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lunedì 25 gennaio 2016

La sciabolata morbida

E’ un ritorno alla vittoria impreziosito dalla conquista del terzo posto. Squadra ridisegnata, con Ilicic ad ispirare il tandem Babacar-Kalinic, che a proposito di coppie maschili sono meglio di quella composta da Renzi e Verdini (quest’ultimo una declinazione del buon Verdù). Al minuto 24 arriva il decimo gol dello sloveno, mentre il raddoppio di Gonzalo ci ricorda quando ci sia mancato l’argentino contro il Milan. C’è spazio anche per l’esordio di Costa e Zarate, tracce di un mercato che renderà la squadra più forte. Squadra che ricama meno ma che è più compatta. La nota negativa della domenica è stato Mancini che a fine partita ha gridato "Lasagna di merda", di fatto offendendo tutte le nonne. Sono di corsa e in partenza, un po’ come Mati Fernandez e Suarez, sto andando al Frejus per qualche giorno, e poi giovedì sarò in Svizzera (tenete in ordine a proposito). E correre vuol dire accorciare una vita già di per se breve. Troppo breve per non sognare il sorpasso sulla Juve e il recupero sul Napoli, e per non mandare affanculo le persone che ti rivolgono la parola continuando a toccarti il braccio. Che ne sanno quelli del Marasma di quando noi scrivevamo “forza Viola” col pennarello indelebile sul motorino o sullo zaino. Mentre metto in moto la macchina, vi lascio tutta la settimana per pensare a Ramy Abbas, a quanto ancora non abbiano inciso Montella e Spalletti, ma soprattutto vi lascio tutta la settimana per tornare a sognare, lasciando la tristezza ad altri. La tristezza di Piccinini quando vorrebbe bere lo champagne, ma con la sciabolata morbida non va. Quella di Ilicic invece si che va!
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