Ci
sono cose che si somigliano nel calcio, penso a un campo sintetico e ai
capelli di Conte, penso a una ripartenza e a un contropiede, ad un
terzino e ad un esterno basso, un’ala e un esterno alto, a prescindere
dal terzino che in realtà potrebbe essere anche più alto di un’ala, e mi
viene in mente Ribéry, e poi le interviste, quasi sempre uguali a se
stesse, da un anno a un altro. Le maglie a strisce si somigliano, i
favori riservati a quelli che indossano le maglie a strisce sono sempre
molto simili, i colori si somigliano come gli arbitri da sempre cornuti,
oggi più cornuti ancora ma solo perché c’è n’è un pullman a partita. I
dirigenti che si susseguono si somigliano per inadeguatezza, quando non
sono proprio gli stessi, come nella politica che viaggia trasversale tra
la prima, seconda e terza repubblica, meglio riassunta nella repubblica
delle banane. I giocatori si somigliano, tatuaggi, creste, cuffie,
belle auto, simulazioni, si somigliano quelli che hanno i palcoscenici
più grandi, quelli per intendersi con i maxischermi, quelli che guardano
lo schermo per cogliere l’attimo dell’inquadratura. Ci sono cose che si
somigliano nel calcio, da sempre, come la mancanza di riconoscenza,
vedi Montolivo, le belle donne che stanno con i calciatori brutti per
fare la bella vita, vedi la donna di Montolivo, ci sono i
sopravvalutati, vedi sempre Montolivo, i giornalisti si somigliano nel
formulare domande insulse, nel provocare risposte risentite, nel non
saper leggere una partita neanche se già scritta perché finita. Ci sono
le partite aggiustate che si somigliano, gli scandali, l’arroganza,
l’ignoranza, come anche la bellezza del gioco più bello del mondo, della
sua imprevedibilità, si somiglia la passione che da sempre produce
migliaia di discussioni che si somigliano, trasmissioni televisive,
giornali e blog. Civoli che invecchia dicendo cazzate, Galeazzi che
ingrassa dicendo cazzate, Varriale che dice cazzate, invecchia, ingrassa
e fa incazzare quasi tutti quelli che intervista, Massimo Mauro che
rappresenta invece la testa di cazzo tipica che nel calcio c’è sempre
stata. Gli stadi sempre scoperti, la pioggia che continua a bagnare quei
tifosi che frequentano ancora gli stadi scoperti. Il pallone, che anche
se è vero che ha traiettorie diverse si somiglia comunque perché bene o male è
sempre tondo, faccia attenzione quindi il Mlan domenica a Siena. I gol
fatti e quelli subiti, gli autogol, le cazzate dei portieri, i rigori
sbagliati, alla fine si somigliano tutti. Ci sono cose che si somigliano
nel calcio tranne però la Fiorentina, con la Maratona, il Viola della
sua maglia, e la bellezza del suo gioco.
L'autore della foto in bianco e nero è Stefano Mallus.
http://1x.com/photo/85916/ all:user:261311".
L'autore della foto in bianco e nero è Stefano Mallus.
http://1x.com/photo/85916/
Bisteccone è dimagrito paurosamente e trema alle mani: per me non sta tanto bene. Del mazzo non è nemmeno il peggiore, non ricordo una vera carognata che abbia mai detto contro la Viola e mi sembra il più libero nelle sue opinioni (pur moventi da sostanziale ignoranza del gioco del calcio).
RispondiElimina6 milioni per Agazzi: per quella cifra, allora, Alves. Continuano le fole su Torres: ma ha un contratto da 5 milioni fino al 2016, e con questo direi che possiamo tirare il sipario.
RispondiEliminaLa convocazione di Agazzi e di Bovaventura in azzurro lievitare il prezzo dei due. Escono di scena per sempre dal giro della Nazionale Segnamai e Viviano, non ci rientra Pasqual, e tutto ciò è buono e giusto e veramente fonte di salvezza.
RispondiElimina«fa lievitare», qua sotto.
RispondiEliminaFremente attesa! Spero! Ed è follia: ma spero! Lo stadio sarà aperto, in caso di impresa, per festeggiare nella notte gli immensi eroi, come per la Coppa Italia del Bati. Spero! Il Cielo ripari di grazia le ingiustizie (tante, tante!), sofferte nella nostra storia, con un contentino di qualità. Credo quia absurdum. Milan sempre più nervoso, stampa e televisione merdose, sfrontate e corrotte, in pieno panico. Perciò, spero, spero...
RispondiEliminaPollockone, visto che ti/ci cimenti sul tema dell'Ipnotico, ti cedo il mio personale «Per Elisa»:
RispondiEliminaPER SARACCHIA CAMPIGIANA
Il mio nome è Montolivo
da Firenze fuggitivo:
del pallone un abusivo,
del Pelato l’adottivo.
Verticali? Sono schivo!
In partita poco attivo,
tirator più che cattivo,
il contrario che creativo,
a livello cognitivo
io direi oco giulivo.
Voglion far di me un divo
ma nemmeno io ci arrivo:
non son morto né son vivo
e sarei uno sportivo?
Elemento negativo,
pur sul piano olfattivo.
Ho notato diversi scazzi sul blog nei giorni scorsi, evidentemente non solo al Milan sono nervosi per l'ultima giornata di campionato
RispondiEliminaE' laziale, non è strisciato, è già meno peggio
RispondiEliminaMi sembra che anche il santo su Viviano la pensi più o meno come noi.
RispondiEliminaIl problema, Buana, è che vorrebbero comunque rinnovare il prestito a Viviano: io non ci capisco nulla, vai a sapere che accordi ci sono con lo Zampa... In che ginepraio, in che ginepraio... E per Viviano, poi!
RispondiEliminaNon credo alla debacle del Milan in quel di Siena, finirà al fotofinish ma la colpa è degli arbitri, per cui in ogni caso accrediterò Montella del terzo posto come Prandelli dei quarti di Champions. Il motivo sta nel fatto che gli errori arbitrali sono di diverso peso. Quelli di Mazzoleni e Ovrebo non sono errori ma crimini premeditati e senz'altra credibile spiegazione che la disonestà o la soggezione psicologica o il plagio. Blimp lo preferisco come prosatore che come poeta.
RispondiEliminaIl Real Madrid Che Tremare Il Mondo Fa ha perso pure la Coppa del Re dai cugini dell'Atletico ahahahaha i Galacticos ahahahaha
RispondiEliminaIn realtà credevo fossero parodie delle avventure del Signor Bonaventura, ahah
RispondiEliminaDeyna, Deyna, che incomprensione per una delle voci più pure della poesia moderna! Temo che dovrò farmi latore di un'altra dichiarazione d'amore per te, da Rio de Janeiro: attento!
RispondiEliminaCome prosatore Blimp è ottimo e mi riserva sempre sorprese attingendo ad una cultura vasta e ben digerita.
RispondiEliminaA cominciare dalla raffinata scelta dello pseudonimo a proposito del quale gradirei una sua delucidazione anche se una idea ce l'ho.
RispondiEliminaIl Milan che ha pareggiato con la Roma è talmente brutto che può pareggiare anche a Siena. Galeazzi non sta bene da un po' e mi dispiace.
RispondiEliminaNo Balotelli non c'entra
RispondiEliminaGaleazzi ha la stessa malattia de Carlo A. Ciampi: Parkinson. Ciampi oramai è gonfio di medicine, cortisonici e o appare di spalle (nelle poche interviste) oppure, in privato, si presta per 5 minuti. Galeazzi è vistosamente dimagrito, e trema molto, troppo. Galeazzi è abbastanza renudista e servile con nessuno, competente e mai vano. L'unico a porre domande scomode a Stramaccioni (...stesso dialetto...). La mia idea su domani: nelle ultime 7/8 partite Galliani e il Milan hanno preparato il terreno per eventuali lamentele oppure per clima partita, ugualmente per domani: questi si preparano a confezionarsi (si, confezionarsi) uno 0:3 a tavolino. Il Milan dovrà fare la partita, cosa che non è in grado di fare (vedi con Catania, Juve, Fiorentina, Napoli...etc etc). COLONNELLO, se domani accade quel che nessuno dal Mugello in su auspica, partirò in tarda serata per Firenze, chissenefrega del resto!!
RispondiEliminaLa Milf già lo disse domenica alla DS e ve lo feci notare. Per i BUU a Balotelli sospendere la partita per due minuti non serve, avrebbero dovuto chiuderla lì e dare il 3-0 a tavolino. Il progetto è già chiaro. Se non vincono sul campo ci si preparano. Sarebbe astuto mandare le nostre truppe a fare BUUU al nigeriano del Siena non per sperare che facciano il contrario (e chi si illude!) ma per neutralizzare la mossa!
RispondiEliminaSopra, ne parlai già ieri, ricordi? Faranno fischiare Buuulotelli e gioco fatto: i tifosi senesi possono passar sopra a una retrocessione, non a un favore fatto ai fiorentini. Ad ogni modo l'errore fu passare al guelfismo: Firenze e Siena ghibelline e in culo al Papa e la storia d'Italia sarebbe stata diversa.
RispondiEliminaEcco, l'idea di Buana (eh, uomo biango za gome trattargi!) dei buuuuuu per Emeghara è geniale! Certo che se la vincono a tavolino nemmeno possiamo protestare, ci tratteranno da razzisti e diranno che è una vittoria dello sport... Bastardi...
RispondiEliminaLa farebbero troppo sporca, all'ultima giornata e con qualificazione CL in palio...Ieri però uno degli alti papaveri arbitrali, non ricordo chi, ha detto che se un giocatore decide di lasciare il terreno di gioco senza chiedere la sostituzione, sarà espulso come da regolamento. Non credo che nemmeno Galliani abbia il coraggio di giocare una carta tanto spudorata, penso più a una partita alla meno del Siena, o a una normale vittoria sul campo dei milan, o a un insieme delle due cose. I senesi, spiace dirlo, sono comunque poca cosa, se non hanno nemmeno obiettivi la vedo dura strappino un pareggio.
RispondiEliminaComunque mi son riguardato un po' di filmati di Negredo, con i movimenti e la potenza che ha - abbinati a una tecnica insospettabile per un armadio del genere - accanto a Pepito e rifornito da Ljajic e Cuadrado, questo fa valanghe di gol.
RispondiEliminaE' stato Nicchi, Deyna, capo degli arbitri. E' chiaro che stiamo parlando per parlare, stanno solo facendo baraccone, le probabilità più alte son quelle che dici tu e, a meno di particolare impegno di Eupalla accadrà così. Però quarant'anni fa quasi esatti, il 20 maggio del 1973, il Milan ci rimise uno scudetto a Verona in condizioni molto simili, Verona retrocesso che vinse 5-3 e lo scudetto ai gobbi con Rivera e co, a ciucciarsi il dito. Piuttosto noi mi sembra si pensi troppo a Siena e poco a Pescara. Anche noi dobbiamo vincere, la partita è facile, ma niente nel calcio è così facile che avviene sempre e comunque. Se si pareggia tutti e due c'è da spararsi nelle palle altro che felici comunque vada!
RispondiEliminaPosto che io sono contro i cori razzisti e auspico punizioni esemplari, escludendo altresì che Siena sia razzista come certe piazze del Nord, rammento che Galliani è l'uomo che ordinò alla squadra di ritirarsi, mi pare a Marsiglia, per il guasto all'impianto di illuminazione.
RispondiEliminail procuratore è lo stesso di Borja Valero ed a Firenze non è venuto per Borja che qui sta benissimo ed al massimo vuole un ritocchino. Oggi il prezzo è alto, ma il messaggio è già partito, ed è serio.
RispondiEliminaMa ce lo vedi Ljajic a farsi il mazzo come esterno nel 3-5-2 coprendo tutta la fascia sinistra? Imposiibile direi, per ragioni fisiche, tecniche e di opportunità.
RispondiEliminaInfatti con Negredo e Pepito Ljajic o fa la mezzala offensiva (back-up di Aquilani) o fa il back-up di Pepito. Sulle fasce Cuadrado da una parte e un simil Cuadrado dall'altra. Ora stanno chiedendo informazioni di Isla, che, però, è destro anche lui.
RispondiEliminaIo sono contrario a tutte le punizioni sportive che riguardano eventi aldifuori della competizione. Si falsano solo i risultati. Per punire violenza e razzismo i mezzi ci sono, chi sono lo sanno e possono individuarli, non ci prendiamo per il culo. Come individuano chi bercia a Galliani in tribuna d'onore, si indivuidua anche chi bercia a Balotelli.
RispondiEliminaDi Pescara stavo per dirlo, si dà già per vinta, e fa bene Montella a tener alta la concentrazione, altro che parlare di rigore fatto tirare a Jojo per permettergli di salutarci con gol, o passerella finale per Pepito...Ljajic occorrerà trovare il modo di sfruttarlo, perché oggi è l'uomo più decisivo che abbiamo. Non sottovalutate comunque i suoi polmoni e la caparbietà che ha in copertura e nei rientri [claro, non può fare il Javier Zanetti della situazione], e anche se non ha ancora molta forza nei contrasti [ma sta migliorando], ha imparato a soffiare palla in altri modi. A Cuadrado invece la libertà offensiva e i complimenti han dato un po' alla testa, è diventato troppo egoista e sbaglia spesso soluzioni in contropiede e nei pressi dell'area. Lo vedo meglio a partire da più lontano, segnerà anche così, penso sia diventato un po' più freddo al tiro, il problema era quello, non il fiato. Come suo alter ego di sinistra avrei visto benissimo Monzon, peccato, ma almeno farà divertire me e soprattutto Jordan al Flu, eheh. Negredo è la soluzione ideale al problema del centravanti fine di mondo, 25 milioni non credo sia una richiesta reale, con 15 credo si porti a casa.
RispondiEliminaSu cori e ululati concordo completamente con Jordan, ed estenderei il discorso a qualunque disordine negli stadi. Volessero, certa gente resterebbe fuori, ma i rapporti tra società e tifoserie violente non sono così trasparenti...
RispondiEliminaPer Lele: Negredo è un Borriello deluxe.
RispondiEliminaNon ero nato in occasione del precedente ricordato da Jordan, ma ce n'è uno più recente se non ricordo male (ero molto piccolo), con la Roma che all'ultina giornata perse lo scudetto a causa della sconfitta col Lecce (già retrocesso, mi pare) con gol dell'allora futuro nostro giocatore Alberto Di Chiara, romano e romanista, che si mise pure a piangere. Ma domani il caso è diverso, se il Milan non ci arriva da solo ci arriva da solo ci arriva con l'arbitro. Le rime del Colonnello meritano ammirazione e tutela.
RispondiEliminaGaleazzi non sta bene, e dispiace anche a me , sa di canottaggio, di calcio ne sa come tutti gli italiani tifosi da bar che seguono il calcio, con l'aggravante che essendo un giornalista sportivo passa per essere un esperto e che quindi molti teledipendenti lo credono tale.
RispondiEliminaBisteccone però di tennis ha sempre saputo poco ("tacchino freddo" a Edberg, tifo squilibrato per Mancini).
RispondiEliminaIo sono invece contrario a tutte le punizioni esemplari.
Alla vittoria a tavolino del Milan non credo, perché sarebbe una truffa troppo sfacciata anche per loro.
Buana si sbaglia però sul Verona: non retrocesse infatti quell'anno, fece anzi un buon campionato, per le sue possibilità. Le circostanze sono irripetibili: il Milan arrivò stracotto a quell'ultima partita, dopo una gran fatica infrasettimanale nella vittoria di Coppa delle Coppe (furto totale contro il Leeds, il più vergognoso catenaccio della storia del football: immaginate che anche Brera confessò di essersi vergognato, quel giorno!) e dopo un declino evidente già da alcune giornate. L'esempio invece più calzante è quello della Roma erikssoniana, sbarrata in casa dal Lecce, esso sì retrocesso, all'ultima di campionato. Da considerarsi anche la sconfitta a Mantova dell'Inter nel 1966/1967, ancora all'ultima giornata: ma lì c'era di mezzo la Giuve, Giuliano vi andò nell'anno seguente e durante l'estate risolse alcuni guai economici personali... Tirozzo comodo e disimpegnato di qui' bombolotto di Di Giacomo alla destra alta del portierone, che va in presa e se la fa sgusciare fra le mani, un gol che in vent'anni di carriera non prese mai e non prenderebbe nemmeno adesso: però il Mantova fece il miglior campionato della storia, l'Inter aveva il morale segato alla base dalla sconfitta in finale di Coppa dei Campioni col Celtic (gran primo tempo ma ripresa di mera sofferenza, scozzesi che buttano in cross in mezzo all'area nerazzurra anche le loro mamme, Giuliano che esce, alla Neto contro il Catania, per il gol decisivo del 2 a 1) e la Fiat ordinò all'indimenticabile Francescon, uno del peggiori arbitri della storia del calcio nostrano, di non vedere un paio di rigori (ricordo che Marchini, dopo un allucinante scontro a Torino con la Roma, e a quel tempo nessun presidente aveva mai osato tanto, disse che Francescon era arrivato a Torino in treno e ne era ripartito in macchina, indovinate di quale marca... ahahahahahahahahahahahahahah!)
RispondiEliminaSul Verona hai ragione, non retrocesse, ma era già salvo e disinteressato al risultato. Sul goal di Sarti con l'Inter invece non sarei così colpevolista sul fatto che l'abbia fatto apposta. Fu una cappella enorme ma appunto perchè troppo enorme ed evidente difficilmente volontaria. Un portiere che avesse venduto la partita, esperto com'era lui, ha mille altri modi molto meno evidenti di pigliar goal. Tra l'altro, se la memoria non mi falla, perchè vado a memoria, l'errore lo fece sul cross che mi pare fosse di Tomeazzi, un cross lento e comodo che gli veniva in mano dove era ben piazzato sul primo palo. Di Giacomo la spinse in rete a porta vuota. Ho ricordato Verona-Milan, per la data e perchè si trattave del Milan, l'esempio più clamoroso di risultato contro il pronostico fu certo Roma-Lecce, ma anche quel Perugia-Juventus nel diluvio con arbitro Collina che dette lo scudetto alla Lazio non fu uno scherzo. Insomma, delle volte succede, una volta ogni dieci anni...
RispondiEliminaBeato te che non eri nato nel '73!
RispondiEliminaAnche un po' meglio, via, Deyna. Borriello ha ballato in fondo una sola estate, a Genova.
RispondiEliminaPerdere lo scudetto all'ultima con una piccola è un classico. Mi pare non sia stata ricordata la Juve a Perugia sotto l'uragano con scudetto alla Lazio.
RispondiEliminaTi sbagli, Buana, Giuliano becca da Di Giacomo diretto, niente Tomeazzi, ricordi male. Ma mi sei stato utile perché, ripensando a quei tempi, mi sono ricordato di un gol che Baffo fece quell'anno in Coppa a Budapest contro il Vasas, una cosa fantastica, mai più vista, un pallonetto basso a giro di sinistro con palla colpita scavando e fintando la legnata dopo aver mandato, dentro l'area (margine destro), a vuoto il difensore con rientro a scatto. L'altro gol, ben più celebre, è meno bello: è il gol dei dribbling infiniti, ma Baffo non venne mai affrontato con decisione perché difensori e portiere dovevano preoccuparsi di tre o quattro interisti liberi e lui aveva un ventaglio di scelta tale, nel frangente, da permettersi di tutto. Ecco, è un esempio (parimenti nell'arte e nella letteratura) di come una fortuna immediata di pubblico e di critica possa sollevare certe opere a dignità immeritata, anche nel tempo, appetto ad altre più preziose ma che rimangono più segrete.
RispondiEliminaA proposito di Perugia-Juve 1-0, ecco alcuni suggerimenti di Gaucci da girare al presidente del Siena: Oltre a Moggi, a parlare è stato anche Luciano Gaucci, a quei tempi presidente del Perugia: "Prima della partita minacciai i miei giocatori - ricorda - se non avessero battuto la Juventus, io sarei dovuto scappare da Roma, ma loro se ne sarebbero andati per 3 mesi in Cina in tournée. E al designatore durante il diluvio dissi: sia chiaro che se sospendete questa partita, io non la gioco mai più".
RispondiEliminaperchè come al solito non leggi, è qui, due post sotto
RispondiEliminaPuò darsi, l'ho detto vado a memoria e non ho trovato traccia su youtube del filmato. Però ho bene in mente quel tiro che era praticamente un crossettino morbido dalla linea di fondo che arriva in mano a Sarti senza nemmeno bisogno di muoversi sul primo palo. Gli si aprono le mani come se fossero di burro e la palla passa dietro dove entrano in porta in due o tre. Può darsi che sia andato direttamente in porta il cross, io avevo negli occhi che ce lo avesse portato quello del Mantova che era entrato in porta col pallone. All'Inter furon poi negati un paio di rigori, l'arbitro Francescon più che chiaccherato, lo scudetto lo vinse la Juve mica noi!
RispondiEliminaSono d'accordo con te, Anto.
RispondiEliminaAnto prevedere quel che succederà domani a rigor di logica è facile, potremmo risparmiarci i soldi della trasferta, però credo che invece dovremmo pensare soprattutto al Pescara e vincere come non dovrebbe essere nemmeno difficile se ci andiamo concentrati. Ci son 45 punti di differenza, i punti che loro han fatto nel girone di ritorno si contano sulle dita di una mano. Se vinciamo andiamo a 70 punti e siamo comunque contenti. L'unico modo per rovinarci l'annata e che il Milan si suicidi a Siena (difficile, difficilissimo, ma niente è impossibile) e che noi si faccia altrettanto a Pescara. 99 su cento loro vincono e vanno a 72, ma se quella probabilità su cento si realizza e vanno a 70 o restano a 69 e noi rimaniamo sotto c'è da spararsi nelle palle.
RispondiEliminaCosì l'ottimo Fiorentinanews:
RispondiElimina«Dopo Gonzalo ci potrebbe essere un nuovo Rodriguez a Firenze. Secondo il quotidiano iberico Marca Joaquín Sánchez Rodríguez, 31enne esterno offensivo spagnolo dal 2011 in forza al Malaga ed ex Valencia preferirebbe la Serie A alla Russia in caso di addio dalla Liga: tra i club italiani c’è anche la Fiorentina, oltre alla Roma».
Quando era giovane io impazzivo per quest'ala, veloce e possente, genialmente disordinata e istintiva, dai modi antichi. Non ha avuto la carriera che le sue potenzialità promettevano, anche perché l'avvento del tikitaka e i due pontefici massimi che hanno tutto vinto con la nazionale spagnola lo hanno messo ai margini, innanzitutto tatticamente. Non so che campionato abbia fatto quest'anno nel Malaga, dopo anni chiaroscurali nel Valencia. Va per i 32 anni, ma se è integro e se accetta Cuadrado titolare (ma entrambi sanno giocare anche sulla fascia mancina), a cartellino zero (è a scadenza di contratto), per farci un paio di anni, per me va benone.
Joaquin si marcava da solo, COLONNELLO. E' un ex giocatore. Preferirei Farfan...
RispondiEliminaSiamo in due. Mi impressionò ai mondiali del 2002, mi sembrava fortissimo, poi l'ho visto un po' sparire, anche se nel Betis ha seguitato per un po' a far miracoli. Non so in che condizioni sia ora, ma oltre alle doti fisiche le aveva anche tecniche di prim'ordine e quelle mica si perdono. E' un'ala di quelle vere se Montella vuol fare il 4-3-3 davvero sarebbe ottimo (però non vedo dove mette Pepito). Sul sitone dicono poi di Ante Rebic (che non sanno nemmeno scrivere), è un '93 che ha avuto dietro mezzo mondo, soprattutto italiani e che credevo però già andato al Tottenham. Lui è un centravanti strapotente ed un prospetto inetressantissimo ma già caro per essere un prospetto.
RispondiEliminaForse oggi, Sopra, un tempo era una gran belva. Farfán non ha fatto sperare quanto Joaquín, ha 29 anni comunque, è vincolato fino al 2016, costa troppo (si parla di un deca o quasi) per quel che vale, è fragile fisicamente. Se Joaquín sta riserva, a costo zero è un affare.
RispondiEliminaSe dici al presente non metto lingua, è tempo che non lo seguo più, ma l'imperfetto non mi torna proprio. Nei suoi cenci era fortissimo e mi meravigliò che sparisse un po'. Comunque ha seguitato a giocare nella Liga fino ad ora in squadre di un certo rilievo, Real Betis, Valencia e Malaga.
RispondiEliminaE' una forza della natura, adatto soprattutto al contropiede. Bisogna vederlo a livelli più alti, però dove gioca adesso squilibra. Comunque i 6 milioni che sembra abbia offerto (alcuni dicono abbia già chiuso) il Tottenham non son pochi.
RispondiEliminaE' una forza della natura, con buona tecnica anche se andrebbe visto a livelli più alti. Però anche i sei milioni sui quali sembra abbia chiuso il Tottenham non son pochi per un '93 che per ora non è uscito dal campionato croato.
RispondiEliminaScusate la ripetizione la Diskus la prima non me l'aveva presa
RispondiElimina