo folto, non si schiaccia sulla difesa, ma tende a far avanzare tutta la squadra, mantenendola compatta e imprevedibile.Spero che l'Atalanta si presenti con due punte domenica, ci sarà più spazio a centrocampo per i nostri.

    RispondiElimina
  70. Oh madonna!! e io che credevo che i vegani avessero un ideale ascetico...ma come fanno gli americani a trasformare tutto in body- building?

    RispondiElimina
  71. Vi ripropongo quanto ho scritto sul sito madre in risposta a Zeman perchè mi pare una buona sintesi della visione zalleriana:
    Mi sarebbe piaciuto Enrique dopo Sinisa Zeman. Ma non conoscevo le straordinarie qualità di Montella, cresciuto alla scuola di Spalletti oltre che studioso di Guardiola. Penso che Vincenzo vada lasciato lavorare. Ci sono molti equivoci: Montella è tre volte eretico perchè 1. non gioca con il medianaccio a centrocampo. 2. i suoi centrali di difesa sono costruttori di gioco. 3. le sue squadre possono fare a meno del centravanti di area. Sono concetti nuovi che la platea dei tifosi equivoca o non capisce. Di qui i tentativi che si fanno di riportarlo all'ordine e alla tradizione. Gian Aldo Traversi ad esempio pensa che Rodriguez non sia un buon centrale, e preferisce Natali. Ma nel gioco montelliano il grande contributo di Gonzalo al gioco conta di più della pura fase difensiva. Massimo Sandrelli voleva imporgli il mediano di contenimento ma Montella ha tenuto duro ed ha giocato coi tre tenori. In attacco infine si pensa che senza centravanti il suo gioco sia sterile, ma Vincenzo ha ottenuto i suoi risultati migliori senza un attaccante di area. Come nel 4-3-3 dell'anno scorso. O come ieri sera.

    RispondiElimina
  72. Non gli piace il medianaccio, Lud, ma ce lo sta propinando da un mesetto a questa parte.

    RispondiElimina
  73. Vero Blimp e ti riferisci ad Ambrosini. Ma credo che certi accorgimenti tattici del Montella attuale derivino appunto dal passaggio dal gioco con tre attaccanti mobili a quello con due di cui uno piuttosto statico. Si è visto che il rombo è la soluzione migliore ai problemi posti da questo assetto tattico.

    RispondiElimina
  74. Ma cosa copriva Jojo più di Gomez per giustificare Ambrosini? Guarda che a Genova Gomez arretrava fino nella nostra metà campo in fase di non possesso e che faceva pressing instancabile.

    RispondiElimina
  75. The Black Invisible Wall è da conservare.

    RispondiElimina
  76. Non è questione di copertura ma di partecipazione al gioco di attacco con movimenti, sovrapposizioni, uno contro uno con palla a terra. In copertura Gomez si impegna. Che mi dici di Alessandro Pagnini? È uno studioso di filosofia che scrive anche di calcio o si tratta di omonimia? Non mi pare che le sue opionioni coincidano con le tue, forse più con le mie.

    RispondiElimina
  77. Mah, io non l'ho mai visto dal vivo, a differenza vostra, ma solo in televisione su foto. L'ho visto vicino a Jovetic non dal vivo, ma in foto, quindi posso sbagliare. Comunque non mi sembra bassissimo.

    RispondiElimina
  78. E se non è questione di copertura che c'entra Ambrosini a compensare? Certo che non è Ambrosini (immobile peraltro) a dover integrare i movimenti che dici mancare con Gomez. Di Pagnini non ho mai letto nulla sul calcio, almeno di Pagnini filosofo, ma se le sue opinioni coincidono con le tue e non con le mie dev'essere comunque un grand'uomo.

    RispondiElimina
  79. Il rombo Montella non l'aveva mai fatto e non intendeva farlo. Ma il 4-3-3 con Gomez e Rossi era impraticabile. Col 3-5-2 si fa fatica. Alla fine Montella ha provato a creare un rombo a centrocampo e questo ha restituito una certa compattezza alla squadra, come si è visto a Genova. Ma se torniamo al 4-3-3 e ai 3 tenori Ambrosini starà sicuramente fuori e avremo invece che 4 centrocampisti e due punte, tre centrocampisti e tre punte. Stranamente quindi i destini di Gomez e Ambrosini sono legati.

    RispondiElimina
  80. Parere tuo ma questi problemi sono stato a lungo dibattuti, Antoine, non li ho inventati io.

    RispondiElimina
  81. A mio parere Montella non ha mai cambiato la sua visione del calcio. Il termine autocritica era usato in senso ironico. E d'altronde Mao la imponeva più che praticarla. D'altronde le frequenti allusioni alla squadra "meno bella ma pratica" la dicono lunga su come veda il gioco attuale della squadra. Ora appunto la codiddetta praticità di quest'anno si è vista in un paio di occasioni, ma in diverse altre non c'è stata ne' la praticità ne' il gioco.

    RispondiElimina
  82. Che col 3-5-2 si faccia fatica è improvato, Fondi le tue teorie su balzani assunti che spacci per verità assodate. Ad ogni modo, Gomez può giocare anche assieme a due esterni.

    RispondiElimina
  83. Più pratica, sì, per evitare le masturbazioni fuori area dello scorso anno che ci hanno fatto quasi diventare ciechi.

    RispondiElimina
  84. Siamo spesso schierati a quattro, e questo assetto mi pare il migliore per supportare le due punte. Con il 3-5-2 o il 4-3-3 Ambrosini resta riserva dei tre tenori se disponibili.

    RispondiElimina
  85. Se c'è Cuadrado si gioca a tre. Fino ad ora, Montella ha preferito Ambrosini come alternativa ai soliti noti perché non si è fidato di Mati. Di fatto, però, ieri, il gioco è rifiorito dopo che il medianaccio è stato tolto e quando è entrata una punta. Ma se fosse entrato Gomez al posto di Matos si avrebbe avuta pari profondità e il gioco non ne avrebbe certo risentito, perché il tedesco non è l'attaccante statico da te dipinto.

    RispondiElimina
  86. LELE

    Ben venga qualche errore di italiano (non cercato ovvio, mai mi sono eretto a portavoce della Crusca)

    perché non sempre l'intelligenza va di pari passo con chi si é ingobbito ( in
    tutti i sensi) sui libri....ver o LUD? Non ti accorgi che ti pigliano
    tutti per il...per quello che sei, da tutte le parti, contento
    te...seguita, io mi diverto a leggerti, sei involontariamente comico.

    Piuttosto quale concerto vai a vedere stasera? Pol Mckenzie, no, Pol Macarty o Pol Pot?

    In quale teatro di Massaciuccoli?



    Lele

    P.S. Non é bassissimo, ANTO, ma davvero, avendolo avuto accanto, non supera quello che ho scritto.

    RispondiElimina