Colazione con budino, spesa con carrello e partita con l'Atalanta. “E sembra un sabato qualunque un sabato italiano /Il peggio sembra essere passato/ La notte è un dirigibile che ci porta via lontano“ Così come cantava Sergio Caputo. Anche se il peggio sembra essersi abbattuto proprio adesso con la manovra Monti, che dopo la strage delle patenti ha colpito la Fiorentina con i suoi tagli, ed essendo un governo tecnico non poteva che colpire Jovetic, che è il più tecnico di tutti, e così stasera sarà costretto a giocare senza i suoi amati riccioli. Sperando poi che questi accorgimenti rilancino anche l'economia del gol di Gilardino, che invece non segna più dai tagli della manovra Prodi. Comunque e per onestà qualche beneficio cominciamo a toccarlo con mano, un esempio è il salmone in offerta alla Conad, mentre la salvezza della nostra bella moneta unica ci permetterà ancora la libera circolazione, così come hanno fatto ieri gli amici di Fi.it venendomi a trovare sul blog. E se oggi riesco a trovare il Castelmagno domani ci farò il piatto della domenica, nella più classica tradizione della cucina piemontese che amo come appunto i suoi formaggi. Basta mettere in una casseruola olio e burro, della cipolla tritata fine e farla rosolare. Mettere il Carnaroli e tostarlo bene. Vino bianco, e dopo che sarà sfumato aggiungere dei pezzetti di Castelmagno e continuare la cottura con il brodo vegetale. Quando sarà quasi pronto, aggiungere ancora del Castelmagno sbriciolato e 3 cucchiai di miele. Terminare la cottura. Mantecare con burro e Castelmagno a schegge. E dulcis in fundo, al momento di servire spargere sopra al riso un filo di miele e delle noci sgusciate. Stasera infine tre pere all'Atalanta, anche se con il Castemagno in frigo sarebbe meglio non far sapere quanto è buono il cacio con le pere, l'importante comunque è che in frigo non ci sia la regina delle susine, la Claudia appunto, perché il rischio è quello di ritrovarci un post a difesa di Montolivo invece del nocciolo.