Questo è un blog dove capita bene o male di parlare un po’ di tutto, come al bar Marisa, ho mentito, la verità è che gli argomenti alla fine sono solo due, la Fiorentina e la passera, mentre per quanto riguarda le foto l’argomento si riduce a uno e non è la Fiorentina. Mi sento limitato, quando mostro immagini di Firenze, infatti, mi si redarguisce duramente, mi si richiama all’ordine. mi sembra di capire che stringi stringi si possa parlare solo di Fiorentina mentre lo sfondo deve essere sempre e solo la passera. Non mi sento padrone nemmeno a casa mia, da una parte c’è la Rita mentre sul blog vengo costantemente soggiogato, e dato che sono moralmente anche discutibile, mi prostituisco ai vostri desideri, anche se sullo sfondo che più desiderate ci aggiungo un velato moto di ribellione. Invece della vostra religione che ha la solita tinta della stola, mi piacerebbe affrontare l’argomento in maniera più generale, anche se sono consapevole che il primo commento sarà sulla sostituzione di Pizarro, sull’età di Ambrosini e sulla difesa a tre, ma intanto cerco almeno di tenervi buoni con la topa, ma perché tutto questo desiderio di parlare di religione che mi spinge a violare la vostra suscettibilità? Perché è da quando facevo il catechismo alla chiesa di Serumido che ho un dubbio che non sono riuscito a togliermi, so che per voi invece non c’è nessun dubbio, nemmeno tra Neto e Sorrentino, beati voi, io non sono riuscito a togliermelo nemmeno cercando di leggere nel fondo dell’anima di Padre Piroli, forse così impenetrabile perché nera come la sua tonaca, e forse perché lui come voi era sempre distratto, anche se lui dal Vin Santo e voi solo dal Santo. So che per voi in questo momento l’unico dubbio è il superamento del preliminare, mentre il mio è molto più esistenziale, rimasto quello di quando facevo il chierichetto, forse il dubbio più serio mai gettato sull’autenticità dei miracoli biblici è il fatto che la maggior parte dei loro testimoni erano pescatori. Non ho mai avuto fiducia in loro perché tendono sempre ad esagerare. Voi vi accalorate su quale coppia di attaccanti schiererà Montella a Zurigo, io no, anzi, non perdonerò mai a Noè di aver imbarcato anche una sola coppia di zanzare. Forse riuscirò a interessarvi di qualcos’altro che non sia la media gol di Gomez o il ginocchio di Pepito Rossi, forse se parlo di cibo, però anche qua in chiave a voi più gradita, cercando con qualche stratagemma di farvi appassionare alla materia, mettendo l’accento anche sul contenitore in grado certe volte di far avvicinare il consumatore a quel prodotto, so per esempio quanto sia amata su questo blog la bottiglia del Verdicchio Fazi Battaglia, perché ricorda la sagoma di una donna, e così vorrei farvi interessare anche a un alimento sano come il latte materno, non solo il più genuino ma anche quello che sta in un contenitore più eccitante della bottiglia di verdicchio, che anzi a confronto è l’equivalente di una bambola gonfiabile. E siccome so di parlare ai sordi vorrei esagerare parlando anche a chi non c’è più come il Chiari per ringraziarlo comunque dell’insegnamento che ci ha lasciato, sempre se qualcuno, oltre che a ringraziare Della Valle per il mercato, l’abbia voluto testare o almeno prendere in considerazione, perché come il metodo di gioco di Montella anche quello del Chiari è un metodo vincente, perché parlare con la gente per telefono è un buon metodo per non pagargli da bere. Comunque tutte le religioni hanno lo stesso scopo, andare in paradiso e come il Chiari ci insegna che è meglio andarci pieni di soldi, ognuna ha il suo metodo per andarci, se sei cattolico non devi far sesso almeno fino a quando non sei sposato, se sei El Hamdaoui non devi mangiare carne di maiale, per questo se la società deve proprio fare una scelta è meglio vendere il centravanti. Mi darete atto che ho sempre cercato di essere gentile, forse anche troppo sensibile per avere a che fare con voi belve assetate di sesso e dello scalpo altrui, mi sono trovato, sgomento, ad assistere a furibonde controversie condite da aggressioni verbali, ho sofferto di queste vostre intemperanze perché ho capito di non essere stato in grado di trasmettere il mio pensiero, che però ribadisco oggi per coerenza in questa sorta di ammutinamento moderato, pazienza e speranza, insomma, la mia, che qualcosa alla fine possa rimanervi attaccato, che le mie parole possano esservi utili come quelle di Salvatore Napolitano, anche nei momenti che più di tutti agognate, il mio consiglio è di fare come faccio io, perché anche in amore un piccolo gesto può far perdonare tante piccole cose, e allora la mia classica esortazione per cercare di perdonare si racchiude in una frase semplice semplice, un piccolo gesto, appunto, “Dai togliti le mutande!”
LF, SLF e diceva qui' tu' amiho 'n chiosa a tutti i discorsi che facea. E in quell' "F" e le c'eran tutte e due, la Fiorentina e la passera detta anche fica. Poi, per la pontellizzazione, della Fiorentina se n'è scordato, della passera un lo so, forse tu lo sai te se tu mantieni i contatti, 'n compenso mi dican che s'`dato a i' vino che l'è diventato un degustatore. Io son tradizionalista e un mi stacco dall'abitudini, peggio che una cozza con lo scoglio, e allora, anche senza avello scritto a ogni post, e rimango fedele, sin che posso, armeno con lo spirito (con l'opere e si fa quer che si puo') alle du' "effe" della mi' vita.
RispondiEliminaIl caso Seferovic sembra far riemergere vecchi difetti, anche al di là del cambio dei vertici, sicchè sarei tentato di dare la colpa ai vertici societari più che al ds o all'allenatore se ci riveliamo incapaci di tutelare il nostro patrimonio sociale e farlo crescere. E gli esempi sono tanti e spaziano da Pazzini a Osvaldo, da Ljajic a Seferovic.
RispondiEliminaJordanone, quest'anno continuerà a degustare il vino, ma tornerà a degustare la Vera F, visto che ha rifatto l'abbonamento. L'ho sempre considerato, e lo sa e ne è fiero, un vero khomeinista: o zero o mille. Quest'anno è di nuovo a mille! E a me fa molto piacere.
RispondiEliminaPoeta, per quel poco che vale, io preferisco le immagini di Firenze!
RispondiEliminaPazzini, Osvaldo, Seferovic, Ljajic, tutte situazioni abbastanze diverse, solo le prime due, anche perchè più o meno contemporanei, hanno delle attinenze. In entrambi i casi si sono venduti giovani insoddisfatti per il poco impiego, quindi con pesanti corresponsabilità dell'allenatore nella decisione, non essendo capaci o non ritenendo necessario mantenerne i contatti (leggi darli in prestito o in comproprietà). Seferovic non è ancora ai livelli di Pazzini e Osvaldo di quei tempi ed avrebbe quindi potuto esser trattato in maniera diversa con molti minori problemi. Vedremo se e quanto si è sbagliato, ma le scusanti, in caso di errore clamoroso, sarebbero ben minori. Ljajic poi è un caso abbastanza peculiare. Nessuno lo vorrebbe vendere, forse non sarà venduto, ma se lo sarà, sarà soprattutto per sua scelta e per obbligo derivante dalla scadenza contrattuale imminente. Poteva essere rinnovato prima? inutile riaprire la vexata quaestio, forse sì, forse no ognuno resti delle proprie convinzioni, il fatto è che, adesso, non c'è moltissimo da fare e non credo sia nemmeno un problema di numeri a questo punto.
RispondiEliminaOnestamente la storia di Seferovic l'ho capita poco. Mi sembrava una gestione oculata: qualche mese da noi per capire da vicino se aveva delle qualità, poi prestito in una buona squadra di B per farlo giocare. Mi sarei aspettato quest'anno un prestito a una squadra di bassa serie A. Invece, cessione definitiva per tre miseri milioni.
RispondiEliminaC'era anche per Seferovc il problema del rinnovo del contratto. Non so quanto chiedesse ma di sicuro, prima di mandarlo in prestito c'era da rinnovare visto che il vincolo scadeva a giugno 2014. Se chiedeva la luna....
RispondiEliminaPuò darsi che la pretesa del clan fosse esosa, visto il passato al Neuchatel dove fu licenziato di brutto per la richiesta di arretrati, ma la cosa non è chiara. Altro tipo di polemiche non risultano, credo che Montella non ne abbia mai parlato pubblicamente, nel bene o nel male, ma può essermi sfuggito. L'ambiente che circonda il calcio (tv,stampa, tifosi) a volte conta molto, anche troppo, come nei casi di Viviano e di Pazzini (con il Bongiorni sponsor inesauribile e onnipresente). Comunque lo vedeva anche un incompetente che questo è forte. Mistero è e mistero rimane.
RispondiEliminaIn ogni caso, ormai è fatta. Con i giovani non si sa mai come va a finire: c'è chi esplode e chi si perde per strada. Il Milan aveva Aubameyang, lo ha mandato in prestito al Digione, al Lilla, al Monaco e poi a gennaio 2012 ha deciso di venderlo al Saint-Etienne per un milione. Quest'estate è passato al Borussia Dortmund per 15 milioni!
RispondiEliminaAh, se avessero dato retta al Colonnello! Comunque, di incompetenti acclarati in questo ambiente dorato ne girano parecchi, direi la maggioranza. E' un campo in cui il tanto auspicato 'merito' va cercato col lanternino.
RispondiEliminaSeferovic: quando lo vidi giocare nelle giovanili della Svizzera [non ricordo se era un Europeo o un Mondiale Under 20 o cosa, lui capocannoniere] mi impressionò molto, poi nella nostra Primavera aveva perso la via della rete e nemmeno era titolare fisso, anche se si vedeva che aveva fisico, buoni movimenti, e testa da giocatore vero. Per quel che ha fatto poi in A con noi ero meno positivo di altri, a parte qualche colpo tra i grandi stentava, e per lunghe fasi delle partite la palla la vedeva poco. Mandato in B con le prime reti si è sbloccato ed è esploso, mostrando fiuto e colpi da attaccante di razza. La B dello scorso anno però era di livello davvero basso, ma se fa bene anche nella Liga [e nella Svizzera, anche col Brasile ha giocato molto bene] vuol dire che il ragazzo ormai c'è. Probabilmente se continua così andrà aggiunto ai tre -ic di Corvino, anche se lui non ci avrà fruttato né grandi prestazioni da noi, né grande introito.
RispondiEliminaRebic nel frattempo sembra tutt'altro che preso, se entra in gioco il Tottenham lo possiamo salutare. Speriamo di farlo nostro, perché è un talento assoluto.
RispondiEliminaLe prestazioni nelle giovanili le prenderei con le molle. Ricordo un centravanti che nella Fiorentina faceva caterve di gol (non ne faccio il nome), vinse anche il Viareggio, insieme a Baggio se non erro. Debuttò in A e fece flop. Lo stop più riuscito mandava la palla a due metri e scartare un avversario era diventato un miraggio. I giovani che veramente valgono dovrebbero giocare il calcio vero, quello adulto. Pogba è stato giudicato il miglior giocatore dei Mondiali Under20, ma non mi era sembrato neanche il lontano parente di quello che nel campionato scorso ha fatto vedere classe e doti indiscusse. Puoi esser forte quanto ti pare, ma se hai solo due-tre compagni alla tua altezza è più difficile mostrare le proprie qualità. E le motivazioni giocano un ruolo non da poco.
RispondiEliminaGonfia, tu forse parli di Banchelli? Deyna erano mondiali under 17, fece 5 gol e tutti belli. In quella Svizzera ci giocava anche Shaqiri. Furono i mondiali che misero in gran risalto Gotze, due spanne sopra tutti.
RispondiEliminaNo, Foco, parlavo di Ciucchi, ora l'ho detto. Tra l'altro mio compaesano, per questo ero un po' reticente. Ahahah.
RispondiEliminaCiucchi! Me ne ero completamente dimenticato! Giocò anche qualche partita in serie A, se non erro, ma che giocatore fosse non lo ricordo assolutamente. Strano, ricordo invece benissimo attaccanti precedenti, tipo Crepaldi, Venturini, Fattori...Vabè loro qualche golletto in A l'hanno pur fatto. Banchelli a me non dispiaceva per nulla, non certo un mostro di tecnica, ma fiuto del gol in area come pochi, senza tutte quelle rotture dei legamenti per me era tranquillamente un centravanti da 15 gol in serie A. Ricordo ancora una bella doppietta alla prima giornata, contro il Toro...
RispondiEliminaBanchelli - Flachi erano una gran coppia a livello giovanile. Ciucchi me lo ricordo molto vagamente. Non ho memoria di nessun prodotto del vivaio che sia poi esploso in viola. Delle mie parti era tal Antinori che giocò due partite nella Uefa che perdemmo in finale con le merde, un difensore centrale che due anni dopo era in promozione umbra. Mi sembra anche di averci giocato contro. In prima categorie marcai Zampagna, mi fece due gol e per poco non mi fece venir voglia di bloccargli la carriera. Di Vaio invece me ne fece cinque a calcetto, non ci fu verso di prenderlo, e si che ci provai eheheheh
RispondiEliminaBuon opportunista, In mezzo all'area rubava il tempo agli avversari, quelli giovanissimi, buon tiro, un semiprofessionista insomma. Non ricordo dove abbia continuato la carriera, forse nella C1-C2.
RispondiEliminaSicuramente c'era qualche bella studentessa straniera sugli spalti, altrimenti non si spiega una tale debacle, ahahah!
RispondiEliminaSi spiega, si spiega caro Gonfia. La storia è questa, Alessandro Nesta ha i nonni in un paese laziale a pochi chilometri da dove vivo io, all'epoca ci conoscevamo. Durante un torneo estivo di calcetto la mia squadra , la Johnny Walker F.C., arriva in finale contro la squadra del paese di Nesta. Questi stronzi in finale si presentano con Nesta in campo e due suoi amici della primavera in vacanza da lui, Iannuzzi e Di Vaio. Mi pare sia finita 20 a 2 o qualcosa del genere, io di sicuro a fine partita c'avevo i conati a forza di correre dietro a tutti. Nesta poi quell'anno fu portato da Zeman in prima squadra e ruppe il ginocchio a Gascoigne in allenamento. Se hanno fatto carriera devono ringraziare anche me che quella sera ero molto calmo ehehehehe
RispondiEliminaE invece dovevi avvertire la responsabilità che la storia ti aveva affidato ed agire d'istinto, ma forse lo sponsor era stato troppo generoso nel pre-partita. Ahahah. Molti anni prima, nei tornei estivi, era uso sostenersi con un po' di brandy zuccherato, l'antesignano degli integratori. Roba da matti.
RispondiEliminaCiao Foco, Iannuzzi ha lasciato, suo malgrado, una traccia nel calcio italiano: insieme a Crovari, è il primo caso di plusvalenza incrociata fittizia! Venduto al Milan nel 1999 per dieci miliardi di lire, nonostante fosse rotto. Percorso inverso per Crovari, ovviamente acquistato dalla Lazio alla stessa cifra. A modo loro, Cragnotti e Berlusconi sono stati degli innovatori.
RispondiEliminaFlachi come Vargas illustra il tema delle qualità caratteriali come fondamento del campione oltre fisico e tecnica. I quattro citati da me erano tutti inseriti nel calcio professionistico vero e avevano ormai superato la fase delle giovanili. Ljajic non sa nemmeno cosa voglia dire giocare un Viareggio, visto che bene o male Sinisa l'aggregò alla prima squadra e non è più uscito. Peccato che di rado un giovane nostro sia rimasto qui anche negli anni migliori. Quest'anno potremmo perderne tre se va via anche Ljajic.
RispondiEliminaCiao Salvatore, Iannuzzi ha buttato un talento incredibile. Basta pensare che in quella primavera era lui il campioncino designato. Mezza punta dai piedi fantastici, aveva un grosso problema: biondo - occhi azzurri -calciatore. Le ragazzine se lo mangiavano con gli occhi ( e non solo). Si ruppe anche molto. Io di talentini viola inespressi mi ricordo Beltrami e poi dopo Taddei, ve li ricordate?
RispondiEliminaBeltrammi
RispondiEliminaBeltrammi era un'aletta alta più o meno come Giovinco, bravino ma con dei grossi limti atletici. Di giovani viola affermati sui palcoscenici della serie A in realtà dopo l'infornata della fine anni '70 (Galli, Di Gennaro, Sacchetti, Bruni) e poi Flachi non mi ricordo molto altro. Potremmo ricordare, Amoroso, Moretti e Biagianti, Palombo, lo stesso Viviano, nell'era DV non me ne ricordo uno, a parte le presenze abbastanza marginali in A di D'Ambrosio a Torino e Brivio, però è abbastanza presto.
RispondiEliminaBeh ci son stati anche Zanetti [nazionale] e Carobbi [nell'Under 21 di Vicini con Mancini, Vialli & Co, probabilmente l'Azeglio ci avrebbe anche puntato per il dopo-Cabrini, se non si fosse infortunato e poi seppellito al Milan in panchina dietro all'emergente Maldini]
RispondiEliminahttp://www.violanews.com/news-viola/manzuoli-a-vn-pizarro-non-e-grave-20130818/
RispondiEliminaMa infatti la prima volta che ho letto mi son chiesto: "Ma gli obliqui non fan parte della parete addominale?"...Poi ho pensato che tra le migliaia di muscoletti che non ricordo ci sarà senz'altro stato un obliquo della coscia, e nemmeno mi son più posto il problema. Ottima notizia!
RispondiEliminaGiraldi fregò anche me. Mi sembrava un predestinato, con un calcio naturalmente potente e preciso, bravo sia da libero sia da mediano. Invece non si è mai staccato dalla C1, ma l'ho perso di vista dopo il passaggio al Cosenza in B e non conosco i motivi del flop, se ci sono. Il giovane Malusci classico libero di quei tempi, a me piaceva un sacco, ma l'infortunio aggravò pesantemente dei difetti strutturali che già aveva. Di Zanetti e Carobbi me ne ero scordato ma dicevo a memoria.
RispondiEliminaGiraldi lo vidi giocare anni dopo a Lucca, ma era un calciatore normalissimo. In Primavera, oltre al tiro, mi piaceva molto quando, da mediano, partiva in percussione verticale, gli stavano dietro in pochi. Sì Malusci - quello che resterà alla storia come "il giovane Malusci" - anche a me piaceva molto, era intelligente e dotato difensivamente, usciva bene palla al piede...Dopo l'infortunio però era ancora più legnoso e lento nei cambi di direzione, un po' un handicap per un difensore. Non aiutò nemmeno l'acquisto di Padalino, con cui lo misero in concorrenza. Pensa te, agli esordi in prima squadra mi piaciucchiava anche Mirri, ricordo una buona prova in coppa italia contro la juve, poi palesò tutti i difetti.
RispondiEliminaGONFIANTINI: per me Frosinone può bruciare, altro che tifarlo!! Terracina-Frosinone 2-2 (il grande Frosinone di Bencivenga, Sesena, Farinelli, Santececca) 8 macchine incendiate e 200 feriti....il campionato la vinse la Torres! Latina Olim Palus! Ieri ho preferito Culurgionis e Vermentino in zona Arbusti, con Mirto di contrabbando da urlo! Tra i Primavera citati, ricordo alcuni amici: Carta (punta, tipo Beltrammi) che poi precipitò a Fano in C2, facendo però caterve di gol; Rocchigiani, stopper roccioso ma ha fallito l'approccio alla serie A. Giraldi era un fenomeno ma si è perso, zero personalità. Banchelli sino a due anni fa segnava molti gol in Interregionale (squadra di Firenze, non ricordo il nome, forse Campi Bisenzio). Pomodoro Banchelli era valido, silente e professionale. C'era Barni, molto ordinato che poi si è perso tra C1e C2. S.NAP, Crovari si rivelò un onesto calciatore di C1, tra Monza e zone limitrofi, mentre Iannuzzi ha terminato di giocare in Interregionale, tra Viterbo e Frosinone; lui faceva parte di una bella squadra, con Sbaccanti. FOCO, allievi regionali: io centrale difensivo, dovevo aiutare quello che marcava di Canio: una tragedia. Noi ci allenavamo due volte a settimana, loro quattro giorni, erano già uomini!! Perso 8-0, con loro che rallentarono l'ultima mezzora. Rimane il fatto che Di Canio a Terni ha un negozio stupendo, ho acquistato cravatte e calzoni molto english.
RispondiEliminaAl 5o rigo è "Arbus".
RispondiEliminaRocchigiani a dirla tutta me lo ricordo come uno scarpone da paura, da vergognarsi a mostrarlo anche in C2, eheh. Banchelli a me piaceva, ha avuto la sfortuna di trovarsi davanti...Batistuta, ed era un centravanti puro. Poi s'è rotto almeno tre volte i legamenti, sfortunatissimo. Se la sorte e le circostanze gli avessero girato per il verso giusto, era un ottimo opportunista d'area, poteva stare titolare in serie A tranquillamente per una decina d'anni, segnando dai 10 ai 15 gol, per non allargarmi troppo.
RispondiEliminaCarta certo! Se non sbaglio vinse il Viareggio contro il Torino giocandolo alla grande. Sopra, Di Canio a Terni c'ha preso moglie e ha rischiato l'amputazione della gamba. " il Conte", il suo negozio, è uno dei più cari della zona e rispecchia il modo di vestire del proprietario.
RispondiEliminaRispecchia anche la mentalità....eh eh eh eh eh....
RispondiEliminaLe cravatte le fanno meglio da noi, eccome. Il settore è in forte espansione, non credi? Ahahah
RispondiEliminaNeto alla Samp. Il pacchetto comprende anche un super tifoso disposto a cambiare squadra pur di seguire il pupillo. Il nick di quest'ultimo è segreto ma si sa che inizia per J.
RispondiEliminaSei un bell'impunito Lud ehehehehehe
RispondiElimina25 minuti, 4 a 0 per il Barcellona sul levante. Senza neanche sudare.
RispondiEliminaGli è il Levante che non ha sentito la sveglia! Ahahah
RispondiElimina41mo 5 a 0. Neymar in panchina.
RispondiEliminaE 6 alla fine del primo tempo. Mi sa che l'allenatore conta poco...
RispondiEliminaIn questo caso mi sa che non ci ha capito nulla.
RispondiEliminaPenso che quelli del Barca, nello spogliatoio, un po' si stiano vergognando. Nel 2° t. gliene fanno solo altri 3.
RispondiElimina"Tappami, Levante! Tappami"
RispondiEliminaI' Ceccherini!! Ma 'un lo disse quando lo troarono steso in terra, briaho marcio in Via de' Neri, davanti a i' Vinaino indo' mangia la stiacciaha il Poeta, ahahah.
RispondiEliminaIl Cavaliere senza onore vende Villa Certosa: gli è diventato un po' Stracchino, molto squacquerelloso! Ahahah.
RispondiEliminaCatenaccio della Juve (7 contro 2-3 in difesa), pollaggine della Lazio (4 contro 5 in occasione del gol). Gioco 0-0-
RispondiEliminaLazio alla deriva. Forte Petkovic, eheheh
RispondiEliminaSe tu leggi una cazzata tu t'alzi di notte pe' credici
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